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Maremma? Amara? (alias quella volta con Bob a Milano che invita la gente a venire in vacanza a febbraio)

[musica consigliata: (Doing the) Boom Boom, di Eli Paperboy Reed, che il 9.5.2014 suonava a Milano e potemmo andare a vedere dopo il viaggio da Torniella alla metropoli]

PREMESSA

Nel 2014, per tenersi in allenamento dopo la missione della palla a 21 a Chicago del 2007 (cfr. Cronaca Vera, Il Tirreno e Youtube con inserti da un servizio su Comcast Sports News) si decise di organizzare un’operazione analoga su Milano. Il tutto si svolse su due fine settimana in zona Isola e prevedeva l’allestimento di una mostra sul gioco della palla, alcune dimostrazioni e momenti di cimento con i residenti della metropoli e annessa degustazione di prodotti bòni dalla Bassa Toscana.

Bob sul set fotografico per la mostra del “Cangialli”, marzo 2019 (vedi articolo)

Nel primo fine settimana eravamo Bob (a sinistra nella foto di repertorio, originariamente pubblicata nel primo episodio della rubrica Bosco Riserva) e il sottoscritto.

Durante il viaggio e durante tutto il soggiorno si ripeté più volte una situazione che si trasformò in bonario tormentone: le persone che si avvicinavano giustamente chiedevano “Ma voi da dove venite?“. E in genere Bob, più chiacchierone, rispondeva “dalla Maremma“, dato che pochissimi conoscono la Val di Farma (che in effetti non è in quella che viene considerata la Maremma).

La reazione tipica all’evocare la Maremma era “che bello!“. E Bob a quel punto aggiungeva: “Sì, bello: venite a febbraio!” (e rideva, aggiungendoci quando possibile una pacca sulla spalla con mano da muratore).

Non abbiamo tenuto il conto ufficiale, ma come battuta ci dicevamo ogni volta “e quarantanove…e cinquanta…“. Insomma: tanta gente, direi la stragrande maggioranza associa una “grande bellezza” non solo a Roma, Caput Mundi, ma anche alla zona della ex-provincia di Grosseto.

TEMA

Questo tema della Maremma, una volta amara, che ora è la terra più bella del mondo, non è solo pour parler o gioca jouer. Le implicazioni che derivano da questo cambio di paradigma in termini di relazione col territorio hanno ripercussioni reali su politiche di sviluppo, formazione, cultura e chi più ne ha più ne metta.

E questa storia è da anni che si elabora, con il gruppo con cui collaboro. A valle delle elaborazioni, si provano anche a fare -nel nostro piccolo- delle (spieg)azioni per condividere un punto di vista non alternativo o contrapposto, ma complementare.

Complementare a quello, generatosi negli ultimi 40-50, anni nei confronti di varie zone rurali che una volta erano considerate terre “difficili” (ma quali sono le zone rurali che sono mai state “facili”?) e oggi sono percepite dai residenti delle smart city come oasi paradisiache: la Maremma è un esempio, ma ne potrei citare diversi altri con cui mi sono confrontato, in particolare dal 1997.

Una delle ultime sintesi sull’argomento è nata un paio di settimane fa, durante la raccolta delle ultime olive alla Collacchia…poche quest’anno, ma ovviamente bòne spesciali.

Diversi amici mi hanno incoraggiato a pubblicare il testo, che trovate sotto, e che potrà apprezzare meglio anche il lettore web, avendo seguito la premessa di cui sopra.

LOTTAVA RIMA

Eravamo la’ a Milano, in un giorno non lontano

Senza fretta, senza pesi, soli in mezzo ai milanesi

Si giocava con la palla: rimbalzava, e vai a chiappalla

Si avvicinan due ragazze, sembran giusto incuriosite

Chiede una, la piu’ sveglia, “Ma voi da dove venite?”

