Sabato 4 maggio al Caffè Ricasoli a Grosseto (via Ricasoli 20), dalle 19 alle 22 Gigi Ambrosio ospita la Jug Band dalle Colline Metallifere, che cala dai colli nella piana per la seconda volta in una settimana, dopo la serata di Punta Ala, domenica scorsa:
Per l’occasione la JBCM si presenta in formazione country, blues, e ballate, con Peter Crivelli come elemento di spicco.
Peter è nella JBCM un po’ come il quinto Beatle…a volte si vede, a volte no, ma ha un ruolo imprescindibile per il suo carisma e la sua storia di artista molto singolare. Nato a Firenze da padre pittore e madre scultrice americana, inizia a suonare a metà degli anni ’60, animando serate e palchi tra il capoluogo Toscano e la Versilia. Negli anni Settanta, dopo essere stato tra i fondatori degli Whisky Trail, primo gruppo in Italia a proporre musica folk irlandese, parte (in tutti i sensi) e viene avvistato nei venticinque anni successivi tra India, USA -dove risiederà per molto tempo a Seattle- e poi a Bali…sempre dipingendo e suonando. Dall’isola indonesiana, per una serie di concatenazioni di circostanze, lo ritroviamo nel 2010 a Piloni, minuscola frazione di Roccastrada, dove risiede tuttora, ovviamente dipingendo e suonando.
La serata al Ricasoli sarà un’occasione interessante per seguire, nell’alternarsi di racconti suggestivi, aneddoti spassosi e musica, il percorso di uno che non è li per caso.
Peter sarà affiancato dalla sezione ritmica della JBCM, ovvero Wolfgang Scheibe (che in effetti era pure lui già attivo musicalmente a fine anni ’60 in Germania, risultando citato in libri di storia del beat), e Jack O’Malley (che a fine anni ’60 era pure lui attivo in Germania, ma a poppare latte), e comunque ha un repertorio musicale e di situazioni che farà da buon complemento ai due colleghi, partendo dalla storia della palla a 21 a Chicago con base funky-blues finanziata a briscolate invernali in Val di Farma, l’intervista al musicista di strada di San Francisco che dice di apprezzare la prova del Cuoco, o i cartoni animati fatti a mano).