Prosegue il filone della canzone popolare. Quello che -diceva Fossati- quando senti che sta passando devi uscire.
Se si dovesse spiegare al mondo che la Maremma non è solo “un bellissimou postou”, pronunciato all’inglese come Stanlio e Ollio, anziché tanti rapporti del CENSIS o dell’IRPET o dell’ISTAT o dell’ILVA si potrebbe partire da qui.
Perché le origini non si perdono (cfr. Le radici ca tieni del 15-5-2015).
C’è chi le dimentica (se parte da un posto), le ignora (se ci arriva) o -a volte- fa finta di dimenticarle o ignorarle, ed una morte un po’ peggiore (cfr. Canzone delle Osterie di fuori porta del 25-8-2015).
Del brano vi propongo tre versioni, due della stessa artista in tempi diversi.
Tutti mi dicon Maremma, Maremma… | everybody says “Maremma, Maremma”
Ma a me mi pare una Maremma amara. | but to me this seems a bitter Maremma
L’uccello che ci va perde la penna | the bird who flies there will lose its feathers
Io c’ho perduto una persona cara. |There I lost a dear person
Sia maledetta Maremma Maremma | May Maremma be damned
sia maledetta Maremma e chi l’ama. | May Maremma, and those who love her, be damned
Sempre mi trema ‘l cor quando ci vai | My heart always shivers when you go there
Perché ho paura che non torni mai. | because I fear that you will never come back
versione World Music
versione intellettuale con lo “spiegone”
versione fresca, ma senza gli ultimi due versi (non si capisce perché: già che c’erano gliei potevano far cantare)
https://www.youtube.com/watch?v=rvZ4dnYtGG0 ve