L’anno del Signore 2009, nominato tra l’altro anno internazionale dell’astronomia, si aprì con una bella sorpresa: il 13 gennaio, proprio oggi quattro anni fa, la BuioMetria Partecipativa appariva per la prima volta sulla carta stampata…nientepopodimeno che su un noto settimanale per pischelli (Topolino), e nientepopodimeno che con uno “speciale” dal titolo Cacciatori di Buio e Francesco in bella evidenza come protagonista.
Nel seguito della rivista c’era anche una storia ambientata al buio: tutte le vignette erano nere, e c’erano solo i fumetti dei personaggi che parlavano, ma ora non ricordo bene se ci fosse un collegamento o meno con la storia della buiometria.
Siccome poi da notizia nasce notizia, la storia fu ripresa pochi giorni dopo dal Corriere Fiorentino.
A parte l’ebbrezza del vedersi “sul giornale” (in una notizia positiva…ricordo commenti tipo “oh: ci siamo noi e Gassmann!“), non sapevamo bene che cosa potessero pensare i lettori, ma qualcosa avrebbero pensato…comunque la storia funzionò: fummo ricontattati dopo pochi giorni dall’uscita su Topolino da Paola, un’insegnante di scuola primaria dalle Marche, che era interessata a un nostro intervento sulla materia inquinamento luminoso. Si trattava a questo punto di pensare a un nuovo tipo di pubblico: i ggiovani.
Fino a quel momento non avevamo pensato a un pubblico: il buiometro era stato passato di mano ad amici col cane lupo e cose del genere…ora ci preparavamo a confrontarci con le masse.
[Gennaio 2009]