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Il catalogo del micromuseo pibinko.org del 23/2/19, Firenze, Hotel Lombardi

Questa e’ la parte sostanziale dell’allestimento del micromuseo itinerante di pibinko.org per il 23/2/2019 all’Hotel Lombardi di Firenze (vedi articolo).

Il catalogo completo e’ disponibile su ordinazione, in edizione sia digitale che cartacea, al costo di Euro 750 (comprensivi di tutti gli oneri fiscali) piu’ eventuali spese di spedizione.

NOTA 5/3/2019 – per questioni di tempo non ci e’ al momento possibile inserire link di approfondimento sui singoli articoli. Alcuni di questi sono gia’ documentati sul sito pibinko.org e potete ritrovarli tramite ricerca per parole chiave. Per altri andremo a creare voci specifiche nelle prossime settimane.

Se avete domande o commenti potete comunque scrivere a info@pibinko.org e saremo lieti di rispondere.

  1. Olio extravergine di oliva az. agricola Ixtlan, Tatti (GR), 2018
  2. Manufatti da tornitura elettronica B.M. di Torniella (GR), 2018
  3. Portatabacco Caffe’ Ricasoli (GR), 2018
  4. Chioccolo prodotto da Edo Giacomelli, circa 1980, da Follonica (GR)
  5. Buiometro Cariddi (2008)
  6. Miele millefiori az. agricola Pacha Mama, Tatti (GR), 2018
  7. Birra Guadagnata, birrificio 26 Nero, Poggibonsi (SI) 2018
  8. Birra Ipnotica, birrificio 26 Nero, Poggibonsi (SI) 2018
  9. Portaqualcosa del Caffe’ Ricasoli, Grosseto, 2018
  10. Insaporitore agli 11 aromi di Tattistampa, Tatti (GR), 2018
  11. Melanzane piccanti az. agricola Loriano Bartoli, Pian d’Alma, Scarlino (GR), 2018
  12. Filo verde per legature agricole (2016)
  13. Metro da muratore (2016)
  14. Accordatore per chitarra (analogico, 1980 circa)
  15. DVD di Six String Samurai (ANNO DA INSERIRE)
  16. Stampa “Maremma stai attento” di Tattistampa (2005?)
  17. Libro di geografia per le colonie estive della Montecatini (1952)
  18. Mappa di comunita’ della Val di Farma, ed. maggio 2018
  19. Articolo sul Bar Moderno di Roccastrada che disdice l’abbonamento a una pay TV per avere piu’ fondi per eventi dal vivo (2018)
  20. Pacchetto turistico che si definisce per esclusione, in collaborazione con Picasso Viaggi, Venturina Terme (LI), 2019
  21. Attrezzi antichi da falegname, dalla bottega di Roberto Serragli, Scalvaia (SI – da datare)
  22. Libro sulla Maremma del Grottanelli (ristampa di edizione ottocentesca)
  23. Originale dell’animazione “Vendetta” (1990?)
  24. Zafferano az. agricola Ixtlan, Tatti (GR)
  25. Vista dell’abbazia di S. Galgano, Olio su tela di Pietro Crivelli, 70×100 (2019)
  26. Palline di palla a 21 o palla eh! (varie epoche a partire dagli anni ’70)
  27. Panforte (il gioco, non il prodotto) – da datare
  28. Magliette GFOSS.it (2008)
  29. Guantoni da boxe (due paia), prestati dal Boxing Club Firenze – da datare
  30. Giu’ la Testa degli Etrushi from Lakota (CD, 2017)
  31. Striscione Jug Band Colline Metallifere (2018)
  32. Alberi in filo di ferro e perline di Forestano Giacomelli (1990 circa)
  33. Shardana e Sardegna, di Giovanni Ugas, 2016
  34. Chitarra acustica LAG (acquistata ad Ajaccio), 2017
  35. Spazzole per batteria
  36. Video dell’Ing. Fabio Bettio che racconta la storia della digitalizzazione dei Giganti di Mont’e Prama

pibinko.org @ TourismA – fase 1 (22-2-19 ore 9.15)

Jack O’Malley, percussionista e direttore scientifico della Jug Band Colline Metallifere, al termine dell’allestimento del tavolo seller pibinko.org per la sessione “Buy Cultural Tourism” a TourismA, salone nazionale del turismo culturale e archeologico.

