L’evento si è tenuto fra le 15 e le 21 di domenica 15-10-2023 AD. Le foto sotto danno qualche impressione di com’è andata, dal punto di ripresa di Andrea Giacomelli/Jack O’Malley. Nell’ordine:
giorni felici + G. Albertazzi + fantastico
badilanti
introduzione degli ospiti principali
interazioni nel gruppo
osservazioni sulla base della mappa di comunità
la presentazione del futuro progetto CIRCOLARE vista da un internato nella Biblioteca di Storia dell’Arte di Montemerano (GR)
Dario Canal e Wolfgang Scheibe in azione
Wolfgang che tiene la milletrecentosessantaduesima dimostrazione in cinque anni di come funziona il basso monocorda
gli ingredienti di un mapperitivo fatto bene.
In tutto quasi cinque ore di evento, suggellate dal dono di alcuni rami dell’oleandro più oleandroso d’Italia, proveniente da Tatti (GR) all’Accademia del Libro. Vedremo se/come pubblicare ulteriore documentazione sull’avvenimento.
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e sostenuto l’evento, e arrivederci alla prossima!
Nell’ambito del progetto della BuioMetria Partecipativa, avviato nel febbraio 2008, col tempo abbiamo attivato numerose collaborazioni in tutta la filiera di soggetti che possono essere interessati da un tema ambientale e paesaggistico poco noto come la qualità del cielo notturno.
Per esempio, dal 2013 si lavora con quello che ora viene chiamato Istituto per la Bioeconomia del CNR, sede di Firenze, in particolare con Luciano Massetti, aretino trasferito dalle parti del Ponte Vecchio con una vaga somiglianza con Piero Pelù.
Un paio di anni fa Luciano et al. hanno pubblicato sul Journal of Quantitative Spectroscopy & Radiative Transfer un articolo che presenta una rete di monitoraggio della qualità del cielo notturno, e quindi dell’inquinamento luminoso, con varie stazioni dislocate in Toscana e attiva da anni, in particolare con un sensore installato sull’isola di Montecristo. Ricordiamo anche che l’Isola di Montecristo ha una forte affinità con il Castello del Belagaio in Val di Farma (spiegheremo meglio il perché in una delle prossime puntate).
Sotto vi diamo la traduzione in italiano della presentazione dell’articolo di Massetti et al.. Trovate l’articolo completo a questo link: https://doi.org/10.1016/j.jqsrt.2020.107250
L’inquinamento luminoso generato dall’uso eccessivo di luce artificiale durante la notte costituisce una preoccupazione dal punto di vista ambientale ed ecologico. La luce artificiale di notte si diffonde lontano dalle sorgenti, per lunghe distanze disperdendosi nell’ambiente atmosfera (skyglow), influenzando così il cielo notturno e la biodiversità delle aree rurali e naturali. La caratterizzazione del livello e della variabilità dell’inquinamento luminoso è diventata una questione importante per molte discipline.
Questo studio analizza l’inquinamento luminoso in siti urbani, rurali e remoti in Toscana monitorando la luminosità del cielo notturno (o Night Sky Brightness, in inglese, NSB). I dati sulla luminosità del cielo notturno (NSB) raccolti dal 2016 al 2019 sono stati analizzati per valutare la variabilità annuale e stagionale in ciascun sito e tra siti diversi. È stata analizzata anche la relazione tra la luminosità del cielo notturno, la luce lunare e le condizioni meteorologiche. È stata inoltre eseguita l’analisi dell’andamento nel tempo per valutare il degradarsi della qualità della misurazione a causa dell’accumulo di sporco sullo schermo di protezione del sensore. La NSB in Toscana durante le notti senza luna variava tra 17,3 e 21,8 mpsas (magnitudine per arco-secondo). Il ciclo mensile della luce lunare è il principale fattore di variabilità della luminosità del cielo notturno nel sito remoto (21,8 mpsas in condizioni senza luna). notti e 18,5 mpsas nelle notti di luna piena) con un leggero ma significativo effetto oscurante durante le giornate piovose (22,3 mpsas). Nei siti urbani, il ciclo del chiaro di luna è quasi completamente mascherato dalle condizioni meteorologiche, come si può vedere dall’analisi della variabilità stagionale, dall’analisi del ciclo lunare mensile e dalle analisi meteorologiche. La luminosità media del cielo notturno nei giorni di pioggia potrebbe raggiungere 15,4 mpsas (circa 436 volte più luminoso del fondo naturale), un’intensità addirittura superiore alla media della NSB con luna piena nello stesso sito (16,6 mpsas). L’inquinamento luminoso può raggiungere livelli che potrebbero avere effetti sulle specie notturne, e quindi è importante lo studio della variabilità a lungo termine dell’inquinamento luminoso per studi in campo ecologico.
