Archivi categoria: Brano Bag

meno due (branobag del 15-12-2016): Solo tu + Only you

Due canzoni con lo stesso titolo, ma pensate a una generazione di distanza…come due temi svolti dalla stessa persona in un “ritorno al futuro”.

Impagabili i produttori RAI degli anni ’70, che davano briglia sciolta ad autori, scenografi e altri elementi più o meno creativi.

A parte le moto con le sirene accese, qua salta all’occhio un basso non solo fretless (cioè senza tasti), ma addirittura stringless (senza corde!!!!)…ma allora si credeva a Babbo Natale fino a 35 anni, e il concetto di playback era ignoto al pubblico.
Uno dei cameramen è svenuto dietro un trespolo e si ripiglia alzandosi da terra.
Meno male che nel finalone c’è un flanger applicato a tutti i canali che ci ricorda che eravano in un decennio in cui l’unico limite era la fantasia (e per le strade c’era una certa animazione).
Antonella Ruggiero sempre voce impressionante e mise che oggi la collocherebbe o a pattinare sul ghiaccio o al circo, ma 40 anni fa era normale così per un’esibizione canora.

Solo tu
col calore
quel mattino che rinasce
intorno al sole
Cosa puo’ piu’ importare
se la pelle tua si lascia accarezzare
Risvegliarsi ormai per me
non ha senso senza te
Solo tu
Stamattina per alzarmi e’ ancora giorno insieme a te.
Solo tu
fuori a cena
soli con l’intimità di una candela
e sicuri di creare
l’atmosfera giusta di chi vuole amare
impazienti come mai
nel silenzio intorno a noi
Solo tu questa sera
per alzarmi e’ ancora giorno insieme a te.
Solo tu
qui vicino
le tue voglie tra i capelli sul cuscino
Solo tu
mi sai dare
cose vecchie sempre nuove da sognare
mille volte tu lo sai
non e’ stato uguale mai
Solo tu
notte intera
per svegliarmi e’ ancora giorno insieme a te.

Only you can make all this world seem right
Only you can make the darkness bright
Only you and you alone can thrill me like you do
And fill my heart with love for only you

Only you can make all this change in meFor it’s true, you are my destiny
When you hold my hand I understand the magic that you do
You’re my dream come true, my one and only you

Only you can make this change in me
For it’s true, you are my destiny
When you hold my hand I understand the magic that you do
You’re my dream come true, my one and only you

(One and only you)

meno tre (branobag del 13-12-2016): Prince Medley + Un bimbo sul leone

A meno tre dal Festival le scelte musicali si fanno difficili…tanta musica che gira intorno…per oggi due artisti che non esistono più: Prince, con un medley di quattro brani (Let’s go crazy, Time, Soul Man e Kiss in una versione wild al punto giusto, o forse un po’ di più), e il grande Celentano quando era molleggiato. Pare che di questo brano non esistano video ufficiali, e quindi ci affidiamo alle immagini gentilmente proposte dall’utente “AdrianoCelentanoClub”…là nei prati azzurri galoppando…

testi omessi per motivi di lunghezza

meno quattro (branobag del 13-12-2016): The band that ate the world + Il deficiente

Si continua con il brano bag doppia razione, nell’imminenza del festival d’inverno.

Una marching band da Brooklin, che ebbi modo di conoscere e fotografare in Sardegna nel 2005. Il video è interessante perché mostra anche un pezzo di una loro tournée italiana, dove si vedono persone estremamente scomposte eppure felici. Se si rimontasse il video tagliando la parte dove si vede il palco, verrebbero presi per pazzi furiosi e messi in trattamento sanitario obbligatorio, come minimo. Invece è solo “gioioso baccano”.

Parlando di comportamenti ingiustamente ritenuti border line si passa a un altro personaggio un po’ dimenticato ma sempre d’impatto: Clem Sacco, anche lui non proprio composto. Pare che durante un concerto al Teatro Smeraldo di Milano si sia messo a cantare in mutande. E si era in Italia oltre 50 anni fa…molto oltre Jim Morrison, avanti rispetto a Sid Vicious…forse se la giocava alla pari con Alejandro Jodorowski.