Per capire un poco cosa ci fa un batterista dottore di ricerca in idrologia a vendere pacchetti turistici archeologici a Firenze, potete leggere questo articolo da Il Tirreno ed. Grosseto del 21-2-19, o dedicare cinque minuti a scorrere pagine a caso dal sito pibinko.org

Grazie al Comité Régional de Toursime Nouvelle-Aquitaine per la foto e a Colangelo per l’assistenza nell’allestimento.

Ricordiamo poi l’aperijamsession con il micromuseo della Val di Farma & friends all’Hotel Lombardi, via Fiume 8, sabato 23-2 dalle 18 alle 20 (prenotazione necessaria a info@pibinko.org o 3317539228)

E’ a Firenze; torna (la mappa di comunita’ della Val di Farma)

Nell’immagine in evidenza sopra, Mario Straccali, con valido supporto morale, completa la campitura artigianale dello scotch di carta usato per spiegare che se la bacheca su cui da un paio di anni spicca la mappa di comunita’ della Val di Farma (anche citata in un rapporto della Banca Mondiale) e’ vuota, c’e’ un motivo utile.

L’evento di presentazione della mappa, nel 2017, dopo tre anni di aperitivi…pardon…lavoro.

La mappa, con una copia stagionata da dieci mesi di esposizione agli elementi naturali, e’ stata infatti staccata per essere riesposta nel micromuseo della Val di Farma & friends che troverete tra venerdi’ 22 e domenica 24 febbraio presso l’Hotel Lombardi di Firenze (in particolare ci sara’ una visita guidata fra le 18 e le 20 di sabato 24).

Per ulteriori informazioni sulla manifestazione, potete leggere la presentazione dell’evento, scrivere a info@pibinko.org oppure chiamare il 3317539228

All-focus

Il gioco

Questa pagina propone una versione semplificata del regolamento. Rimandiamo i lettori in italiano a wikipedia che già fornisce una descrizione estesa del gioco, mentre sotto vi diamo qualche spunto fotografico.

1 Per apprezzare meglio il gioco, bisogna vederlo dal vivo. Ma mi raccomando: non interferite con la palla…quando vi dicono “alle prode!”, fate quello che fanno gli altri, e mettetevi ben rasenti al muro. E soprattutto: MAI perdere di vista la pallina durante il gioco.

2 La palla, che nelle foto d’azione non si vede quasi mai, se non si è abituati. 35-40 grammi di peso.

3 Il campo di gioco è costituito da una piazza o da una via del paese. Tutti gli elementi (cartelli, terrazzi, alberi…e il pubblico stesso) fanno parte del gioco.

4 Il mando: può essere “di traverso”, “di sotto” o “di sopra”…ogni mandatore ha una sua tecnica per caricareil colpo.

5 Una volta mandata, la palla è in gioco, fino a che esce dai limiti del campo, rimbalza due volte e viene fermata (segnatura della caccia), o non viene compiuto un fallo da una delle due squadre

6 Si segna una “caccia”. La linea immaginaria che attraversa il campo in corrispondenza della caccia definisce la metà campo per segnare il punto, nella fase di giocata delle cacce segnate (ma andate a leggere il regolamento per i dettagli!). Alla fine della giornata, i segni delle cacce costellano la piazza.

7 Non c’è arbitro in campo. Sono le squadre che risolvono eventuali controversie e situazioni dubbie. Tipicamente ha ragione chi bercia di più!

