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branobag del 27-8-2015: Voices/Voci

manifxti-xxr-webUn grande classico rock dei sempre più ricercati anni Ottanta del secolo scorso. Questo pezzo era uno di quelli propagati abbestia dalla famosa “Videomusic” e che si ascolta sempre volentieri.

Unico problema: il video me lo ricordavo diverso! Ho memoria di uno che canta in mutande nel deserto, mentre qui il tutto ricalca sceneggiature tipo “Revenge” con Kevin Costner (e, soprattutto, Madelein Stowe, e soprasoprattutto Anthony Quinn e soprasoprasoprattutto TOMAS MILIAN!!!!).

In realtà Revenge è uscito dopo, e la storia del bello che si invaghisce della bella “ostaggio” del cattivo, che poi lui viene prima preso a mazzate e poi si ripiglia e spacca tutto non è nuova, ma si lascia sempre guardare perché ti dice che, a volte, il bene trionfa (ma per arrivarci ha da suda’ parecchio).

Per la cronaca, Russ Ballard è sempre in azione e in discreta forma.

Russ Ballard – Voices (1984)

If you could see my mind, if you really look deep, then maybe you’ll find | Se tu mi potessi leggere nel pensiero, e guardare proprio in fondo, forse troveresti
That somewhere there will be a place, hidden behind my comedian face | che da qualche parte c’è un posto, nascosto dietro la mia faccia da buffone
You will find somewhere there’s a house, and inside that house there’s a room | troverai che in quel posto c’è una casa, e in quella casa c’è una stanza
Locked in the room in the corner you see | chiusa nella stanza, in un angolino vedrai
A voice is waiting for me, to set it free, I got the key, I got the key | che c’è una voce che mi aspetta, aspetta di essere liberata, io ho la chiave, ho la chiave.
Voices, I hear voices | le voci, sento le voci

In my head the voice is waiting, waiting for me to set it free | nella testa la voce sta aspettando, aspettando di essere liberata
I locked it inside my imagination, but I’m the one who’s got the combination | l’ho rinchiusa nella mia immaginazione, ma sono io quello che ha la combinazione
Some people didn’t like what the voice did say | c’era gente a cui non piaceva quello che la voce diceva
So I took the voice and I locked it away, I got the key, I got the key | allora presi la voce e la chiusi a chiave, e la chiave ce l’ho io..
Voices, I hear voices, voices, I hear voices
Chorus:
Don’t look back, look straight ahead, don’t turn away, then the voice it said | non voltarti, guarda avanti, non cambiare direzione, disse la voce
Don’t look back, yesterday’s gone, don’t turn away, you can take it on | non voltarti indietro, ieri era ieri, non voltarti, ce la puoi fare
(Solo)
Voices, I hear voices, voices, I hear voices
(chorus repeats 3x)
Voices, voices, voices, voices – don’t look back
Voices, voices
(chorus repeats 2x)…

Read more: Ballard Russ – Voices Lyrics | MetroLyrics

branobag del 26-8-2015: Quiero tener tu presencia/Voglio la tua presenza

[riedizione del branobag del 30-8-2012, con aggiunta di foto originale, scattata il 22-8-2015 al Bar Vineria La Combriccola di Torniella (GR)]

2015-08-22-faccebicchiereNel gioco della bottiglia quotidiano che è il brano bag, oggi tocca a un pezzo che sentii per la prima volta in un anno indeterminato fra il 1985 e il 1995. Potremmo definirlo il “milanozoico”.
Le ère sono intervalli di tempo di cui l’inizio e la fine non sono determinati con esattezza, ma quando li guardi da una certa prospettiva vedi che delle cose erano diverse prima e dopo.
E’ interessante anche che nella definizione di alcune delle ère, la denominazione è relativa. Il mesozoico a occhio è l’èra tra il paleozoico e il cenozoico, e il “meso-” ci dice questo. Ma non è che il nome la caratterizza di per sé…è un’èra che è stata definita “perché c’era posto”…

…mi piace pensare che le ère che saranno, saranno perché hanno un’identità propria, non perché servono cuscinetti tra un periodo e un altro. Poi magari un’altra volta si parlerà di stati cuscinetto e dei posti che finiscono in -stan.

Ma torniamo al pezzo di oggi: dalla Spagna con passione…quasi un Freddy Mercury andaluso…quello che però mi resta impresso di questa performance è l’energia complessiva. Quattro minuti che secondo me corrispondono a diversi kilowatt prodotti dal pubblico.

Randy McPherson, critico musicale per il Des Moines Tribune, scrisse una decina di anni fa: “If you haven’t seen Seguridad Social live, you can’t say you have been blasted away by a musical performance“. Giudicate voi.

Penso anche che se uno spagnolo mi dice “no quiero hablar de la lucha, si no estamos preparados” vada preso con attenzione (quando si sono messi di buzzo buono a luchar, solo gli inglesi sono riusciti a rimetterli a posto, ma anche di questo riparleremo se vi farà piacere).

Esta es la letra de la canción Quiero Tener Tu Presencia interretada por Seguridad Social.
Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado | Voglio la tua presenza, voglio che tu mi stia a fianco
no quiero hablar del futuro, no quiero hablar del pasado. | non voglio parlare del futuro, non voglio parlare del passato
No quiero hablar de esos niños que están tan desamparados. | non voglio parla’ de ‘sti bbimbi che sono così disgraziati
No quiero hablar de la guerra, no quiero hablar del parado | non voglio parlare della guerra, non voglio parlare di disoccupazione

Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado |
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados | non voglio parlare di lotta, se non siamo pronti
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados…

…Quiero buscar un camino que no se encuentre embarrado… | voglio imboccare una via su cui non ci siano ostacoli
No quiero hablar del mendigo, no quiero hablar del esclavo. | non voglio parlare dei poveri, non voglio parlare degli schiavi
No quiero hablar pero hablo y empiezo a estar ya cansado | non voglio parlare, però parlo, e comincio a essere un po’ stufo
de muy buenas intenciones sin entregar nada a cambio. | di tutte ‘ste buone intenzioni senza dare niente in cambio

Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados…

Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados…

Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados…

No quiero que des la espalda hay que tomárselo en serio | non voglio che tu mi dia le spalle, bisogna prendere la cosa sul serio
basta de palabras, busquemos remedio. | basta parole, cerchiamo un rimedio
Vamos a hacer el camino con decisión | mettiamoci in cammino con decisione
y coraje sin pensar que el viaje llegue a su destino… | e coraggio, senza pensare, che il viaggio ci porti alla sua destinazione

Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados

(da: http://www.sitiodeletras.com/)

Branobag aspettando il Festival d’Inverno in Val di Farma (-15): Quiero tener tu presencia

[riedizione del branobag del 30-8-2012, con aggiunta di foto originale, scattata il 22-8-2015 al Bar Vineria La Combriccola di Torniella (GR) e nota del 30-11-2018: a Madrid in metropolitana prima di annunciare la prossima fermata suonano quattro note dell’attacco di “How Deep is your Love” dei Bee Gees]

2015-08-22-faccebicchiereNel gioco della bottiglia quotidiano che è il brano bag, oggi tocca a un pezzo che sentii per la prima volta in un anno indeterminato fra il 1985 e il 1995. Potremmo definirlo il “milanozoico”.
Le ère sono intervalli di tempo di cui l’inizio e la fine non sono determinati con esattezza, ma quando li guardi da una certa prospettiva vedi che delle cose erano diverse prima e dopo.
E’ interessante anche che nella definizione di alcune delle ère, la denominazione è relativa. Il mesozoico a occhio è l’èra tra il paleozoico e il cenozoico, e il “meso-” ci dice questo. Ma non è che il nome la caratterizza di per sé…è un’èra che è stata definita “perché c’era posto”…

…mi piace pensare che le ère che saranno, saranno perché hanno un’identità propria, non perché servono cuscinetti tra un periodo e un altro. Poi magari un’altra volta si parlerà di stati cuscinetto e dei posti che finiscono in -stan.

Ma torniamo al pezzo di oggi: dalla Spagna con passione…quasi un Freddy Mercury andaluso…quello che però mi resta impresso di questa performance è l’energia complessiva. Quattro minuti che secondo me corrispondono a diversi kilowatt prodotti dal pubblico.

Randy McPherson, critico musicale per il Des Moines Tribune, scrisse una decina di anni fa: “If you haven’t seen Seguridad Social live, you can’t say you have been blasted away by a musical performance“. Giudicate voi.

Penso anche che se uno spagnolo mi dice “no quiero hablar de la lucha, si no estamos preparados” vada preso con attenzione (quando si sono messi di buzzo buono a luchar, solo gli inglesi sono riusciti a rimetterli a posto, ma anche di questo riparleremo se vi farà piacere).

Esta es la letra de la canción Quiero Tener Tu Presencia interretada por Seguridad Social.
Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado | Voglio la tua presenza, voglio che tu mi stia a fianco
no quiero hablar del futuro, no quiero hablar del pasado. | non voglio parlare del futuro, non voglio parlare del passato
No quiero hablar de esos niños que están tan desamparados. | non voglio parla’ de ‘sti bbimbi che sono così disgraziati
No quiero hablar de la guerra, no quiero hablar del parado | non voglio parlare della guerra, non voglio parlare di disoccupazione

Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado |
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados | non voglio parlare di lotta, se non siamo pronti
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados…

…Quiero buscar un camino que no se encuentre embarrado… | voglio imboccare una via su cui non ci siano ostacoli
No quiero hablar del mendigo, no quiero hablar del esclavo. | non voglio parlare dei poveri, non voglio parlare degli schiavi
No quiero hablar pero hablo y empiezo a estar ya cansado | non voglio parlare, però parlo, e comincio a essere un po’ stufo
de muy buenas intenciones sin entregar nada a cambio. | di tutte ‘ste buone intenzioni senza dare niente in cambio

Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados…

Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados…

Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados…

No quiero que des la espalda hay que tomárselo en serio | non voglio che tu mi dia le spalle, bisogna prendere la cosa sul serio
basta de palabras, busquemos remedio. | basta parole, cerchiamo un rimedio
Vamos a hacer el camino con decisión | mettiamoci in cammino con decisione
y coraje sin pensar que el viaje llegue a su destino… | e coraggio, senza pensare, che il viaggio ci porti alla sua destinazione

Quiero tener tu presencia, quiero que estés a mi lado
no quiero hablar de la lucha si no estamos preparados

(da: http://www.sitiodeletras.com/)

branobag del 25-8-2015: Canzone delle osterie di fuori porta / The Song of out of Town Taverns

2015-07-14-contatore-gasLa settimana scorsa ho fatto le pulizie di Pasqua nella mia rubrica di posta elettronica (circa cinquemila indirizzi). La maggior parte di questi sono stati raccolti a partire dal 2008 e sono legati alle vicende che alcuni di voi conoscono. Nello scorrere gli elenchi ho ritrovato di tutto, sopra a tutto, ricordi.

Mi è venuto lo scrupolo di verificare se questi indirizzi fossero ancora validi. Mi sono quindi messo di buzzo buono, li ho divisi in gruppi di 250, e poi ho mandato un messaggio di prova a ognuno. A occhio e croce, circa il 10% degli indirizzi che avevo prima di Ferragosto non sono più utili. In alcuni casi il server della posta ti avvisa (casella non più esistente, dominio scaduto, utente fuori quota ecc). In altri no.

