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La Maurotournée da Soiana (PI) a Tatti (GR), passando per Firenze (FI): Prologo – Tre cani

Mauro Tirannosauro ci ha preso gusto con questi giri fuori porta. Dopo aver accompagnato Dario, Simone e Jack da Tatti a Roccatederighi passando per il Politecnico di Milano dal 4 al 12 dicembre, nei giorni scorsi si è messo di buzzo buono a studiare alcune carte (da gioco) e durante un dopo cena sorseggiando brandy a casa dei suoi amici Zen e Luka, viszla ungheresi inglesi trasferiti in bellatoscana da un paio d’anni, ha avuto l’idea di fare un’altra tournée.

Alba su Soiana, nel cuore della Valdera, a metà strada tra Volterra e Pisa, vista dal resort di Zen e Luka

Praticamente, gli tocca accompagnare Andrea Giacomelli, noto pibinko, che va al TourismA 2021 (vedi articolo), ma quello che non gli ha detto è che mentre quel secchione stakanovista sarà impegnato a fare il promoter di non si sa bene cosa, Mauro se ne andrà a visitare la culla del rinascimento e a gozzovigliare in puro stile T-rex…ma sarà un giro fuori porta, o un giro che “porta fuori”?

Intanto, vi ricordiamo l’appuntamento in streaming di domani sera su Deejayradiofox.com di Milano per ascoltare il concerto intervista della Jug Band Colline Metallifere (vedi articolo).

Nella foto di testa, da sinistra a destra: Zen (con collare di Natale), Luka, Mauro e la loro amica Nina, visibilmente provati dalla dura giornata di lavoro nei campi. Per chiudere, una canzone di viatico per il viaggio verso la capitale culturale del mondo, sempre e comunque (dihono).

Per altre informazioni e booking: maurotrex@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228

Firenze lo sai, non è servita a cambiarla | Florence, you know, could not change her

La cosa che ha amato di più è stata l′aria | The thing I loved most was the air

Lei ha disegnato, ha riempito cartelle di sogni | She used to draw, filled her folders with dreams

Ma gli occhi di marmo del Colosso Toscano | But the marble eyes of the Tuscan Colossus

Guardano troppo lontano | Are look much too far away

Caro il mio Barbarossa, studente in filosofia | My dear Red Beard, philosophy student

Con il tuo italiano insicuro certe cose le sapevi dire | With your insecure Italian you did know how to say some things

Oh lo so, lo so, lo so, lo so bene, lo so | I know, I know..

Una donna da amare in due in comune fra te e me | A woman to be loved by the two of us

Ma di tempo ce n’è in questa città | But this city give you a lot of time

Fottuti di malinconia e di lei | Fucked up by the blues, and by her

Per questo canto una canzone triste, triste, triste | That’s why I’m singing a sad, sad, sad song

Triste, triste, triste

Triste, triste

Triste come me | Sad like me

E non c′è più nessuno | And nobody is here anymore

Che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po’ di lei | To tell me a little bit about her

E non c′è più nessuno

Che mi parli ancora un po′ di lei, ancora un po’ di lei

Ricordo i suoi occhi, strano tipo di donna che era | I remember her eye, what a strange kind of woman she was

Quando gettò i suoi disegni con rabbia giù da Ponte Vecchio | When with rage she threw her drawings down from Ponte Vecchio

“Io sono nata da una conchiglia” diceva | “I was born from a shell” she used to say

“La mia casa è il mare e con un fiume no | “My home is the sea, and no, with a river

Non la posso cambiare” | I cannot exchange it”

Caro il mio Barbarossa, compagno di un′avventura | My dear Red Beard, partner in an affair

Certo che se lei se n’è andata no, non è colpa mia | If she left surely it’s not my fault

Oh lo so, lo so, lo so, la tua vita non cambierà | I know, your life will not change

Ritornerai in Irlanda con la tua laurea in filosofia | You will be back to Ireland with your degree in Philosophy

