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promemoria – 11 marzo a Milano: Mappe e carte di comunità di terra, di mare e di cielo a Fa’ la Cosa Giusta

Dalle 14 alle 15 ci troverete negli spazi dell’edizione 2017 di Fa’ la Cosa Giusta con un evento dal titolo come al solito giudicato troppo lungo dagli esperti di comunicazione e marketing.

Non è la prima volta in questo evento: nel 2008 ebbi modo di presentare l’esperienza della palla a 21 a Chicago e quella di m(‘)appare Milano nello spazio del decennale di Avanzi, e un paio di anni dopo partecipai allo stand dell’associazione Ortinconca, per cui avevo realizzato la mappa della distribuzione dei semi antichi con cui si stava provando a imbastire la mappa delle realtà legate agli orti “alternativi” di Milano di quegli anni.

a) Vedi la scheda dell’evento sul sito di Fa’ la Cosa Giusta.

b) Leggi un pensiero sulla presentazione che pensiamo di fare, a cura di Giancarlo da Miele:

Chi le chiama mappe, chi le chiama carte. Comunque servono a tenere una traccia, a capire un contesto, a ispirare una passeggiata, a studiare un attacco militare o la bonifica di un sito contaminato, a decidere dove irrigare di più e dove di meno. Le mappe stanno allo spazio come i calendari stanno al tempo, sono strumenti per dare dei confini e dei riferimenti in una o più dimensioni. Come tutti gli strumenti, ci sono quelli progettati e realizzati “dall’alto” e quelli “dal basso”. Si può costruire un aereo di linea, o un aereo di carta. Con tutti e due si può fare un viaggio. Quello che cambia è quanto si è speso per raggiungere una mèta.

Mappa della Corsica in pane Carasau (prodottasi da sé). Gennaio 2017

La presentazione racconterà alcune esperienze di creazione di mappe avviate nel 2006 da parte di un gruppo di lavoro che ha messo insieme esperienze nate da percorsi diversi, un po’ alti e un po’ bassi (secondo il giudizio su “alto” e “basso” dato in Europa negli ultimi 70 anni): dottorati di ricerca, colpi di mazza a spaccare pietre nei cantieri, parchi tecnologici e scientifici di regioni meridionali, taglialegna a fianco dei parchi naturali della bassa Toscana, tutti accomunati dal fatto di adottare un paradigma free/open source da un punto di vista tecnologico (e non solo). Fatta la somma: il rilievo non è completato, ma abbiamo parti di terra di mare e di cielo da mostrare, e bisogno di una mano per proseguire a tracciare la rotta verso la Valle che non c’è.

c) Dovendo salire a Milano per l’11, il gruppo di lavoro sarà in paraggi mediopadani da qualche giorno prima e ripartira almeno il 13. Se non potete presenziare il giorno 11 pomeriggio, ma siete interessati a cimentarvi con geometrie di terra, di mare e di cielo, potete scrivere a info@pibinko.org o chiamare il 351 133 7020.

Il progetto di revisione e implementazione della rete escursionistica di Castelnuovo di Val Di Cecina

In collaborazione con    IRIS Ambiente:

riqualificazionesentieristicacastelnuovo_locandinaserata21-10-16

LA RIQUALIFICAZIONE DELLA SENTIERISTICA COMUNALE

Per un turismo sostenibile generatore di nuove economie locali

21 ottobre 2016, ore 21 – ex cinema Tirreno p.zza Matteotti, Castelnuovo Val di Cecina (PI)

Castelnuovo Val di Cecina, situato nel cuneo di territorio pisano a sud di Volterra che fa da cerniera tra il senese, le Colline Metallifere grossetane e la costa etrusca verso Piombino, costituisce un angolo di Toscana amato dagli aficionados, ma non conosciuto da molti. La zona può essere apprezzata per la singolare commistione di bellezze naturalistiche e paesaggistiche tra le valli del Pavone e del Cecina, cui si affiancano testimonianze antiche e moderne legate agli insediamenti minerari e geotermici, senza trascurare le vestigia
archeologiche etrusche, romane e medievali.

Il percorso probabilmente più noto al grande pubblico è quello che dalla frazione di Sasso Pisano consente di visitare la zona delle Biancane e Fumarole, con i suoi spettacolari fenomeni geotermici naturali. Ma su Castelnuovo sono stati identificati altri 11 sentieri principali che, in una lunghezza complessiva di circa 80 km, consentono di esplorare numerose altre peculiarità del territorio e apprezzare paesaggi suggestivi, seguendo percorsi con livelli di difficoltà diversi, con opzioni sia per escursionisti principianti che per esperti di trekking.

Il Comune già una decina di anni fa aveva curato l’edizione di una carta degli itinerari escursionistici e turistici, distribuita gratuitamente presso l’ufficio turistico comunale e tuttora disponibile. Col passare degli anni si è però resa necessaria una revisione della rete sentieristica con tre finalità:

  1. confermare la praticabilità dei percorsi e identificare le principali necessità di manutenzione;
  2. orientare l’integrazione dei sentieri di Castelnuovo con i più recenti sviluppi regionali del settore, in particolare la RET (Rete Escursionistica Toscana) e i raccordi con itinerari legati a comprensori più vasti, tra cui la Via Francigena;
  3. costituire una base informativa digitale utile sia per la gestione manutentiva che per il marketing turistico.

Nella prima metà del 2016 il Comune ha quindi avviato un lavoro capillare di rilievo e di documentazione.