Ma, indipendentemente dall’avviso del server, mi sono messo a ragionare sul perché una persona potrebbe non curare più una casella di posta di un indirizzo che 2, 3, massimo 7 anni fa era importante…sarà come tutte le cose, e le statistiche esistono, e quindi mi è tornata alla memoria questa canzone

Francesco Guccini – Canzone delle osterie di fuori porta

The song of out of town taverns

Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta, | The out-of-town taverns are still open
ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta: | but folks going there to drink, inside or outside, are all dead
qualcuno è andato per età, qualcuno perchè già dottore | somebody died of age, somebody because he became a doctor
e insegue una maturità, si è sposato, fa carriera ed è una morte un po’ peggiore… | seeking his maturity, he got married, is making a career, and it’s a worse kind of death

Cadon come foglie gli ubriachi sulle strade che hanno scelto, | the winos fall like leaves on the paths they chose
delle rabbie antiche non rimane che una frase o qualche gesto,| only a quote or a few gestures remain, from ancient rages
non so se scusano il passato per giovinezza o per errore, | I can’t say if the excuse their past in the name of youth, or of their mistakes
non so se ancora desto in loro, se m’ incontrano per forza, la curiosità o il timore…| I can’t say, if they are forced to meet me, if I arouse in them curiosity or fear

Io ora mi alzo tardi tutti i giorni, tiro sempre a far mattino, | Me, I get up late every day, I always go to bed very late
le carte poi il caffè della stazione per neutralizzare il vino, | the playing cards, and then coffee at the train station, to neutralize wine
ma non ho scuse da portare, non dico più d’esser poeta, | I have no excuses to bring, I no longer say I’m a poet
non ho utopie da realizzare: stare a letto il giorno dopo è forse l’unica mia meta… |I have no utopia to accomplish: staying in bed the day after is possibly my only goal

Si alza sempre lenta come un tempo l’alba magica in collina, | the magic dawn slowly rises in the hills, slow as it used to be
ma non provo più quando la guardo quello che provavo prima. | but when I watch it I no longer feel what I used to feel
Ladri e profeti di futuro mi hanno portato via parecchio, | Thieves and prophets of the future took a lot away from me
il giorno è sempre un po’ più oscuro, sarà forse perchè è storia, sarà forse perchè invecchio… | the day is always a bit gloomier, maybe because it’s history, maybe because I get older

Ma le strade sono piene di una rabbia che ogni giorno urla più forte, | but the streets are full of a rage which every day is screaming louder
son caduti i fiori e hanno lasciato solo simboli di morte. | the flowers wilted and left just symbols of death
Dimmi se son da lapidare se mi nascondo sempre più, | tell me whether I should be lapidated, if I keep hiding more and more
ma ognuno ha la sua pietra pronta e la prima, non negare, me la tireresti tu… | but everyone has his stone ready and the first one, don’t deny it, would be thrown by you

Sono più famoso che in quel tempo quando tu mi conoscevi, | I am more famous than when you used to know me
non più amici, ho un pubblico che ascolta le canzoni in cui credevi |I no longer have friends, I have an audience who listens to the songs you used to believe in
e forse ridono di me, ma in fondo ho la coscienza pura, | and maybe they laugh of me, but -in the end- my conscience is clean
non rider tu se dico questo, ride chi ha nel cuore l’odio e nella mente la paura…| Don’t you laugh if I say this, those who laugh have hatred in their heart, and fear in their mind

Ma non devi credere che questo abbia cambiato la mia vita, | but you should not believe that this changed my life
è una cosa piccola di ieri che domani è già finita. | It’s some tiny thing from yesterday, which tomorrow is already gone
Son sempre qui a vivermi addosso, ho dai miei giorni quanto basta, | I keep on keeping on, I got what I need from my days
ho dalla gloria quel che posso, cioè qualcosa che andrà presto, quasi come i soldi in tasca… | I have what I can from glory, i.e. something which will go away soon, almost like money in my pocket

Non lo crederesti ho quasi chiuso tutti gli usci all’avventura, | You wouldn’t believe it, I almost closed all doors to adventure
non perchè metterò la testa a posto, ma per noia o per paura. | not because I squared up, but for boredom or fear
Non passo notti disperate su quel che ho fatto o quel che ho avuto: | I don’t spend nights in desperation because of what I did or what I had:
le cose andate sono andate ed ho per unico rimorso le occasioni che ho perduto… | what’s done is done, and my only remorse is for the opportunities I lost

Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta, | The out-of-town taverns are still open
ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta: | but folks going there to drink, inside or outside, are all dead
qualcuno è andato per formarsi, chi per seguire la ragione, | somebody went to get trained, some to follow their reason
chi perchè stanco di giocare, bere il vino, sputtanarsi ed è una morte un po’ peggiore… | others because they are fed up of playing, drinking wine, getting in disgrace, and that’s a much worse kind of death…

Do Re-7 Mi-7
Sono ancora aperte come un tempo
Sol7 Do
le osterie di fuori porta
Re-7 Mi-7
ma la gente che ci andava a bere
Sol7 Do
fuori o dentro è tutta morta.
Fa Sol7 Do Mi-7
Qualcuno è andato per età,
Fa Sol7 Do Mi-7
qualcuno perché già dottore
Fa Sol7 Do
e insegue una maturità:
Re-7 Mi-7
si è sposato fa carriera
Sol7 Do

branobag del 24-8-2015: Uptown Funk/Il funk dei quartieri bene

2015-08-23-combriccola-post-21Riprendendo il tema portante di “Jacskon, Mississippi” con cui si era chiusa la settimana scorsa in chiave rock, riprendiamo la settimana in chiave funk totale.

Il pezzo suona meglio di come non parli, e del resto non abbiamo a che fare con autori cantautorali in fase introspettiva, ma con DJ scafati che si divertono lavorando.

Sul grande tubo trovate anche versioni live a Glastonbury e altre megaproduzioni, ma un pezzo così si apprezza di più in situazioni tipo queste. Per fare una traduzione pulita di un pezzo così impastato si uscirebbe dal senso di questa rubrica, per cui avanti col semilavorato e col giro di basso che tiene in piedi il brano, mentre aspettiamo che passi la perturbazione in Italia centrale con pioggia “a vento”.

Doh
Doh doh doh, doh doh doh, doh doh
Doh doh doh, doh doh doh, doh doh
Doh doh doh, doh doh doh, doh doh
Doh doh doh, doh duh (Aaaaaaow!)