Ma io che farò in questa città? | But what shall I do in this town

Fottuto di malinconia e di lei

Per questo canto una canzone triste, triste, triste

Triste, triste, triste

Triste, triste

Triste come me

E non c′è più nessuno

Che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po′ di lei

E non c’è più nessuno

Che mi parli ancora un po’ di lei, ancora un po′ di lei

Possibile data della festa di riapertura del circolino nel posto tra Meleta e il Cerro Balestro

[A note for non-resident members of the circolino: if you have issues reading the rules of this poll/contest, please write to micalosapevo@pibinko.org for clarifications in English, German, French, or Portuguese. Grazie]

Note per la compilazione

  • Cliccate sul link del sondaggio (clicca qui)
  • Nella cella “inserisci il tuo nome”, mettete se volete nome e cognome, oppure un soprannome (soprattutto se con questo siete già noti agli altri soci del circolino) e un indirizzo email
  • I dati sul nome sono protetti (non saranno visibili ad altre persone via web)
  • Il sondaggio sarà aperto fino alle ore 16.22 del 22-12-2021 (una settimana dalla pubblicazione). I risultati saranno diffusi entro il 25-12-2021.
  • Se non siete in grado di rispondere in meno di 10 secondi alla domanda “qual è il posto tra Meleta e il Cerro Balestro?” non è essenziale che participiate al sondaggio…ma non è proibito.

Alla prima persona che indovinerà la data effettiva di riapertura (o che ci si avvicinerà di più) verrà regalato un sinaptico cadeau offerto da uno degli sponsor della rete pibinko.org.

Se questo gioco di società vi piace, potete lasciare un contributo alla rete pibinko.org (cliccare qui). Parte dei fondi raccolti saranno utilizzati per sostenere il circolo oggetto del sondaggio.

Per altre informazioni: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228

Dalle colline metallifere a Milano e ritorno. 26° episodio: siamo tornati…

…e siamo riusciti anche questa volta a NON farci una foto di gruppo. Ma intanto abbiamo fatto una foto di gruppo a tutta l’attrezzatura che abbiamo portato ieri al Centro Civico di Roccatederighi (GR) per l’evento finale della seconda geotournée “concettistica” dalle Colline Metallifere a Milano.

Oggi sarà necessariamente un momento quieto e di recupero. Non di riposo: Dario deve seguire le sue lezioni universitarie, Simone sarà in studio a produrre musica, Wolfgang tra stampe, dadi e datteri, e Jack a mettere ordine in macchina. Mauro Tirannosauro andrà a fare il bagno, visto che la giornata è buona e parte di questa si svolgerà a Follonica.

Da qui a Natale vedremo anche di preparare un resoconto della tournée. Il materiale raccolto è moltissimo, tra video, foto e carte varie.

Nel frattempo vi invitiamo a rivedere la storia a partire dall’8 novembre scorrendo la sezione “notizie” di http://www.jugbandcm.it, e -per altre informazioni e booking- a contattare micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228

Giustamente, un brano per avviare la settimana:

Well you impress me so completely | be’, sai che mi hai fatto davvero effetto
I start obsessing to hear from you | comincio a essere ossessionato solo a sentirti
Whatever you do, you do sweetly | qualsiasi cosa tu faccia, lo fai con dolcezza
It takes a lot to not take from you | ci vuole parecchio a non prendere da te

You’re not secure enough to tell me | non sei abbastanza sicura da dirmi
Your first impression of all these clowns | la tua prima impressione su ‘sti pagliacci
So you’ll be tricky enough to compel me | per cui sei così furba da obbligarmi
To take the lead and to speak out loud | a prendere l’iniziativa e urlare
(Yeah, ooh, yeah… oh…)

Speak to me and don’t speak softly | parlami e non parlare piano
Talk to me and let me know | parla con me e fammi sapere
Grab hold of my shoulder and tell me | prendimi la spalla e dimmi
Grab hold and do not let go | prendimi la spalla
Grab hold and do not let go

