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Impressioni di febbraio: Open Geodata Day 2014

oupendatadei2014Giovedì 27 febbraio si è tenuto a Roma il secondo (se non sbaglio) Open Geodata Day. La manifestazione ha visto la presenza stimata di oltre 500 partecipanti (risultavano 505 registrati prima dell’evento). La giornata era divisa in una sessione plenaria della mattina, e quattro sessioni parallele nel pomeriggio. Alcuni stand di operatori privati e associazioni.

L’anno scorso ero fortemente tentato di partecipare, ma non avevo potuto, e quindi sono partito a orari antelucani da Grosseto con molta curiosità e un po’ di “aspet” (dicono che è bene non avere mai aspettative su cose future, ma un poco va bene).

La giornata è finita verso le 18.30, salutando una delegazione pugliese di affiliazione mista (public-private stakeholders).

In mezzo che cosa ho visto:

  • qualche ex-collega GFOSS.it
  • qualche ex passionista OSM
  • qualche possibile neo collega spaghetti open data (fa sempre effetto la prima volta che vedi esistere nel mondo fisico una persona della quale leggi mail da due anni)
  • interventi via twitter, interventi dal vivo.

Non ho la pretesa di fare una sintesi critica della giornata, anche perché -ammesso di averne gli strumenti dialettici- alle 15 ero già cotto dalla sveglia alle 04.15, per cui potrei non essere il miglior testimone.

Però un paio di cose le ho notate

  • La convivenza nella stessa presentazione delle quattro parole Open, Street, Map, Inspire, il che mi ha fatto piacere e creato un po’ di amarcord;
  • La volontà di stimolare la comunità e gli stakeholder;
  • Una volta di più (dal 2006), la convivenza in una stessa comunità (anche se suona un po’ come comunità di recupero, preferisco l’italiano al “community“) di una dimensione passionistica, una dimensione professionale, e una di ricerca.

Interessante anche l’esercizio di chiedere a ogni partecipante di scrivere su un biglietto prestampato “quale app mi piacerebbe veder realizzata, che attualmente manca dal mercato ecc ecc.”. Purtroppo mi sono scordato di restituire il tagliando compilato, pur essendo stato sollecitato dalla segreteria del convegno quando sono andato a richiedere l’attestato di frequenza. Chiedo venia agli organizzatori e vediamo se riesco a colmare la lacuna nelle prossime settimane.

 

 

“Inspirate”, espirate, piegate le braccia e…via con la consultazione pubblica

Nel maggio 2007 fu approvata la direttiva europea INSPIRE. Se non siete professionisti nel campo dell’informatica applicata alla cartografia, o dipendenti o consulenti di enti pubblici sopra il livello comunale impegnati con dati territoriali, è possibile che abbiate passato gli ultimi sette anni della vostra esistenza senza sentirla nominare.

E’ anche possibile che non ne sentirete parlare per un bel pezzo in avanti. E’ un po’ una cosa per addetti ai lavori. E però, come diceva un noto adagio: non tutti si occupano di INSPIRE, ma INSPIRE si occupa di tutti noi.
La direttiva definisce le regole per istituire un’Infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea. Ipotizziamo che tutti i lettori sappiano cos’è la Comunità europea e concentriamoci sugli altri due concetti.
L’informazione territoriale: non è articoli di giornale che parlano del paesaggio o di turismo. Se vi portate sul punto più alto vicino a casa vostra (ma viene meglio se state in montagna o in collina vicino a una città) e guardate in basso vedrete fiumi, alberi, strade, palazzi, aerei che atterrano o vi sorvolano, ciminiere. Magari il mare, se siete sul versante giusto, e se no catene montuose con formazioni geologiche imponenti. Nello stare sul crinale, sentirete una brezza serena, o un vento freddo. Quando poi tornate a casa, incrocerete un camion che consegna verdura, una manifestazione per la minacciata chiusura di una fabbrica, e rientrati in casa leggerete un articolo di giornale che parla di recenti smottamenti dall’altra parte della valle, o dell’inaugurazione di un percorso di trekking transfontaliero.

Per ognuno degli elementi che avete visto (e vissuto) tra la vostra gita in cima al monte e il vostro rientro a casa, da qualche parte -in un ufficio cartografico regionale, in un ministero, o presso una ditta di rilievo- esistono mappe e tabelle archiviate in potenti dischi di potenti computer: quanto è alta la montagna, qual è la temperatura media in città e così via….questa è informazione territoriale…l’informazione che può essere associata a una località o un punto nello spazio.

