La stazione è stata inserita nella rete meteonetwork (primo sensore di questa rete nella provincia di Grosseto), e sempre dal sito meteonetwork è possibile anche consultare dati più completi e gli archivi.
La stazione meteo a Torniella si affianca ad altri sensori e attività di monitoraggio e mappatura che la rete pibinko.org ha svolto nella zona, in particolare con la BuioMetria Partecipativa e la mappa di Comunità della Val di Farma sin dal 2008. Nei prossimi mesi, con il gruppo di lavoro della rete pibinko.org, coadiuvato da associazioni e imprese locali e d’intesa con il DICA, si andranno a elaborare modi per valorizzare ulteriormente questa nuova fonte di informazioni.
Il progetto BuioMetria Partecipativa è stato invitato dagli organizzatori della prima conferenza nazionale sull’inquinamento luminoso in Croazia a tenere una presentazione.
L’evento, che nasce sull’onda dell’approvazione in Croazia della legge nazionale sull’inquinamento luminoso, si terrà fra il 14 e il 16 giugno a Lopar, sull’isola di Rab.
Avremo modo di dare un resconto dell’evento dopo metà giugno.
Nelle settimane scorse vi abbiamo propinato vari “spiegoni” sul progetto Jug Band Colline Metallifere e annessi e connessi su geomusica, integrazione arte-scienza-merende maremmane, ecc. Mentre ci si prepara alla partenza, riassumiamo semplicemente dove ci potrete trovare durante la tournée.
La Jug Band Colline Metallifere (JBCM) è un collettivo internazionale e intergenerazionale di base a cavallo delle province di Grosseto e Pisa, zona in cui ruralità, geotermia e siti minerari dismessi caratterizzano una delle “Toscane” meno note.
La JBCM propone una combinazione di musica e professione ambientale, in cui melodia, ritmo, narrazione e divulgazione scientifica si fondono in un’unica situazione, di ispirazione country-blues, mettendo insieme due giovani rocker professionisti, e due esperti di ambiente e agricoltura, meno giovani ma sempre piuttosto dinamici.
La componente musicale della JBCM, sapientemente diretta da Dario Canal (voce, chitarra e washboard) e Simone Sandrucci (chitarre e banjo), viaggia in parallelo con altri ingredienti che il collettivo propone a ogni esibizione, con un banco merchandising assimilabile a un “micromuseo” o a un info point di un consorzio di promozione turistica, o a un banchetto di degustazioni di prodotti tipici…a seconda degli occhi di chi guarda. Il gruppo porta infatti con sé il territorio, sotto forma di mappe (curate dall’ingegnere ambientale batterista Jack O’Malley), stampe e insaporitori alle 12 erbe (prodotte dal bassista monocorda Wolfgang Scheibe), palline di giochi antichi, chioccoli e numerosi altri reperti maremmani e non.
Il repertorio musicale della JBCM somma gli influssi e le esperienze di tre generazioni diverse, cui i musicisti appartengono. Partendo da classici rock’n’roll e blues (alcuni anche adattati in italiano), strizza l’occhio al cantautorato anni ’70, e propone anche diversi pezzi originali: sia con vari estratti dalla produzione degli Etruschi from Lakota (gruppo principale di Dario e Simone), che autori attualmente poco noti di oggi.
A corredo, gli inserti “geomusicali“, come ad esempio un blues sulla qualità dell’aria a Milano, scritto da Jack o’Malley nel 1991 e rivisitato con la JBCM in un percorso in cui la musica è un motore di relazione fra le città e le campagne, fra la scienza e la pratica empirica, fra gli innovation hub metropolitani, e i bar di paese….
….scoprendo, alla fine, che le differenze fra questi ambiti sono più di forma che di sostanza, e che un rocker, un ricercatore e un contadino possono collaborare alla pari in un progetto di tutela e sviluppo del territorio.
Un assaggio della formula JBCM è stato dato il 15 e 16 maggio scorsi in una minitournée a Milano e Brescia in duo, con la collaborazione del fotografo Federico Giussani, e si stanno programmando nuove date dalla seconda metà di giugno in poi, sempre alternando location da intrattenimento e sedi scientifiche.
Se vi piace il progetto JBCM, potete sostenerlo…scoprite come da questa pagina.