This hit | ‘sto pezzone
That ice cold | quella Michelle Pfeiffer
Michelle Pfeiffer | fredda come il ghiaccio
That white gold | quell’oro bianco
This one, for them hood girls | questa è per quelle ragazze del quartiere
Them good girls | quelle brave ragazze
Straight masterpieces | capolavori sicuri
Stylin’, while in
Livin’ it up in the city |
Got Chucks on with Saint Laurent | ho le scarpe da tennis da poco con (Yves) Saint Laurent
Gotta kiss myself I’m so pretty | sono così bello che mi bacerei da solo

I’m too hot (hot damn) | sono troppo bbollente
Called a police and a fireman | ho chiamato un poliziotto e un pompiere
I’m too hot (hot damn) | sono troppo
Make a dragon wanna retire, man | tanto che farei voler andare in pensione un drago
I’m too hot (hot damn)
Say my name you know who I am | di’ il mio nome, lo sai chi sono
I’m too hot (hot damn)
Am I bad ‘bout that money | che me la prendo pe’ sti soldi
Break it down | blòccati

Girls hit your hallelujah (whoo) | bimbe, fate il vostro alleluia (whoo!)
Girls hit your hallelujah (whoo)
Girls hit your hallelujah (whoo)
‘Cause Uptown Funk gon’ give it to you | che il funk della periferia di sopra vi prende|
‘Cause Uptown Funk gon’ give it to you
‘Cause Uptown Funk gon’ give it to you
Saturday night and we’re in the spot | è sabato sera, e siamo nel posto giusto
Don’t believe me, just watch (Come on) | non credere a me, basta che tu guardi (dài)

Doh
Doh doh doh, doh doh doh, doh doh (Hah!)

Don’t believe me, just watch

Doh
Doh doh doh, doh doh doh, doh doh (Hah!)

Don’t believe me, just watch
Don’t believe me, just watch
Don’t believe me, just watch
Don’t believe me, just watch
Hey, hey, hey, oh!

Stop | alt –
Wait a minute | ‘spetta un attimo
Fill my cup put some liquor in it | riempimi il bicchiere, mettici un po’ di liquore
Take a sip, sign a check | prendi un sorso, firma un assegno
Julio! Get the stretch! | Julio, prendi la limousine
Ride to Harlem, Hollywood, Jackson, Mississippi | si fa un giro a Harlem, a Hollywood, a Jackson nel Mississippi
If we show up, we gonna show out | se ci si fa vedere lì ci noteranno
Smoother than a fresh jar o’ Skippy | più sicuro di un barattolo fresco di Skippy [marca di burro di noccioline]

I’m too hot (hot damn)
Called a police and a fireman
I’m too hot (hot damn)
Make a dragon wanna retire, man
I’m too hot (hot damn) {hot damn}
Bitch, say my name you know who I am | ggiòvane, dì il mio nome, lo sai chi sono
I’m too hot (hot damn)
Am I bad ‘bout that money
Break it down

Girls hit your hallelujah (whoo)
Girls hit your hallelujah (whoo)
Girls hit your hallelujah (whoo)
‘Cause Uptown Funk gon’ give it to you
‘Cause Uptown Funk gon’ give it to you
‘Cause Uptown Funk gon’ give it to you
Saturday night and we’re in the spot
Don’t believe me, just watch (come on)

Doh
Doh doh doh, doh doh doh, doh doh (Hah!)

Don’t believe me, just watch

Doh
Doh doh doh, doh doh doh, doh doh (Hah!)

Don’t believe me, just watch
Don’t believe me, just watch
Don’t believe me, just watch
Don’t believe me, just watch
Hey, hey, hey, oh!

Before we leave | prima di partire
Let me tell y’all a lil’ something | lasciate che vi dica a tutti una cosina
Uptown Funk you up, Uptown Funk you up |
Uptown Funk you up, Uptown Funk you up, uh
I said Uptown Funk you up, Uptown Funk you up
Uptown Funk you up, Uptown Funk you up

Come on, dance | vai , bballate
Jump on it | saltate
If you sexy then flaunt it | se siete sexy, fatelo vedere
If you freaky then own it | se siete strani, fate un po’ voi
Don’t brag about it, come show me | non state a mugugnare, venite a farmi vedere
Come on, dance |
Jump on it
If you sexy then flaunt it
Well it’s Saturday night and we’re in the spot
Don’t believe me, just watch (come on)

Doh
Doh doh doh, doh doh doh, doh doh (Hah!)

Don’t believe me, just watch

Doh
Doh doh doh, doh doh doh, doh doh (Hah!)

Don’t believe me, just watch
Don’t believe me, just watch
Don’t believe me, just watch
Don’t believe me, just watch
Hey, hey, hey, oh!

Uptown Funk you up, Uptown Funk you up (say whaa?!)
Uptown Funk you up, Uptown Funk you up
Uptown Funk you up, Uptown Funk you up (say whaa?!)
Uptown Funk you up, Uptown Funk you up
Uptown Funk you up, Uptown Funk you up (say whaa?!)
Uptown Funk you up, Uptown Funk you up
Uptown Funk you up, Uptown Funk you up (say whaa?!)
Uptown Funk you up
Aaaaaaow!

branobag del 21-9-2015: Jackson, Mississippi/idem

rho-commemor2-xxr-web-DSC_0050Aperta la settimana con il classicone rock Seventies dei Bachman Turner Overdrive, si va a chiudere con un non-classicone rock di oggi. Negli anni ottanta un pezzo così, anche nell’idea del video, lo avrebbero potuto fare gli Scorpions (Here I am! Rock you like a hurricane!), o magari Jon Bon Jovi… e invece oggi ti si presenta un Kid Rock, che conoscevo solo per le uscite pop-rock e ti propone una ballatona intimista così. Da idrologo, poi, apprezzo l’analogia tra uomo e fiume, già proposta come paradigma da Elisée Réclus, geografo anarchico dell’Ottocento, anticipatore del situazionismo e dell’acciuga sottopesto a colazione, e poi ripresa da altri.