Attività: interdisciplinari a cavallo tra ingegneria civica, ambiente, musica ecc. (vedi elenco dei servizi). Piuttosto che l’elenco delle attività si consiglia di vedere gli effetti di queste attività (cfr. articolo del 26-9-23)
Regione: Toscana. Di base in provincia di Grosseto, Colline Metallifere. Attività a livello globale.
==========FINE DELLA SOGLIA DI ATTENZIONE MEDIA NEL 2023======
riflesso” della terra…perché il cielo è uno solo se la terra è tutta a pezzetti?…per conflitti, confini, millesimi condominiali, bandiere e banderuole.
Prima di Gianni Rodari, un certo Immanuel Kant, che a dispetto del cognome non pare avesse particolari doti canore, scrisse un altro discorso che tira in ballo il cielo, alla fine di un suo libercolo: “Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto piú spesso e piú a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me” (…se avete pazienza, leggete anche il resto, in fondo all’articolo)
Un po’ di contesto
Dal 2008 la rete pibinko.org si occupa di tutela e valorizzazione interdisciplinare del cielo notturno (ecco il link al convegno nazionale tenutosi a Ribolla (GR) in cui il progetto fu lanciato).
Si partì con due persone (ed erano abbastanza, come diceva Antonello Venditti) e due sensori -di cui uno in prestito- con l’idea di “far fare” misure di brillanza artificiale del cielo notturno a chiunque tranne gli astronomi e gli astrofili. L’idea era di far aumentare la consapevolezza delle persone sugli effetti dell’abuso di luce artificiale attraverso un’esperienza diretta (NdA: la luce artificiale è essenziale per la qualità della nostra vita, l’abuso di luce artificiale no – vedi articolo).
In oltre 15 anni di attività in questo settore ci siamo impegnati: oltre a dare un contributo reale alla divulgazione della questione, e ad avere proposto nel tempo modi creativi e innovativi (non lo diciamo noi, ma le menzioni e i riconoscimenti che abbiamo ricevuto) per trattare un tema ambientale, coinvolgendo centinaia di persone, arrivando a erogare crediti formativi su una materia improbabile (cfr. questo articolo del 2018 e quest’altro del 2019).
Abbiamo anche creato un indotto socioeconomico reale, una rete di contatti intercontinentali (anche) su questa materia. Altra cosa molto ganza, abbiamo contribuito all’attivazione di progetti di ricerca sul tema luce artificiale notturna da parte di un istituto del CNR e di un dipartimento universitario, i quali prima non lavoravano su questo argomento (vedi articolo del 2017).
Diciamo che nel nostro piccolo di rete pibinko.org, qualcosina abbiamo combinato.
Ha senso tirare un progetto di citizen science avanti per 10 anni?
Con la pandemia l’attività di divulgazione interdisciplinare legata alla BuioMetria Partecipativa necessariamente si arrestò, dato che il fulcro del progetto era una media di un incontro in presenza al mese.
La cosa di per sé non ci impedì di proseguire le nostre iniziative di “citizen engagement” (ovvero di coinvolgimento dei cittadini) anche in modalità di lockdown totale. Andate a rivedere il progetto della Litologia Partecipativa, la cui prima fase si svolse tra il 20 marzo e la metà di maggio 2020…però entravamo forse anche in un momento di “stanca” di prestare sensori e fare clic per avere una misura di inquinamento luminoso che sapevamo già quale fosse da mappe satellitari. E ci si scrisse un testo:
Il richiamo della foresta (illuminata male)
Dopo aver dichiarato che dal 2020 in poi sul tema cielo notturno avremmo lavorato solo “a chiamata” e che ci saremmo dedicati più a progetti di infotainment sinestetico, negli scorsi mesi abbiamo però notato due cose.
Anzitutto, segnali di nuovo interesse per il nostro progetto, vedi ad esempio l’evento del 12-8 scorso al Lago dell’Accesa (GR), e altre manifestazioni di interesse. La seconda cosa non è in realtà nuova, ma via via si ripropone in contesti diversi. Nell’onda crescente di situazioni in cui sostenibilità e grande bellezza devono diventare parametri di valutazione della bontà di qualsiasi umano commercio, vediamo il nostro (di tutti) cielo viene invocato a valore supremo e intoccabile.
A volte la cosa viene proposta al pubblico con qualche difetto di impostazione di un discorso, come se dire che il cielo è bello “in quanto tale” potesse evitare di ragionare ai sensi delle normative esistenti sulle valutazioni di incidenza, piuttosto che sulle linee guida consolidate a livello comunitario per l’installazione di impianti di illuminazione in aree protette…tutte storie in cui come BuioMetria Partecipativa abbiamo lavorato in veste di esperti per progetti europei di ricerca (Loss of the Night Network, Stars4all ecc.).
