Sotto una sintesi dei passaggi per fare le foto per i campioni del PELP. Se avete dubbi, prima di imbarcarvi a fare molte foto, fatene una e mandatela come prova a micalosapevo@pibinko.org. Per altri dubbi e domande, scrivete allo stesso indirizzo o a whatsapp 3317539228.
Ricordate che l’idea per la prima foto di un campione è di fare foto semplici, senza metterci troppo tempo. Se gli esperti avranno bisogno di foto più dettagliate, con il campione orientato in modo diverso ecc., ci faranno sapere e si faranno altre foto se e quando servono (per questo è importante il punto 8 sotto).
Ingredienti
Uno o più campioni litologici
Uno sfondo chiaro ma non troppo (cartone, tessuto…grigio, beige ecc.)
Un metro o righello
Una macchina fotografica o un telefono con macchina fotografica di risoluzione discreta
Uno rotolo di scotch di carta, adesivi o altro sistema per attaccare un numero al campione (dopo la foto)
Un pennarello e un foglio per creare i caratteri per la numerazione se non avete Wolfgang per stamparveli.
Passaggi da seguire
trovate un punto con buona luce naturale. la condizione migliore e’ trovare un punto in ombra in pieno giorno, cosi’ avrete luce ambiente diffusa e che non proietta ombre. comunque l’importate è che si veda bene il campione
appoggiate lo sfondo di cartone e il metro
appoggiate il campione un po’ piu’ in alto del metro
componete con i numeri che avrete disegnato a parte la numerazione del campione. La lettera iniziale la dobbiamo concordare insieme prima che partiate con le foto. Al momento sono impegnate le lettere A, Z, W e C. Scrivete a micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228 se non avete la vostra lettera.
scattate la foto. come impostazioni della macchina ricordate che non servono risoluzioni troppo alte per la prima foto. Per la collezione A, per esempio, abbiamo immagini di dimensione 4416×3312 pixel, tipo questa
6. Se potete, ritagliate la foto in modo da evidenziare la zona del campione.
7. se potete, rinominate questa foto con lo stesso codice del campione
8. Riponete il campione, facendo in modo di attaccarci una copia del codice che gli avete assegnato (scrivendo lo stesso codice su scotch di carta, avvolgendo il campione in un foglio e scrivendo il codice sul foglio ecc…come vi pare, basta che dopo possiate rintracciare il campione).
9. Ripetete la procedura per il campione successivo, cambiando la numerazione (ha senso di aumentare di uno per campioni successivi).
10. per l’invio delle foto al gruppo di lavoro, ci saremo sentiti prima per metterci d’accordo sul modo più semplice.
Non sarà la visita virtuale del MOMA di New York, non sarà la cineteca italiana in streaming, non sarà come tanti siti blasonati che in questi giorni stanno proponendo il loro materiale. Ma…dato che un po’ più di tempo ce l’hanno voluto dare, vi ricordo cosa potete trovare nel sito pibinko.org.
Il sito documenta da una decina di anni le attività di una rete interdisciplinare su tutela e promozione di cose poco note nel campo della cultura, dell’ambiente e dell’innovazione libera, spaziando fra Abu Dhabi e S. Francisco, Matera ed Edinburgo, ma parecchio in bassa Toscana (trovate qui un elenco parziale di chi nel tempo ha collaborato o continua a collaborare attivamente).
Nella sezione “Notizie” del sito ci sono a oggi circa 1500 articoli. La maggior parte di questi sono disponibili in italiano e in inglese. Sfogliare un elenco di 1500 articoli non è proponibile, nemmeno se fossero modelle o modelli da copertina, per cui eccovi qualche proposta tematica:
Una settantina di articoli nella “Cosoteca“ (elenco che in questo periodo di fermo forzato stiamo integrando con dieci “pezzi” al giorno, fra vinili, pubblicazioni e varie ed eventuali).
Ecc. ecc. nella parte a destra del sito trovate tutte le categorie.
Se vi è piaciuto, o dispiaciuto, qualche articolo in particolare, fateci sapere (info@pibinko.org), e buona consultazione.