 

meno cinque (branobag del 12-12-2016): Bron Y Aur Stomp + Black Dog + La musica che gira intorno

[ripresa del 24-9-2012, che era pure lunedì, con aggiunta di traduzione e brano italiano]

Il branobag del lunedì è il più impegnativo. E’ come il primo giorno di scuola in un nuovo corso di studi, che entri in un’aula con persone che non conosci e devi scegliere un compagno di banco. E’ come quando affronti un’arrampicata (di un albero o di una montagna) e devi scegliere dove mettere il primo appoggio. Sai che venerdì sarai arrivato in cima, ma non sai come ci arriverai. In più questo fine settimana ho sentito di tutto: che il branobag è una cosa effimera, che entra nelle famiglie, che “non si sa che cosa voglia dire brano bag” (n’ata volta), che non si capisce che lavoro fai…e questo ti fa pensare ancora di più a come aprire una nuova settimana.

Nel dubbio (di chi lo vuole conservare), andiamo oggi a rinfrescare un brano che è salterello al punto giusto, in versione molto lo-fi, ma ripreso in alta qualità.
Ho scoperto -dopo venti anni boni che lo ascolto- che il pezzo è dedicato a un cane, che trovate pure ritratto in questa interessante “pagina internet

Per i nostalgici o per un sano ascolto comparato ci è anche una versione originale live del 1975. Si omette per brevità il testo di Black Dog, di cui c’è giusto una citazione (che non fa mai male).

Bron-Y-Aur Stomp

Ah caught you smiling at me, | ah, ti ho beccato a sorridermi
That’s the way it should be, | è così che dovrebbe essere
Like a leaf is to a tree, so fine. | come una foglia con l’albero, stanno così bene

Ah all the good times we had, | ah, che bei tempi abbiamo passato assieme
I sang love songs so glad | cantavo canozoni d’amore, così felice
Always smiling, never sad, so fine. | sorridevo sempre, ‘unn ero mai triste, era così bello

*As we walk down the country lanes, | e mentre camminiamo per gli stradelli di campagna
I’ll be singing a song, | canterò una canzone
Hear me calling your name. | e mi senti che chiamo il tuo nome
Hear the wind within the trees, | senti il ventro tra le fronde
Telling Mother Nature ‘bout you and me. | che parla a Madre Natura di te e di me

Well if the sunshines so bright, | be’ se il sole splende così forte
Or on our way it’s darkest night | o se sulla nostra via c’è la notte più buia
The road we choose ain’t always right, so fine. | la strada che scegliamo non è sempre giusta, ma va bene
Ah can your love be so strong | ah, come puoi il tuo amore essere così forte
When so many loves go wrong | quando tanti amori vanno male
Will our love go on and on and on and on and on and on? | il nostro amore continuerà?

* Chorus

My, my la de la come on now your in too far, | oddio – trallalà, ora, forza, ti stai addentrando troppo
Tell your friends all around the world, | di’ a tutti i tuoi amici in giro per il mondo
Ain’t no companion like a blue eyed merle. | che non c’è miglio compagno di un Merle con gli occhi azzurri
Come on now well let me tell you, |ora dài, lascia che ti dica
What you’re missing, missing, ‘round them brick walls. | quello che ti stai perdend, intorno a quei muri di mattoni

So of one thing I am sure, | per cui di una cosa sono sicuro
It’s a friendship so pure, | è un’amicizia così pura
Angels singing all around | angeli che cantano tutt’intorno
And you see it all around, my dog is so fine. | e come vedi, il mio cane sta così bene

Yeah, ain’t but one thing to do | sì, non c’è che una cosa da fare
Spend my nat’ral life with you, | passare la mia vita naturale con te
You’re the finest dog I knew, so fine. | so il miglior cane che abbia mai conosciuto
When you’re old and your eyes are dim, | quando sarai vecchio e i tuoi occhi spenti
There ain’t no old Shep gonna happen again, | non ci sarà alcun vecchio pastore
We’ll still go walking down country lanes, | continueremo a camminare lungo gli stradelli
I’ll sing the same old songs, | io canterò le solite vecchie canzoni
Hear me call your name. | e sentirai che chiamo il tuo nome

…..

Per niente facili
uomini così poco allineati
li puoi chiamare ai numeri di ieri
se nella notte non li avranno cambiati

Per niente facili
uomini sempre poco allineati
li puoi pensare nelle strade di ieri
se non saranno rientrati

Sarà possibile sì
incontrarli in aereo
avranno mani e avranno faccia di chi
non fa per niente sul serio

Perché l’America cosí come Roma
gli fa paura
e il Medio-Oriente che qui da noi
non riscuote nessuna fortuna

Sarà la musica che gira intorno
quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
saremo noi che abbiamo nella testa
un maledetto muro.

