Archivi categoria: Segnalazioni
Pubblicato il nuovo atlante dell’inquinamento luminoso
E’ stato pubblicato pochi giorni fa su Science Advances il nuovo atlante mondiale dell’inquinamento luminoso, a cura di Falchi et al.
La pubblicazione costituisce un aggiornamento sostanziale del primo atlante, pubblicato nel 2001 da Cinzano, Falchi ed Elvidge e che ha consentito per la prima volta di apprezzare su scala globale il fenomeno dell’inquinamento luminoso.
Oltre a mettere a disposizione le mappe aggiornate, la pubblicazione riporta varie statistiche che riassumono la problematica in varie nazioni e include importanti osservazioni riguardanti le luci a LED .
L’articolo originale è disponibile all’indirizzo: http://advances.sciencemag.org/content/2/6/e1600377.full
Il progetto BuioMetria Partecipativa ha fornito un contributo alla pubblicazione, mettendo a disposizione alcuni dati raccolti da Francesco Giubbilini per la calibrazione del modello usato per la realizzazione dell’atlante.
convegno: L’inquinamento luminoso nelle aree protette del Lazio, con intervento sulla BuioMetria Partecipativa
Sabato 28 maggio alla Cartiera Latina, Parco Regionale dell’Appia Antica, parleremo di BuioMetria Partecipativa nell’ambito del convegno su
“L’INQUINAMENTO LUMINOSO NELLE AREE PROTETTE DEL LAZIO Normativa, esperienze e prospettive”
Per ulteriori informazioni: http://www.parchilazio.it/news-1684-convegno_sull_inquinamento_luminoso_nelle_aree_protette_al_pr_appia_antica
30-3-2016 a Montelupo Fiorentino: “Il buio e la luce”
Come illumini il Natale? (in Andalusia)
Materiale condiviso nell’ambito della rete Loss of the Night, grazie a Estefania Canavate Garcia. Traduzione a cura di Carlo Fantilli, studente presso la Scuola Superiore di Mediazione Linguistica di Pisa.
Per maggiori informazioni: luminica.cma@juntadeandalucia.es
http://ww.juntadeandalucia.es/agriculturapescaymedioambiente
Assessorato dell’agricoltura, pesca e ambiente
RETRO
(Pagina 1)
La stagione natalizia rappresenta un periodo di festività e d’incontro, tuttavia porta con sé la tendenza a consumare molte più risorse rispetto a quelle necessarie. Tale questione evidenzia la necessità di un’imminente revisione delle nostre abitudini, al fine di non sviluppare comportamenti poco sostenibili.
Anche quest’anno l’Assessorato dell’Agricoltura, Pesca e Ambiente, vuole sfruttare le festività come momento di riflessione e presa di coscienza, tramite l’attuazione di comportamenti in linea con il rispetto ambientale. Il cielo dell’Andalusia è parte del nostro patrimonio culturale ed astronomico; la visione delle stelle, in special modo durante il periodo natalizio, gioca un ruolo molto speciale per l’importanza che ricopre nelle nostre usanze.
Una fra le “tradizioni” natalizie più inquinanti è quella di decorare temporaneamente vetrine, viali e spazi aperti con luci ed impianti d’illuminazione di elevata potenza e senza controllo del flusso luminoso. Questa maniera di illuminare è assolutamente inappropriata, poiché comporta un costo economico al giorno d’oggi inaccettabile e un elevato consumo di energia, determinando di conseguenza un aumento degli agenti inquinanti nell’atmosfera.
La luce artificiale in eccesso va a contaminare i nostri cieli e ne compromette la visibilità, inoltre è nociva per molte specie sia animali che vegetali e può interferire con la salute delle persone.
Esistono molte altre ragioni per cui prendere in considerazione questo problema ed agire di conseguenza. Vi sono numerosi mezzi alternativi maggiormente adatti a rendere l’illuminazione natalizia più sostenibile e che permettono di ridurne il consumo di energia ed il costo economico.