Foto in alto: Coccinelle al caldo in Val di Farma, 2013
Esercizio di fanta-aggregazione: La mappa sotto mostra la parte centrale di un borgo poco noto della bassa Toscana. I punti sono messi a una distanza di due metri in quelle che sono zone di aggregazione abituali (la piazza centrale più in situazioni estive, gli altri spazi anche nel resto dell’anno).
La somma di 31+46+64+51 sarà maggiore o minore del numero dei residenti non estivi?
Nel maggio 2019 abbiamo installato una stazione meteorologica a Torniella, frazione di Roccastrada (GR), come parte delle attività di ricerca e valorizzazione che dal 2007 portiamo avanti sul territorio in collaborazione con vari soggetti intra- ed extra-Val di Farma.
Via via ci chiedono come consultare i dati, in particolare via smartphone. Sotto le istruzioni per i principali modelli. Per ulteriori informazioni: info@pibinko.org o chiedete a Mario in paese.
Inoltre: se siete, o diventerete, utenti abituali del servizio Meteo Torniella, ci fa piacere se potete comunicarlo a info@pibinko.org , su FB a pibinko, o al 3317539228 via Whatsapp (non a Mario in paese!). Questo dato ci aiuterà a migliorare via via il servizio.
Grazie per l’attenzione e buona consultazione del servizio Meteo Torniella.
Toccare il pulsante Menu e poi dov’è scritto aggiungi alla homescreen.
Dare un nome al collegamento e Chrome lo aggiunge alla schermata iniziale.
Fatto questo, l’icona potrà essere spostata dove si vuole e il sito scelto apparirà, come qualsiasi altra app, toccando il collegamento.
Quasi tutti gli altri browser per Android hanno anche questa funzione; ad esempio, in Firefox per Android basta toccare il pulsante del menu, poi Pagina, e Aggiungi a Home.
Toccare il pulsante Condividi nella barra degli strumenti del browser (il rettangolo con una freccia rivolta verso l’alto che si trova in alto sullo schermo di un iPad e nella parte inferiore dello schermo su un iPhone o iPod Touch) e aggiungere alla Home.
Verrà richiesto di assegnare un nome al collegamento prima di toccare il pulsante Aggiungi.
Il collegamento può essere trascinato e spostato dove si vuole, anche dentro una cartella di app. Quando si tocca l’icona, il sito verrà caricato in una scheda normale all’interno di Safari.
Windows Phone
Aprire il sito Web con Internet Explorer, toccare il tasto Più (…) e poi l’opzione Aggiungi a Start.
Fra sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo 2020 con la Jug Band Colline Metallifere abbiamo imbastito due eventi che abbiamo voluto vedere come un continuum fra mappatura partecipata e musica, nella linea del nostro progetto.
In questo articolo trovate la presentazione della storia, e sotto qualche immagine dai due eventi.
Nel frattempo, la mappa di comunità di Roccastrada rimane a disposizione degli avventori del Bar Moderno per aggiungere toponimi mancanti. Nei prossimi giorni daremo comunicazione di una data in cui saranno presentati i risultati dell’esercizio di mappatura partecipata.
Wolfgang Scheibe è un personaggio poliedrico (soprattutto grafico, consulente biodinamico e musicista) che dalla Germania si è trasferito in Maremma, in particolare nel borgo di Tatti, frazione di Massa Marittima, più di dieci anni fa.
Trasferendosi dal Baden-Württemberg ai colli toscani, fra varie peculiarità dei luoghi è entrato in contatto con uno dei tòpoi delle zone rurali italiane: l’Ape Piaggio. Questo è diventato il soggetto primario dei suoi lavori di grafica, oltre che suo mezzo principale di trasporto tra un sopralluoghi fra appezzamenti biodinamici, performance musicali e altre forme di relazione col territorio.
A questo punto Wolf ha accumulato una buona settantina di soggetti che fa viaggiare virtualmente nelle sue “Api” stampate, e ne può realizzare anche su richiesta nella sua microstamperia artigianale.
Avendo ricevuto inattesa attenzione d’oltreoceano, ha pensato di realizzare una semplice pagina web per meglio diffondere il suo lavoro.
