Dieci anni fa usciva “Non ci resta che ridere”, il secondo album degli Etruschi from Lakota, allora giovane band emergente dall’Alta Val di Cecina (Pisa), dopo “I nuovi mostri” del 2013, e prima di “Giù la testa del 2017”.
Nella rete pibinko.org gli Etruschi hanno avuto un ruolo fondamentale per dare linfa all’integrazione di musica e divulgazione sul territorio che poi portò nel 2018 al lancio della Jug Band Colline Metallifere (per approfondire il tema integrazione musica e divulgazione sul territorio vi ricordiamo questa video-intervista-concerto del 2021). Quale miglior occasione di questo decennale per fare un po’ di ripasso dell’album? Contadini magri…bar di paese…immigrazione ed emigrazione…ingressi in paradiso…scoperte dell’America…il tutto a cavallo tra Led Zeppelin e Rino Gaetano (questa fu l’impressione del primo ascolto in occasione di un concerto del marzo 2015, poi ebbi modo di studiare molto meglio il tutto).
Con le complessità del 2020 la produzione discografica EFL si è per ora fermata, anche se ci fa piacere via via rivederli dal vivo, e in particolare con Dario Canal e Simone Sandrucci si collabora su vari progetti.
Per ritrovare vari momenti degli Etruschi from Lakota documentati dalla rete pibinko.org: https://www.pibinko.org/it/?s=etruschi+from+lakota (oltre 200 articoli). Per altre informazioni: micalosapevo@pibinko.org
A voi la scelta della piattaforma preferita, e sotto un paio di video.
Spotify: https://open.spotify.com/album/1TI8vHjCYdOxtZvnpVq4cx
Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=dubgyeAyALw&list=PLaP55JwdvceFASpdNrqeMv2_0yoEGAras
Video
V.I.V.O.
Mezzogiorno di grano (bootleg)