branobag del 6/3/2019: Suo nare, suo nare

Si mescolano le riedizioni dei bb storici con situazioni fresche (che a loro volta si incrociano con memorie di ascolto degli anni ’80).
Questa e’ passata ieri sera verso il finale della trasmissione in cui e’ passata una breve intervista sulla Jug Band dalle Colline Metallifere, ed era molto tempo che non l’ascoltavo. Sotto una versione dal vivo, affiancabile a quella da studio (praticamente uguale, con qualche archetto in piu’ e la chitarra effettata in modo leggermente diverso).

Ricordiamo che Franz di Cioccio nella prima formazione era alla batteria, e passo’ alla voce (ma sempre con le bacchette a portata di mano) dopo un po’. Sul senso della musica, Pino Daniele scrisse “Musica, musica”, la P.F.M. ha fatto:

Starsene a casa, a che fare?
Quello che ciondola
ma non gli va di restare
leggo un giornale, sempre uguale.

Ho gli occhi che mi fanno quasi male
a forza di vedere fuori
sempre gli stessi colori
qui per sognare mi tocca dormire
o come sempre, suonare suonare.

Stringo fra i denti le labbra e miei pensieri
ricordo come ero ieri
ma perché poi dovrei dimenticare
quel gioco d’oltre mare
no no, non ci sto, salgo su un auto che
mi porta via via via….
e allora si, torno a girare là
dove c’è musica….

Fuori a passeggio su un prato
senza fiato,
lei che mi aveva avvertito
ma io non le ho creduto
qui per sognare mi tocca dormire
O come sempre, suonare e suonare.

Stringo fra i denti le labbra e miei pensieri
ricordo come ero ieri
ma perché poi dovrei dimenticare