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ecspobag del 3-6-2015: me ne sto uscendo/To saindo

Erica cercava sempre poltre

2015-06-02colpitocanoaTô Saindo di Ana Carolina fu il primo branobag pensato esplicitamente come branobag…era ai primi di luglio del 2012. Il pezzo è brasilianissimo. Si misura facilmente dal fatto che ci sono più strumenti da percussione che non.

Spicca poi, ai minuti 1’30” e 2’15” un oggetto che si potrebbe definire “la bomba atomica” delle percussioni…con una mano sola puoi suonare circa venti tamburelli, tipo dea Kalì.

Al di là dell’energia, emerge il testo…per il quale mi sono lanciato in una traduzione che potrebbe suonare scolastica ai lusofoni (e perdonatemi), ma più o meno torna e dà il senso.


Am
Um buraco é um lugar onde alguém afunda | un buco è un posto dove ci si casca
Um buraco É UM LUGAR ONDE EU NÃO QUERO ESTAR | un buc è un posto dove non voglio stare
DEIXA ESTAR, DEIXA ESTAR MINHA BOCA LINDA | lascia stare, lascia stare la mia bella boccuccia [o forse, sempre, una variante di “tana”, cfr. Cidade de Deus]
QUERO TE VER, QUERO TE VER PASSAR | voglio vederti, voglio vederti andare via
Am D7
EU TO SAINDO,EU TO SAINDO, EU TO SAINDO DESTE | sto uscendo, sto uscendo, sto uscendo da..
Am C
EU TO SAINDO, EU TÔ SAINDO DESTE BURACO | …da questa buca
D7
HELP ! EU PRECISO SAMBAR | Help! Voglio fare samba
C {Am D7}
HELP! NÃO HÁ QUEM ME PARE HELP! EU PRECISO SAMBAR | Help! non c’è chi mi possa fermare!…
UM BURACO NO CHÃO É UMA ARMADILHA | un buco nel pavimento è una trappola
UM BURACO NO TETO É COMPLICAÇÃO | un buco nel tetto è una complicazione
SE CHOVER QUERO ESTAR DO TEU LADO, Ó MINHA | se piove, voglio stare dalla tua parte, cara mia
SE O SOL APARECER JÁ NÃO GARANTO NÃO | ma se esce il sole, non te lo posso mica garantire
EU TO SAINDO, EU TO SAINDO, EU TO SAINDO DESTE
EU TO SAINDO, EU TO SAINDO, EU TO SAINDO JÁ
EU TO SAINDO, EU TO SAINDO, EU TO SAINDO DESTE
EU TO SAINDO, EU TO SAINDO, EU TO SAINDO DESTE BURACO
HELP …
UMA FENDA, UMA FOSSA, UMA RACHADURA | una fessura, una fossa, una rottura
UMA VALA, UM CABRESTO, EU NÃO QUERO NÃO | una trincea, un capestro, io non li voglio
EU TE VI NO BURACO DA FECHADURA | io ti ho visto dal buco della serratura
COM UM BURACO FEITO A BALA NO TEU CORAÇÃO | con un buco fatto da un proiettile nel tuo cuore
UMA TOCA, UM VÃO UM BECO SEM SAÍDA | una tana, una stanza, un vicolo senza uscita
UM BURACO NO DENTE É UMA DOR DE CÃO | un buco in un dente è un dolore da cani
EU NÃO QUERO PASSAR PELA AVENIDA | io non voglio passare per la strada
NUMA ESCOLA SEM ENREDO E MAL DE EVOLUÇÃO |

http://www.vagalume.com.br/ana-carolina/to-saindo.html#ixzz20Ns0Wj7K

ecspobag dell’1-6-2015: Joy and Revolution/Gioia e rivoluzione

Erano Commoventi Settanta Papaveri Ocra

2015-05-30casamatGli anni Settanta, che nostalgia!

Questo pezzo è comparso nell’album crac, del 1975…non so in che mese fu pubblicato, comunque in Italia tra 1974 oltre a tante cose belle e colorate era successo almeno questo:

………………………………….