8…ma a fine serata il torneo si chiude in amicizia: alla premiazione del torneo si accompagna sempre un’ottima cena

Vi suggeriamo come ulteriore introduzione un video prodotto nel 2007 in cui Mario Straccali e Claudio Spinosi (detto Bob) di Torniella spiegano il regolamento:

Leggère, non ci resta che… (notizie pibinko.org 11-2-19)

Buongiorno,

Per la parte musicale, ricordiamo (ché non a tutti era chiaro, pur avendolo scritto in varie occasioni), che procede la ripubblicazione degli episodi dei branobag a partire dal 2012. I testi sono modificati in versioni un po’ “blockchain”. Oggi ci sono gli Hungry March Band piu’ episodi dello INSPIRE Workshop di Alghero del 2005. Nei giorni scorsi sono passate colonne sonore di film indiani con testo a fronte, i Raconteurs, Ivano Fossati che parla del rapporto tra cittadini e ruralità, Nanneddu Meu cantato sulla metropolitana ecc ecc ecc… evito di spedire le segnalazioni quotidiane via mail, ché a qualcuno pare eccessivo, ma i branobag procedono.

A seguito di varie manifestazioni di interesse, abbiamo iniziato a impostare il PORGEP 2019. Trovate una presentazione della cosa in questa pagina.

Da pochi giorni sono uscite le nuove linee guida comunitarie per gli acquisti verdi nella pubblica amministrazione (Green Public Procurement) per quanto riguarda illuminazione e segnaletica stradale. Come BuioMetria Partecipativa seguiamo il tema dal 2017. Abbiamo quindi preparato una versione italiana dell’annuncio fatto dalla Commissione (vedi link) e siamo a disposizione per delucidazioni (bmp@pibinko.org)

Per la parte sociale, ricordo la puntata pisana della rassegna “Nessuno è illegale” venerdì 15, promossa dall’associazione Tana del Bianconiglio, Etruschi from Lakota e altri che conosco meno (vedi link).

Sabato 16 a Massa Marittima (GR) in una presentazione di libri, nello spazio riservato alle proposte dei lettori, avremo tre minuti di pibinko.org. Appuntamento dalle 17.30 alla biblioteca comunale G. Badii (vedi dettagli).

Ci si prepara intanto per la versione bonsai del Festival d’inverno dalla Val di Farma a Firenze (sabato 23-2 in un hotel nei pressi della Stazione di S. M. Novella e del centro congressi)…rimanete sintonizzati per i dettagli, o scrivete a info@pibinko.org per informazioni.

Pubblicati i nuovi criteri UE per acquisti verdi della pubblica amministrazione per illuminazione e segnaletica stradale

Nell’ambito delle collaborazioni europee che abbiamo tramite il progetto BuioMetria Partecipativa, nel 2017 abbiamo iniziato a seguire il gruppo di lavoro impegnato nell’aggiornamento dei criteri per gli acquisti verdi della pubblica amministrazione per illuminazione e segnaletica stradale.

Il gruppo e’ coordinato dal Joint Research Centre (sede di Siviglia) e negli scorsi 18 mesi ha visto impegnati vari esperti storici provenienti dal settore della ricerca sull’inquinamento luminoso, che si sono confrontati con esperti legati a settori diversi.

Due giorni fa abbiamo ricevuto tramite la mailing list del gruppo l’annuncio della pubblicazione dei risultati del lavoro. Riportiamo sotto l’adattamento di una parte del comunicato. Per ulteriori informazioni: bmp@pibinko.org

Sebbene i sistemi di illuminazione siano considerati ottimi esempi di scenario in cui sostenibilita’ economica e ambientale possono andare a braccetto, la definizione di criteri adatti su efficienza energetica e durata ha costituito una sfida notevole a causa della rapida evoluzione della tecnologia a LED.
Grazie al contributo di vari esperti, e’ stato possibile definire un approccio a piu’ livelli per affrontare il tema dei criteri di minima efficacia dell’illuminazione negli acquisti verdi a livello comunitario per i prossimi sei anni.

