prima versione 26/9/2012
Mente le nuvole rotolano inesorabili sopra cumuli di colline che stanno altrettanto inesorabilmente ferme, penso che anche oggi mi sono alzato prima della sveglia (nel senso di “prima che suonasse”, no che la sveglia si alza).
Ieri si è molto parlato del valore dell’Australia, del ritorno sull’investimento in titoli di studio rispetto a titoli di stadio (tipo azioni di grandi società sportive), nonché di pranzi da parenti in cui ieri c’erano Yuri e Yari e mancavano parenti con le “o” e le “i” come seconda lettera nel nome di battesimo.
Ma vedo che oggi si rischia facilmente la deriva post-dadaista e quindi do subito una raddrizzata al timone con un brano bag che farà sorridere con complicità tutti gli over 40 e potrebbe intrigare gli altri.
Nell’atmosfera del pezzo manca solo Franco Califano, oppure il commissario Betti…tra l’altro, c’è un gradevole intermezzo da cui si intuisce che la performance potrebbe essere stata registrata in quel paese definito politicamente “Italia” nel 1861…e fumavano negli studi (probabilmente anche il pubblico, o come minimo tutti quelli della produzione)!
Olha que coisa mais linda
Mais cheia de graça
É ela menina
Que vem e que passa
No doce balanço, a caminho do mar
Moça do corpo dourado
Do sol de Ipanema
O seu balançado é mais que um poema
É a coisa mais linda que eu já vi passar
Ah, porque estou tão sozinho
Ah, porque tudo é tão triste
Ah, a beleza que existe
A beleza que não é só minha
Que também passa sozinha
Ah, se ela soubesse
Que quando ela passa
O mundo inteirinho se enche de graça
E fica mais lindo
Por causa do amor