And if you find yourself repeating | e se ti trovi a ripetere
Some of those incoherent sounds | alcuni di quei suoni incoerenti
Just talkin’ to yourself is cheating | se parli da sola non vale
You might as well stick your head in the ground | tanto vale che tu nasconda la testa sotto terra
(Yeah… oh oh oh oh oh)

Speak to me and don’t speak softly
Talk to me and let me know
Grab hold of my shoulder and tell me
Grab hold and do not let go
Grab hold and do not let go

I feel compelled to just yell out for you | mi obblighi a urlare in tua vece
To say the words that you can’t bring out | a dire le parole che non riesci a tirare fuori
But I cannot do everything for you | ma non posso fare tutto io al posto tuo
And if I don’t then these stones will shout | e se non lo faccio, saranno queste pietre a urlare
Yeah if I don’t, then these stones will shout
Well if I don’t, then these stones will shout
(If I don’t then these stones will shout)

So if I were to just lay in silence | per cui se rimanessi qua in silenzio e basta
And see if you would take control | per vedere se prenderesti tu il controllo
These stones below me then may become violent | questi sassi sotto di me potrebbero diventare violenti
And they will wrestle me, pester me, mess with me |e mi faranno la lotta, mi daranno noia, mi importuneranno
Just tryin’ to free your soul | mentre stanno solo provando a liberare la tua anima

Speak to me and don’t speak softly
Talk to me and let me know
Grab hold of my shoulder and tell me
Grab hold and do not let go

Speak to me and don’t speak softly
Talk to me and let me know
Grab hold of my shoulder and tell me
Grab hold and do not let go
Grab hold and do not let go
Grab hold and do not let go
Grab hold and do not let go

Dalle colline Metallifere a Milano e ritorno. 25° episodio: veni, vidi, dixi

Ieri con Mauro tirannosauro, Simone sandrucci, Dario Canal e jack o’malley, Giancarlo da Miele (il Ghost writer che cura tutti i testi….[stesura iniziata alle 06.14]

…scusate…ora si riparte..ci si vede a Roccatederighi con chi ci può essere, o più avanti con gli altri.

Per informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228

Dalle colline metallifere a Milano e ritorno: 23° episodio. Cotto Sosto

“Cotto Sosto” è uno degli anagrammi base di “Sotto Costo”…comunque: per usare l’espressione di Willy Amato, ieri con Dario (Canal) e Simone (Sandrucci) siamo sopravvissuti a noi stessi nella prima delle due giornate milanesi della seconda geotournée. Qua nella foto di testa, in un momento di sosta e discretamente cotti. Comunque con spirito buono. Per oggi teniamo la parte di editoriale/commento/curiosità al minimo, dato che la geotournée prosegue a ritmi serrati.

Giusto per ricordare che l’appuntamento nel pomeriggio sarà a Cologno Monzese per la registrazione di un’intervista+live set a Radio Deejay Fox. Dopo questa cosa, che finirà all’imbrunire, avendo Jack O’Malley appreso con costernazione che Simone Sandrucci non ha mai visto il Duomo (e quindi probabilmente nemmeno altre “emergenze” in città), la geotournée prenderà un taglio storico-culturale, anche per riposarsi un attimo in vista dell’impegnativa giornata di domani (partenza entro le 10 da Milano per Roccatederighi, in modo da essere lì per le 15).

Per tutto il resto della storia, avendo usato in questo articolo tutta la riserva di parentesi consentite per dicembre, vi rimandiamo al reportage della geoutournée che contiamo di pubblicare prima del 16 dicembre come strenna natalizia.

Da sinistra a destra: Renzo Rosso (non quello dei jeans Diesel), Dario Canal (non quello dei navigli) e Simone Sandrucci (non quello dei cantucci) al termine del termine della mattinata al Politecnico di Milano (foto di Jack O’Malley)

Per altre informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228

Ah, dimenticavo…una canzoncina…essendo in città, restiamo su cose che parlano di Milano, anche senza Vincenzo.