Kid Rock – “Jackson, Mississippi”

And when the sunshine showed | e quando il sole mostrò
Her face felt like I was ready to die | il volto di lei, mi fece l’effetto che stessi per morire
Went lookin for a place to hide | andai a cercare un posto per nascondermi
A hole I could crawl inside | una buca in cui strisciare
Long lines | lunghe strisce
Whiskey bottles | bottiglie di whisky
And the same old song | e la solita canzone già sentita
I smell death in the air | sento nell’aria un odore di morte
And I know it won’t be long | e so che non manca molto

And I could say I’m trying to change | potrei dirvi che sto provando a cambiare
But thats just another lie | ma questa è solo un’altra bugia
It’s been a day and a half | è passato un giorno e mezzo
And I’m still high | e sono sempre strafatto

And I feel like Jackson mississippi | e mi pare di essere come Jackson, nel Mississippi
A river runnin’ | con un fiume che scorre
Like jackson mississippi
A river runnin
Like jackson mississippi
A river runnin thru my viens | un fiume che mi scorre nelle vene

And when the daylight dissapeared | e quando la luce del giorno sparì
I took a good look inside | mi guardai dentro ben bene
Behind my pride | oltre il mio orgoglio
I sat down and cried | mi sedetti e piansi
I know I’m not a fool | lo so che non sono un pazzo
But I don’t know what’s wrong | ma non so che cosa vada storto
Maybe it’s time to pack | forse e ora di fare i bagagli
And just move on | e, semplicemente, andare avanti

And I could say I’m trying to change | e potrei dirvi che sto cercando di cambiare
But that would just be a lie | ma sarebbe solo una bugia
I’m lookin for some one to tell me why | sto cercando qualcuno che mi spieghi il perché

id Rock
Jackson, Mississippi
“Kid Rock”

This is a VERY cool song, and is the heaviest on
his new CD, I think its in drop D but I did it
standard so have fun playin it(i have most of the
song, so grade me on what I got, aight? thanx).

Intro:

A bunch of light percussion, bass, and VERY light
guitar, I couldnt figure it out… but its just
like Bawitdaba’s intro, just play around and act
like u know wut ure doin

Intro pt.-2:
———————
——————— on 2nd time instead
——————— of 553 play 664
—10/12-12\-2–2-5– X3
—10/12-12\-2–2-5–
—-8/10-10\-0–0-3–

Then:
———————–
———————–
———————– Play till he’s
–10/12-12-12-12-12-12-d one screaming
–10/12-12-12-12-12-12-
—8/10-10-10-10-10-10-

Main Riff/Chorus
——————————————-
——————————————-
——————————————-
-2-5/7-7-5-7-5-77-8\-2-2-5/7-7-5-7-5-4-444-
-2-5/7-7-5-7-5-77-8\-2-2-5/7-7-5-7-5-4-444-
-0-3/5-5-3-5-3-55-6\-0-0-3/5-5-3-5-3-2-222-
PM…
After that:
—————————————
—————————————
—————————————
-2-5/7-7-5-7-5-77-8\-2-2-5/7-7-10-12~–
-2-5/7-7-5-7-5-77-8\-2-2-5/7-7-10-12~–
-0-3/5-5-3-5-3-55-6\-0-0-3-5-5–8-10~–
^let ring on intro part
Verse/Pre-chorus
———————————-
———————————-
———————————- On Pre-chorus, only
-2~–7~–5~–2~–2~–9~–x-5-x-7– play 1st FOUR chords
-2~–7~–5~–2~–2~–9~–x-5-x-7–
-0~–5~–3~–0~–0~–7~–x-3-x-5– deadhits last verse only
^I play this for fill on verse
Order:

>intro
>intro pt. 2
>Main riff
>verse
>post-verse(its just a mixed-up main riff, expiriment and
match sounds a bit and u,ll get it)
>pre chorus(“and I can say im tryin to change…”)
>main riff
>verse
>post-verse
>pre-chorus
>main riff
>solo(when another tab comes out, look at that)
>main riff is under solo

branobag del 20-8-2015: Malarazza/Bad Seed

2015-08-12-gas-trapiantiIl lamento meridionale per antonomasia, uno spiritual a tutti gli effetti. Ripescato dalle tradizioni ottocentesche prima da Domenico Modugno, e poi reinterpretato da moltissimi artisti (direi tutti meridionali).
Roy Paci, nel suo momento più creativo, pensò di prendere il brano tradizionale e rivisitarlo in versione Aretuska, con un inserto rap. Secondo me la versione fatta dallo spumeggiante Rosario Paci è poi servita a riportare attenzione sul pezzo.

Malarazza – Tradizionale, ripreso da Roy Paci & Aretuska

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti… | You keep complaining, but what about? Pick up a stick and show your teeth (4x)

Un servo tempu fa rinta ‘na chiazza, | some time ago, a servant, in a square
pregava Cristu in cruce e ci ricia: | was praying Christ in his cross, and telling him
“Cristu, lu me patrune mi strapazza, | “Christ, my boss is mistreating me
mi tratta comu un cane pi la via, | he treats me like a dog on the street
si pigghia tuttu cu la so’ manazza, | he takes everything with his great big hand
mancu la vita mia rici ch’? mia… | he even denies that my life is my own
Distruggila, Gesù, sta Malarazza! | Jesus, will you destroy this bad seed
Distruggila, Gesù, fallo pi mmia! Sì..fallo pi mmia!” | Will you destroy it, Jesus, Yeah, do it for me!”

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti… (4x)

Ricordati che ogni persona ha una sua dignità, | please remember that each person has his own dignity
sogni, emozioni che la vita ci dà. | dreams, emotions, which life gives us
C’è chi ancora per il potere ha venduto l’Anima, | there are people who sold their soul for power
questo può distruggere ogni briciola di verità. | this can destroy every grain of truth
C’è chi dice “Non mi va, non mi va, non mi va, | there are those who say “I don’t want this,
se c’à chi domina, sgomina, insulta la mia umanità! | if there are others who dominate, defeats and insults my dignity
Guerra chiama guerra! Lutto per la mia identità! | war calls war! mourning for my identity
Nonostante troppe troppe siano le difficoltà! | in spite of too many difficulties
Stato di calamità, suddito di società, | we are in a state of disaster, subjects of society
schedato dalla realtà, schierato in cattività | indexed by reality
contro la meschinità, pronto anche a tutto (si sa),
non credo all’immunità di chi sta sopra a guardare
e alla mia gente che da menzogne e tranquillità
solo per chi sta al di là di questo bel varietà!
Presidente Marajà, oggi di servilità
ma che vedi tutto spero non nell’al di là!