Gli risponde Bob con flemma “Noi si vien dalla Maremma

Ora, ‘unn e’ proprio vero, ma e’ si’ giusto pe’ capissi

Che’ se dici “Val di Farma“, non lo sanno e poi ci glissi…

…ma tornando al dialoghello …”La Maremma…ma che bello”

“Ci sono stata quest’agosto…quanti bagni, che bel posto”

Allor Bob rivolge un ghigno all’amico men sanguigno

Lui ricambia, gia’ lo intende: dir ” Maremma ” sempre prende

Ma ti sfizia per l’estate, vieni qua con le brinate

No concorsi, niente premi…a volte ti ci fan sentire, scemi

E se vuoi davver guardare mica trovi solo il mare

La montagna, i colli e ‘l fiume…pochi suoni, manco un lume

Ma non voglio divagare, cara amica di citta’, non vorrei perdessi tempo nella tua complessita’

Se pensassi di tornare, se ‘sto spazio t’appassiona

Guarda il sito di pibinko, e poi chiama, scrivi o suona

E POI?

Altri episodi di ragionamenti condivisi su questo tema sono ad esempio “La Valle che non c’è” e il podcast di Maramao su m(‘)appare l’altra metà del paesaggio e comunque scorrendo www.pibinko.org troverete altri spunti e cose fatte.

Aggiornamento 15-1-2024: molte altre cose (tutto su https://www.pibinko.org e http://www.jugbandcm.it).

Mi farebbe piacere anche a sentire la vostra.

[CONTINUA…]

Cross- o Multiple posting nel 2015? Questo non è il dilemma (parte 1)

logo_ritratti…Eccoci per la prima puntata di una nuova rubrica, in cui dedicheremo attenzione al galateo dello stare in rete. Una delle tendenze fondamentali per le collezioni autunno-inverno sarà se praticare il cross-posting o il multiple posting nelle mailing list.

Ma prima di introdurre il nostro graditissimo ospite, opinionista -no, che dico- influencer  di fama mondiale, partiamo con un motivetto sulla base di “Nessuno mi può giudicare” della intramontab-b-ile Caterina Caselli.

[FADE TO]

La verità` a chi fa male, lo so…
La verità` a chi fa male, lo sai

Qualcuno mi può giudicare, magari tu

(Il cross-posting ti fa male, chi sa?)

Per te ho sbagliato più volte, e magari più

(Il cross-posting ti fa male, chi sa?)
Dovresti pensare al resto
Magari anche un po’ al contesto
C’è già tanta gente che
ce l’ha su con noi, chi sa perché, poi?

Ognuno ha il diritto di scrivere come può
(Il cross-posting ti fa male, chi sa?)
Per questo una cosa si scrive e quell’altra boh
(Il cross-posting ti fa male, chi sa?)
Se scrivo su due lis-te
ti basta sapere che
non vedo la differenza tra spaghettiopendata e gìfosspuntoit
e ne ho scelte tre

Forse ho sbagliato nel 2007 a quel linux dèi
si diceva del software la libertà
ma c’era parecchio una questione di e-mail
forse un giorno si capirà un po’ come si sta

Molto, molto più di prima io amerò
un concetto che non condividerò
e d’ora in avanti prometto che
quel che ho fatto lì non farò mai più

Ognuno ha il diritto di scrivere come può

(Il cross-posting ti fa male, chi sa?)
Per questo una cosa piace e quell’altra boh

(Il cross-posting ti fa male, chi sa?)
Se scrivo su due liste
ti basta sapere che
tra cross- e multiple posting la differenza è labile
quindi fai un po’ te

Forse ho sbagliato a Bolzano, forse per e-mail
non era per insincerità
io a chi chiedo scusa, e chi sa perché?
Sta di casa qui la mortadellà.