Parco Sempione
Verde e marrone
Dentro la mia città
Metto su il vibro
Leggo un bel libro
Cerco un po’ di relax

All’improvviso
Senza preavviso
Si sente un pim pam pum
Un fricchettone
Forse drogato
Suona e non smette più
Questo fatto mi turba
Perchè suona di merda
Non ha il senso del ritmo
E non leggo più il libro
Quasi quasi mi alzo
Vado a chiedergli perchè
Ha deciso che, cazzo
Proprio oggi
Niente lo fermeràPiantala con sti bonghi
Non siamo mica in Africa
Porti i capelli lunghi
Ma devi fare pratica
Sei sempre fuori tempo
Così mi uccidi l’Africa
Che avrà pure tanti problemi
Ma di sicuro non quello del ritmo

Dai barbun cerca de sunà mèj
Che sun drèè a fa balà i pèe
Anca se g’ho vuttant’an vo giò in balera cunt la mia miè
Ohè che dü bal
Me te s’cepet l’uregia
Ti, i tò sciavat e i bonghiCaro signore
Sa che le dico
Questa è la libertà
Sono drogato
Suono sbagliato
Anche se a lei non vaNon vado a tempo
Lo so da tempo
Non è una novità
Io me ne fotto
Cucco di brutto
Grazie al mio pim pum pam (bonghi)

Questa cosa mi turba
E mi sento di merda
Quasi quasi mi siedo
Ed ascolto un po’ meglio
Forse forse mi sbaglio
Forse ho preso un abbaglio
Forse forse un bel cazzo
Fai cagare
Questa è la verità

Ora ti sfondo i bonghi
Per vendicare l’Africa
Quella che cucinava
L’esploratore in pentola
Ti vesti come un rasta,
Ma questo no, non basta
Sarai pure senza problemi
Ma di sicuro c’hai quello del ritmoOhè
Te tiri una pesciada in del cü
Va a ciapà i ràtt
Te podet vend dumà el tò ciculàt

Ecco spiegato
Cosa succede
In tutte le città
Io suono i bonghi
Tu me li sfondi
Di questo passo
Dove si finirà?

Ecco perchè qualcuno
Pensa che sia più pratico
Radere al suolo un bosco
Considerato inutlie
Roba di questo tipo
Non si è mai vista in Africa
Che avrà pure tanti problemi
Ma di sicuro non quello dei boschi

Vorrei suonare i bonghi
Come se fossi in Africa
Sotto la quercia nana
In zona Porta Genova
Sedicimila firme
Niente cibo per Rocco Tanica
Ma quel bosco l’hanno rasato
Mentre la gente era via per il ponte

Se ne sono sbattuti il cazzo
Ora tirano su un palazzo
Han distrutto il bosco di Gioia
Questi grandissimi figli di troia

Photo credits: testata articolo: Piergiuseppe Radice.

Dalle colline metallifere a Milano: 22° episodio. V’incenso

Ve lo spiegheranno meglio gli esperti di linguistica e glottologia, ma, se scendete sotto la linea gotica, più o meno, alcune S cambiamo suono e diventano Z come in speranZa. InZomma, in Toscana, Marche (non ricordo bene), Lazio e più giù, al contrario di quanto cantava Renato Zero, potreste sentire che quello che dite non ha senZo, che si beve il morellino di scanZano, che vi siete perZi. Andando ancora più giù ricambia, perché ad esempio sullo Jonio c’e Scanzano, mentre in Maremma c’è Scansano…e così via.