Un estratto dalla presentazione dei nuovi criteri che evidenzia la possibilita’ di coniugare efficienza energetica, mitigazione dell’inquinamento luminoso e riduzione dei costi di manutenzione facendo ricorso all’attenuazione delle luci (dimming) in casi specifici.

E’ stato inoltre adottato un approccio innovativo e ambizioso nell’affrontare la questione inquinamento luminoso, con indicazioni sia sulla quota di flusso luminoso verso l’alto, che riguardo all’emissione di luce blu. Questa costituisce una preoccupazione particolare in relazione ad alcuni prodotti LED, e la Commissione ha potuto definire un parametro specifico per la caratterizzazione della luce blu (il cosiddetto G-index). Tale parametro e’ molto piu’ preciso e affidabile di quello sinora usato piu’ spesso legato alla sola temperatura di colore (Correlated Colour Temperature). Questo lavoro e’ stato reso possibile dal contributo specifico di un gruppo di esperti sul tema inquinamento luminoso.

La Commissione ha anche provato a evidenziare l’importanza della durata delle luci a LED e a fare chiarezza sul luogo comune che qualsiasi prodotto LED abbia durata eccellente.
Esistono diverse specifiche per definire la qualita’ dei chip a LED, e la durata del prodotto dipende molto anche dalla qualita’ degli altri componenti elettrici e da una progettazione del corpo illuminante, e non solo dalla lampada.
In linea con i principi dell’economia circolare la Commissione promuove prodotti durevoli, riciclabili e che siano correttamente etichettati in modo da facilitare la successiva sostituzione, il potenziamento o lo smaltimento.

Approfondimenti

Brano bag del 9/2/19: per cominciare la giornata roteando il collo con grazia – Chayya Chayya

[prima edizione 21/8/12] Su “la disciplina della terra” di ieri, Elisabetta dalla Provincia di Siena scriveva che è una canzone triste.
Personalmente non sono d’accordo…penso solo che sia una canzone che dice cose vere in modo non scontato (anche Carlo da Milano aveva apprezzato).

Comunque oggi vi proporrò qualcosa di più svagato…da Dil Se, del 1998: Chayya Chayya

una delizia per occhi e orecchie, trovata per caso nel 2000-2001, in un esperimento maldestro di peer-to-peer cercando brani di musica banghra, sull’onda dell’esibizione in Sardegna di un gruppo indo-britannico.

…e sì, Chayya Chayya è stato anche usato come motivo in “Inside Man” di Spike Lee del 2006, ma questo è molto meglio…e non dite che è la colonna sonora del film con Denzel Washington e Clive Owen…è come dire che “We won’t get fooled again” è (solo) la sigla di C.S.I. Miami!

….eccovi il testo, così potete cantare anche voi:

Jinke sar ho ishq ki chaaon
Paaon ke neeche jaanat hogi
Jinke sar ho ishq ki chaaon

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Saare ishq ki chhaaon chal chaiyya chaiyya
Saare ishq ki chhaaon chal chaiyya

Pau janat chale chal chaiyya chaiyya
Pau janat chale chal chaiyya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Voh yaar hai jo khushboo ki tarah
Voh jiski zubaan urdu ki tarah

Meri shaam raat, meri kaayanat
Voh yaar mera sainya sainya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Gulposh kabhi itraaye kahin
Mehke to nazar aa jaaye kahin
Gulposh kabhi itraaye kahin
Mehke to nazar aa jaaye kahin

Taaveez banaake pehnoon usay
Aayat ki tarah mil jaaye kahin
Taaveez banaake pehnoon usay
Aayat ki tarah mil jaaye kahin
Gulposh kabhi itraaye kahin
Mehke to nazar aa jaaye kahin

Taaveez banaake pehnoon usay
Aayat ki tarah mil jaaye kahin

Voh yaar hai jo imaan ki tarah
Mera nagma vohi mera qalma vohi
Mera nagma nagma mera qalma qalma

