Dal 2012: rubriche musicali quotidiane (in varie stagioni) su web: Branobag e Bosco Riserva, ECSPO bag, Dateci oggi il nostro PNRR quotidiano
2010-2014: progettazione, realizzazione e manutenzione del sito web del circolo ARCI LO-FI di Milano (il circolo è poi chiuso nel dicembre 2016)
2011 e 2015: presentatore per il pomeriggio musicale abbinato alla festa del Primo Maggio a Piloni-Torniella (introducendo sette gruppi nel 2011 e quattro nel 2015, con vari intermezzi)
2016 – procurata data “per osmosi” delle De’ Soda Sisters a Palazzetto (Chiusdino)
2016 – Ideazione e organizzazione Festival d’inverno in Val di Farma (Regars e Officina + Peter Seeds + Etruschi from Lakota, con cinque momenti musicali nel corso di tre giorni: sabato, domenica e lunedì)
sa brulla torrada de su callelleddu mera mallu e de sus mottus chi camminanta
vengens chien chihuaua a e zombi yo
De Wraak van de Moordenaar Chihuahua en van de Zombies
a vingança do chihuahua matador e dos zombis
fayuk khaj buye raye ak ni dé ondéki
Zamëranjë od chihuahua ki wbuwa zaplacën ano od ti odžïvani myrtvi
Pomsta zabijácké civavy a zombiu
La vejança del gosset assassi e dels morts vivents
a storia du cani c’a un ci vidia chiù di l’occhi e di pentiti
la futta di lu caciucciu affaraddori e delli zombi….
Zemsta zabójczego chihuahua i zombich
La vindicta del chihuahua assassì i de los morts vivents
LE NOTE DEL SITO ORIGINALE CREATO NEL 2007 SU ALTERVISTA
Di séguito alcune note, che saranno via via integrate
English readers: please send an e-mail, or learn Italian, if you want to know what all this is about – We may be translating part of this page in the future.
Comunicato
Rho, 10-3-2007
dopo circa tre mesi di produzione, con un budget di poche centinaia di euro e tante ore-uomo, è finalmente in distribuzione “La vendetta del chihuahua killer e degli zombi”,
una co-produzione maremmano-forlivese sotto l’egida del quinto quadrante e di cecchi r rated productions.
E’ la storia di una ridente e placida cittadina di provincia, la cui serenità viene stravolta dalla comparsa di un Chihuahua assassino e dal suo seguito di zombi.
Il lavoro nasce da un soggetto e da una sceneggiatura di andrea giacomelli (noto pibinko), già ingegnere ambientale ed elettricista, sapientemente tradotto in immagini mobili e suoni da gianluca cangini (alias lucio o gianni monocrom). Rita Ulev e altre prestigiose collaborazioni.
la produzione ha coinvolto una venticinquina di persone, tra professionisti e professioniste, e vanta numerose collaborazioni di prestigio quali emiliano, capitano, eddi berni, e natale scarpato. Di particolare pregio le sonorizzazioni, affidate a musicisti del calibro di luca guerrieri, xabier iriondo, lucio gentilucci e lo stesso pibinko (alla scoperta di un multieffetto riemerso dagli anni ’80).
Il film viene distribuito sotto licenza creative commons.
Per ulteriori informazioni: http://pibinko.altervista.org/vdckedz (anzi, no: ci siete già).
COME VEDERE IL FILME (con la ‘E’ finale): LA DISTRIBUZIONE DMIM
Il modello DMIM è stato inventato nel novembre 2006 da andrea giacomelli, noto pibinko. Per quanto non possiamo escludere che esistano modelli analoghi nel mondo, la maggior parte delle persone con cui ne abbiamo parlato (e si parla di un migliaio di persone) lo hanno trovato innovativo.
Il modello DMIM si basa su due necessità: ridurre il tempo che le persone nel mondo passano al computer e consumare meno risorse nel fruire di una risorsa (culturale, in questo caso).
Possiamo dire che il modello DMIM abbia fondamentalmente una base socioeconomica/ambientale (non ambientalista).
