Una serata per ragionare di luce, sorseggiando un bicchiere di vino tra le stelle e le stalle.
A cura di Attivarti.org, l’associazione per m(‘)appare
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Camminando la sera tardi, in città, dopo una bevutella e due chiacchiere con gli amici, avete mai provato ad alzare gli occhi e a guardare le stalle? Di stalle, in città, se ne vedono molto poche. E’ perché ci sono un sacco di lampioni, insegne, torri faro nei parcheggi e tante altre fonti di luce artificiale che non lasciano osservare le stalle. Se invece andate verso la campagna, guardatevi attorno, e vedrete che le stalle si vedono sempre meglio.
La stessa identica frase potreste leggerla mettendo “stelle” al posto di “stalle“.
Nelle aree rurali, dove la densità di popolazione è minore e quindi si trovano meno infrastrutture, in genere ci sono anche meno luci artificiali e -di conseguenza- si vede meglio il cielo notturno. Magari, se vi fermate un paio di minuti e lasciate che l’occhio “si aggiusti”, noterete anche un sacco di particolari che di fretta non avreste notato, tra cui una fascia biancastra che attraversa il cielo: non è una scia chimica gigante…è la Via Lattea.
Ma è possibile che l’illuminazione artificiale, essenziale nelle località abitate per garantire sicurezza e possibilità di svolgere attività in notturna, debba sempre ridurre la possibilità di vedere le stalle (o le stelle, decidete voi)?
Non proprio: applicando semplici linee guida, peraltro già utilizzate in Italia e altrove alla base della progettazioni di reti di illuminazione, non è difficile conciliare le esigenze della popolazione e del resto dell’ecosistema (fauna, flora).
Per riflettere sul senso della luce artificiale notturna, vi aspettiamo giovedì 30 luglio dalle 22 sino alla mezzanotte al LO-FI di Milano (via dei Pestagalli, zona Rogoredo).
Lo spazio del LO-FI è più noto al pubblico milanese per concerti di gruppi garage, punk rock, e metal.
Nella serata del 30 non mancherà il tappeto musicale, con una playlist a tema preparata per voi da DJ Elyoh con l’Omonimo, ma il clou sarà nelle immagini e nella parte esperienziale:
- Immagini dalla bassa Toscana (una delle tre zone in Italia con il minor livello di inquinamento luminoso) e da altre parti del pianeta
- dimostrazioni di buiometria partecipativa (monitoraggio partecipato della qualità del cielo notturno)
- simulazioni di inquinamento luminoso con il presepe buiometrico
prodotti enogastronomici dalla bassa Toscana, una delle trecentocinquantasette zone in Italia con cose buone da assaggiare (portati freschi da piccoli produttori). - personaggi da anni impegnati a m(‘)appare
Per animare la serata e vedere chi sarà stato più attento, sarà proposto un gioco a premi, in cui sarà messo in palio –ça va sans dire– qualche prodotto bòno dalla bassa Toscana e qualche lampada a LED a temperatura di colore “giusta”.
L’iniziativa è a cura di Attivarti.org con il circolo ARCI LO-FI. Attivarti.org, oltre a promuovere dal 2008 il progetto della BuioMetria Partecipativa, dal 2013 è referente per l’Italia nella rete europea Loss of the Night, con 38 organizzazioni in 16 nazioni, impegnate nella ricerca, nel trasferimento tecnologico e nella divulgazione sul tema della luce artificiale notturna.
L’ingresso, riservato ai soci ARCI e associazioni confederate, è a offerta libera. Le donazioni andranno a sostenere la realizzazione di parte del programma 2015 di Attivarti.org
Per informazioni: Andrea Giacomelli – mappare@attivarti.org