Fra i vari dati che la Regione Toscana mette a disposizione del pubblico, troviamo il reticolo idrografico. Ogni tratto di corso d’acqua naturale o artificiale viene identificato con vari elementi, fra cui il nome (Fiume A, Torrente B, Fosso C, ecc….la Regione arriva a 59 tipi di elementi nel reticolo, di oltre 3500 km).
Dovendo fare un controllo su questi dati mi è saltata all’occhio la distribuzione di alcuni nomi, in particolare quando si tratta di fòssi. Si osserva che in alcune zone ci sono i fossi (in blu nella mappa), in altre i botri (in verde…basso pisano, parte della Val d’Elsa) e tra Firenze, Siena e Valdarno i borri (in rosso).
Facendo qualche rapida indagine etimologica, botro dovrebbe essere più antico di borro, ed entrambi di derivazione greca, mentre fosso è di origine latina. Dove la mappa è “scoperta” non è che non esistano fossi, ma si trovano nomi ancor più locali. Vedi ad esempio le reglie, che si trovano solo in parte del territorio di Cortona (AR):
Senza entrare per ora troppo nei meandri fra allaccianti, solchi e gore, un saluto (o info@pibinko.org per approfondimenti).
Mettendo a posto un po’ di file è uscito un collage con un vari momenti della Jug Band Colline Metallifere e situazioni connesse, grosso modo dal luglio 2018 alla settimana scorsa. Con un grazie a chi ha contribuito a documentare la storia (Crissi, Liliana, Simona, Federico, Elena, Valentina e altri di cui purtroppo non abbiamo segnato il nome)
Da venerdì 11 a domenica 13 ottobre a cavallo fra le province di Siena e Grosseto, nei paesi di Monticiano, Torniella (frazione di Roccastrada) e Ciciano (frazione di Chiusdino) si è tenuta la nona edizione della Coppa Europa per club di llargues.
“Llargues” è la denominazione di un gioco sferistico, in cui due squadre si confrontano rimandando una pallina a mani nude, diffuso soprattutto nella regione valenciana, in Spagna, ma praticato anche con minime varianti in altre parti del mondo. In particolare, a questa edizione hanno partecipato club oltre che dalla regione valenciana (Benidorm, Parcent e Relleu), due squadre belghe (Thieulain e Kerksken), una francese (Maubège), una dai paesi baschi (con giocatori sia dal lato spagnolo che francese) e due italiane: Torniella e Scalvaia, minuscola frazione di Monticiano.
Il contesto
Come un evento di portata europea sia arrivato a svolgersi in una parte poco nota dell’entroterra toscano richiede un minimo di spiegazione: infatti nei due borghi citati sopra, oltre che a Piloni (altra frazione di Roccastrada), Tirli e Vetulonia (frazioni di Castiglione della Pescaia) e Ciciano (frazione di Chiusdino), è sempre viva la tradizione del gioco della palla eh!, che sostanzialmente è uguale al llargues. Dalla fine degli anni ‘70 in Toscana si tengono quindi tornei estivi in cui le piazze dei paesi si trasformano nei campi di gioco (per approfondimenti si veda questa pagina).
Fra questi paesi, proprio le squadre di Scalvaia hanno mostrato nel tempo un interesse particolare a entrare in relazione con altre realtà analoghe in Italia e all’estero e a confrontarsi anche con giocatori professionisti. Sin dal 2011 alcuni dei ragazzi di Scalvaia hanno partecipato a manifestazioni internazionali, e nel 2019 sono arrivati a fare un salto di qualità anche dal punto di vista organizzativo, proponendosi per ospitare la Coppa Europa, con il coordinamento di Alessio Serragli, giocatore e animatore storico delle relazioni internazionali sulla palla eh!. La dimensione dell’impresa non può essere apprezzata del tutto se non si tiene conto della ridottissima dimensione dei borghi ospitanti, che contano poche centinaia di abitanti e non sono in una zona facile per l’organizzazione di eventi.