Cristo me rispunne dalla croci: | And Christ replied, from his cross
“Forse si so spezzate li to vrazza? | Possibly did your arms break?
Cu vole la giustizia si la fazza! | Who wants justice, should seek his own|
Nisciun’ormai ‘cchi? la far? pi ttia! | nobody will ever do this on your behalf
Si tu si ‘n’uomo e nun si testa pazza, | If you are a real man and you are not our of your mind
ascolta bene sta sintenzia mia, | please hear my statement
ca iu ‘nchiudatu in cruce nun saria | ‘cos I wouldn’t be nailed to this cross
s’avissi fattu ciò ca ricu a ttia… | had I done for myself what I am advising you to do
ca iu ‘nchiudatu in cruce nun saria!” | I wouldn’t be nailed to this cross!

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti… (4x)

“Se ‘nna stu munnu c’è la Malarazza, | If in this world there is a bad seed
cu voli la giustizia si la fazza! | whoever wants justice should go for it on his own!
(2x)

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti… (4x)

(Grazie a elisa per questo testo)

branobag del 19-8-2015: libri di sangue/books of blood

101-0189_IMG-xxr-web-frankieIl rap italiano nei branobag è un po’ sotto-rap-presentato, finora.

Vediamo di integrare questa scarsa presenza con un pezzone di Francesco di Gesù, al secolo Frankie Hi NRG. Che andai anche a vedere a Milano una decina di anni fa (ma più dodici che nove).

Dal vivo non mi impressionò. Musicisti di precisione impeccabile, ma poco “animati” (nella foto di repertorio, er chitara in quell’occasione). E in effetti Frankie è tutto nei testi.

Ho voluto quindi fare lo sforzo della traduzione, dato che ci sono anche diversi anglofoni che seguono la rubrica, e un paio di tedeschi che l’italiano lo parlano benissimo, ma a volte professano carenza nel vocabolario. Quale migliore occasione per imparare qualche parola nuova se non quella di una canzone verbosissima dalle rime intrecciatissime?

Frankie Hi NRG – Libri di sangue

C’e’ chi la chiama intolleranza | some call it intolerance
quest’ombra che avanza, | this shadow, making its way
che incalza, che aumenta di potenza: | pressing us, increasing in power
figlia di arroganza e di ignoranza, | child of arrogance and ignorance
ragione di vita di chi ha perso la coscienza | reason of life for those who lost their conscience
e crede ciecamente nella | and blindly believes
supremazia di una razza sulle altre: | in the supremacy of one race on the others
no, non è la mia questa visione della vita, | no, this is not my vision about life
e la partita non e’ vinta finche’ non e’ finita | and the game ain’t over ‘till it’s over
ed io l’ho appena cominciata. | and I just started mine

Una manciata di dadi e’ stata tirata | a fistful of dice has been cast
e la valanga di facce numerate non si e’ ancora fermata, | and the waterfall of numbered sides hasn’t yet stopped
non si ha il risultato: | we don’t have a result
ci han provato ha stabilirlo a priori | they tried to define it upfront
chi e’ dentro e chi e’ fuori, | who’s in and who’s out
chi è uno e chi è zero, | who’s a one and who’s a zero
chi è bianco e chi è nero. | who’s white and who’s black

Ma questa e’ l’opinione di una parte, | but this is the opinion of a single side
non e’ la piu’ importante, è solo quella del piu’ forte | it’s not the most important, it’s just from the strongest
e non abbiamo scampo di fronte alla morte. | and we have no escape when we face death
Far come il gatto e il topo non è lo scopo | playing like cat and mouse is not the purpose
di questo gioco di ruolo | of this role game
guidato da un master senza scrupoli, | led by a ruthless master
l’odio fra i popoli, i forti sui deboli; | hatred between people, strong versus weak,
che sono abili a crearsi alibi indimostrabili, | who are great at creating unprovable alibis
che accampano ragioni futili ma incontestabili, | producing futile yet undeniable motivations
che negano tutti i diritti ai propri simili | denying all rights to their peers
in nome di una giustizia propria degli uomini | in the name of a justice which is for people
soltanto nella forma, non negli intenti: | just in its form, not in its scope
sei grosso? Ti rispetto se no calci sui denti. | are you a big guy? I will respect you, if not, I’ll kick you in the teeth

Diversi nell’aspetto siamo scritti in mille lingue… | we are different in looks, we are written in a thousand languages
ma siam libri di sangue… | but we are books of blood
tutti libri di sangue… | we’re all books of blood

Siamo libri di sangue, volumi di storia futura, | we are books of blood, volumes of future history
diversa cultura ma identica natura: | with a different culture, but an identical nature
e’ inutile negarlo, questi sono i fatti, | you can’t deny this, it’s a fact
il prologo e l’epilogo uguali per tutti: | the prologue and the epilogue are the same for all of us
farabutti, politici corrotti, | crooks, corrupted politicians
uomini dotti, mafiosi, poliziotti; | wise men, mafia men, policemen
non c’e’ spazio per nessuna distinzione, | there is no space for distinctions
siam tutti membri di una stessa nazione ZULU. | we are all members of the same nation ZULU

E quando un uomo è nudo è nudo e nessuno | and when a man is naked nobobody
puo’ dire se quest’uomo sia buono o cattivo, | can tell if this man is good or bad
figurati se importa poi come si vesta: | why would you be concerned on how he dresses
una bestia in divisa resta una bestia, | a beast in a uniform is still a beast
chiamata a tutelare i diritti di chi? | to serve and to protect the rights of whom?

