La penultima puntata della prima serie di boscoriserva propone, intenzionalmente, una canzone che non è tratta dal Festival, ma che tratta del Festival ed è stata scritta da uno dei gruppi che ci suonarono e si intitola, non a caso, “Woodstock”.
Che dire, traspare da ogni verso la visione dell’età dell’acquario, la bella storia e quelle cose lì. Il filmato, girato nei giorni pre-festival -o in un set che ci assomiglia molto- sottolinea questi versi e dà un’enfasi leggera alla bella storia:
- ragazze bionde
- autobus fricchettoni
- la campagna
- il cielo
- suore sorridenti e consapevoli
- falegnami decisi e inconsapevoli (delle norme OSHA sulla sicurezza sul lavoro, non ancora ufficialmente vigenti, ma quasi, dato che partirono nel 1971).
- ecc. ecc.
Alla fine della canzone, il montaggio stacca su una fase di manifesto trip totale di balli notturni, per chiudere con i versi “find the cost of freedom, buried in the ground”, già passato nel boscoriserva -9 del 18-4 scorso.
Dall’altra parte, le cifre più o meno ufficiali ci ricordano che, nella testa degli organizzatori, la tre giorni di pace amore e musica doveva anche avere un biglietto, il cui prezzo rivalutato a oggi si aggirerebbe attorno ai 100 Euro. Al di là del fatto che fosse tanto o poco per l’epoca, è interessante ricordare che il festival di Woodstock -con tutta la passione e l’energia positiva che trasudava- non fu un’operazione a costo zero ma, soprattutto, nacque come idea di business, e poi decisero di abbattere le recinzioni quando videro che il tenerle su avrebbe creato più problemi di ordine pubblico che tutela dell’investimento organizzativo (e comunque oltre centottantamila biglietti gli avevano già venduti).
Morale? Potrebbe essere che la morale non c’è. Ma non vorrei da qui produrre il testo per una nuova canzone di Vasco, né ci vado al massimo.
Invece la morale c’è, cari cittadini-scienziati, ma ne parliamo domani. Per intanto godetevi il rock e le passeggiate a cavallo (mentali, dato che i più di voi non fanno i fantini o i cow boy). “Take it away!” come diceva l’immenso Frank Zappa:
Well I came upon a child of God, he was walking along the road | Be’, incontrai un figlio di Dio, camminava lungo la strada
And I asked him tell me where are you going, this he told me: | gli chiesi “dove stai andando?” e mi disse ciò:
(He) said, I’m going down to Yasgur’s farm, going to join in a rock and roll band. | (Egli) disse: sto andando giù alla fattoria di Yasgur, mi aggregherò a un gruppo rock
Got to get back to the land, and set my soul free. | bisogna che ritorni alla terra e liberi la mia anima
We are stardust, we are golden, we are billion year old carbon, | siamo polvere di stelle, siamo dorati, siamo carbonio di un miliardo di anni fa
And we got to get ourselves back to the garden. | e dobbiamo riportare noi stessi nel giardino
Well, then can I roam beside you? I have come to lose the smog. | be’, posso vagare al tuo fianco? Sono venuto a levarmi dallo smog
And I feel myself a cog in something turning.| e io stesso mi sento un ingranaggio in qualcosa che gira
And maybe it’s the time of year, yes, said maybe it’s the time of man. | e forse è la stagione dell’anno, sì, ho detto forse è la stagione dell’uomo
And I don’t know who I am but life is for learning. | e non so chi io sia, ma la vita è fatta per imparare
We are stardust, we are golden, we are billion year old carbon,
And we got to get ourselves back to the garden.
We are stardust, we are golden, we are billion year old carbon,
And we got to get ourselves back to the garden.
By the time we got to Woodstock, we were half a million strong, | allorché arrivammo a Woodstock, eravamo arrivati a mezzo milione
And everywhere was a song and a celebration. | e dovunque era tutto un canto e una festa
And I dreamed I saw the bomber jet planes riding shotgun in the sky, | e sognai i bombardieri jet che viaggiavano come spari nel cielo
Turning into butterflies above our nation. | trasformarsi in farfalle sopra la nostra nazione
We are stardust, we are golden, we are caught in the devil’s bargain, | siamo polvere di stelle, siamo dorati, siamo presi nel patto col diavolo
And we got to get ourselves back to the garden.