Ma uno che tiene i suoi anni al guinzaglio
e che si ferma ancora ad ogni lampione
o fa una musica senza futuro o
non ha capito mai nessuna lezione

Sará che l’anima della gente
funziona dappertutto come qui
Sarà che l’anima della gente
Non ha imparato a dire ancora un solo sì

Sarà la musica che gira intorno
quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
saremo noi che abbiamo nella testa
un maledetto muro.

Per niente facili
uomini così poco allineati
li puoi chiamare ai numeri di ieri
se nella notte non li avranno cambiati

Per niente facili
uomini sempre poco affezionati
li puoi tenere fra i pensieri di ieri
se non ci avranno scordati

Sarà la musica che gira intorno
quella che non ha futuro
Sarà la musica che gira intorno
saremo noi che abbiamo nella testa
un maledetto muro

meno sei (branobag dell’11-12-2016): L’operaio della FIAT / Feelin’ Alright

Nell’imminenza del Festival d’inverno in Val di Farma, raddoppiamo le dosi di branobag, due al giorno, prima del caffé della mattina….oggi più o meno con lo stesso giro di accordi, almeno sulle strofe.

Hai finito il tuo lavoro
hai tolto trucioli dalla scocca
è il tuo lavoro di catena
che curva a poco a poco la tua schiena
neanche un minuto per ogni auto
la catena è assai veloce
e il lavoro ti ha condotto
a odiare la 128
Ma alla fine settimana
il riposo ci fa bene
noi andremo senza pensieri
dagli amici a Moncalieri
. . . la millecento,la millecento . . .
Hai lasciato la catena
un bicchiere di vino buono
ti ridà tutto il calore
trovi la tua donna e fai l’amore
sei già pronto per partire
spegni tutte le luci di casa
metti il tuo abito migliore e pulito
lasci al gatto la carne per tre giorni
e insieme a una Torino abbandonata
trovi la tua macchina bruciata
. . . la millecento,la millecento,la millecento . . .

Seems I’ve got to have a change of scene
‘Cause every night I have the strangest dreams
Imprisoned by the way it could have been
Left here on my own or so it seems
I’ve got to leave before I start to scream
Won’t someone lock the door and turn the key

Feeling alright
I’m not feeling too good myself
Feeling alright
I’m not feeling that good myself

Boy you sure took me for a ride
And even now I sit and wonder why
That when I think of you
I stop myself from crying
I just can’t waste my time
I must keep trying
I’ve got to stop believing all your lies
‘Cause there’s to much to do before I die

Feeling alright
I’m not feeling too good myself
Feeling alright
I’m not feeling that good myself

Don’t you get to lost in all I say
But at the time you know, I really felt that way
But that was then and now you know its today
I can’t escape I guess I’m here to stay
Till someone comes along to take my place
With a different name and a different face

Feeling alright
I’m not feeling that good myself
Feeling alright
I’m not feeling that good myself

Feeling alright
I’m not feeling that good myself
Feeling alright
I’m not feeling good myself

Feeling alright
I’m not feeling too good myself
Feeling alright
I’m not feeling that good myself

meno sette (branobag del 10-12-2016): Chayya Chayya

[già brano bag del 21-8-2012]

..da Dil Se, del 1998: Chayya Chayya

una delizia per occhi e orecchie, trovata per caso nel 2000-2001, in un esperimento maldestro di peer-to-peer cercando brani di musica banghra, sull’onda dell’esibizione in Sardegna di un gruppo indo-britannico.

…e sì, Chayya Chayya è stato anche usato come motivo in “Inside Man” di Spike Lee del 2006, ma questo è molto meglio…e non dite che è la colonna sonora del film con Denzel Washington e Clive Owen…è come dire che “We won’t get fooled again” è (solo) la sigla di C.S.I. Miami!

ci aggiungiamo il testo, così potete cantare anche voi:

Jinke sar ho ishq ki chaaon
Paaon ke neeche jaanat hogi
Jinke sar ho ishq ki chaaon

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Saare ishq ki chhaaon chal chaiyya chaiyya
Saare ishq ki chhaaon chal chaiyya

Pau janat chale chal chaiyya chaiyya
Pau janat chale chal chaiyya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Voh yaar hai jo khushboo ki tarah
Voh jiski zubaan urdu ki tarah

Meri shaam raat, meri kaayanat
Voh yaar mera sainya sainya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Gulposh kabhi itraaye kahin
Mehke to nazar aa jaaye kahin
Gulposh kabhi itraaye kahin
Mehke to nazar aa jaaye kahin