Con il supporto della IRIS Ambiente, società con esperienza trentennale nei settori dell’ambiente e del turismo sostenibile , è stata verificata la rete sentieristica, ora informatizzata e disponibile per gli uffici tecnici comunali in formati aperti, che consentono di visualizzare le informazioni tramite tecnologie cartografiche innovative. In parallelo all’identificazione delle necessità di manutenzione, sono state raccolte numerose foto di paesaggi, particolarità geologiche e naturalistiche e dettagli dei borghi che, oltre a documentare il lavoro svolto, potranno essere riutilizzate per la redazione di contenuti per la promozione del territorio castelnuovino.

Da segnalare che, per mettere a punto un efficace modello di gestione dei sentieri, sono stati raccolti dati e consigli presso il comune francese di Les Vans, recentemente gemellato con Castelnuovo, il cui territorio, sito nella regione dell’Ardèche, è interessato da importanti flussi e attività di turismo ambientale.

Una parte fondamentale del lavoro svolto ha riguardato il contatto diretto con numerosi soggetti sul territorio. Dal confronto con associazioni, esperti e residenti è stato possibile arricchire le analisi svolte dai tecnici con indicazioni emerse dal punto di vista di chi vive sul territorio e ne fa un uso ricreativo, a piedi, in bicicletta e a cavallo, aiutando così a caratterizzare le proposte per la revisione della sentieristica attuale in modo da stimolare la presenza di visitatori sia dai comprensori limitrofi che da altre regioni italiane e  straniere.

Nel progetto curato dalla IRIS vengono infine individuate le azioni prioritarie da intraprendere ai fini della promozione turistica e quindi della crescita dell’indotto socio-economico. Queste comprendono attività tecniche, come la selezione di sentieri da proporre come aggiunte alla rete escursionistica toscana o l’attuazione di interventi di miglioramento paesaggistico-ambientale, azioni di comunicazione, quali la creazione di un sito web dedicato e la diffusione degli itinerari tramite social media ed eventi, attività di animazione e orientamento, tramite il coinvolgimento di operatori locali, giovani e istituzioni dei territori limitrofi o comunque affini.

Per ulteriori informazioni: bacci@irisambiente.it

logo_iris

Toscana e Lombardia: un confronto tra i nomi delle strutture ricettive

I grafici sotto sono un’estrazione dai data set per le strutture ricettive di Toscana e Lombardia, e indicano la frequenza dei termini nei nomi delle strutture (si sono riportati solo i primi venti posti nella classifica).

Curiosità, magari non per gli addetti ai lavori: in Toscana non esistono strutture che si chiamano “motel”.

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nomistrut_lombardia

Fonte dati: portali open data di Regione Toscana e Regione Lombardia. Elaborazione: pibinko

m(‘)appare gli esperti dei gruppi di lavoro specifiche dati INSPIRE Annex 2 e 3

Tra il 2010 e il 2012 circa 200 esperti da tutta Europa hanno prestato la loro opera per definire le specifiche dati della Direttiva Comunitaria INSPIRE. Gli esperti erano divisi in diciannove gruppi, ciascuno riferito a un tema (aree protette, condizioni atmosferiche, reti tecnologiche ecc).

Avendo lavorato come facilitatore per uno di questi gruppi -in particolare per quello detto Production and Industrial Facilities- partecipavo con frequenza almeno biennale a incontri dove una parte di questi esperti era convocata, e con i mezzi elettronici si seguivano ulteriori carteggi, ma è difficile conoscere tutti.

Sono sempre stato incuriosito da quello che poteva essere un colpo d’occhio della provenienza di questi esperti e quindi, complice un venerdì di recupero, ecco qua la mappa.

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I dati:

  • Germania 25
  • Regno Unito 20
  • Spagna 20
  • Francia 14
  • Paesi Bassi 12
  • Norvegia 11
  • Italia 10
  • Commissione Europea 9
  • Belgio 8
  • Svezia 7
  • Polonia 6
  • Finlandia 5
  • Ungheria 5
  • Austria 3
  • Rep. Ceca 2
  • Slovacchia 1
  • Lettonia 1
  • Romania 1
  • Bosnia-Erzegovina 1
  • Macedonia 1
  • Grecia 1
  • Turchia 1

 

 

Note:

  • viene mostrata non la nazionalità dell’esperto, ma il paese di riferimento dell’organizzazione per cui l’esperto lavorava. Per gli esperti facenti riferimento a organizzazioni facenti parte della Commissione Europea o altro ente amministrativo della UE, ho messo un punto, rappresentato in verde, sul Lussemburgo.
  • La presenza nell’elenco è svincolata dall’effettivo contributo in sede operativa
  • La mappa è stata elaborata a partire da http://inspire.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/2/list/30, con l’aggiunta di Heinrich Geerling (Production and Industrial Facilities). Da considerare che nel corso dei due anni l’elenco è stato dinamico (alcuni esperti definiti inizialmente hanno poi lasciato l’incarico e sono stati sostituiti). Si considera comunque il quadro ragionevolmente rappresentativo.

Per eventuali commenti e integrazioni: info@pibinko.org

Quasi pronti per lo hackathon Connected Automobiles 2015 a Monza (29-30 ottobre)

ca-hackaton2015

Ci siamo quasi. Tra una settimana comincia lo hackathon per Connected Automobiles 2015, che si terrà presso l’autodromo di Monza.

Una particolarità dell’evento sarà la possibilità per gli sviluppatori di sperimentare direttamente le loro soluzioni con delle connected cars disponibili sulla pista, il che non capita tutti i giorni.

Per la parte geografica, porteremo una selezione di dati e API provenienti dai principali portali diffusi sul territorio nazionale.

Sono sempre aperte le iscrizioni all’evento.

Per tutte le informazioni potete visitare il sito: http://www.connectedautomobiles.eu/hackathon/