Fotoreportage della gita a Imola del 9-7-2015 (èisiii-diii-siii)

[colonna sonora consigliata: Whole Lotta Rosie, 1977]

…avendoci dormito sopra…metrica sempre da rifinire, ma come primo round può andare…in missione per conto di Picasso Viaggi

2015-07-07-00-festafava
Martedì mi trovavo a Roselle (GR) per un incontro di progettazione partecipata / quando da Lorènzo di Picassoviaggi arriva ‘na telefonata
2015-07-09-01-seethelight
“Caro pibinko, per te ho una missione che si definisce per esclusione… /…a Imola dovresti andare, per un lontano parente, tale Angus, da visitare!”
2015-07-09-02-light2
Si sale, si parte, senza pepe, ma con arte ché con Picasso è un arte viaggiare/ e se ci aggiungi un Pibinko c’è un po’ da pensare
2015-07-09-03-valdera
partiti da poco, la Valdera alla destra / si traguarda il nord dalla grande finestra
2015-07-09-04-fipili
quando poi si esce dalla vera Maremma, comincia il traffico, non è poi un dilemma
2015-07-09-05-fonzi
meno male, si sa -lo dice anche l’autista / se c’è Fonzi davanti che ti fa da apripista
2015-07-09-06-luciaccese
La prima sosta è all’Aglio, che non è come al Rospaglio (fra Torniella e Siena) / Tengon pur le luci accese, poi aumenta il panino ogni mese
2015-07-09-07-animalivivi
Eccolo il trasporto di animali vivi / non sono i soli, in mezzo a ‘sti declivi
2015-07-09-08-briscola
Tornati a bordo, riprende il torneo pimpante / di briscola o scopone, ma senza il quinto chiamante.
2015-07-09-10-luci3
Verso Bologna, la seconda sosta. E’ inevitabile, non si fa apposta / e salendo all’ingresso, lì mal disposta, una luce spenta ci guarda, senza risposta
2015-07-09-11-uscita-casello
usciti dal casello, trattamento speciale / per viaggi Picasso il traffico si arresta. // E mentre l’ufficiale il traffico dirige / si traguarda gloggner e si pensa ad Edvige.
2015-07-09-12-viaemiliawest
siam quasi arrivati, è l’ultima tratta / sulla via Emilia, da Guccini ritratta // negli anni in cui Angus componeva / “Highway to Hell” con gran mano leva
2015-07-09-13-festabirra
arrivati al parcheggio, una via riadattata / si sente l’Emilia, la Romagna e la giornata // che dai manifesti ha un sapore diverso / con sagre e ritrovi di un altro universo
2015-07-09-14-parcoimola
c’è un parco un po’ strano, un giardino, del verde / con strani rilievi dove un po’ ci si perde//camminando pian piano a cercare un sito / mentre i nostri compari si avvicinano al mito
2015-07-09-15-barufficio
il bar è tranquillo, il cliente Giordano / ti siedi da parte e lavori piano// facendo piani per un traquillo lavoro / aspettando concerti, e gli amici al pianoro
2015-07-10-16-fx
finisce l’evento, e via si riparte/ con psichedelia che diventa quasi arte//non è per caso, non è per azzardo / ci si mòve con ‘n’ora bòna di ritardo
2015-07-10-17-thedayafter
passata la notte, al farsi del giorno/ la combriccola dorme sulla via del ritorno
2015-07-10-18-fotodigruppo
una foto di gruppo si voleva fare (e l’intenzione era sincera) / ma col ritardo dovudo alla coda è rimasto solo un gruppetto degli AC/DC alla moda
2015-07-10-19-epilogo
arriva la sera e all’aperitivo, si riguarda il reportage con ‘ntonio, Ale e Beppe/il racconto è piaciuto, la giornata fu amena, ma con du’ ore si sonno andai a letto senza cena!

Ginone il Drone

Testo adattato alla musica de “La guerra di Piero”, dell’intramontabile…la prima strofa nacque dopo la vistia a Roma all’ultimo Technology4all di maggio (rassegna in cui si parlava parecchio di questi aggeggi).