Il film esiste attualmente in tre copie su file, e in una decina di copie su DVD.
Il gruppo di produzione, attualmente composto da quattro persone, in modo da poter giocare a briscola a coppie, ha licenza di proiezione in qualsiasi luogo e sede.
Il resto del mondo (ma *tutto* il resto del mondo) ha a disposizione una (1) copia del film, su DVD. Questa copia viene definita “LA COPIA” nel resto del discorso.
LA COPIA ha licenza di circolare di mano in mano – è ammessa al massimo la spedizione postale con posta ordinaria.
LA COPIA può essere sostituita solo se si sciupa o viene incautamente trattenuta da qualcuno che pensa che LA COPIA in sé abbia un valore, o da qualcun altro che si scorda di farla circolare (perché pensa che LA COPIA non abbia un valore).
A chi riceve LA COPIA del film chiediamo un paio di cose
di farci sapere, tramite e-mail, che LA COPIA è transitata da loro. Per questo invitiamo a inviare un commento del blog http://pibinko.splinder.com (in particolare, al messaggio all’indirizzo: …. in cui potete rileggere queste istruzioni).
O almeno a mandare una mail (info@pibinko.org)
se organizza una proiezione con più di 3-4 persone, che quindi possa essere assimilata a una proiezione collettiva, di scattare una foto dell’ambiente in cui la proiezione si svolge, durante la proiezione. e di farcela avere (info@pibinko.org)
a meno che non possa proprio farne a meno, di non guardare il film da solo/a
di non buttare la busta che hanno ricevuto, e di usare la stessa per reinoltrare LA COPIA al passaggio successivo.
LA LICENZA
Creative Commons BY-NC-SA 2.5
VARIE ED EVENTUALI
Se il film vi piace e siete interessati a contribuire a nuovi progetti dello stesso gruppo (non solo cinematografici), non è proibito manifestarvi e farci sapere del vostro interesse.
AVVERTENZE
In quello che è un prodotto realizzato a basso budget, trovate alcune necessarie limitazioni di realizzazione.
Ne “La vendetta del chihuahua killer e degli zombi” il principale limite attuale è dato dal sonoro.
Vi invitiamo quindi a tenere conto che dovrete alzare/abbassare il volume a seconda delle scene per una fruizione ideale del prodotto.
DOMANDE FREQUENTI
D1:
Il film si può scaricare da internet ?
R1:
Per ora no. Caricare un film di questo tipo su internet è tecnicamente fattibile, e la licenza lo consente. Tuttavia il gruppo di produzione non ha né tempo né soprattutto voglia di stare al computer a fare un’operazione del genere.
D2:
Ho tempo e voglia di caricare il film intero su internet. Posso farlo ?
R2:
La licenza Creative Commons consente a una terza persona di pubblicare il film su internet, così come su altri media. Tuttavia scoraggiamo le persone dal farlo, dato che questi canali paralleli non ci consentirebbero di concentrarci (tutti noi) sulla distribuzione secondo il modello DMIM
D3:
non mi interessa: voglio comunque avviare una distribuzione del film
R3:
allora non vi potremo dire di no, in base alla licenza. ricordate però che la licenza CC applicata prevede la clausola “non commerciale”. Ciò significa che persone diverse da Andrea Giacomelli e Gianluca Cangini NON possono fare utilizzo commerciale del film senza prima aver concordato con queste due persone delle condizioni per farlo. Siete invece liberi di fare distribuzione secondo modalità non commerciali. anche in questo caso, comunque, saremmo interessati a sapere cosa state facendo.
D4:
Siete sicuri che il cane del film sia un chihuahua? a me sembra più un volpino…
R4:
non siete esperti di razze canine. andate a studiare.
D5:
E’ proibito dare soldi a chi realizza o partecipa alla realizzazione di film a basso budget ?
R5:
No. Basta ricordarsi di definire il modo più lineare per farlo.
D6:
Ho altre curiosità inespresse su La vendetta del chihuahua killer e degli zombi, e questo sito non me le ha risolte. Cosa posso fare ?
