[Comunicazione di servizio: cominciate a prepararvi per la festa dei 45 giri…7-8-9 dicembre]
Anni fa (quando dico “anni”, intendo “anni”, tipo fine anni ’90 del secolo scorso) mi trovavo ad Alghero in un locale chiamato Lo Chalet. Lo Chalet, assieme all’Arca, al Poco Loco e quell’altro posto sul lungomare tutto bianco dove una volta suonava il cuggino di Daniele e Gravriele, era uno dei posti in cui si faceva musica dal vivo, oltre alla spiaggia.
Insomma, allo Chalet una volta suonavano i Fleurs du Mal, gruppo rock verace con cantante de Roma, verace pure lui. Comunque, bravi. C’era una sana atmosfera rock-blues.
Prima di ogni pezzo c’era un’introduzione, breve, come minimo il cantante diceva il titolo del brano seguente, in genere in inglese, e poi dava la traduzione in italiano. Arrivò a un punto in cui disse:
il prossimo brano si intitola “you must be joking” (pronunciato con accento romano, ergo “iu masst bi ggioghinghe”), che in italiano vor di’ “tu stai a scherzando”.
mi piacque molto l’ibrido tra l’inglese e il romanesco “a scherzando”.
una battuta simile, sull’uso della preposizione “a” (o non so se sia corretto chiamarla così in questo caso, ma non m’intendo di dialetti) si ritrova nel film Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata…vedi il pezzo dove una delle ragazze dice “non abballo”.
Tutto ciò per dire che il prossimo brano si intitola (o s’antitola): “Stanno A vendendo A GGesù”.
L’ho constatato, una volta di più, ieri, nei negozi virtuali della grande rete. E non è che ci rimani male male…ma ti viene da dire, ma come…anche voi (non proprio voi che leggete…non lo so…ma dico, voi che gestite quel negozio virtuale frequentato da circa 300 milioni di persone al giorno) vi siete dati alla vendita (o svendita) ? Che la vostra priorità non fosse più da un pezzo fare quello che c’è scritto nel contratto con cui siete stati assunti, un po’ si era capito, ma proprio anche avere cadute di stile così, non è da voi.
Alzate il volume al massimo, se potete (e poi, se non lo avete visto di recente, andate a ripassare il film Strange Days di K. Bigelow).
You kill me with your smelly fingers
Your smelly fingers from the sex you had on Christmas Day
And now you say you’re feeling guilty
You’re feeling guilty ‘cos your god was shining on your face
You go to church and light a candle
And then you’re blinded by the light from the golden pews
The devil’s snapping at your toes now
Because the angels can’t be bothered to live to you
They’re selling jesus again
They’re selling jesus again
They want your soul and your money your blood and your votes
They’re selling jesus again
Selling love to you – selling love
You’re buying this you’re buying that now
You’re wishing all the money in the world belonged to you
You’re crucified upon you’re own cross now
You’re givin’ money to the white men in the white limo
That kind of god is always man-made
They made him up then wrote a book to keep you on your knees
They get their theories from the same place
Then build a church if there’s some money left
From lying on the beach
They’re selling jesus again
They’re selling jesus again
They want your soul and your money your blood and your votes
They’re selling jesus again
Selling love to you – selling love
They’re selling jesus again
They’re selling jesus again
They want your soul and your money your blood and your votes
They’re selling jesus again
Selling love to you – selling love