Sotto questa sezione una visione delle attività pibinko.org dal punto di vista del m(‘)appare: progetti in cui la creazione di mappe e la percezione di luoghi e situazioni procedono di pari passo, con buona musica di sottofondo.
Articolo di approfondimento sul m(‘)appare
m(‘)appare Milano
aspetti di m(‘)appatura nella BuioMetria Partecipativa
NB: La partecipazione all’evento, per sabato 2 marzo dalle 18 alle 20 presso il “circolino” e’ gratuita, ma e’ gradita prenotazione a: info@pibinko.org o 3317539228.
L’Open Data Day è una giornata internazionale, giunta alla sua nona edizione, dedicata al celebrare gli open data -o dati aperti- e a dimostrarne l’uso pratico per le amministrazioni, le imprese e per la società.
Se la cosa vi pare esoterica, considerate che molti enti pubblici italiani hanno da tempo adottato la politica delle licenze aperte per il rilascio dei dati che producono, e che anche il settore privato non trascura questo settore. Potete anche vedere questo breve video per un’introduzione al tema (e per vedere un scorcio di Tatti, nei primi secondi).
Pibinko.org utilizza software libero dal 1994 e dal 2004 lo promuove attivamente. Dal 2008 si è applicato anche alla promozione dei dati liberi, sia con il sostegno ad alcune campagne del progetto OpenStreetMap (in particolare con m(‘)appare Milano).
Sempre dal 2008, la rete ha iniziato a occuparsi della vera e propria creazione di dati originali: prima con quelli delle campagne di citizen science sulla BuioMetria Partecipativa (dal 2008), poi -in collaborazione con vari osservatori astronomici amatoriali in Italia- con la creazione del Coordinamento italiano raccolta dati sull’inquinamento luminoso (CORDILIT, dal 2011). La gamma di dati si è ulteriormente arricchita dal 2014 con lamappa di comunità della Val di Farma, che l’anno scorso è stata anche inclusa in un rapporto della banca mondiale su 50 buone pratiche di riuso di dati pubblici da parte delle comunità locali. Dopo la partecipazione all’Open Data Day con un evento a Piloni nel 2013 e a Torniella nel 2017 e’ proprio la linea della documentazione della toponomastica dimenticata (o mai conosciuta) dalle carte ufficiali che pibinko.org ripropone l’edizione 2019, in una nuova sede.
L’appuntamento è quindi dalle 18 alle 20 di sabato 2 marzo a Tatti, frazione di Massa Marittima (GR), nella parte di colline metallifere da cui si vede il tramonto sull’isola d’Elba. Ci ritroviamo con base al “circolino” (all’angolo tra via delle mura e via del pino) per proseguire con il lavoro di interviste e digitalizzazioni avviato nel dicembre scorso, all’apertura del terzo festival d’inverno in Val di Farma. Il punto di raccordo tra la Val di Farma e Tatti e dato proprio dal torrente che dà il nome alla valle, la cui sorgente è praticamente a ridosso della zona in cui i tatterini vivono e lavorano, oltre ad avere legami di amicizia che con gli altri borghi delle colline metallifere che portano le varie mappe a congiungersi.
Lo stesso evento sara’ l’occasione per la rete pibinko.org per riassumere le fasi salienti della partecipazione a TourismA e dell’evento “fuori salone” organizzato sabato 24 presso l’Hotel Lombardi di Firenze (come ben spiegato in questo articolo).
La partecipazione all’evento e’ libera e gratuita, ma e’ gradita prenotazione a: info@pibinko.org o 3317539228.
La mappa, con una copia stagionata da dieci mesi di esposizione agli elementi naturali, e’ stata infatti staccata per essere riesposta nel micromuseo della Val di Farma & friends che troverete tra venerdi’ 22 e domenica 24 febbraio presso l’Hotel Lombardi di Firenze (in particolare ci sara’ una visita guidata fra le 18 e le 20 di sabato 24).
Per ulteriori informazioni sulla manifestazione, potete leggere la presentazione dell’evento, scrivere a info@pibinko.org oppure chiamare il 3317539228
Dal 2004 mi sono trovato periodicamente a partecipare a iniziative o a veri e propri progetti legati alla definizione di politiche e normative a varie scale territoriali.
Scala locale (comunale)
Vari percorsi partecipati legati alla definizione di soluzioni per questioni ambientali o territoriali a Cagliari, Gavorrano (GR), Scarlino (GR), Roccastrada (GR). A partire dal 2004.
Nel 2015 ho partecipato (in qualità di presidente di Attivarti.org) alla redazione del bilancio partecipato del Comune di Grosseto, con una proposta per la valorizzazione del paesaggio notturno per la fruizione da parte dei cittadini.