R6:
Scrivete a info@pibinko.org e a gcangini@yahoo.it (a tutti e due). Vedremo se qualcuno è in grado di rispondere, e se sono discorsi interessanti magari li ripubblichiamo su questa pagina.
Il film utilizza alcuni suoni, sotto licenza Creative Commons, tratti dal sito The Freesound Project.
In particolare:
By Teridon (http://freesound.iua.upf.edu/usersViewSingle.php?id=111722)
husky_talking.wav (http://freesound.iua.upf.edu/samplesViewSingle.php?id=21233)
By wingz (http://freesound.iua.upf.edu/usersViewSingle.php?id=4524)
growl.wav (http://freesound.iua.upf.edu/samplesViewSingle.php?id=13789)
By thanvannispen (http://freesound.iua.upf.edu/usersViewSingle.php?id=13258)
LA COPIA attualmente in circolazione contiene una leggera imprecisione da questo punto di vista, in quanto il film è uscito sotto licenza “no derivative works”, che è stata successivamente virata in “share alike”.
In un contesto low-budget, abbiamo aggiunto le note di coda con la licenza nuova, ma non abbiamo tagliato quella vecchia.
Per noi, vale l’ultima parola (e quindi attribution/non-commercial/share alike).
Se avete dubbi sul significato di questo e su come comportarvi in relazione al film (non solo a LA COPIA), vi invitiamo a visitare il sito http://www.creativecommons.it) e/o a scriverci.
DIVERSITA’ LINGUISTICA
Come molti film horror e fantastici, il CK tratta il tema della diversità.
In particolare della diversità linguistica.
Come mai un film scritto da un tosco-sardo-belga, diretto da un romagnolo e interpretato da una compagnia stabile pugliese è recitato con accento milanes-hinterlandaro ? Il regionalismo è importante nel cinema italiano.
Accanto alla parola parlata, c’è poi la parola scritta. Nel corso della produzione sono state acquisite traduzioni del titolo in
arabo
creolo haitiano
albanese
serbo
ucraino
russo
algherese
tedesco
inglese
cinese (mandarino)
ebraico
siciliano (quale)
campidanese/arburese
sassarese
e un altro paio di idiomi che ci sfuggono al momento della scrittura della presente nota.
Il film, alla data della chiusura della produzione, ha già sottotitoli in inglese e in tedesco.
Una dichiarazione di Lucio Monocrom, il regista
Rho, 11-1-2007 – In relazione ad eventuali interviste o quant’altro le relazioni sociali imposte dall’industria culturale contemporanea (occidentale) richiedono, Cangini il monocromatico assume un atteggiamento distaccato sul modello tibetano e dal suo colle che va a Maometto pronuncia sempre e comunque queste due cose:
Non chiedetemi cosa vuol significare questo film, non ho proprio voglia di soffermarmici più di tanto. I soliti marxisti comunque vi diranno che il chihuahua è metafora della violenza capitalista nata dalla mercificazione degli animali un tempo amici dell’uomo. Ci sarà chi vede Freud dappertutto e troverà nel pelo del chihuahua una chiara allusione alla figa. Poi tutte quelle persone appassionate di simbologia rimarranno schifati dalla mancanza sistematica di simboli malefici quali gatti neri, croci rovesciate o troie dai canini aguzzi. Tutte queste persone possono credere ciò che vogliono e comportarsi di conseguenza. In questo film invece io vedo linee, cerchi, cubi e luci. Per quanto riguarda il tema, altro non si parla che della vendetta dell’animale sfruttato che con violenza decide di liberarsi dall’oppressione della linearità imperialista dell’uomo passando così al contrattacco.
Il digitale è il nostro chihuahua, è l’arma attraverso la quale possiamo sgozzare chiunque e nel luogo che riteniamo il più adatto. Il digitale è l’unico nuovo cinema, di un cinema che torna alle sue origini artigiane ed al suo spirito da avventuriero sgommando in volto alle armate industriali. Evito di rompervi ulteriormente i ciglioni ricordando il solito discorso della guerriglia.