Insomma, pensando alla giornata di oggi e all’arrivo nella metropoli di ieri, mi è tornata in mente la simpatica canzunciella di Alberto Fortis, il cui titolo messo in bocca a dei toscanacci delle “colline marginali” (cfr. episodio del 4-12-21) potrebbe parlare di uno dei re magi che arriva in Lombardia…

Circa gli appuntamenti di oggi: per i milanesi…saremo nel primo pomeriggio nei paraggi del Politecnico, e dalle 18 circa alle 20 circa in zona Alzaia Naviglio Pavese-via Gola. Per questioni contrattuali il nostro management non ci consente di diffondere via web ulteriori dettagli, anche se non faremo un rèivv parti. Chi fosse interessato a parlare di Milano e v’incenso oggi pomeriggio, può contattare micalosapev@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228 e se ne parla (prima delle 10.30, oppure dalle 13.30 in poi, dato che nel mentre saremo impegnati al Politecnico)

Nella foto di testa, Dario Canal e Simone Sandrucci alla partenza dalla tappa cecinese della geotournée

Milano, sono tutto tuo
Vincenzo, no, non mi rinchiude più
Oh, Milano, sii buona almeno, almeno tu
Lui mi picchiava tutto l’anno
E mi faceva dire sì
Milano, tu non trattarmi mai cosìVincenzo, io ti ammazzerò
Sei troppo stupido per vivere
Oh, Vincenzo, io ti ammazzerò perché
Perché non sai decidereMi piacciono i tuoi quadri grigi
Le luci gialle, i tuoi cortei
Oh, Milano, sono contento che ci sei
Vincenzo dice che sei fredda
Frenetica, senza pietà
Ma è cretino e poi vive a Roma e che ne sa?Vincenzo, io ti sparerò
Sei troppo ladro per capire
Che il tuo lavoro amici non troverà mai
Perché non sai soffrireTi devo tanto come uomo
Lavoro insieme ai figli tuoi
Oh, Milano, fa’ di me quello che vuoi
Ti lascio tutti i miei progetti
Le mie vendette e la mia età
Oh, non tradirmi, sono vecchio e il tempo vaOh, Vincenzo, io ti inseguirò
Sei troppo stupido per vivere
Vincenzo, io ti ammazzerò perché
Perché non sai decidereOh, Vincenzo, io ti prenderò
Sei troppo stupido per vivere
Oh, Vincenzo, io ti ammazzerò perché
Sei troppo ladro per amare

Dalle colline metallifere a Milano e ritorno. 21° episodio: Sulla strada

L’articolo uscito ieri su La Nazione edizione di Grosseto ha detto tutto, anche di più. Qualcuno l’avrà visto nella sezione locale della nostra pagina “Nei media”, qualcuno l’avrà letto sul giornale vero e proprio…se no, vi invitiamo a vederlo ora. Jack O’Malley ne ha distribuite varie copie…

Per il resto…che dire…stiamo a fare i bagagli per affrontare il Generale Inverno, direzione Milano. Orario di partenza previsto fra le 17:17 e le 19:19. Per i prossimi giorni: ripubblichiamo qui un estratto della pagina principale della geotournée

Venerdì 10 – Milano – dalle 18 alle 20, sede da confermare (comunque in punto ben collegato)– Dall’ingegneria civile per il suolo e la pianificazione territoriale all’ingegneria “civile” per il suolo e la pianificazione territoriale (in 6/8), con Andrea Giacomelli, Dario Canal, Simone Sandrucci e Mauro Tirannosauro. Se siete interessati a partecipare, potete mandare una sorta di prenotazione/manifestazione di interesse a micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228. Così abbiamo idea del numero di persone e possiamo parlare con lo spazio più adatto….se interessa uno house concert serale, parliamone!

Sabato 11 – Nel pomeriggio saremo ospiti di Deejay Fox Radio per una registrazione per la trasmissione Live Motel. Prima e dopo saremo a spasso in città e potrebbero nascere situazioni estemporanee (su cui stiamo lavorano per renderle meno estemporanee). Anche qua, scrivete alla solita mail o al solito numero whatsapp per manifestarvi.

Domenica 12 – ore 17.30-19 – Roccatederighi (GR) – Geoconcerto in via Roma (in caso di maltempo l’evento si terrà nel centro civico) – con la Jug Band Colline Metallifere e alcuni ospiti speciali.