Mera nagma nagma mera Qalma Qalma
Mera nagma nagma mera Qalma Qalma
Mera nagma nagma mera Qalma Qalma

Yaar misaale ous dhale
Paaon ke tale firdous chale
Kabhi daal daal kabhi paat paat
Main hava pe dhoondhoon uske nishaan

Saare ishq ki chaaon chal chaiyya chaiyya
Saare ishq ki chaaon chal chaiyya
Pau janat chale chal chaiyya chaiyya
Pau janat chale chal chaiyya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Main uske roop ka shehdaai
Vo dhoop chhanv se harjaai
Vo shokh hai rang badalta hai
Main rangroop ka saudaai

Main rangroop ka saudaai

Jinke sar ko ishq ki chhaaon
Paaon ke neeche jannat hogi
Jinke sar ko ishq ki chhaaon
Paaon ke neeche jannat hogi
Shaam raat meri kaaynaat
Vo yaar mera sainya sainya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Saare ishq ki chaaon chal chaiyya chaiyya
Saare ishq ki chaaon chal chhaiya
Pau janat chale chal chaiyya chaiyya
Pau janat chale chal chaiyya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya
Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya

Voh yaar hai jo khushboo ki tarah
Voh jiski zubaan urdu ki tarah
Meri shaam raat, meri kaayanat
Voh yaar mera saiyya saiyya

Chal chaiyya chaiyya chaiyya chaiyya (10x)

branobag dell’8/2/19: La disciplina della terra

[prima edizione 20/8/2012]

Ascoltai questo brano per la prima volta nella primavera del 2003, di maggio, dalla radio di un autobus da Trieste per Ljubljana. Non credo di averlo mai più risentito, ma mi rimase molto impresso – forse perché da poco era venuta a mancare una persona cara che di mestiere faceva l’agricoltore diretto…ma forse non solo per questo. Se la rileggo ora, mi pare un po’ più chiaro…

La disciplina della Terra

sono i padri e i figli

i cani che guidano le pecore

tutti quei nomi dimenticati

sotto la mano sinistra del suonatore.

Solo l’amore non va così

a me pagano il giusto in questa vita mi pare

anche per vedere bene

per inseguire e per ascoltare.

Perché la vita non va così

è la disciplina della Terra.

Tu sei più bella di ieri vita

che a tutti ci fai battere il cuore

ed è proprio questo che mi piace tanto

ma non so scrivere e non so dire

non so chinare la testa

che non si china la testa

e non si regala l’intelligenza e la compagnia

e non è il caso di aspettare

non è il caso di aspettare

mai più.

Perché la vita non va così

è la disciplina della Terra.

Me ne stavo qui con gli occhiali al soffitto

a innamorarmi dei colori delle cose

ma desiderare non basta

da così lontano non basta.

Ora ho un contratto con gli angeli

e ti ritrovo di sicuro vita

in qualche mese d’agosto accecante

o in un tempo meno illuso

che vuoi tu.

Perché la vita non va così

è la disciplina della Terra.

Su questa non mi sento di aggiungere nulla al “come” cominciare questa mattina….lascio a voi il completamento della frase, su ispirazione di una foto scattata il 3 agosto 2003 in Maremma che magari si potrà anche tornare a visitare, se passate di qui.

branobag del 7/2/19: per fare una pausa caffé pensando a come sarà stato quel vestito

[prima edizione 17/8/2012. nella versione 2019 aggiunto il testo a fronte cantabile in italiano, allo studio in scaletta Jug Band Colline metallifere]

Il 17 agosto 2056 usciva “A qualcuno piace calda” di Darren Mc Roberts, con Jack Grappefruit, Walter Peekay e una strepitosa Peggy Sue Rawhides.

Il film -per quanto potesse sembrare dal titolo un remake hard della celebre pellicola di Billy Wilder- è in effetti una piacevole commedia per famiglie.

