avresirocsob -3 del 28-4-2014: Io posso non spiega

20140401ilcircosietevoiBenvenuti al terzultimo episodio della prima serie di boscoriserva, la rubrica web che in due mesi vi ha proposto una carrellata critica e secondo alcuni un po’ criptica del noto festival rock tenutosi nel 1969 nella fattoria di Max Yasgur.

Se la scelta dei brani proposti giorno per giorno dalla fine di febbraio a oggi nasceva in modo estemporaneo, lìpperlì, la mattina, quando si arriva alla dirittura finale, come i mezzofondisti che girano l’ultima curva prima di infilare il rettilineo dei 100 metri, non si può e non si deve più improvvisare.

La successione degli ultimi tre brani del boscoriserva è determinata da una rigida concatenazione di musica e parole la cui logica, a differenza di quella proposta dagli Who oggi, è spiegabilissima.

E la risposta che vi darete nella spiegazione, a differenza di quello che diceva Quèlo quando interpretava Corrado Guzzanti, non è “sbajjata”. Solo che non può essere trasmessa esplicitamente per iscritto in un mezzo di comunicazione pubblico. E almeno metà delle canzoni di sempre funziona così. Come diceva un noto spiegazionista che mi trovo a citare un giorno sì e uno no, Francesco Guccini, “vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire, se non hai capito già“.

Una quota di privilegiati tra voi al più tardi al novembre scorso aveva notato la combinazione di ponti Pasqua-Liberazione-Primomaggio ed è partita per le ferie il 19 aprile tornando il 4 maggio.

Per tutti gli altri,  nella ripartenza di lunedì, apriamo con qualcosa di salterello, breve ma efficace: I can’t explain degli Who.

Ve ne propongo due versioni: una del 1965, agli esordi del gruppo, e una del 1970, poco dopo il festival (Roger Daltrey in quel periodo non si levava mai la tuta attillata con le decorazioni scintillanti stile supereroe), tanto per vedere gli effetti di cinque anni di vita “impegnata”.

Nel primo video, fa strano che, in un’alternanza di primi piani sui vari musicisit, er chitara compaia solo alla fine. Chi sa com’erano le scuole di regia nel 1965.

Got a feeling inside (Can’t explain) | Ho una sensazione dentro di me (non posso spiegarlo)
It’s a certain kind (Can’t explain) | E’ di un certo qual tipo
I feel hot and cold (Can’t explain) | Mi sento caldo e freddo
Yeah, down in my soul, yeah (Can’t explain) | Sì, giù nel profondo dell’anima

I said … (Can’t explain) | Te sto a ddi’…
I’m feeling good now, yeah, but (Can’t explain) | Ora mi sento bene ma (non posso spiegarlo)

Dizzy in the head and I’m feeling blue | Mi gira la testa e mi sento triste
The things you’ve said, well, maybe they’re true | le cose che hai detto, be’, potrebbero essere vere
I’m gettin’ funny dreams again and again | Faccio questi strani sogni ricorrenti
I know what it means, but … | So che cosa vuol dire ma…

Can’t explain | Non posso spiegarlo
I think it’s love | Penso sia ammore
Try to say it to you | Provo a dirtelo
When I feel blue | Quando mi sento triste e sconsolato

But I can’t explain (Can’t explain) | Ma non posso spiegare
Yeah, hear what I’m saying, girl (Can’t explain) | Sì, ascolta quello che dico, giovane

Dizzy in the head and I’m feeling bad | Ci ho un cerchio alla testa e mi sento male
The things you’ve said have got me real mad | Le cose che hai detto mi hanno fatto davvero arrabbiare
I’m gettin’ funny dreams again and again
I know what it means but

Can’t explain
I think it’s love
Try to say it to you
When I feel blue

But I can’t explain (Can’t explain)
Forgive me one more time, now (Can’t explain) | Ora, perdonami una volta di più|

(INSTRUMENTAL INTERLUDE)

I said I can’t explain, yeah
You drive me out of my mind | mi fai uscire di testa
Yeah, I’m the worrying kind, babe| sì, sono di quelli che si preoccupano
I said I can’t explain