Musica:

Dalle colline metallifere a Milane e ritorno. 20° episodio: Con-notazione

Cari webscoltatori, ieri vi abbiamo mandato un primo invito per domenica a Roccatederighi (GR), ridistribuendo il volantino preparato dalla Pro Loco e dal Centro Commerciale Naturale “La Rocca” (a destra)….ragionando con loro abbiamo poi pensato di prepare comunque un volantino più specifico, che vi sottoponiamo qui sotto.

Per quanto riguarda i possibili punti di ritrovo a Milano tra venerdì e sabato: abbiamo bisogno di fare due-telefonate-due (scontando il fatto che oggi è festa e forse uno dei tre posti che abbiamo selezionato durante i sopralluoghi con Mauro Tirannosauro a novembre è chiuso), e entro domani spieghiamo tutto. Grazie per la pazienza.

Nel frattempo vi lascio a considerare la grinta di questi personaggi il 1° giugno 2019 nella piazza centrale di Ludwigsburg, vicino a Stoccarda, durante la prima geotournée (fecero 5 concerti in 3 giorni, compreso montaggio e smontaggio dell’impianto…per i più curiosi, il resoconto della missione, che anche allora passò per il Politecnico di Milano, è in questo articolo).

Per altre informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228. Per sostenere la geotournée nei suoi vari aspetti e migliorarne l’impatto socioeconomico per il territorio, lasciate qualcosa nel cappello digitale della J.B.C.M. (vedi link).

I can’t stand the rain | non sopporto la pioggia
Against my window | sulla mia finestra
Bringing back sweet memories | che mi riporta dolci memorie
I can’t stand the rain
Against my window
Because he’s not here with me | perché lui non è qui con me

Hey, window pane |senti, caro vetro
Do you remember | ti ricordi
How sweet it used to be? | com’era dolce
When we were together | quando eravamo insieme
Everything was so grand | tutto era così grandioso
Now that we’ve parted | ora che ci siamo lasciati
There’s one sound that I just can’t stand | c’è solo un rumore che proprio non sopporto

I can’t stand the rain
Against my window
Bringing back sweet memories
I can’t stand the rain
Against my window
Because here’s not here with me

Alone with the pillow | sola col cuscino
Where his head used to lay | su cui lui appoggiava la testa
I know you’ve got some sweet memories | lo so che hai dei bei ricordi
But like a window you ain’t got nothin’ to say | ma come una finestra, non hai niente da dire

……

Dalle colline metallifere e ritorno. 19° episodio. Toscani del sud-ovest, domenica che fate?

Domenica 12 dicembre la Jug Band dalle Colline Metallifere sarà a Roccatederighi, per l’evento di ritorno dopo la due giorni a Milano, centrata sul Politecnico e su una sere di scorribande di cui stiamo mettendo a punto i dettagli, come da intervista di sabato scorso a Radio Popolare Milano, che potete riascoltare qui:

Vi invitiamo anche a ripassare il programma completo da questa pagina (http://www.pibinko.org/jugbandcollinemetallifere/dalle-colline-metallifere-a-milano-e-ritorno-dicembre-2021/), e a scorrere le notizie del sito http://www.jugbandcm.it per ripassare tutta la storia a partire dall’8 novembre, ché un ripasso non fa mai male a due giorni dalla partenza.

Per altre informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228

Nota logistica: comunque se siete a più di un’ora di viaggio e non avete una zia di visitare nei dintorni della “Rocca”, magari non fate troppa strada solo per noi, ché prossimamente potremmo essere dalle vostre parti (ci sono già altre tre date a dicembre di cui diremo a breve).