Per informazioni: jugbandcm@pibinko.org o 3317539228
Sotto la presentazione del nuovo album di Luca Guerrieri, il cui lancio è previsto per il 20 maggio. Per altre informazioni: www.lucaguerrieri.com
Renowned Italian DJ & producer Luca Guerrieri delivers his debut long player ‘It Never Ends’ The 15 track album crosses a multitude of electronic genres pulling in inspiration from over 25 years of experience within the industry. With a mixture of unreleased music added to 6 of his standout tracks the album stands as testament to the Italian’s expansive career, culminating in this rich body of work.
Guerrieri has already seen past releases like ‘Harmony’ gain huge support along the way by the likes of Pete Tong on his Radio 1 show et al, so this body of work comes with an existing and reputable catalogue of past work.
The LP itself includes standout tracks like ‘Tears’ and ‘Colony’ the variation across multiple genres testament to the Italian’s versatility.
The fascinating ‘Synthesis’ draws progressive electro laden synth inspo from electronic heavyweights Daft Punk, alongside the likes of ‘Colony’, ‘Mellowtronic’, ‘Beltempo’ and the excellent ‘Eleven’
Techier cuts like ‘Involved’ take a more main room trajectory showing the length and breadth of the musical output on this record. ‘Go Back’ a shining example of uplifting and grooving classic house. A euphoric piano cut, laden with dramatic strings and expertly crafted crescendos, this is a summer time peak player!
Other highlights include ‘Destino’ and ‘Neptune’. An expansive, progressive synth masterpiece built for the big stages. Nestled right next to that is ‘Holding Me’ a progressive trance inspired release, another single that pulls on the euphoric heart strings with a simple enchanting vox sample layered over arpeggiated goodness.
Guerrieri brings the record to a close with lead track ‘It Never Ends’ if any track from the LP was undoubtedly inspired by the iconic robotic duo then this is it. Another hugely infectious summer cut, packed with punk!
A body of work that has taken 25+ years to compile, ‘It Never Ends’ is a timely reminder that away from the mainstream of major labels there’s an ample showcasing of amazing work waiting patiently to be unveiled
Il Meet Music è Il primo meeting italiano degli addetti ai lavori che si prefissa come obiettivo quello di migliorare la conoscenza sul music business sia dal punto di vista del djing che da quello della produzione discografica. L’evento, giunto alla sua terza edizione, si svolge a Follonica (GR) nella suggestiva sede del Teatro Fonderia Leopolda.
La manifestazione si svolgerà dal 25 al 27 giugno prossimi. Nella mattinata di martedì 25 avrete modo di ascoltare anche un intervento del vostro pibinko, che assieme ad altri professionisti farà un’analisi dell’attuale situazione della nightlife italiana.
Per tutti i dettagli sul programma, per le iscrizioni e altre informazioni visitate il sito https://www.meetmusic.it/
Nella mattinata si ripercorreranno alcune delle esperienze più significative svolte dai relatori, in campo idrologico e meteorologico, e dell’integrazione di cultura, ambiente e innovazione libera, evidenziando gli aspetti di indotto economico e sociale derivante da queste attività, e si condivideranno possibilità di collaborazione per i prossimi mesi.
Sabato 4 maggio al Caffè Ricasoli a Grosseto (via Ricasoli 20), dalle 19 alle 22 Gigi Ambrosio ospita la Jug Band dalle Colline Metallifere, che cala dai colli nella piana per la seconda volta in una settimana, dopo la serata di Punta Ala, domenica scorsa:
Per l’occasione la JBCM si presenta in formazione country, blues, e ballate, con Peter Crivelli come elemento di spicco. Peter è nella JBCM un po’ come il quinto Beatle…a volte si vede, a volte no, ma ha un ruolo imprescindibile per il suo carisma e la sua storia di artista molto singolare. Nato a Firenze da padre pittore e madre scultrice americana, inizia a suonare a metà degli anni ’60, animando serate e palchi tra il capoluogo Toscano e la Versilia. Negli anni Settanta, dopo essere stato tra i fondatori degli Whisky Trail, primo gruppo in Italia a proporre musica folk irlandese, parte (in tutti i sensi) e viene avvistato nei venticinque anni successivi tra India, USA -dove risiederà per molto tempo a Seattle- e poi a Bali…sempre dipingendo e suonando. Dall’isola indonesiana, per una serie di concatenazioni di circostanze, lo ritroviamo nel 2010 a Piloni, minuscola frazione di Roccastrada, dove risiede tuttora, ovviamente dipingendo e suonando.