Per cui -magari e se vi fa piacere- possiamo anche dare qualche dritta. Anche se passiamo più tempo ai tavoli dei bar di paese o di periferie marginali, suonando chitarre scordate insieme a personaggi che avrebbero impressionato Charles Bukowski, non vuol dire che non si abbiano titoli e referenze per contribuire a scrivere un master plan regionale sull’energia, o essere invitati a dire la nostra sulle politiche europee nel campo della Digital Earth.
Insomma…è come da lontano si sentisse un coro dal pubblico, come quando una band ha finito un concerto, esce dal palco, e tutti continuano a chiedere il bis… a seconda della latitudine (e quanta ragione aveva M.me de Staël) “noi non siamo stanchi…noi non siamo stanchi” “sò-na sò-na sò-na” “we want more we want more” “o-tra o-tra o-tra” ecc. ecc. …in queste settimane ci pare di sentire “bi-emme-pi bi-emme-pi bi-emme-pi” (NdR BMP è la sigla della BuioMetria Partecipativa…scrivere a bmp@pibinko.org se non ci credete)
Prossimamente: programmi per sette sere (in fase di luna nuova)
Ieri ho avuto modo di riparlare con gli altri organizzatori del simposio internazionale Capraia Night Sky nel 2018, e del successivo simposio nazionale all’osservatorio Ximeniano di Firenze su Prospettive operative su protezione e promozione del cielo notturno. Anche loro sono d’accordo che qualcosa si può fare in termini di informazione migliore…e qualcosa si farà.
Alan Sorrenti rilesse a suo modo Kant e altri ricordando che siamo figli delle stelle. Lavorando dal 2007 su attività di divulgazione in zone rurali, proveremo a portare i fogli nelle stalle.
Ma tornando al titolo…Rodari scrisse la sua poesia ai tempi delle prime esplorazioni spaziali. Oggi sappiamo che il cielo non è di tutti. Vediamo cosa si potrà fare rispetto a condividere la legge morale e capire meglio di chi non è il cielo, nei prossimi mesi..
Se siete interessati a partecipare (come esperti, cittadini attivi, enti pubblici o sponsor) scrivete a micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228.
….diceva Kant delle cielo stellato e della legge morale: Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell’oscurità, o fossero nel trascendente fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima comincia dal posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del loro principio e della loro durata. La seconda comincia dal mio io indivisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera infinitezza, ma che solo l’intelletto può penetrare, e con cui (ma perciò anche in pari tempo con tutti quei mondi visibili) io mi riconosco in una connessione non, come là, semplicemente accidentale, ma universale e necessaria
Il primo spettacolo di una quantità innumerevole di mondi annulla affatto la mia importanza di creatura animale che deve restituire al pianeta (un semplice punto nell’Universo) la materia della quale si formò, dopo essere stata provvista per breve tempo (e non si sa come) della forza vitale. Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall’animalità e anche dall’intero mondo sensibile, almeno per quanto si può riferire dalla determinazione conforme ai fini della mia esistenza mediante questa legge: la quale determinazione non è ristretta alle condizioni e ai limiti di questa vita, ma si estende all’infinito.
Foto di testa: Abbazia di San Galgano by night, con inquinamento luminoso facilmente eliminabile di Federico Giussani (per scoprire come eliminarlo e risparmiare energia senza pregiudicare gli aspetti estetici del sito: bmp@pibinko.org
Uno degli aneddoti che ci piace raccontare durante gli eventi a proposito del nostro Wolfgang “The Wolf” Scheibe è che ha visto Jimi Hendrix dal vivo. Non una volta, due. E non nell’arco di mesi o anni, ma due sere di fila. Esperienze che aprono la mente, come avrebbe detto un altro James (Morrison)!
Da un paio di giorni Wolf ha ritrovato in rete il manifesto di uno dei due concerti dov’era andato, e così ha potuto ricostruire le date esatte: 14 e 15 gennaio 1969. Mi ha spiegato ieri che, a partire da queste due date, e secondo un naturale flusso proustiano di ricerca del tempo perduto, ha cominciato a ricordare tutta una serie di persone e situazioni legate a quei giorni.
A questo punto abbiamo due domande:
C’è chi parte da un ricordo legato a un biscotto e ci scrive un paio di romanzi. Uno stampatore che parte da un manifesto, che cosa potrà produrre?
Ci sono altri che hanno visto Jimi Hendrix dal vivo e che vogliono entrare in contatto con Wolfgang (e gli altri elementi della Jug Band CM…loro Jimi dal vivo non lo hanno visto, ma lo hanno ascoltato parecchio)?