Scala locale (provinciale)
Nel 2009 ho partecipato come esperto alla revisione del capitolato tecnico per il bando di gara indetto dalla provincia di Grosseto per il cofinanziamento del Polo Tecnologico sulla meccanica (attivo dal 2016 a Cinigiano).
Nel 2011 ho partecipato al percorso “Chiamati in causa per investire”, proposto dalla Provincia di Grosseto per l’identificazione di priorità di spesa di circa 40 milioni di Euro (le proposte considerate interessanti emerse e riportate nella sessione finale riguardavano la palla a 21 e la buiometria partecipativa)
Scala locale (regionale)
In collaborazione con l’Ing. Francesco Giubbilini, sulla base dell’esperienza del progetto BuioMetria Partecipativa, abbiamo partecipato nel 2012 alla consultazione pubblica del Piano Ambientale-Energetico della Regione Toscana. Abbiamo fornito otto commenti. Quattro di questi sono stati accettati, in particolare quello che riconosce il cielo notturno come risorsa ambientale e turistica.
Scala nazionale
Sono stato invitato a partecipare alla redazione di una parte di legge nazionale (cui poi non ho potuto collaborare per motivi tecnici)
Scala comunitaria
Nel 2010 sono stato parte del gruppo di lavoro della Commissione Europea che ha prodotto l’articolo “A European perspective on Digital Earth” (una prospettiva europea sulla Digital Earth).
Nel 2011 sono stato invitato a un workshop organizzato da Centro Comunitario di Ricerca di Ispra e NASA per l’orientamento di fondi di ricerca (Socio-economic Benefits from the use of Earth Observation). In particolare per l’occasione proposi una presentazione dal titolo “Accounting for People in Earth Observation – Some Experiences from Italy” (considerare le persone nell’osservazione della terra – alcune esperienze dall’Italia). Da questa pagina sono scaricabili gli atti del workshop.
Nel 2015 ho partecipato a una giornata internazionale in cui esperti e cittadini si sono ritrovati per fornire proposte ai rispettivi governi nazionali per la definizione dell’agenda del COP15 di Parigi. In particolare, sono stato alla giornata di Firenze.
Attività di ricerca, trasferimento tecnologico, educazione ambientale di pibinko.org/Attivarti.org
aggiornamento: marzo 2017
1994-1997: Dottorato di Ricerca in idrologia – Politecnico di Milano. Attività nell’ambito del progetto comunitario HYREC, come esperto GIS e telerilevamento radar ad apertura sintetica.
1997-2002: Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna – gruppo di modellistica ambientale, con attività come esperto GIS, gestione dati ambientali e web. Attività di ricerca soprattuto nel campo della gestione delle risorse idriche e della cooperazione in ambito mediterraneo.
2007-2010: Responsabile relazioni esterne per l’Associazione Italiana per l’Informazione Geografica Libera (GFOSS.it), proponendo iniziative innovative come il progetto m(‘)appare Milano o produzione di “pubblicità progresso” (ambientate anche in Val di Farma)
2012-2013: Attività di “Citizen Science Coordinator” per il progetto ENVIROFI del 7° programma quadro di ricerca della Commissione Europea. In questo ruolo ebbi modo di proporre la bassa Toscana come sito di collaudo per una app per la registrazione di osservazioni sulla biodiversità (in particolare sugli alberi monumentali). Nell’ambito dello stesso progetto ho avuto modo di organizzare vari incontri di presentazione e workshop, tra cui un evento a Torniella -abbinato a una giornata di escursione al Belagaio- e un convegno presso la facoltà di agraria di Firenze.
Dal 2008: Progetto BuioMetria Partecipativa
2012-2016: Principale referente per l’Italia nella rete europea Loss of the Night, finanziata come progetto nel programma comunitario COST. In Val di Farma: nel marzo 2015, assieme al CNR IBIMET, abbiamo organizzato una campagna di misure di qualità del cielo notturno con la presenza di 12 ricercatori da sei nazioni europee, assieme a un evento di divulgazione pubblica.
Dal 2014: con le comunità di Torniella e Piloni e Scalvaia abbiamo avviato la creazione di una mappa partecipata della Val di Farma per documentare toponimi attualmente non presenti sulla carta tecnica regionale. Una versione zero della mappa fu prodotta nel 2014-2015 partecipando al concorso indetto dal progetto comunitario INVOLEN (tema: educazione ambientale). La mappa è stata poi integrata da altre testimonianze raccolte nel 2016-2017. I toponimi sono pubblicati sul portale Open Data della Regione Toscana.
2017: Come progetto BuioMetria Partecipativa abbiamo vinto un bando per cofinanziare (sotto forma di spese di trasferta) attività di divulgazione legata alla tutela e promozione del cielo notturno nell’ambito del progetto Stars4All del programma HORIZON.