Voli sconvolto su un campo di grano
ti chiami drone, non sei un aeroplano
porti un sensore, ci osservi la terra
volevi la pace, ti mandano in guerra

nella memoria del mio processore
voglio filmati e foto per ore
ma più papaveri che soldati
meglio le rose che i bimbi arruolati

così diceva ed era inverno
e come per altri un po’ dall’esterno
c’era su te uno sviluppatore
scrivera il tuo codice in mezzo al sudore

fermati Gino, fermati: fallo
ma non quel tanto da andare in stallo
se vai verso oriente, mi raccomando
rileva un torrente e non un commando

ma tu no lo udisti e il tempo passava
con i rilievi sopra l’Elba e Ostrava
ed arrivasti a sopra una ringhiera
in un bel giorno di primavera

e mentre volavi,  gonfiate le palle
vedesti un drone in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico softwore
ma gli adesivi di un altro colore

….

cadesti in terra senza un lamento
anche perché non hai voce né mento
però il tempo non ti sarebbe bastato
a scaricare ogni tuo dato

cadesti in terra senza fermento
sei  pure un drone, non provi sgomento
e  la tua vita finiva quel giorno
senza nemmeno aver visto un flicorno

Sviluppatore, cascare a Cafaggio [1]
che ci è buona la salsiccia, e pure il formaggio
Sviluppatore bello dritto in esterni
avrei preferito cascarci verso Terni

e mentre il girasole ti stava a sentire
nell banco RAM vedevi un ovile
dentro alla camera avevi la foto
di un podere prima pieno, che ora era vòto

ecc.

[1] frazione di Campiglia Marittima (LI).

Nella foto di testa: Argiope sui Monti Pisani, 2008

La valle che non c’è

Sulla base de “L’Isola che non c’è” di Edoardo Bennato – per cominciare a m(‘)appare la Val di Farma. Nel curare la versione bilingue del sito, si scopre che il grande Edoardo ha prodotto anche una versione in inglese della canzone.

Sulla stessa linea “abbiamo uscito” nel 2016 la poesia+editoriale Maremma? Amara? e più di recente (maggio 2020) “Rock a Milano, Blues alla Rocca” con la Jug Band Colline Metallifere. [NdR 23.5.2020]

Seconda uscita a destra
dopo Piombino
e poi dritto, fino al Gabellino
poi la strada è sbagliata perché
non può esister la valle che non c’è

Forse questo ti sembrerà Sorano
ma la Regione ti ha un po’ levato il grano
ed ora sei quasi col vino e
potrebbe esistere la valle che non c’è

E a pensarci, da Rosia
basta scendere ma ‘unn è una dritta via
e chi è saggio chi è maturo non sa
che da Iesa si potrebbe passa’

Son d’accordo con voi,
non esiste una valle
dove ‘un c’è Biondi, santi, né buoi
poco olio e -pazienza- alle castagne si pensa
forse è proprio la valle che non c’è

E non è un’illusione
e non basta la pianificazione
se ci credi ti basta perché
poi la strada la trovi con me

son d’accordo con voi
qualche ladro, no gendarmi
ma che razza di valle è?
molta radio e poca lenza
tanti prati pe’ sdraiarmi
forse è proprio la valle che non c’è

Seconda uscita a destra
dopo Piombino
e poi dritto, fino al Gabellino
poi la strada è sbagliata perché
non può esister la valle che non c’è

E stai attento se giro
che potrei anche trovarla
ma versando del vino per tre
chi ne è già un po’ emigrato
e gli giran le spalle
forse potrebbe tornarci con te

Canzone: April, code he will

Testo composto così…nell’aprile 2011 in effetti stavo facendo il Facilitatore INSPIRE e il complicatore di cose in Maremma (ma dopo un mese sarebbe partita la questione ENVIROFI)…magari ripensando anche a Charles T di San Francisco.