I morti:

DALLARI FANNY – Pensionata, Savona 20.11.1974
GIRALUCCI GRAZIANO- Rappresentante, Padova 17.06.1974
LOMBARDINI ANDREA – Brigadiere CC, 05.12.1974
MARITANO FELICE – Maresciallo Maggiore CC, 15.10.1974
MAZZOLA GIUSEPPE – Carabiniere pensionato, Padova 17.06.1974
TERMINIELLO LUCIO, Impiegato bancario, Milano 24.03.1974

Strage di Piazza della Loggia (8 morti, 103 feriti)
Strage del treno Italicus (12 morti, 48 feriti)

I feriti:

FERRO GIORGIO – Sindacalista Cisnal, Mestre 4.03.1974

I morti:

CERAVOLO GIOVANNI – Appuntato di P.S., Empoli (FI) 24.01.1975
D’ALFONSO GIOVANNI – Appuntato CC, Acqui Terme (AL) 5.06.1975
FALCO LEONARDO – Vice Brigadiere di P.S., Empoli (FI) 24.01.1975
FEMIANO ARMANDO – Appuntato di P.S., Pietrasanta (Lu) 22.10.1975
LOMBARDI GIUSEPPE – Appuntato P.S., Pietrasanta (Lu) 22.10.1975
MANTAKAS MIKAELI – Militante politico, Roma 28.02.1975
MUSSI GIANNI – Brigadiere di P.S., Pietrasanta (Lu) 22.10.1975
NIEDDA ANTONIO, Appuntato di P.S., Padova 04.09.1975
RAMELLI SERGIO – Militante politico, Milano 29.04.1975
SARONIO CARLO – Ingegnere, Milano 14-15.04.1975
ZICCHIERI MARIO – Studente, Roma 29.10.1975
……………………….

I feriti:

BOFFA ENRICO, Direttore del Personale SINGER 21.10.1975
CASABONA VINCENZO – Capo del personale, Genova 23.10.1975
CATTAFI ROSARIO – Maresciallo CC, Acqui Terme (AL) 5.06.1975
CRISCI GIOVAMBATTISTA – Maresciallo di P.S., Pietrasanta (Lu) 22.10.1975
FOSSAT PAOLO – Vicecapo officina FIAT, Torino, 18.06.1975
DE CAROLIS MASSIMO – Consigliere comun. DC, Milano 15.05.1975
DI MARCO VALERIO – Capo pers. Leyland Innocenti, 11.11.1975
GANCIA VALLARINO (rapito), industriale vinicolo, Canelli (AL) 04.06.1975
ROCCA UMBERTO – Tenente CC, Acqui Terme (AL) 5.06.1975
SOLERA LUIGI – Medico Fiat, Torino 17.12.1975
VERNICH COSIMO – Roma 7.10.1975

 

Fonte: Associazione Vittime del Terrorismo
…………………………………

Non è un indulgere in dettagli macabri, ma per ricordare che c’erano  Raffaella Carrà, Mina, e il ritrovamento in Africa dello scheletro preistorico che fu chiamato Lucy. Allo stesso tempo c’era -per così dire- una certa animazione per strada, in tutta Italia.

Ora, in questo contesto metteteci la canzone che hanno scritto gli area, e la prossima volta che andate a una festa di revival Seventies, ballate come se ci fosse un domani, perché ci sarà.

Canto per te che mi vieni a sentire |I sing for you, when you come to hear me
Suono per te che non mi vuoi capire | I play for you, as you don’t want to understand me
Rido per te che non sai sognare | I laugh for you, ‘cos you don’t know how to dream
Suono per te che non mi vuoi capire | I play for you, as you don’t want to understand me

Nei tuoi occhi c’è una luce |In your eyes I see a light
Che riscalda la mia mente | warming my mind
Con il suono delle dita | with the sound of fingers
Si combatte una battaglia | a battle is being fought
Che ci porta sulle strade | bringing us on the way
Della gente che sa amare | of people who know how to love
Che ci porta sulle strade
Della gente che sa amare

Il mio mitra è un contrabbasso | my machine gun is a bass
Che ti spara sulla faccia | shooting in your face
Che ti spara sulla faccia | shooting in your face
Ciò che penso della vita | what I think of life

Con il suono delle dita
Si combatte una battaglia
Che ci porta sulle strade
Della gente che sa amare

Nei tuoi occhi c’è una luce
Che riscalda la mia mente
Con il suono delle dita
Si combatte una battaglia
Che ci porta sulle strade
Dalla gente che sa amare
Che ci porta sulle strade
Dalla gente che sa amare

ecspobag del 28-5-2015: ciao, straniero/Goodbye Stranger

Il padiglio ECSPO in rassegna oggi riguarda: Estoni Commercialisti Sentono Pochi Ordini.