E’ successo a brother Rodney King, | take brother Rodney King
colpevole del crimine di esser nato nero | charged with the crime of being born black
nella buia capitale dell’impero del denaro. | in the dark capital of the money empire
Colpo su colpo, battuto come un polpo, | blow over blow, beat up like an octopus
legato, incaprettato e trascinato per lo scalpo | tied up, like a goat, and dragged by his scalp

documentato, l’hanno filmato, | this was all documented, they filmed it
pagine d’odio scritte sul selciato, | pages of hatred written on the pavement
vergate col sangue di un uomo innocente, impotente, | penned with the blood of an innocent man
che con quei bastardi no c’entrava niente, | who had nothing to do with those bastards
ma cara gente quotidianamente, | but, dear folks, everyday
succede anche in italia, ma non si sente. | this also happens in Italy, we just don’t hear it
Lentamente, inesorabilmente | slowly, inexorably
la sabbia del tempo ricopre la mente.| the sand of time will cover your mind
Ogni giorno d’ogni mese d’ogni anno in tutto il mondo | every day of every month of every year all over the world
la violenza comanda le azioni di uomini e nazioni: | violence rules the actions of men and nations
sesso, razza, religioni, | sex, race, religion
non mancano occasioni per odiare, | reasons to hate are not missing
ma dobbiamo ricordare che siamo libri di sangue.. | but we should remember that we are books of blood
tutti libri di sangue… | we’re all books of blood

Pagine e pagine e pagine di sentimenti, | pages and pages of feelings
emozioni, decisioni, ripensamenti: | emotions, incertitudes, thinking twice
fitte pagine scritte, | dense written lines
anime trafitte dal dolore di sapere | souls stabbed by the pain of knowing
che c’è chi non vuol capire chi sta male e vedersi diversi,| that there are those who won’t understand those of feel bad and see they’re different
costretti a inscenare una farsa perversa | forced to act in a perverted farce
in questo universo di sole comparse percorso | in this universe of sole extras, crossed
dall’odio o fingi o sei perso! | by hatred, either you fake it of you are lost!
No, mi rifiuto di accettare questa logica contorta | no, I refuse to accept such twisted logic
di chi non vuole amare ma vuole giudicare dalla copertina una persona:| of those who do not want to love, but judge people from their cover
seduti in poltrona individui come questi governano il mondo | sitting in a chair, people like this rule the world
e lo sfondo si riempie di morte e sconforto, il rapporto s’incrina: | and the background is getting filled with death and our relationship deteriorates
inevitabilmente discendiamola china.| inevitably we fall down
Gia’ lunga e’ la lista di ottusi soprusi | the list of stupid abuses is long enough
ma piu’ passa il tempo piu’ crescon gli abusi | but as time goes by mistreatments still grow
su donne umiliate dai capi d’azienda sei “brava” c’hai il posto, | on women humiliated by their bosses, if you are “nice” you’ve got your job
se no alzi le tende! | if not, you’re out|
Su uomini nati lontano, | on me born far away
troppo a sud per tendergli la mano: | too far South to stretch out your hand to them
carcasse fumanti sui campi di sole, | smoking carcasses on sunny fields
migliaia di gole gonfie di parole di dolore, | thousands of throats filled with words of pain
spine nel cuore di quelli che vedon marcire i propri fratelli, | thorns in the hearts of those who see their brothers rotting
popoli usati come merce di scambio: mi oppongo. | people used in trade: I oppose this
A patti non scendo con questa realtà e non mi va…| I won’t make a deal with such reality and I don’t want
e non mi va… e non mi va che “patibolo” | I don’t want that “gallow”
sia il titolo del nuovo capitolo | becomes the title of the next chapter
che stiamo per scrivere: forza, capitelo! |that we are about to write

Usiamo piu’ il cuore e un po’ meno le spranghe, perche’ siam libri di sangue… | let’s use a little more of our hearts and a little less of those iron bars, because we are books of blood

branobag del 18-8-2015: Azamane Tiliade/L’epoca delle ragazze giovani/The Era of Young Girls

Domenica sera sono andato a vedere un concerto non a caso: Goumar Almoctar, noto “Bombino”. Avevo sentito girare il nome di questo artista e, sapendolo a mezz’ora di viaggio da casa, compreso il parcheggio, ed essendoci un biglietto giusto (12 Euro), pareva brutto non cogliere l’opportunità.

2015-08-16-bombino

Vi risparmio tutto il prologo sulla spiegazione del nome e la storia geopolitica del personaggio, che trovate ampiamente documentata dove vi pare, ed entro nel vivo della performance.

Il concerto viene preceduto da una sorta di proclama: viene letto un testo comprendente alcuni punti e virgola, in cui si scandisce tutto il festival di cui fa parte la serata e in cui si da un’introduzione dell’artista. Il testo viene letto in modo estremamente professionale, ma con una verve pari a quella di un portavoce del PCUS degli anni Settanta del secolo scorso.
Almeno trentacinque persone del pubblico mostrano segni progressivi di ipnosi. Qualcuno sbadiglia.

Con cinque minuti (pochi, per cui: brava la regìa!) di ritardo rispetto all’orario di cartellone compaiono sul palco gli artisti. Uno è nero, uno è beige, due sono bianchi. Tutti sono vestiti con dei caftani colorati che sui bianchi fanno un effetto strano. Non si capisce se li abbiano dovuti indossare per contratto. Comunque: the show must go on.

Il set si apre con una parte acustica: il nero al basso, il beige (Bombino) alla chitarra, il bianco WASP alla darbuka e il bianco mediterraneo alla zucca vuota, non nel senso che si percuote la testa: suona effettivamente una grossa zucca o una cosa che ci assomiglia parecchio.

Con quattro pezzi acustici il pubblico in catalessi passa dalle trentacinque alle cinquanta unità.

Di quelli che rimangono svegli, qualcuno comincia a guardare l’orologio (del vicino, per rubarlo), qualcuno fa uno sforzo visibile per sintonizzarsi.

Finisce la parte acustica. Il bianco WASP passa alla batteria, e il bianco mediterraneo alla chitarra, una semiacustica. Viene presentato il gruppo: Bombino si sa di dove è (Niger), il bassista pare nubiano, il batterista pare sia di Boston e il chitarrista mediterraneo viene presentato come “Adriano from Italy”. Il volto di Adriano mi è familiare, l’ho già visto da qualche parte. Ma indossa un caftano e suona in un gruppo di “world music”, per cui immagino sia un qualche cervello in fuga.

Bombino imbraccia l’elettrica pure lui, e parte la sarabanda di desert-rock-blues.

Il pubblico rimane freddo. Qualcuno è ormai in fase REM. Il bassista dopo il secondo pezzo elettrico prova a incoraggiare con un “You can dance, it’s free”. Il coinvolgimento del pubblico non è aiutato dal fatto che ci siano le sedie, anche se, ai lati tre-quattro persone sono in piedi e ballicchiano.