10 aprile 2011


April, code he will


Testi di Andrea Giacomelli (pibinko) - Musiche: [da identificare, ma un po' simili a un noto successo Sixties soul]




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Locked in in the morning sun

I'll be locked in when the new release comes

watching e-mails come in

I'll be thinking that FOSS is a win-win



But I'm sitting between rasters and layers

Watching new versions go their way

Wasting CPU ti-i-i-i-ime


I left my dongle in Roma

heading for the GFOSS day

Well I've had a maint. fee to live by

Seems like free code's gonna come my way



But I'm sitting between rasters and layers

Watching new versions go their way

Wasting CPU ti-i-i-i-ime



Looks like the GUI's gonna change

But the fees remain the same (zero)

I can't pay for a license that doesn't cost

So I guess I'll have more to invest



I'm sitting here resting my bones

and this mailing list won't leave me alone

Seven packages I  roamed 

Just to make (G)FOSS my home


So I'm...

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Musica: Renato lo scienziato

fralau-dSC_0314-xxr-webQuesta venne fuori come “contrasto poetico” rispetto a pressioni di settembre. Immaginate una musica un po’ saltellante, tipo Tonino Carosone, in LA minore. 110 BPM

22-11-2009


RENATO LO SCIENZIATO


Testi di Andrea Giacomelli (pibinko) - Musiche: [da identificare]




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lo chiamavano renato 'o talebbano...faceva l'ammore faceva l'ammore

lo chiamavano renato 'o talebbano...faceva per tre


una sera che tornava all'osteria

per passare una serata con gli amisci

vide un ragazzino che passeggiava strano

e gli fece un'impressione di marrano



rallentò e gli andò a domandare 

"caro coso dimmi cosa stai facendo ?"

"sa, signore, io già son qui per mappare..."

"perché vo' vedere un mondo sì stupendo"


il renato allor lo rimirò perplesso

e fra s´ penso "che cxxxo sta dicendo"

gli rispose "bravo, noi si fa lo stesso"

ma col sinclair e non con il nintendo



poi riprese il mezzo e giunse al locale

trovò piero, luisa, nando e giomaria

"sapete che ho incontrato un giovin fesso

che vuol mappare il mondo camminando per la via"



e mentre i quattro amici commentavano

pregiandosi di esser titolari

d'Italiano, storia, scienze e geografia

il giovinetto si dava agli affari



la morale qui di questa mia canzone

mi ricorda un poco quella lì di "Lola"

c'è di tutto sulla terra che mappiamo

ma il pregiudizio nun t'o leva 'a scuola

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Musica: Pressioni di settembre

shira_beach_pesce-xxr-webBallata composta dopo il GFOSS Day di Bolzano, dopo un anno abbondante di interazioni con la vari personaggi in Italia nel campo della Volunteered Geographic Information e dintorni. Il testo parte in vena super-geek, ma poi migliora (un poco). 80BPM circa. Giro in maggiore…tipo, che so “Io Vagabondo” o cose simili.

21-11-2009

PRESSIONI DI SETTEMBRE


Testi di Andrea Giacomelli (pibinko) - Musiche: [da identificare]



Se tu prendi un vettore e ci applichi un buffer

quello che poi succede, no, tu non lo sai

e se carichi un raster e gli dai un po' di r.cluster

quello che poi si vede non lo immaginerai


RIT


perché sei...un neogeografo

perché sei...un neogeografo

vai a seguire un corso a pagamento

fai una laurea breve come buon investimento


ma lui no, non capisce, vede il mondo e reagisce

e poi arriva la sera e non spegne il PC

parte in quarta di mappa

ed è bello sognare che se tiri le righe

poi il mondo sorride


RIT

perché sei...un neogeografo

perché sei...un neogeografo

pensa se non c'era il gipiesse

ti toccava il teodolite per tirar le stesse!




[rallenta]


poi quel giorno di ottobre accese l'interruttore

e fu qualcosa di strano che si verificò

dove c'era lo schermo, sì, con tanti colori

solo un vetro grigio e, riflesso, il suo viso


RIT

era solo la spina staccata

ma colse l'occasione e andò a ffa' 'na passeggiata...

perché era un neogeografo....

...era un neogeografo....

....era un neogeografo... (ad libitum)

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