La serata al Ricasoli sarà un’occasione interessante per seguire, nell’alternarsi di racconti suggestivi, aneddoti spassosi e musica, il percorso di uno che non è li per caso.
Come parte della missione del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA) del Politecnico di Milano in Maremma, sabato 11 maggio 2019 si terrà dalle 10.30 alle 12.30 un incontro sulle opportunità di tutela e valorizzazione per le zone rurali interne dalla collaborazione fra reti di esperti locali e istituzioni di ricerca e alta formazione.
La sede dell’incontro sarà la sala musica dello stabile dell’associazione Filarmonica Popolare di Torniella, in piazza del Popolo 15.
Sono previsti interventi di Alessandro Ceppi, meteorologo DICA, Andrea Giacomelli coordinatore della rete pibinko.org e dal 2007 promotore di varie iniziative interdisciplinari di ricerca e trasferimento tecnologico in bassa Toscana, Giuseppe Milleo, tecnico del laboratorio di idraulica “Fantoli” del Politecnico di Milano e Mario Straccali della Pro Loco Piloni-Torniella.
Si ripercorreranno alcune delle esperienze più significative svolte dai relatori, in campo idrologico e meteorologico, e dell’integrazione di cultura, ambiente e innovazione libera, evidenziando gli aspetti di indotto economico e sociale derivante da queste attività, e si condivideranno possibilità di collaborazione per i prossimi mesi.
Mercoledì 15 maggio dalle 21 alle 23 al Piano Terra di via Confalonieri 3 a Milano, una serata in cui musica e mappatura si fonderanno, amalgamate da una degustazione di prodotti tipici della bassa Toscana. Sotto il manifesto, una presentazione dell’artista e varie informazioni di contorno.
Avremo per la prima volta in città Dario Canal, frontman degli Etruschi from Lakota e colonna importante della Jug Band dalle Colline Metallifere in un live solo, cui sarà abbinata una presentazione su mappe partecipate e buiometria partecipativa e fotografie di suggestivi paesaggi notturni a cura di un ingegnere ambientale e un fotografo professionista.
Come presentare Dario Canal
Frequentandolo abbastanza da ormai tre anni compiuti, azzardo una presentazione non ufficiale (per una nota più ufficiale trovate qui la su bio “istituzionale” per la primavera 2019). Avete presente Jack White, Robert Plant, Rino Gaetano, Lucio Dalla e i Daft Punk tutti insieme? Ecco…Dario Canal non è così (sarebbe una cosa mostruosa), ma propone un percorso musicale che si ispira, con rispetto, ad alcuni pilastri della storia del rock e del cantautorato italiano, varie contaminazioni, e composizioni proprie.
Queste nascono dall’osservazione dei suoi luoghi d’infanzia -la zona geotermica della Val di Cecina– e vanno a toccare in modo critico ma verace la società di oggi. Oltre alla musica (in cui si esibisce fra chitarre, washboard, armonica e tastiere), è attivo anche in campo teatrale, e sociale (seguendo giovani talenti provenienti da varie nazioni), e lavora nel campo della didattica musicale, soprattutto per bambini, con vari progetti di cui trovate traccia sul suo profilo FB.
Ultimo, ma assolutamente non ultimo, il pomeriggio del 30-5 Dario, Andrea Giacomelli (con il suo alias musicale di Jack O’Malley) saranno nuovamente in città assieme ai loro colleghi della Jug Band dalle Colline Metallifere per un seminario al Politecnico dal titolo “Dall’ingegneria del suono all’ingegneria COL suono“, sulla via di una tournée geomusicale in Germania. Il tutto come parte di una serie piuttosto fitta di eventi fra Toscana, Lombardia, Germania e Belgio che trovate documentata sul calendario della rete pibinko.org, attiva dal 2007 su progetti integrati in cui cultura, ambiente e innovazione libera si fondono, assieme a colonne sonore possibilmente dal vivo (e che a Milano hanno già animato situazioni, tra film a budget zero, campagne di mappatura con open data, semi antichi e “chi più ne ha piu ne getta“).
Epilogo
Tornando all’imminente serata con Dario Canal…dopo la “British Invasion” degli anni ’60 verso gli USA, potrebbe questo evento essere l’incipit di una Tuscan invasion dell’area metropolitana milanese?
Non lo sappiamo… ma di sicuro le merende che porteremo dalla Maremma e dintorni saranno parecchio meglio dei fish ‘n’ chips con la birra sgasata! (e la musica, ci dicono, non è male nemmeno quella).