Costi
VDCKEDZ costa poco, ma costa, e non è prodotto da miliardari californiani (o russi, o cinesi, o italiani…)
Se vi è piaciuto il film e vi piace l’idea di distribuzione che ad esso si associa, non è proibito contribuire!
Potete farlo in due modi:
TEMPO: fare qualcosa per noi.
DENARO: fate una donazione per coprire i costi “vivi” associati al Chihuahua Killer o alle prossime iniziative del Quinto Quadrante
Scrivete ai soliti (MAIL) per approfondire la cosa.
Some rights reserved Andrea Giacomelli and Gianluca Cangini
Ringraziamenti/acknowledgements
Varia umanità ha partecipato più o meno senza saperlo alla realizzazione di questo film e di questo sito. Per motivi di spazio o di tempo non abbiamo potuto citarli altrove: I Jefferson Starship, Arnold Wilson, Francesco Lacolaprice, Nenad Djordjevic, il Sig. Giacomo, Claudia Ceroni, Ian Hooley, Susanna Moser, Moustapha Mbacke, Gianluca Eminian, Marta Miguel, Daniele Sanna, Marino Marrocu, Vivì Fancellu, Paolo Cattaneo, Federica Pagano, Vladimir Jovkovic, Vladimir Anikeev, Alice Chow, Ademar Cordero….e altri quattro o cinque che poi ci tornano in mente.
Aspetti di “innovazione sociale digitale” nei progetti a cura di pibinko.org
2007 Utilizzo di immagini satellitari assieme ai giocatori di Torniella per identificare possibili aree di gioco per la palla a 21 a Chicago [2] (le zone identificate sono state successivamente validate dal nostro contatto a Chicago). Vedi anche l’anteprima del documentario su questa.
2008 Progetto m(‘)appare Milano]: tre mesi di mappatura partecipata della città, con una radio locale come media partner, e la creazione del termine m(‘)appare.
2008 Avvio del progetto Buiometria Partecipativa dalla Val di Farma. Il progetto include metodi partecipati, licenze open data per la distribuzione delle misure effettuate, sistemi open source per la parte software (servizio di TG2 Costume e Società)
2009 Progetto Ortinconca – a Milano
2012-2013 Ho lavorato come citizen science coordinator nel progetto comunitario ENVIROFI. In questo ho ideato e coordinato un iniziativa chiamata “Citizens in Tuscany” per il collaudo di app sulla biodiversità forestale. La bassa Toscana è stato il sito principale dell’iniziativa, assieme alla città di Firenze.
2013 – Evento dell’Open Data Day organizzato in Val di Farma (all’agriturismo Casa del Chiodo, Piloni).
2015 Con un gruppo di lavoro da Torniella e Piloni abbiamo partecipato al concorso internazionale per location-based games di educazione ambientale indetto dal progetto comunitario INVOLEN.
[nota: pagina aggiornata al 26-12-2016…alcuni link da inserire]
Per quel che ne so, il termine e il concetto di m(‘)appare sono stati proposti per la prima volta dal sottoscritto nel mese di marzo 2008, nell’ambito del lancio della campagna di mappatura M(‘)appare Milano, sotto l’egida di GFOSS.it.
Fu il brand che creai per chiamare una versione “localizzata”, anche in termini culturali, dei mapping party promossi dalla comunità di OpenStreetMap e che in Italia si erano già svolti in Alto Adige, a Pavia e ad Arezzo.
La cosa piacque ed fu riproposta anche in altre sedi oltre a Milano. Abbiamo avuto modo di collaborare con GFOSS.it per m(‘)appare, Ferrara, Portofino, Verona (per preparare la mappa dell’edizione 2008 del Festival Tocatì), e il Monte Antola, sopra Genova.
Oltre alle azioni, ci siamo confrontati con le spiegazioni. Ho avuto modo di sviscerare il concetto di m(‘)appare in varie occasioni di confronto e dibattito:
Creative Commons Festival Parma (estate 2008)
Linux Day a Grosseto con la proposta per m(‘)appare la Maremma (ottobre 2008)
Politecnico (luglio 2008) ed Ecomuseo Urbano Milano Nord (2011) a Milano
IUAV Venezia (settembre 2008) con un intervento dal titolo “Liberiamo le mappe..e poi cosa ci facciamo?”