La Panteka a Genova
Genova – La Panteka – Tra le 00.00 e le 02.30 di un giorno dei primi di novembre 2006, avendo perso la coincidenza per Grosseto con un intercity fermatosi a Cava Manara (PV) per guasto meccanico. In scena: la ragazza elfica (SX), il figlio illegittimo di Ivano Fossati (DX) che sosteneva di aver prestato una chitarra a Branduardi per suonarci live, e un locale che non esiste più da un paio d’anni.

Per qualche motivo il grande tubo non mette in evidenza, nei cinque minuti che la Redazione concede per trovare il brano, versioni buone dal vivo di questo pezzo. Da sempre manuale di chitarra con wah-wah usato in modo sapientissimo, ci parla di uno che parte…un po’ come “e la vita l’è bèla” di Cochi e Renato.

E allora:

GOODBYE STRANGER – SUPERTRAMP

INTRO:
(Vintage Electric Piano – 120bpm)
Ab Ab Ab Ab

VERSE 1:
Ab (1/2 bar) Abº
It was an early morning yesterday. | Era una mattina presto, ieri
Db/Ab Ab
I was up before the dawn. | ero in piedi da prima dell’alba
Ab (1/2 bar) Abº
And I really have enjoyed my stay. | e sono proprio stato bene
Db/Ab Ab
But I must be moving on. | ma bisogna che riparta

BRIDGE 1:
(+E Guitar +Bass +Drums)
Ab7/Gb
Like a king without a castle. | come un re senza un castello
Fm7
Like a queen without a throne. | come una regina senza trono
Db
I’m an early morning lover. | sono un amante della mattina presto
Bbm7
And I must be moving on. | e bisogna che mi muova

VERSE 2:
Ab Ab
(EP + Light Drums)
Ab (1/2 bar) Abº
Now I believe in what you say, | ora, io credo in ciò che mi dici
Db/Ab Ab
Is the undisputed truth. | che sia la verità indiscussa
Ab (1/2 bar) Abº
But I have to have things my own way, | ma bisogna che veda le cose a modo mio
Db/Ab Ab
To keep me in my youth. | per mantenermi giovane

BRIDGE 2:
(+E Guitar +Bass +Organ)
Ab7/Gb
Like a ship without an anchor. | come una nave senza ancora
Fm7
Like a slave without a chain. | come uno schiavo senza catene
Db
Just the thought of those sweet ladies, | solo il pensiero di quelle signore carine
Bbm7
Sends a shiver through my veins. | mi manda un brivido nelle vene

Ab
And I will go on shining. | e continuerò a brillare
Ab7/Gb
Shining like brand new. | brilallare come fossi nuovo di pacca
Db
I’ll never look behind me. | non mi guarderò mai indietro
Bbm7
My troubles will be few. | avrò pochi problemi

CHORUS 1:
(EP + Light Drums)
|Ab |Ab+ |Fm/Ab |Bbm Eb7|

(+E Guitar)
|Ab |Ab7/Gb |Db |Bbm Eb7|

(+Bass)
Ab Ab7/Gb
Goodbye stranger it’s been nice. | addio straniero, è stato bello
Db Bbm Eb7
Hope you find your paradise. | spero tu trovi il tuo paradiso
Ab Ab7/Gb
Tried to see your point of view. | ho provato a vedere il tuo punto di vista
Db Bbm Eb7
Hope your dreams will all come true. | spero che i tuoi sogni si possano avverare tutti

Ab Ab7/Gb
Goodbye Mary, goodbye Jane. |addio mary, addio jane
Db Bbm Eb7
Will we ever meet again? | ci incontreremo ancora?
Ab Ab7/Gb
Feel no sorrow, feel no shame. | non sentirti in pena, non provare vergogna
Db Bbm Eb7
Come tomorrow, feel no pain. | verrà il domani, e non proverai dolore

Ab Ab7/Gb
Now sweet devotion is not for me. |ora, la dolce devozione non è cosa per me
Goodbye Mary, Goodbye Jane.
Db Bbm Eb7
Just give me motion to set me free. | dammi solo movimento per rendermi libero
Will we ever meet again?

