Aprire una settimana di boscoriserva, così come dei fatidici branobag, è sempre intrigante: partire pimpanti? soft? andante con brio(che) e cappuccino?
Come poi capita, hai tre idee, tiri una monetina e mentre rotea nell’aria dici “testa: la prima idea, croce: la seconda, e se casca in piedi: sarà la scelta più esotica“.
Per esigenze di redazione, non posso dirvi come è atterrata la monetina oggi. Posso però dire che erano 5 centesimi raccattati nel corridoio di un mezzo di trasporto, qualche giorno fa, in una località del pianeta terra sopra il 44mo parallelo. Vabbe’ – dai: a Milano.
E siamo quindi arrivati alla prima apparizione su boscoriserva dei CCR: Creedence Clearwater Revival. Dicono che la loro esibizione non comparve nel film sul festival, anche se erano uno dei principali gruppi convocati, perché fu giudicata da loro stessi sotto tono.
Capita, anche nelle migliori famiglie: l’importante è capire perché è successo e ripigliarsi, in tempi non geologici e possibilmente con l’aiuto degli amici, come ci ricordava Joe Cocker qualche giorno fa.
I CCR non li conosco benissimo come repertorio generale, ma conosco bene un paio di canzoni, e sono molto riconoscibili come stile. Direi per la linearità delle parti ritmiche e per la voce potente di John Fogerty. Un’altra cosa che mi è sempre rimasta impressa nella loro versione di Proud Mary (che è poi l’originale), è l’accento di lui…dice tipo “boining” per burning “toining” per turning ecc. Magari qualche madrelingua ci può dire se è un accento di qualche zona particolare, o se lui è così e basta, il che andrebbe comunque bene.
Però, se è vero che è un lunedì, ed è bene partire con un pizzico di energia in più, vi proporrei un rifacimento di Proud Mary altrettanto famoso e che -secondo me- batte l’originale “10 figurine a zero”, come diceva quello dell’EAF in Tunisia: Ike and Tina vi attendono (NOTA BENE: se preferite un risveglio settimanale un po’ più soft, puntate comunque sulla versione originale).
Circa Ike and Tina: quando vedi esibizioni come questa, e poi le confronti con cose tipo Beyoncé Knowles (che comunque nell’introduzione riconosce a chi deve tutto) ti fa pensare non a come le cose avrebbero potuto essere, ma a come erano e a come sono diventate quelle che sono.
Ma, come diceva Demetrio Stratos….via, presto, via!
Songwriters: JOHN C. FOGERTY
Left a good job in the city | Ho lasciato un buon lavoro in città
Workin’ for the man ev’ry night and day | lavorando per l’uomo [quell’uomo] ogni notte e ogni giorno
And I never lost one minute of sleepin’ | e non ho mai perso un minuto di sonn
Worryin’ ‘bout the way things might have been | pensando a come le cose avrebbero potuto essere
Big wheel keep on turnin’ | Oh, grande ruota, continua a girare
Proud Mary keep on burnin’ | e la Proud Mary continua a bruciare
Rollin’, rollin’, rollin’ on the river |
Cleaned a lot of plates in Memphis | Ho lavato un sacco di piatti a Memphis
Pumped a lot of ‘tane down in New Orleans | E pompato un sacco di benzina a New Orleans [[octane-> ‘tane nella versione Ike & Tina, mentre è “pain” nei CCR]
But I never saw the good side of the city | ma non avevo mai visto la parte bella della città
‘Til I hitched a ride on a river boat queen | fino a che non mi sono fatto dare un passaggio sulla regina delle navi da fiume
Big wheel keep on turnin’
Proud Mary keep on burnin’
Rollin’, rollin’, rollin’ on the river
Rollin’, rollin’, rollin’ on the river
If you come down to the river | se vieni giù al fiume
Bet you gonna find some people who live | sono pronto a scommettere che ci troverai un po’ di gente, che vive lì
You don’t have to worry ‘cause you have [if you got] no money | e non ti devi preoccupare, perché se non hai un Euro
People on the river are happy to give | la gente del fiume è felice di donare
Big wheel keep on turnin’
Proud Mary keep on burnin’
Rollin’, rollin’, rollin’ on the river
Rollin’, rollin’, rollin’ on the river
Rollin’, rollin’, rollin’ on the river
Rollin’, rollin’, rollin’ on the river
Rollin’, rollin’, rollin’ on the river