Se avete risposte ad almeno una di queste due domande, scrivete a jugbandcm@pibinko.org oppure a whatsapp 3317539228. Vi salutiamo con Simone Sandrucci, Dario Canal e Samuele Boscagli che reinterpretano Angel di Jimi dopo un concerto della JBCM all’enoteca Le Volte di Roccatederighi (GR). Era il 10-12-2022:
Sotto proponiamo alcuni scatti della giornata di pibinko. Erano presenti anche i due reporter ufficiali del progetto CIRCOLARE, per cui siamo curiosi di vedere le immagini di “controcampo” con Jack O’Malley e altri soggetti.
sostenibilità ormai ovunque…toccherà proporre la sostenibilità sostenibile
vino (data la concomitanza della giornata di degustazioni del Morellino)
occasionali complessità di programmazione di eventi di intrattenimento in ecosistemi rurali multi-stakeholder (tema già noto alla rete pibinko.org, si veda per esempio questo articolo del 2019).
il TSO non è sempre necessario
è possibile intervistare i maiali:
Per altre informazioni ufficiose: micalosapevo@pibinko.org (per quelle ufficiali lecudere@gmail.com)
Per rivedere il resoconto ufficioso dell’evento a Magliano in Toscana (GR) il 19 agosto scorso segui questo link.
Dopo 21 eventi a partire dal 16 giugno suddivisi fra grosso modo fra Toscana e Germania, con puntate in Trentino ed Emilia Romagna, ieri sera alla Spiaggia Tangram abbiamo dichiarato chiuso il Brezel Tour 2023, il tour estivo.
Oltre agli appuntamenti musicali, ci sono state le attività fra un appuntamento e l’altro…musica e territorio…portando a iniziative e storie e su cui si potrebbe costruire una serie di telefilm (e non è la prima volta nell’ambito della rete pibinko.org).
Nelle prossime settimane vedremo se elaborare una sintesi di questa storia. Nel frattempo vi salutiamo con una foto fatta dagli amici del Tangram mentre il gruppo si accinge a tornare a casa e due inviti:
Il Brezel Tour 2023 della Jug Band Colline Metallifere si è concluso. Eravamo partiti a maggio con 10 eventi programmati (vedi manifesto), e siamo finiti con 22. Tutto sommato una stagione fitta. Ripercorriamo sotto le tappe..a ciascuna abbiamo abbinato un link, così è più semplice il ripasso.
16-6 Tatti (GR) – Accompagnamo in formazione biodynamic duo (O’Malley, Scheibe) l’incontro con Giuseppe Imbrogno autore del libro “quello che abbiamo vissuto” in Spazio Lib(e)ro , Circolo ARCI
Lunedì 28 – Tatti (GR) animazione musicale per la seconda serata del “Festival internazionale della poesia assunta in cielo” (Jack O’Malley e Wolfgang Scheibe)
Settembre
Giovedì 7, CircoArte a Tatti (GR)
venerdì 14 – Follonica (GR) Spiaggia Tangram
Com’è andata
Per questioni di sintesi, mettiamo un po’ di parole chiave: musica, territorio, nuove voci interessate a partecipare, nuovo repertorio, maturazione del metodo di lavoro, duo, improvvisazione po’etica.
Prossimi sviluppi
Già da metà luglio siamo al lavoro per definire il programma di attività 2023/2024. Contiamo entro il mese di ottobre di potervi dare i primi ragguagli. Nel frattempo vi invitiamo a rivisitare con calma il sito della Jug Band Colline Metallifere e quello della rete pibinko.org, dato che nella somma di queste due risorse ci sono molti degli ingredienti che saranno alla base del prossimo tour. Se avete curiosità specifiche, o se siete interessati a sostenere il programma come sponsor, potete comunque contattare micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228.
Ringraziamenti
Oltre agli spazi e alle strutture che ci hanno invitato per proporre il nostro cocktail di musica e territorio, per questa tournée dobbiamo ringraziare: chi ci ha sostenuto con le magliette ufficiali , e alcuni personaggi storici e alcuni nuovi.
In particolare dobbiamo citare l’Az. Agricola I Cipressi di Capannoli (PI), Carlo Bonadonna, il nostro nuovo innovation manager, l’Az. Agricola Bartoli di Pian d’Alma (GR), Rocco Colangelo, Luca Delucchi, la Soc. Filarmonica di Torniella, Claudio Spinosi e Cristiano Mattioli.
In occasione della chiusura del Brezel Tour, vi proponiamo una presentazione del progetto JBCM e di cosa potete fare per sostenerlo, oltre a tenere il ritmo col piedino durante i concerti.