Alcuni di voi avranno visto il film di Paolo Sorrentino “L’uomo in più”. Se non l’avete visto, stessa storia del film di Amélie: provate a guardarlo prima della fine dell’anno.
Nel film una delle storie che si intrecciano è quella di un giocatore di calcio che ha la visione di uno schema in cui la somma delle parti dei vari componenti della squadra è superiore alla “somma algebrica” delle possibilità dei singoli. Come se in campo ci fosse, appunto “l’uomo in più”.
Il protagonista avrà mai pensato che a volte questi schemi si possono determinare con un uomo in meno ? Qualche giorno fa una cantautrice di origini siciliane ma emigrata da anni nella pianura del fiume Po mi diceva appunto che il suo progetto musicale si è “auto-rilanciato” dopo mesi o forse anni di stasi nel momento in cui il gruppo si è ridotto (comunque rimanendo un gruppo di più persone).
Vi saluto con un brano fresco come l’aria del 17 settembre sul lago Maggiore di mattina, interpretato da Clem Sacco, non il primo punk della storia musicale italiana. Pare che in una esibizione al teatro Smeraldo a Milano si sia messo in mutande. Ed era prima della guerra del Vietnam (o al massimo nella prima parte di questo evento).
Buon ascolto!