Dopo una prima fase prettamente “geomatica” il tema del m(‘)appare si è allargato…a un certo punto abbiamo iniziato a parlare di m(‘)appare l’altra metà del paesaggio, come sinonimo della BuioMetria Partecipativa.
Più recentemente abbiamo iniziato a utilizzare l’espressione m(‘)appare non solo riferendola a processi o a cose, ma anche alle persone: si veda la serata per m(‘)appare Maurizio Bacci tenuta al termine del Festival d’inverno in Val di Farma nel dicembre 2016.
Non solo estetica e idealismo
I progetti che abbiamo proposto via via per m(‘)appare non sono mai stati “perché è bello“.
In un’ottica di promozione sociale, sicuramente le iniziative legate al m(‘)appare hanno determinato delle belle storie in bei posti con bella gente (vedi video e foto): hanno anche determinato ricadute in termini di pubblicità, formazione professionale, reddito e indotto economico.
Ciò suona strano ad alcune realtà di volontariato -così come a diverse realtà aziendali- che abbiamo conosciuto negli anni.
Tuttavia, a ben leggere la Disciplina delle associazioni di Promozione Sociale (L. 383/2000, la norma di riferimento per soggetti come GFOSS.it o Attivarti.org), è possibile vedere le attività di una A.P.S. come una sorta di incubatore in cui si svolgono attività qualificanti e da cui, con un po’ di fortuna, può derivare anche lavoro e reddito, come in effetti è successo per diversi dei soggetti che conosciamo (sia in ambito Attivarti.org che altrove).
…non è la settimana enigmistica, ma…
Premesso che è veramente difficile inventare qualcosa oggi, mi sento di dire che il termine m(‘)appare, quando nacque, era originale e nasceva da un percorso originale. Qualora altri avessero riferimenti documentati al termine m(‘)appare prima del marzo 2008, mi farebbe piacere conoscerli per correggere questo dato (info@pibinko.org).
Nel tempo, assieme ai colleghi che hanno lavorato duramente per creare le condizioni per m(‘)appare (cito anzitutto Stefano Costa, Luca Delucchi, Francesco Giubbilini e Claudio Spinosi), abbiamo avuto modo di incontrare altre realtà che facevano e fanno tuttora cose simili.
Questo va benissimo, e anzi è da incoraggiare, quando si riconosca che possono esistere realtà parallele che fanno le cose (se no esisterebbe un solo falegname in tutto il mondo) e -in seconda battuta- quando si possono definire collaborazioni che tali siano, o spazi per non sovrapporsi.
Operando in partenza secondo paradigmi di licenze libere, Creative Commons, Open Data, ecc, e non avendo (sempre) un ufficio legale a disposizione…che si fa: si dedica energia a seguire interessanti ma faticose diatribe sui diritti d’autore e sui marchi depositati? …forse se fossero quelli tedeschi e in banca…forse…
Altrimenti ci spiace per loro, e magari lungo il percorso ci sarà modo di riconfrontarsi su basi più consapevoli (in dieci anni è capitato 2-3 volte almeno, è capitato prima su altri argomenti e ricapiterà).
Attivarti.org è l’associazione di promozione sociale che ho costituito nel 2011 assieme a tre colleghi (altri due ingegneri ambientali e un archeologo) per dare una forma riconosciuta ai sensi di legge, un codice fiscale e un IBAN alle “cose” che dal 2006 avevo iniziato a proporre, in parallelo al mio lavoro di specialista di sistemi informativi territoriali e project manager.
Con la riforma del Terzo Settore nel 2019 abbiamo dovuto “congelare” l’associazione e, in parallelo, diverse delle attività che portavamo avanti si sono consolidate sotto forma di servizi professioniali, che ritrovate ora alla pagina “Servizi“.