Attività di educazione ambientale
In particolare nell’ambito del progetto BuioMetria Partecipativa dal 2008 abbiamo tenuto oltre 150 eventi di divulgazione ed educazione ambientale. Questi prevedono, ove richiesto, moduli specifici riguardanti gli effetti della luce artificiale notturna su fauna e flora e sono già stati ospitati sia nell’offerta formativa ufficiale di alcune scuole (es. Provincia di Livorno nel 2012), che oggetto di lezioni universitarie (Politecnico di Milano, 2011 e 2015), che di manifestazioni nazionali (M’illumino di Meno, 2010, 2011, 2014, 2015 e 2016).
Contatti consolidati con
Politecnico di Milano, Dipartimento di ingegneria civile e ambientale (sezione idrologia)
CNR – Istituto di Biometeorologia (sede di Firenze)
CRS4 – Gruppi di meteorologia, GIS e visualizzazione scientifica
Università di Pisa – Dipartimento di Biologia
Agronomi forestali e zoologi (attualmente soprattutto in zona Grosseto, Livorno e Pisa)
Società di consulenza e ingegneria ambientale e pianificazione territoriale
Esperti europei in tema di luce artificiale notturna
Collaborazioni con
Università di Firenze – Facoltà di Agraria
La Sapienza di Roma – Facoltà di Fisica
Università di Napoli – Federico II – Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali
Aspetti di “innovazione sociale digitale” nei progetti a cura di pibinko.org
2007 Utilizzo di immagini satellitari assieme ai giocatori di Torniella per identificare possibili aree di gioco per la palla a 21 a Chicago [2] (le zone identificate sono state successivamente validate dal nostro contatto a Chicago). Vedi anche l’anteprima del documentario su questa.
2008 Progetto m(‘)appare Milano]: tre mesi di mappatura partecipata della città, con una radio locale come media partner, e la creazione del termine m(‘)appare.
2008 Avvio del progetto Buiometria Partecipativa dalla Val di Farma. Il progetto include metodi partecipati, licenze open data per la distribuzione delle misure effettuate, sistemi open source per la parte software (servizio di TG2 Costume e Società)
2009 Progetto Ortinconca – a Milano
2012-2013 Ho lavorato come citizen science coordinator nel progetto comunitario ENVIROFI. In questo ho ideato e coordinato un iniziativa chiamata “Citizens in Tuscany” per il collaudo di app sulla biodiversità forestale. La bassa Toscana è stato il sito principale dell’iniziativa, assieme alla città di Firenze.
2013 – Evento dell’Open Data Day organizzato in Val di Farma (all’agriturismo Casa del Chiodo, Piloni).
2015 Con un gruppo di lavoro da Torniella e Piloni abbiamo partecipato al concorso internazionale per location-based games di educazione ambientale indetto dal progetto comunitario INVOLEN.
[nota: pagina aggiornata al 26-12-2016…alcuni link da inserire]
Per quel che ne so, il termine e il concetto di m(‘)appare sono stati proposti per la prima volta dal sottoscritto nel mese di marzo 2008, nell’ambito del lancio della campagna di mappatura M(‘)appare Milano, sotto l’egida di GFOSS.it.
Fu il brand che creai per chiamare una versione “localizzata”, anche in termini culturali, dei mapping party promossi dalla comunità di OpenStreetMap e che in Italia si erano già svolti in Alto Adige, a Pavia e ad Arezzo.
La cosa piacque ed fu riproposta anche in altre sedi oltre a Milano. Abbiamo avuto modo di collaborare con GFOSS.it per m(‘)appare, Ferrara, Portofino, Verona (per preparare la mappa dell’edizione 2008 del Festival Tocatì), e il Monte Antola, sopra Genova.
Oltre alle azioni, ci siamo confrontati con le spiegazioni. Ho avuto modo di sviscerare il concetto di m(‘)appare in varie occasioni di confronto e dibattito:
Creative Commons Festival Parma (estate 2008)
Linux Day a Grosseto con la proposta per m(‘)appare la Maremma (ottobre 2008)
Politecnico (luglio 2008) ed Ecomuseo Urbano Milano Nord (2011) a Milano
IUAV Venezia (settembre 2008) con un intervento dal titolo “Liberiamo le mappe..e poi cosa ci facciamo?”
Dopo una prima fase prettamente “geomatica” il tema del m(‘)appare si è allargato…a un certo punto abbiamo iniziato a parlare di m(‘)appare l’altra metà del paesaggio, come sinonimo della BuioMetria Partecipativa.