L’Amministrazione Pubblica locale è l’ente che provvede alla gestione di questo tipo di impianti, mentre la Dirección General de Prevención, Calidad Ambiental y Cambio Climático (Direzione Generale per la Prevenzione, Qualità ambientale e Cambiamento climatico) del nostro Assessorato si occupa di fornire consulenza e supporto tecnico per semplificare l’installazione di impianti d’illuminazione più sostenibili. In accordo con questi princìpi, qui di seguito vengono elencate alcune regole la cui applicazione significherà un considerevole risparmio di energia per i comuni e, ovviamente, una notevole riduzione dell’inquinamento luminoso.
Con la messa in pratica di questi criteri, l’Amministrazione Pubblica trasmetterà ai cittadini non solo il proprio interesse per la salvaguardia ambientale, ma anche l’impegno a garantire una vita notturna più piacevole e la volontà di ridurre l’impatto economico delle festività natalizie.
(Pagine 2, 3)
Le 10 regole per un’illuminazione natalizia più sostenibile:
1. Limitare l’utilizzo dell’illuminazione natalizia solamente alle ore in cui vi è il maggior transito di persone, riducendone l’intensità entro i limiti del possibile.
2. Ridurre il numero di giorni d’impiego dell’illuminazione natalizia. Si raccomanda di non accendere gli impianti prima del mese di dicembre e di terminare l’utilizzo il 6 gennaio.
3. Diminuire il flusso luminoso e la potenza installata al minimo possibile. Lo scopo delle decorazioni luminose è quello di rendere evidenti i punti luce, non quello di illuminare l’intera strada.
4. Non superare mai i valori massimi di potenza installata che le normative in vigore stabiliscono per questo tipo di impianti.
5. Fatta eccezione per alcuni tipi di illuminazione, al giorno d’oggi non si giustifica l’uso di lampade ad incandescenza. Una valida alternativa è rappresentata dalle lampade fluorescenti compatte con tonalità di luce calda, che garantiscono un’illuminazione similare, ma con un consumo di energia molto inferiore. Vi sono anche altre soluzioni presenti sul mercato, tutte in grado di offrire un’efficienza maggiore rispetto alle lampade ad incandescenza, ma con il medesimo risultato funzionale e tenendo in considerazione anche il colore della luce che emettono: mini lampade, microlampade, fili luminosi, fibra ottica o LED.
6. La propagazione della luce nel cielo è determinata dal colore della luce stessa. Infatti, le caratteristiche fisiche dell’atmosfera fanno sì che la luce blu sia in grado di diffondersi più facilmente rispetto al resto dello spettro visibile. L’uso di lampade dai colori caldi, come il giallo ed il rosso, riduce notevolmente il raggio della luce dispersa, diminuendo quindi l’inquinamento luminoso.
7. Dotare le luci compatte di supporti di protezione, ad esempio schermi riflettenti, oppure installare delle bande schermanti sui cavi di sospensione. Queste tipologie di componenti, in grado di riflettere la luce, contribuiscono ad amplificare l’illuminazione senza ulteriore consumo energetico.
8. Valutare l’utilizzo di elementi decorativi tradizionali senza l’impiego di luci.
9. Non tutte le strade o quartieri necessitano dello stesso livello di illuminazione. Uno studio della struttura urbana del territorio comunale, potrà facilitare l’impiego di un’illuminazione più intelligente. Nonostante i centri commerciali e turistici vengano adornati in modo molto similare, non è detto che sia necessario abbellire le zone residenziali o industriali alla stessa maniera.
10. Definire gli obiettivi che si intende raggiungere, allo scopo di eliminare l’inquinamento luminoso e tutte le conseguenze che esso comporta.
Toscana e Lombardia: un confronto tra i nomi delle strutture ricettive
I grafici sotto sono un’estrazione dai data set per le strutture ricettive di Toscana e Lombardia, e indicano la frequenza dei termini nei nomi delle strutture (si sono riportati solo i primi venti posti nella classifica).