Nella progressione della serata, come una partita iniziata in modo svogliato e poi accesasi, tutto cambia. Sarà la maggìa del Teatro delle Rocce, sarà la maggìa del desert rock, que sera, sera…fatto sta che la seconda metà del concerto vede un numero progressivo di partecipanti accalcarsi sotto il palco e iniziare a bballare. Chi non balla, ondeggia, chi non ondeggia, ascolta rapito.

Io stavo meditando di andare via prima (dati i livelli di stanchezza fuori scala), ma decido di rimanere in piedi, al lato del palco, per vedere meglio i musicisti senza l’assillo di dover rimbalzare tra la ggènte (dati i livelli di stanchezza fuori tutto), e continuo a seguire con attenzione tutti. Stando di lato noto che il bassista suona coi guanti, che Bombino porta un paio di mocassini da 10 euro (o almeno sembrano) e continuo a domandarmi dove ho già visto “Adriano from Italy”, che tiene la ritmica in modo metronomico.

A un certo punto c’è un giro di assoli. Assolo di basso, assolo di batteria, e poi assolo di Adriano from Italy. In 15 secondi su 45 in cui dalla ritmica passa a solista si chiarisce l’enigma: Adriano from Italy è Adriano Vitterbini, er chitara dei Bud Spencer Blues Explosion!

Pur avendolo guardato per un’ora, l’ho riconosciuto solo dal sound (molto riconoscibile per un uso particolare di note stoppate, sincopi e altre cose di cui non conosco i nomi chitarristici).

Si scopre alla fine, parlando con gli organizzatori, che Bombino avrebbe un altro chitarrista, che però si era scordato il visto per l’area Schengen è quindi è stato respinto alla frontiera. Dovendo cercare un sostituto di emergenza, chitarristicamente poteva andargli molto peggio!

Torniamo un momento al groove della serata: non conosco benissimo il filone della contaminazione rock-jazz-afro ecc, per cui magari quello che per me è nuovo sarà ovvio ai cultori di Fela Kuti.
La cosa più interessante è mettere in mano a un popolo degli strumenti che non gli appartengono, e vedere l’effetto che fa.
Avendo visto Bombino alla chitarra, sarei curioso di vedere dei musicisti metal norvegesi a suonare con gli strumenti tradizionali di una tribù tuareg.

Morale: Bombino è come un film di Troisi…se hai la pazienza di aspettare e sintonizzarti, poi sarà un’esperienza emozionante! Con la variante di Adriano from Italy, poi, è stato ancora più intrigante dal punto di vista musicale.

Até a proxima!

(testo e traduzione inglese dal sito ufficiale dell’artista)

3. Azamane Tiliade (The Era of Young Girls)

Awene azamane | questa epoca
Azamane n tilyaden | l’epoca delle ragazze giovani
Tarha nasnate | il loro modo di amare
Tiglate isgabayyine | è differente

Yallawate ayitma | raga, mi raccomando
Yoffa anulu gabba | meglio stare all’occhio
Fel tilyaden nanagh | per le nostre ragazze
Tin n anada n azamane | quelle di questa epoca

This era
The era of young girls
Their way of loving
Works in a different way

Prayers to you, my brothers
Better to be attentive
For our girls
Those of this era

branobag del 17-8-2015: You ain’t seen nothing yet/Ancora ‘unn’ hai ancora visto gnènte

20110915-calabria-vendesi-DSC_2055Pezzo noto a tutti i dinosauri del rock, che per essere ancora più qualificati coi loro pari chiamano il gruppo “BìTìO” anziché Bachman Turner Overdrive, per il ritornellino accattivante e la voce balbettante che non può non ricordarci gli Who di MY G-G-G-eneration. Il testo di per sé dice poco, ma la confezione è gradevole e ci allieta nei viaggi in autostrada (nei posti dove le autostrade esistono).

Nel film che realizzeranno un giorno sulla vita dei BTO, il chitarrista cantante sarà interpretato sicuramente da John C. Reilly.

Bachman Turner Overdrive

Song : You Ain’t Seen Nothin’ Yet
Tabbed By : Scot-Guitarist

Intro:
A G D

A G D
I met a devil woman, | trovai un diavolo di donna
A G D
She took my heart away, | mi portò via il cuore
A G D
She said, I had it comin’ to me, | mi disse che me la stavo cercando
A G D
But I wanted it that way. | ma io volevo fosse così
D F G
I think that any love is good lovin’, | penso che ogni amore sia un buon amore
A C#m7 F#m7
So I took what I could get mmh mmh oooh oooh, | per cui presi quello che potevo prendere
Bm7 E
she looked at me with big brown eyes and said | lei mi guardò con dei grandi occhi castani e disse

A E D
You ain’t seen nothin’ yet, | o ‘unn’ hai ancora visto niènte
A E D
B-B-B-Baby, you just ain’t seen n-n-nothin’ yet, | b-b-b-ello, ancora non hai visto niente
A E D
Here’s something that you never gonna f-forget, | ecco qualcosa che non potrai mai scordare
A E D
B-B-B-Baby, you just ain’t seen n-n-n-nothin’ yet.

A G D
And now I’m feelin’ better, | ora sto meglio
A G D
Cause I found out for sure. | perché l’ho capito per davvero
A G D
She took me to her doctor | lei mi portò dal suo dottore
A G D
And he told me of a cure. | che mi disse di una cura
D F G
He said that any love is good love
A C#m7 F#m7
So I took what I could get yes i took what i could get and then
Bm7 E
she looked at me with her big brown eyes and said

A E D
You ain’t seen nothin’ yet,
A E D
B-B-B-Baby, you just ain’t seen n-n-n-nothin’ yet,
A E D
Here’s some lovin’ that you never gonna f-forget,
A E D
y’know y’know y’know you just ain’t seen n-n-n-n-nothin’ yet.

A G D

D F G
Any love is good lovin’
A C#m7 F#m7
So I took what I could get yes i took what i could get,
Bm7 E
and then and then and then she looked at me with big brown eyes and said

A E D
You ain’t seen nothin’ yet,
A E D
B-B-B-Baby, you just ain’t seen n-n-n-nothin’ yet,
A E D
Here’s some lovin’ that you never gonna forget,
A E D
B-B-B-Baby, you just ain’t seen n-n-n-n-nothin’ yet.

then A G D over