La manifestazione
Venerdì 11 si è tenuta la cerimonia di apertura, molto partecipata, in cui oltre a presentare le squadre gli organizzatori hanno voluto assegnare ad alcune “glorie” dei paesi toscani il riconoscimento del “guanto d’oro”, a sottolineare i loro meriti legati alla palla eh!, vuoi dal punto di vista sportivo che del loro impegno nella promozione del gioco.
In appendice trovate le foto di tutte le squadre e dei personaggi permiati con il Guanto d’Oro.
Sabato 12 si sono svolte le partite di qualificazione, con le squadre ripartite su tre piazze: a Monticiano, Scalvaia, Parcent e Maubeuge. A Ciciano: Benidorm,Kersken, Euskadi. A Torniella: Torniella, Relleu, Thieulain.
Dalla prima giornata sono passate alla fase finale le due squadre belghe e due delle valenciane (Benidorm e Parcent). Il torneo per quest’anno è stato comunque dominato da queste ultime, con Parcent primo classificato e Benidorm secondo. Sotto alcuni momenti della finale.
Oltre al non trascurabile evento sportivo, le tre giornate sono state un’occasione per molte persone che non conoscevano il gioco di vedere una disciplina oggi poco nota, ma che in epoche passate era molto diffusa in Italia, per gli stranieri (fra giocatori e accompagnatori oltre un centinaio di persone) di conoscere un territorio nuovo, e per le comunità in cui la palla eh! rimane viva un’occasione di ritrovarsi e vedere da vicino atleti di altissimo livello nella loro specialità.
La mostra
All’evento sportivo gli organizzatori hanno voluto abbinare un momento di testimonianza e documentazione legata al gioco. Per questo è stata allestita una mostra presso il museo della biodiversità di Monticiano. La mostra, curata da Alessio Serragli, Linda Frosini, Lisa Martelli e Andrea Giacomelli, offre informazioni storiche sullo sviluppo dei giochi sferistici a partire dall’antichità, spiega il regolamento della palla eh!, propone maglie, palline e trofei legate ai tornei toscani, assieme a molte foto e una versione aggiornata dell’albo d’oro dei vincitori a partire dal 1977.
La mostra può essere visitata fino al 27 ottobre: giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30 e sabato e domenica dalle 10.30 alle 18.30.
Ringraziamenti
Comuni di Monticiano, Roccastrada e Chiusdino, I club partecipanti, Regione Toscana, Enoteca Benedetto Vino, Albergo da Vestro, Agriturismo La Casetta della Pina Monticiano, Pub Langirigià, Ristorante il Doccio, Abbigliamento Rita e Raffaella Giannozzi, Euronics Point Torniella, Casa Reasco Torniella, Casa del Chiodo Piloni, Ristorante Il Boscaiolo Torniella, Agriturismo Tenuta il santo Monticiano, Bar l’Incontro Monticiano.
Immagini dalla cerimonia di apertura
I “guanti d’oro”
Per Torniella sono stati assegnati riconoscimenti a Claudio Spinosi e Pio Spinosi.
Anzitutto: prendete nota del prossimo appuntamento geomusicale con la Jug Band dalle Colline Metallifere, giovedì 8 agosto a Tatti, a cura dell’associazione Con Tatti!
Poi…
Nei giorni scorsi siamo stati con Zoltán a fare rilievi e presentazioni legate alla protezione e alla promozione del cielo notturno e alla riduzione dell’inquinamento luminoso in varie parti della provincia di Grosseto e dintorni prossimi. Le presentazioni sono state due, una un po’ più istituzionale a Marina di Grosseto, e una più informale, ma molto interessante, a Tatti (nella foto).
Nel frattempo, oltre alle misure notturne il professore ha potuto conoscere meglio i luoghi e alcune delle tipicità meno note della zona, come le pappardelle al cinghiale e la palla a 21 (domenica 28 a Scalvaia), antico gioco con profondi intrecci con la buiometria partecipativa, come spiegato in questo articolo dell’anno scorso.
A seguire (servono alcune elaborazioni che si fanno male in viaggio) arriveranno anche le immagini raccolte dal professore e altre sue considerazioni circa la qualità del cielo notturno in Maremma.