Prima di lasciarvi al brano di oggi, che Dario ci ha messo in scaletta all’inizio dell’anno, un piccolo quiz: a chi non regalereste mai un mappamondo come quello nella foto di testa? Risposte a micalosapevo@pibinko.org o allo whatsapp 3317539228 entro le 15.15 di oggi (7 dicembre)

La verità è che l’amore mi ha bruciato | the truth is that love burned me out
quand’ero piccolo l’amore mi ha scottato | when I was a kid love burned me
e me ne stavo seduto sul mio prato a guardare le stelle nel cielo | and I was sitting on my lawn watching the stars in the sky
la verità è che l’amore mi ha bruciato
quand’ero piccolo l’amore mi ha scottato
E ora sono seduto sul mio prato a guardare una rosa che cresce | and now I am sitting on my lawn watching a rose growing

La verità è che io non ho amato | the truth is that I have not loved
quand’ero piccolo io non ho amato | when I was a kid I have not loved
E ora starò da solo a guardare l’aria del mare senza più tornare | and now I will be on my own watching the sea are without ever going back
e fermerò il tempo e lo spazio e con lo sguardo attento guarderò lontano niente | and I shall stop time and space and with an observant eye I will be looking at nothing in the distance

Hey tu, che squadra tieni? | Hey, you, what team do you support?
Una di Marte, non so se la conosci? |It’s a team from Mars, I don’t know if you know it?
E invece si, il Marxian | Yes I do, it’s Marxian
Cavolo, non immaginavo! | Wow, I would never have imagined that!

Prima viene la pietra che non beve e non mangia | First comes the stone, which does not drink nor eat
poi viene il cielo il cielo che non ha la forma | then comes the sky, the sky with no shape
poi viene l’albero che non teme l’inverno | them comes the tree, which does not fear the Winter
poi viene il sole il sole che mai si spegne | then comes the sun, which never turns off
poi una lucertola che sta su un muro in campagna | then a lizard, on a wall in the countryside
poi una coccinella che vola di fiore in fiore | then a ladybird, flying from one flower to the other
e vorrei essere il sole che sta scaldando una ragazza | and I would like to be the sun, warming a girl
che prende il sole sulla spiaggia che è lucente e splendente | sunbathing on the beach sunny and shining

la verità è che la musica mi ha salvato | the truth is that music saved me
quand’ero piccolo la musica mi ha salvato | when I was a kid music saved me
e me ne stavo seduto sul mio prato ad ascoltare il mangiadischi cantare | and I was sitting on my lawn listening while the disc player was singing
la verità è che la musica mi ha salvato
quand’ero piccolo la musica mi ha salvato
e ascoltavo mia madre parlare, mio fratello giocare e l’universo a girare | and I was listening to my mother talking, my brother playing, and the universe revolving
e me ne stavo da solo a sognare in ripostiglio a giocare con i soldatini a giocare | and I was on my own dreaming in a closet playing with toy soldiers

Dalle colline metallifere a Milano e ritorno – riassunto dopo la quarta settimana (e a tre giorni dalla partenza)

Siamo partiti, con l’evento “concettistico” di sabato 4 a Tatti (GR). Se fossimo in una missione spaziale, diremmo che il razzo Geotour 2 è stato lanciato con successo dal poligono delle ex Scuole e ieri è uscito dall’atmosfera. Ieri si è staccato il primo stadio e tra oggi e domani si staccherà il secondo. Da giovedì si viaggerà solo con la navetta.

Nella foto di testa, una photo opportunity di un altro equipaggio che partecipò a un’altra spedizione lanciata dalle allora scuole (senza ex) di Tatti. Databile circa 1950.

Ricordiamo che la versione più aggiornata del programma geoutournée è sempre disponibile dalla pagina: http://www.pibinko.org/jugbandcollinemetallifere/dalle-colline-metallifere-a-milano-e-ritorno-dicembre-2021/

Potete contribuire al miglior esito della missione lasciando qualcosa nel cappello digitale della Jug Band Colline Metallifere, o contattando micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228 per definire altre modalità di supporto. Intanto, sotto il riassunto (cui abbiamo aggiunto la sezione “nei media” come estratto dalla pagina http://www.pibinko.org/nei-media/), e la canzoncina per avviare la settimana.