Taaveez banaake pehnoon usay
Aayat ki tarah mil jaaye kahin
Taaveez banaake pehnoon usay
Aayat ki tarah mil jaaye kahin
Gulposh kabhi itraaye kahin
Mehke to nazar aa jaaye kahin

Taaveez banaake pehnoon usay
Aayat ki tarah mil jaaye kahin

Voh yaar hai jo imaan ki tarah
Mera nagma vohi mera qalma vohi
Mera nagma nagma mera qalma qalma

Mera nagma nagma mera Qalma Qalma
Mera nagma nagma mera Qalma Qalma
Mera nagma nagma mera Qalma Qalma

Yaar misaale ous dhale
Paaon ke tale firdous chale
Kabhi daal daal kabhi paat paat
Main hava pe dhoondhoon uske nishaan

Saare ishq ki chaaon chal chaiyya chaiyya
Saare ishq ki chaaon chal chaiyya
Pau janat chale chal chaiyya chaiyya
Pau janat chale chal chaiyya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Main uske roop ka shehdaai
Vo dhoop chhanv se harjaai
Vo shokh hai rang badalta hai
Main rangroop ka saudaai

Main rangroop ka saudaai

Jinke sar ko ishq ki chhaaon
Paaon ke neeche jannat hogi
Jinke sar ko ishq ki chhaaon
Paaon ke neeche jannat hogi
Shaam raat meri kaaynaat
Vo yaar mera sainya sainya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Saare ishq ki chaaon chal chaiyya chaiyya
Saare ishq ki chaaon chal chhaiya
Pau janat chale chal chaiyya chaiyya
Pau janat chale chal chaiyya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Voh yaar hai jo khushboo ki tarah
Voh jiski zubaan urdu ki tarah
Meri shaam raat, meri kaayanat
Voh yaar mera saiyya saiyya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya (10x)

http://www.lyricsmode.com/lyrics/a/ar_rahman/chaiyya_chaiyya.html

meno otto (branobag del 9-12-2016): This might get loud intro + Seven Nation Army (alias: poo po po po po pooo pooo)

Apre un estratto dal documentario sulle vite musicali parallele di Jack White, The Edge degli U2 e Jimmy Page dei Led Zeppelin (segnalatomi un paio di anni fa dal buon Andrea detto Gepy).
Seguono tre versioni di un pezzo assurto a fama mondiale durante uno dei campionati mondiali di quel gioco che si fa con due squadre di undici: faites vos jeux!

Versione live degli White Stripes

Cover in versione swing

“Uncover” in versione acustica

I’m gonna fight ‘em all
A seven nation army couldn’t hold me back
They’re gonna rip it off
Taking their time right behind my back
And I’m talking to myself at night
Because I can’t forget
Back and forth through my mind
Behind a cigarette
And the message coming from my eyes
Says leave it alone
Don’t want to hear about it
Every single one’s got a story to tell
Everyone knows about it
From the Queen of England to the hounds of hell
And if I catch it coming back my way
I’m gonna serve it to you
And that ain’t what you want to hear
But that’s what I’ll do
And the feeling coming from my bones
Says find a home
I’m going to Wichita
Far from this opera for evermore
I’m gonna work the straw
Make the sweat drip out of every pore
And I’m bleeding, and I’m bleeding, and I’m bleeding
Right before the lord
All the words are gonna bleed from me
And I will sing no more
And the stains coming from my blood
Tell me go back home

meno nove (branobag dell’8-12-2016): Ai se eu te pego

Il caro Michel Teló, interprete di uno dei tormentoni dell’estate scorsa (o del 2015?) parla di una menina mais linda, ma non scordiamoci che la prima menina mais linda della storia della musica brasiliana è quella della Garota de Ipanema di Antonio Carlos Jobim e Vinicius de Moraes (secondo wikipedia il brano di bossa nova più eseguito al mondo).