Ab Ab7/Gb
In the land and the ocean far away, | su terra e sull’oceano, lontano lontano
Feel no sorrow, feel no shame.
Db Bbm Eb7
It’s the life I’ve chosen, every day. | è la vita che ho scelto, ogni giorno
Come tomorrow, feel no pain.

Ab Ab+/C
So, goodbye Mary, goodbye Jane.
Goodbye Mary, Goodbye Jane.
Fm Ab7/Gb
Will we ever meet again?
Will we ever meet again?

VERSE 3:
Ab Ab
(EP + Light Drums +E Guitar)
Ab (1/2 bar) Abº
Now some they do and some they don’t, | ora qualcuno c’è e qualcuno ‘un c’è
Db/Ab Ab
And some you just can’t tell. | e di qualcuno proprio ‘un Zi capisce
Ab (1/2 bar) Abº
And some they will and some they won’t. | e qualcuno vorrebbe, e qualcuno ‘un vorrebbe
Db/Ab Ab
For some it’s just as well. | e per qualcuno fa lo stesso

BRIDGE 3:
(+Bass +Organ)
Ab7/Gb
You can laugh at my behaviour. | puoi ridere del mio comportamento
Fm7
That’ll never bother me.| non mi darà mai noia
Db
Say the Devil is my saviour. | diciamo che il diavolo è il mio salvatore
Bbm7
But I don’t pay no heed. | ma io non ci faccio caso

Ab
And I will go on shining.
Ab7/Gb
Shining like brand new.
Db
I’ll never look behind me.
Bbm7
My troubles will be few.
CHORUS:
(EP +Whistling)
|Ab |Ab+ |Fm/Ab |Bbm Eb7|

(+E Guitar)
|Ab |Ab7/Gb |Db |Bbm Eb7|

(+Bass)
Ab Ab7/Gb
Goodbye stranger it’s been nice.
Db Bbm Eb7
Hope you find your paradise.
Ab Ab7/Gb
Tried to see your point of view.
Db Bbm Eb7
Hope your dreams will all come true.

Ab Ab7/Gb
Goodbye Mary, goodbye Jane.
Db Bbm Eb7
Will we ever meet again?
Ab Ab7/Gb
Feel no sorrow, feel no shame.
Db Bbm Eb7
Come tomorrow, feel no pain.

Ab Ab7/Gb
Now sweet devotion is not for me.
Goodbye Mary, Goodbye Jane.
Db Bbm Eb7
Just give me motion to set me free.
Will we ever meet again?

Ab Ab7/Gb
In the land and the ocean far away,
Feel no sorrow, feel no shame.
Db Bbm Eb7
It’s the life I’ve chosen, every day.
Come tomorrow, feel no pain.

Ab Ab7/Gb
So, now I’m leavin’, got to go. | ora me ne vo, bisogna proprio che parta
Goodbye Mary, Goodbye Jane.
Db Bbm Eb7
Hit the road, I’ll say it once again. | via, per strada, e te lo ridico
Will we ever meet again?

Ab Ab7/Gb
Oh, yes, I’m leaving, I’ve got to go. |
Feel no sorrow, feel no shame.
Db Bbm Eb7
Got to go, I’m sorry I have to tell you.
Come tomorrow, feel no pain.

Ab Ab+/C
So, goodbye Mary, goodbye Jane.
Goodbye Mary, Goodbye Jane.
Fm Ab7/Gb
Will we ever meet again?
Will we ever meet again?

OUTRO:
Ab7/Gb Ab7.b10

(Instrumental – accel. to 135bpm)
Ab7.b10 Ab7.b10 Db7.9+11 Db7.9+11
Repeat x8 to fade

ecspobag del 27-5-2015: School

Trovandomi qualche giorno a Milano nel mese iniziale di EXPO (che per ora non ho visitato), non ho potuto non essere irraggiato dall’influenza che l’evento sta avendo sul tessuto urbano: le aiuole nitide, il lettering tridimensionale che dice dove sono i posti (cosa che in Turchia facevano 50 anni fa, anche se in 2D), i pacchetti colazione dedicati all’eventi.