La storia, dall’8 novembre:

Il cast:

Prologo

Occuparsene prima (pre-occuparsi)

We have lift off

Varie ed eventuali:

Nei media

Per informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org oppure Whatsapp 3317539228

Un brano per oggi? Eccolo:

branobag del 21-12-18 e 26-5-15

Everything is everything | qualsiasi cosa è qualsiasi cosa
What is meant to be, will be | quello che deve essere, sarà
After winter, must come spring | dopo l’inverno, viene la primavera
Change, it comes eventually | e il cambiamento, poi arriva
[2x]

I wrote these words for everyone | ho scritto queste parole per tutti quelli
Who struggles in their youth | che hanno dovuto faticare da giovani
Who won’t accept deception in… | che non accetteranno l’inganno a…
Instead of what is truth | al posto di ciò che è la verità
It seems we lose the game, | sembra che noi si perda la partita
Before we even start to play | ancora prima di cominciare a giocare
Who made these rules? We’re so confused | chi ha fatto queste regole? Siamo così confusi
Easily led astray | e facilmente ci fanno perdere la strada
Let me tell ya that | e lascia che ti dica

Everything is everything
Everything is everything
After winter, must come spring
Everything is everything

I philosophy | Io filosofia
Possibly speak tongues | possibilmente parlo lingue
Beat drum, Abyssinian, street Baptist | tocco di tambuto, abissina, Battista di strada
Rap this in fine linen | ti faccio questo rap vestita in biancheria fine [ ma “wrap” ha la stessa pronuncia ed è “avvolgere”, “involgere”]
From the beginning | sin dall’inizio
My practice extending across the atlas | la mia pratica si estende su tutto l’atlante
I begat this | Ho generato ‘sta cosa
Flippin’ in the ghetto on a dirty mattress | rigirandomi nel ghetto, su un materasso sporco
You can’t match this rapper / actress | ti ci voglio, a eguagliare questa rapper-attrice
More powerful than two Cleopatras | più potente di due Cleopatre
Bomb graffiti on the tomb of Nefertiti | bombardando di graffiti la tomba di Nefertiti
MCs ain’t ready to take it to the Serengeti | Gli MC non sono pronti a cantar lassù sul Serengeti
My rhymes is heavy like the mind of Sister Betty | le mie rime sono pesanti come la testa di Sister Betty
L. Boogie spars with stars and constellations | L. Boogie combatte con stelle e costellazioni
Then came down for a little conversation | poi torna giù per fare due chiacchiere
Adjacent to the king, fear no human being | stando accanto al re, non aver paura di alcun essere umano
Roll with cherubims to Nassau Coliseum | balli coi cherubini fino al Nassau Coliseum
Now hear this mixture | mo’ ascoltate questo misto
Where hip hop meets scripture | dove l’hip hop incontra le scritture
Develop a negative into a positive picture | e trasforma un’immagine negativa in una positiva

Now, everything is everything
What is meant to be, will be
After winter, must come spring
Change, it comes eventually

Sometimes it seems | a volte pare
We’ll touch that dream | che si arrivi a toccare quel sogno
But things come slow or not at all | ma poi le cose vanno piano, o non vanno per niente
And the ones on top, won’t make it stop | e quelli che stanno di sopra, ‘sta cosa non la fermeranno
So convinced that they might fall | così convinti che potrebbero cadere
Let’s love ourselves then we can’t fail | se amiamo noi stessi, allora non potremo fallire
To make a better situation | nel creare una situazione migliore
Tomorrow, our seeds will grow | domani, i nostri semi cresceranno
All we need is dedication | tutto quello che ci serve è dedizione

Let me tell ya that,
Everything is everything
Everything is everything
After winter, must come spring
Everything is everything

Everything is everything
What is meant to be, will be
After winter, must come spring
Change, it comes eventually

source: http://www.lyricsondemand.com/l/laurynhilllyrics/everythingiseverythinglyrics.html