Ma anche questa non è male:

Nossa, nossa
Assim você me mata
Ai, se eu te pego
Ai, ai se eu te pego
Delícia, delícia
Assim você me mata
Ai, se eu te pego
Ai, ai, se eu te pego
Sábado na balada
A galera começou a dançar
E passou a menina mais linda
Tomei coragem e comecei a falar
Nossa, nossa
Assim você me mata
Ai, se eu te pego
Ai, ai se eu te pego
Delícia, delicia
Assim você me mata
Ai, se eu te pego
Ai, ai, se eu te pego
Sábado na balada
A galera começou a dançar
E passou a menina mais linda
Tomei coragem e comecei a falar
Nossa, nossa
Assim você me mata
Ai, se eu te pego
Ai, ai se eu te pego
Delícia, delicia
Assim você me mata
Ai, se eu te pego
Ai, ai, se eu te pego
Nossa, nossa
Assim você me mata
Ai, se eu te pego
Ai, ai se eu te pego
Delícia, delicia
Assim você me mata
Ai, se eu te pego
Ai, ai, se eu te pego hein

meno dieci (branobag del 7-12-2016): Tapparella

[ripresa dei branobag del 13-8-2012 e poi 13-5-2015]

2015-05-11 07.26.39Una canzone che può essere veramente capita solo dai coetanei di chi l’ha scritta. Dice Maria Grazia da Milano che “La Storia” di de Gregori potrebbe essere data come tema di maturità, ma anche Tapparella ha un senso profondo, sotto la scorza di tema di immaturità e ascoltando oltre i virtuosismi verbali e musicali.

Nell’esibizione dal vivo il testo è stato modificato per introdurre il super-ospite d’oltremare.

Tapparella (ascoltata da Adriano Fratoni e Aleh Bortolon)

[ A9  G  Bm7  E7 A9  G	D2 ]

Brufolazzi, tapparella giu` e poltiglia piu` ascella purificata:
      A9	  G		 Bm7		      E7 A

ti ricordi che meraviglia la festa delle medie ?
     C#7	   D7+	      E4

"Tu non vieni".
	A9

Non importa, sai, ci avevo judo.
      G 		   Bm7

Ma se serve vi porto i dischi cosi` potrete ballare i lenti,
		E7     A9	      C#7	       F#m7


"Porta pure ma non entri".
 Em7   D7+	   D

Ma perche' siete cosi`? Io che credevo, io che speravo.
F7+	      E 	G		D

Partecipero`,  mi autoinvitero`, dannata festa delle medie.
Eb	 Gm   Ab	    Cm	  Bb		     Ab9


[A  G  Bm7  E7 A  G  Bm7

Bm7 A F#m E]


Mi presento: burp, haha, ciao ragazzi.
      A9	   G	      Bm7

Faccio un vento e gli cambio il clima,
		       E7	 A9
temporeggio bevendo spuma
     C#7	    F#m7   E

chiedo fonzi e mi danno avanzi. Cristo, perche'?
	G				 G


"Parapiglia. scatta il gioco della bottiglia" Se avro` culo potrò
     F#m		E	      D 	       E

"Tu non giochi" baciare. "Abbiam fatto le squadre prima" palpare
	 B			  A		   C#m7

"Ma se aspetti fra un po' finiamo" amare.
	 F#		     B

Si` va be' pero` poi balliamo,
       Bbm7	 Mb7	 Abm7

"Non ci rompere i coglioni".
 F#m7	E7+	   E7+


Sul piatto gira un geghege', danzo da solo e me ne vanto.
F7+	    E		      G 	   D

Fantastico zimbello, io
F7+	      E

Non consumero`,   non deglutiro` questa amarissima aranciata.
Eb	   Gm	Ab	     Cm 	   Bb	      Ab9


[ E7+ Bm7  D7+	 F7+  E  G#  A	D7 ]


No, invitato no. niente fonzi no sul bicchiere no niente nome no.


Ballo lento no, ballo forte no, la bottiglia no, gioco scopa no.
E		       A	       c		E

Amicizia no, cortesia no, convenienza no, ampio parcheggio no.
E		   A		 C		    E


Basta!	Questa festa e` insoddisfacente,
E      A	   C		  E

ma ne ho un'altra    nella mia mente.
E	    A	  C		 E

Una festa molto particolare dove saranno invitati tutti:
E	   A		    C		      E

molti amici, molti nemici e anche Panino.
E	      A 	  C	    E

Forza, Panino!

[ E  A	Bm47  Em7  E  E  A  Bm47  Em7  E  E  A	Bm47  Em7  E  E  A  Bm47  Em7  E ... ]
  ^  ^	^     ^    ^
Questa sequenza di cinque accordi  da due quarti (presenti in sottofondo pianolico)
se ripetuta con zelo tot volte, consente di arrivare alla melodia finale sincronizzati
con la stessa, di cui sono ovviamente l'accompagnamento. Provare per credere!