Più recentemente abbiamo iniziato a utilizzare l’espressione m(‘)appare non solo riferendola a processi o a cose, ma anche alle persone: si veda la serata per m(‘)appare Maurizio Bacci tenuta al termine del Festival d’inverno in Val di Farma nel dicembre 2016.
Non solo estetica e idealismo
I progetti che abbiamo proposto via via per m(‘)appare non sono mai stati “perché è bello“.
In un’ottica di promozione sociale, sicuramente le iniziative legate al m(‘)appare hanno determinato delle belle storie in bei posti con bella gente (vedi video e foto): hanno anche determinato ricadute in termini di pubblicità, formazione professionale, reddito e indotto economico.
Ciò suona strano ad alcune realtà di volontariato -così come a diverse realtà aziendali- che abbiamo conosciuto negli anni.
Tuttavia, a ben leggere la Disciplina delle associazioni di Promozione Sociale (L. 383/2000, la norma di riferimento per soggetti come GFOSS.it o Attivarti.org), è possibile vedere le attività di una A.P.S. come una sorta di incubatore in cui si svolgono attività qualificanti e da cui, con un po’ di fortuna, può derivare anche lavoro e reddito, come in effetti è successo per diversi dei soggetti che conosciamo (sia in ambito Attivarti.org che altrove).
…non è la settimana enigmistica, ma…
Premesso che è veramente difficile inventare qualcosa oggi, mi sento di dire che il termine m(‘)appare, quando nacque, era originale e nasceva da un percorso originale. Qualora altri avessero riferimenti documentati al termine m(‘)appare prima del marzo 2008, mi farebbe piacere conoscerli per correggere questo dato (info@pibinko.org).
Nel tempo, assieme ai colleghi che hanno lavorato duramente per creare le condizioni per m(‘)appare (cito anzitutto Stefano Costa, Luca Delucchi, Francesco Giubbilini e Claudio Spinosi), abbiamo avuto modo di incontrare altre realtà che facevano e fanno tuttora cose simili.
Questo va benissimo, e anzi è da incoraggiare, quando si riconosca che possono esistere realtà parallele che fanno le cose (se no esisterebbe un solo falegname in tutto il mondo) e -in seconda battuta- quando si possono definire collaborazioni che tali siano, o spazi per non sovrapporsi.
Operando in partenza secondo paradigmi di licenze libere, Creative Commons, Open Data, ecc, e non avendo (sempre) un ufficio legale a disposizione…che si fa: si dedica energia a seguire interessanti ma faticose diatribe sui diritti d’autore e sui marchi depositati? …forse se fossero quelli tedeschi e in banca…forse…
Altrimenti ci spiace per loro, e magari lungo il percorso ci sarà modo di riconfrontarsi su basi più consapevoli (in dieci anni è capitato 2-3 volte almeno, è capitato prima su altri argomenti e ricapiterà).
Dal 1993 mi occupo, a vario titolo, di sistemi informativi territoriali, gestione dati (prevalentemente ma non esclusivamente ambientali) e web. Le attività che ho svolto riguardano:
Integrazione di dati satellitari da radar ad apertura sintetica e modelli idrologici distribuiti
Identificazione di aree inondate tramite telerilevamento satellitare
Progettazione e sviluppo di Sistemi web-GIS per la promozione di aree industriali (base dati di gestione e applicazione per la selezione di lotti liberi per nuovi insediamenti)
Sistemi di supporto alle decisioni per la gestione di risorse idriche
Sistemi informativi per lo sviluppo d’area (mappatura di indicatori socioeconomici)
Text mining
Web GIS per applicazioni turistiche
Progetti di conversione dati (da CAD a GIS, da GIS a GIS)
Rilievo di reti tecnologiche in siti industriali
Sistemi informativi territoriali, gestione ed elaborazione dati relativi a indagini di caratterizzazione, studi e progetti di bonifica di siti contaminati
Analisi spaziali e calcoli per la progettazione di grandi impianti di fitodepurazione
Sistemi di gestione documentale a supporto di grandi programmi di studio e/o bonifiche di siti contaminati
Consulenza, supervisione, e controllo qualità in attività di rilievo GPS (1)
SITAI WEB Sistema informativo per le aree industriali della Sardegna (1999 – non più online) – Leggi l’articolo da Mondo GIS del Settembre 2001
Sistema Informativo per lo sviluppo d’area (2000-2004) non più online (articolo del FORMEZ)
Definizione specifiche per sistema Sharepoint supporto di un grosso programma di caratterizzazione ambientale, bonifica e monitoraggio di un gruppo multinazionale (2006-2010)
Il caso della mappa di comunità della Val di Farma compare tra 50 esempi documentati a livello mondiale dal titolo: Identifying success factors in crowdsourced geographic information use in government. Pagine 54-55 del documento che trovate qui.