Sabato scorso ho avuto occasione di partecipare alla prima di due giornate di un “convegno” in cui si presentavano idee, in cui dovevo anche presentare una delle mie.
Non è la prima volta che partecipo a situazioni del genere, e -in retrospettiva- faccio fatica a collocare nel tempo la prima. Si può dire che, se sei in uno spazio e dici una cosa che è venuta in mente a te, senza ripeterla da altra fonte che conosci, stai presentando una tua idea.
A quel punto la tua idea diventa di chiunque l’ascolti in quello spazio. Il valore che può assumere quell’idea non è determinato a priori…ma non volevo imbarcarmi stamattina (anche perché sto per sbarcare!) in una discussione sul valore delle idee.
Dlla giornata mi è invece rimasta impressa, tra altre, un’idea che prevedeva il blocco totale della costruzione di nuovi edifici, che dovrebbe essere compensata dal mercato delle ristrutturazioni nei centri storici.
Nel corso del dibattito il moderatore della giornata ha poi ripreso questa idea e, per fare interagire un po’ la platea ha detto “facciamo un sondaggio” …dopo un momento di attesa… “chi di voi è favorevole al blocco della costruzione di nuovi edifici e al fare edilizia solo nelle ristrutturazioni” ? …novanta per cento di mani alzate … “chi, al contrario, è favorevole all’ipotesi contraria ?” (poche mani alzate, probabilmente tutte di proprietari di terreni edificabili e costruttori).
Io, per la mia idea, mi sono astenuto e dopo ho chiesto la parola per dire che il sondaggio era malposto…mancavano alcuni elementi essenziali di valutazione.
In questo modo la persona che ha proposto l’idea ne sarà uscito con una sensazione di approvazione, che deriva però da un gruppo di persone senza però avere elementi per valutare la competenza del pubblico sull’argomento trattato…e poi chi sa cosa succede…
Mi è poi venuta in mente anche una terza ipotesi: chi di voi è interessato ad abbattere tutti gli edifici esistenti e ricostruirli tutti con le forme che avevano prima, ma con tecnologie migliori ? e magari incentivando sistemazioni per gli anziani che vivono nei centri storici per farli stare al piano terra, così potranno salutare i passanti e farsi passare la borsa della spesa dalla finestra ?
Morale: ci penso meglio, ma attenzione coi sondaggi…sia quelli di opionone, che quelli con le trivelle.
…sul brano: già mi aspetto commenti affettuosamente stizziti di quella cellula di anime pure del rock-blues-soul-awanagana ;) …ma sono pronto ad assumermi tutte le responsabilità….devo dire che la regia e gli effetti nel video mi sembrano un po’ “caricati”, e -va bene- non va bene respirare dentro il microfono a ogni verso, ma ascoltare le parole…
Padre, occhi gialli e stanchi,
nelle sopracciglia il suo dolore da raccontarmi…
Madre, gonna lunga ai fianchi,
nelle sue guance gli anni e i pranzi coi parenti…
Non mi senti? O non mi ascolti,
mentre piango ad occhi chiusi sotto al letto.
Padre, e se mi manchi
è perché ho dato più importanza ai miei lamenti…
Madre, perché piangi?
ma non mi hai detto tu, che una lacrima è un segreto?
Ed io ci credo, ma non ti vedo
mentre grido e canto le mie prime note!
Ma se, una canzone che stia al posto mio non c’è,
eccola qua: è come se, foste con me!
Padre, mille anni,
e quante bombe sono esplose nei tuoi ricordi!
Madre, tra i gioielli,
sono ancora il più prezioso tra i diamanti?
Ma non mi ascolti, non mi senti,
mentre parto sulla nave dei potenti!
Ma se, una canzone che stia al posto mio non c’è,
eccola qua: è come se, foste con me!
Ma se, una canzone che stia al posto mio non c’è,
eccola qua: è come se, foste con me!
Padre, occhi gialli e stanchi,
cerca ancora coi tuoi proverbi a illuminarmi…
Madre, butta i panni,
e prova ancora, se ne hai voglia a coccolarmi,
perché mi manchi,
e se son stato così lontano è stato solo per salvarmi!
Così lontano è stato solo per salvarmi!
Così lontano è stato solo per salvarmi!
Ma se, una canzone che stia al posto mio non c’è,
eccola qua: è come se, foste con me!
E’ come se, foste con me!!
E’ come se, foste con me!!