Uno dei problemi legati all’informazione territoriale raccolta sin da quando gli egizi misuravano i campi nella valle del Nilo, è che è stata storicamente divisa, tipicamente per stati e nazioni. Le mappe servivano (servono) a conoscere meglio il territorio, e storicamente era bene condividerle con gli amici, mentre con quelli meno amici non c’era troppo bisogno di far sapere il percorso più veloce per invadere i miei campi di grano, o l’ubicazione delle mie raffinerie.
Dopo la seconda guerra mondiale, in Europa, il clima è un po’ cambiato, e l’Unione Europea ci vuole unire, per cui dobbiamo unire anche le mappe.
La cosa diventa a volte una necessità di ordine superiore. Se si verifica un’alluvione sul Reno (non quello di Bologna, quello più su), hai voglia a spiegargli che l’acqua va in tre stati diversi…e capire come organizzare un intervento di protezione civile richiede che stati diversi mettano le mappe in comune.
INSPIRE è nata appunto per facilitare il “mettere le mappe insieme”, attraverso una infrastruttura con l’effetto previsto di ridurre i costi, accelerare i tempi, migliorare la qualità degli interventi sul territorio e magari creare nuove opportunità di mercato. Uno studio di qualche anno fa, ipotizzava un risparmio di 90 milioni di euro all’anno per stato membro che avesse recepito e implementato nel migliore dei mo(n)di le indicazioni derivanti dalla direttiva. Nel tristo clima delle spending review magari 90 milioni all’anno per stato membro non sono la principale voce di risparmio, ma comunque non li butterei via.
Spiegare meglio i meccanismi di questo processo, che richiederà ancora diversi anni per andare a regime, non è immediato in un’unico articolo, e risulterebbe tedioso. Ci tenevo però a parlarvene oggi, perché c’è ancora qualche giorno per partecipare alla consultazione pubblica sull’implementazione della direttiva. Per partecipare serve l’informatica e pure l’internet, ma non l’inglese . Alla consultazione possono partecipare tutti -anche privati cittadini- ed è prevista l’opzione “non saprei” come risposta alle domande.

Se avete un quarto d’ora di tempo e non siete indifferenti al concetto di Unione Europea, potete considerare la possibilità di partecipare alla consultazione (e se lo fate, mi farà piacere se me lo fate sapere!).

ENVIROFI

(Marzo 2012-Luglio 2013)
Coordinamento attività di citizen science nell’ambito di un progetto di ricerca comunitario (FP7) per lo sviluppo di servizi web per la raccolta di dati sulla biodiversità (progetto ENVIROFI). In quest’attività era prevista anche la revisione di specifiche per lo sviluppo di applicazioni mobili con mappatura dei dati.

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http://www.envirofi.eu/citizens.aspx

Presentazione dell’esperienza “Citizens in Tuscany” alla conferenza INSPIRE, Firenze

Avendo appreso che la conferenza INSPIRE 2013 si sarebbe tenuta a Firenze, città che era gemellata con la bassa Toscana nel progetto in cui operavo come citizen science coordinator, proposi ai referenti ENVIROFI di organizzare un evento di coda (in effetti a progetto concluso) in modo da poter condividere i risultati del lavoro svolto nell’ambito di questa importante rassegna. La proposta fu accettata e ne scaturì uno workshop presentato qui sotto, organizzato assieme a Jose Lorenzo (responsabile del progetto) e Carlos Granell (referente tecnologico per il Joint Research Centre di Ispra).

Nello workshop presentavo anche in dettaglio le attività che si erano tenute fra il 2012 e il 2013 nello scenario “Citizens in Tuscany”:

ENVIROFI: Environmental Services in the Future Internet

Jose Lorenzo, Andrea Giacomelli and Carlos Granell

(Submission #56)


Summary

Workshop description and goals As part of the Future Internet –Public-Private Partnership programme, the ENVIROFI project consolidates the Future Internet requirements from the Environmental Usage Area perspective and provides technical specifications and prototypes of interoperable geospatial Environmental Enablers. At the INSPIRE 2013 conference the ENVIROFI workshop will showcase:

• The Biodiversity Survey Application (BIO App) aims to support the preservation of biodiversity enabling users to survey, analyse, quality assure, persist and disseminate biodiversity data.

• The Personal Environmental Information System (PEIS) is a fully customizable, interactive mobile application that enhances the human to environment interaction by providing personalized information on air pollutants, pollen and meteorological conditions. • The Marine Asset decision Support Tool (MAST) is a web portal that mashes together a number of freely available information and data feeds to monitor operational weather conditions in Galway Bay, Ireland.

It should be noted that the BIO App included a specific series of testing activities in Tuscany, and in Florence in particular, with the use of open data on trees provided by the Municipality. For this reason during the whole duration of the conference it will be possible for attendees with an adequate Android smartphone to test the application itself in the surroundings of the conference area, or in other parts of the city they will be visiting during their stay.

The main goals of the workshop will include: • Reporting on lessons learned, i.e., how the environmental and geospatial informatics community can benefit from Future Internet technology, but also vice versa. This will basically encapsulate our project activities over the last two years and provide the forum for demonstrating the ENVIROFI applications we developed.

• Introducing the concept of open innovation, related methodologies and the arising potential to the environmental and geospatial sector.

• Presenting and simulating discussions around possibilities for connecting environmental and geospatial information and services with the capabilities of ‘foreign’ domains, in order to establish common benefits and impacts.

Intended audience The workshop addresses researchers, innovators, SMEs, public administration, and citizens in general interested in ICT based solutions, particularly those with a strong interest in contributing with or benefiting from geospatial and environmental information and services and Future Internet technologies.

Keywords

Multi-disciplinary e-infrastructures
Marine and coastal environment
Public and Private Sector partnerships
Air quality and emissions
Nature and Biodiversity
Citizen science/crowd sourcing
Environment and health ( pesticides, noise, genetically modified organisms, air/water/soil pollution)
Cloud computing
Sensors and Sensor web

A Firenze: http://inspire.ec.europa.eu/events/conferences/inspire_2013/index.cfm/page/ws

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