Ho pensato quindi di omaggiare l’esposizione (e magari guadagnare qualche iscritto alla rubrica dei branobag, pensa che speculazione!) trasformando gli articoli in ecspobag. Ogni giorno, oltre ai contenuti che già arrivano, vi arriverà una frase in cui le iniziali delle parole diventano “ECSPO”.

Si parte con una frase nata ieri, avendo passato un bar vicino alla fermata M3 Crocetta:

Eravamo Convinti, Siamo Possibilisti

per il resto, buona lettura/asccolto/visione

[il presente branobag va in onda in forma registrata …era il 30-11-2012, ma sembra ora…]

Dieci minuti fa ero in un’ascensore di un palazzo di una città in cui gli ascensori potrebbero non servire più di tanto, e una coppia discuteva di una cena o un pranzo che stanno organizzando per domani…a un certo punto parlavano di qualche ingrediente che poteva essere usato per un certo piatto, ma anche per condire qualcos’altro.

Dal condire, è stato breve il passo al con-dire, e quindi al dire-con.

diverse persone mi hanno chiesto in questi mesi che cosa vuol dire “brano bag”, o “che cosa è”, o “se non penso che sia una cosa effimera”, o “se è necessario mettersi al pc mediamente prima delle 07.00 per comporre “dal vivo” questa rubrica, senza altra preparazione se non il sonno della notte prima e 45 anni di pellegrinaggi, tra la baia di San Francisco, la bassa Norvegia, il medio Marocco e le città Ittite da cui, guardando a Est si vede distinto il picco triangolare del monte Van.

Finora ho sempre detto che il significato dell’espressione “brano bag” non si può regalare così, “gratis”…sebbene almeno una decina di persone che ricevono questi messaggi quasi quotidiani lo dovrebbero conoscere già da 4-5 anni. Non per egoismo o per snobismo, ma perché…perché poi ci si arriva.

Però si può pensare a delle analogie…si potrebbe dire che i brano bag sono un modo di condire un’insalata culturale, e “dire con…” allo stesso tempo ?

Si potrebbe…

Per chiudere una settimana improntata alla metafora del piano di studi, una canzoncina facile facile…quattro accordi (gli stessi di She’s got Issues degli Offspring…provate RE-LA///DO-SOOOL) e un testo istruttivo.

…molto bello anche il prologo, che cala la canzone in un contesto storico…ogni espressione artistica seria e sempre figlia dell’epoca in cui nasce, e riesce poi a trasmettere qualcosa dopo che quell’epoca è passata e a prescindere dal percorso dell’artista che l’ha creata.

E’ curioso, infatti, anche se non strano, che Finardi, tra una fase decisamente di riflessione e di “cittadino attivo” e una fase di grande vecchio del folk-blues, sia stato ad esempio interprete della canzoncina che presentava la nuova Cinquecento (la prima vera “nuova” Cinquencento).

Grande Eugenio! Nun ce lascia’ (e poi canta strabene in inglese…non a caso essendo mezzo americano, se non sbaglio ?).

(Eugenio Finardi)

Ci dicevano, insistevano, di studiare
che da grandi ci sarebbe stato utile sapere
le cose che a scuola andavamo a imparare
che un giorno avremmo dovuto anche lavorare.

E c’è chi è stato promosso, c’è chi è stato bocciato,
chi non ha retto la commedia ed è uscito dal gioco
ma quelli che han studiato e si son laureati
dopo tanti anni adesso sono disoccupati.

Infatti mi ricordo mi sembrava un po’ strano
passare quelle ore a studiare latino
perché allena la mente a metter tutto in prospettiva
ma io adesso non so calcolare l’iva.

Io volevo sapere la vera storia della gente
come si fa a vivere e cosa serve veramente
perchè l’unica cosa che la scuola dovrebbe fare:
è insegnare a imparare

Io per mia fortuna me ne son sempre fregato
non facevo i compiti, non ho quasi mai studiato.
Ascoltavo dischi, mi tenevo informato.
Cercavo di capire ed adesso me la so cavare.

Perciò va pure a scuola per non far scoppiar casino,
studia matematica ma comprati un violino, impara a lavorare il legno,
ad aggiustar ciò che si rompe, che non si sa mai nella vita
un talento serve sempre.