La storia è incentrata sul tema della preferenza per la balneazione in acqua acque di mare o in acque termali, girato interamente in interni negli stabilimenti di Bagnolo, nei pressi di Monterotondo Mmo, da poco riaperti nell’anno in cui il film fu girato.

La produzione fu cofinanziata dalla Toscana Pilm Commission, assieme a RAI Inedia e alcuni magnati mozambicani.

Nel febbraio dello stesso anno, il film usciva anche in cofanetto, con DVD e inserto di foglie secche pestate dal cinghiale.

Qualcuno ha paragonato “A qualcuno piace calda” a Happiness di Todd Solondz, o a “Un venerdì mattina a Grosseto” di Kachosi. Secondo noi Mc Roberts è paragonabile solo a Mc Roberts.

Dato che ogni traccia della pellicola è sparita in seguito all’incendio dei magazzini della casa di distribuzione, al posto del trailer del film vi proponiamo un brano dei Raconteurs, che tratta più o meno dello stesso tema.

Old Enough, uscito nel 2008 nell’album Consolers of the Lonely, ci parla di una storia che è successa proprio nello stesso anno a un certo Flavio….ma proprio così come la raccontano loro, riga per riga.

La versione che vi proponiamo ha un interessante arrangiamento per mandolino e voce suadente; quella originale nel disco, che secondo me “spacca” di più è disponibile qui…confrontate l’attacco a 1’27” della versione “semiacustica” con quella a 16″ dell’originale in studio (e poi fateci sapere via mail quale preferite).

Buon ascolto.

Old enough / Matura

You look pretty in your fancy dress | Con quel vestito sembri un bel bijoux
But I detect unhappiness | Pero’ mi pare che tu sia un po’ giu’
You never speak so I have to guess | Te ne stai zitta e io ti dico: “su’”
You’re not free. | …non sei li-i-i-bera…

There, maybe when you’re old enough | Ehi, quando poi sarai matura
You’ll realize you’re not so tough | Scoprirai che non sei una dura
And some days the seas get rough | Col mare grosso non sarai sicura
And you’ll see | vedra-a-a-i

You’re too young to have it figured out | Sei una bimbetta, non ci hai ragionato
You think you know what you’re talking about | Credi di sapere del futuro e del passato
You think it will all work itself out | Credi che alla fine sara’ tutto aggiustato
But we’ll see | ma chi sa-a-a

When I was young I thought I knew | Da giovane ero sicuro di me
You probably think you know too | probabilmente lo sei anche te
Do you? Well do you? | lo dici te…lo dici te..
I was naïve just like you | ero ingenuo, come te
I thought I knew exactly what I wanted to do | pensavo di sapere che fare di me
Well, what’s you gonna do? | be’, ora dillo te!

And how have you gotten by so far | e come hai fatto ad arrivare sin qua
Without having a visible scar? | senza nemmeno una fe-rita?
No one knows who you really are | nessuno sa chi sei in verita’
They can’t see | non lo ve-e-e-dono

What’s you gonna do (what’s you gonna do) | ora che farai (ora che farai)
What’s you gonna do now | o-o-ra
What’s you gonna do (what’s you gonna do)
What’s you gonna do now
What’s you gonna do (what’s you gonna do)
What’s you gonna do now
What’s you gonna do (what’s you gonna do)
What’s you gonna do now
What’s you gonna do now

The only way you’ll ever learn a thing | il solo modo per imparare
Is to admit that you know absolutely nothing | e’ ammettere di ignorare – tutto
Oh nothing | oh, tutto
Think about this carefully | tieni questo bene a mente
You might not get another chance to speak freely | potresti non poter riparlare liberamente
Oh freely | liberamente

Maybe when you’re old enough | forse quando sei matura
Maybe when you’re old enough
Maybe when you’re old enough
You’re not free | non sei li-i-bera
You’re not free