Curiosità, magari non per gli addetti ai lavori: in Toscana non esistono strutture che si chiamano “motel”.

Fonte dati: portali open data di Regione Toscana e Regione Lombardia. Elaborazione: pibinko
m(‘)appare gli esperti dei gruppi di lavoro specifiche dati INSPIRE Annex 2 e 3
Tra il 2010 e il 2012 circa 200 esperti da tutta Europa hanno prestato la loro opera per definire le specifiche dati della Direttiva Comunitaria INSPIRE. Gli esperti erano divisi in diciannove gruppi, ciascuno riferito a un tema (aree protette, condizioni atmosferiche, reti tecnologiche ecc).
Avendo lavorato come facilitatore per uno di questi gruppi -in particolare per quello detto Production and Industrial Facilities- partecipavo con frequenza almeno biennale a incontri dove una parte di questi esperti era convocata, e con i mezzi elettronici si seguivano ulteriori carteggi, ma è difficile conoscere tutti.
Sono sempre stato incuriosito da quello che poteva essere un colpo d’occhio della provenienza di questi esperti e quindi, complice un venerdì di recupero, ecco qua la mappa.
I dati:
- Germania 25
- Regno Unito 20
- Spagna 20
- Francia 14
- Paesi Bassi 12
- Norvegia 11
- Italia 10
- Commissione Europea 9
- Belgio 8
- Svezia 7
- Polonia 6
- Finlandia 5
- Ungheria 5
- Austria 3
- Rep. Ceca 2
- Slovacchia 1
- Lettonia 1
- Romania 1
- Bosnia-Erzegovina 1
- Macedonia 1
- Grecia 1
- Turchia 1
Note:
- viene mostrata non la nazionalità dell’esperto, ma il paese di riferimento dell’organizzazione per cui l’esperto lavorava. Per gli esperti facenti riferimento a organizzazioni facenti parte della Commissione Europea o altro ente amministrativo della UE, ho messo un punto, rappresentato in verde, sul Lussemburgo.
- La presenza nell’elenco è svincolata dall’effettivo contributo in sede operativa
- La mappa è stata elaborata a partire da http://inspire.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/2/list/30, con l’aggiunta di Heinrich Geerling (Production and Industrial Facilities). Da considerare che nel corso dei due anni l’elenco è stato dinamico (alcuni esperti definiti inizialmente hanno poi lasciato l’incarico e sono stati sostituiti). Si considera comunque il quadro ragionevolmente rappresentativo.
Per eventuali commenti e integrazioni: info@pibinko.org
Livorno, 29-10-2015: al Museo di Storia Naturale si parla di luce e buio
Giovedì 29 ottobre dalle 9.30, presso l’auditorium del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo a Livorno (via Roma 234) si terrà un incontro dal titolo Luci e colori del futuro. L’evento, inserito nel calendario dell’anno internazionale della luce, vedrà la presenza di esperti che a vari titolo hanno a che fare con questo “elemento”.
Avremo modo di ascoltare relazioni da
- Patrizia Caraveo, Direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano
- Barbara Mazzolai, Coordinatore del centro di robotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Pontedera
- Federico Giussani, fotografo specializzato in paesaggi notturni
- Luciano Massetti, Primo tecnologo presso l’Istituto di Biometeorologia del CNR di Firenze, attivo in una rete di ricerca europea sulla luce artificiale notturna.
La giornata è coordinata dalla SAIT, sezione di Livorno, e dal progetto BuioMetria Partecipativa (associazione Attivarti.org).
Gli interventi degli esperti saranno concentrati nella mattinata, a partire dalle 9.30.
Qualora i partecipanti fossero poi interessati a ulteriori dettagli sugli argomenti condivisi tramite le presentazioni, sarà possibile verificare il miglio modo per proseguire il confronto, o tramite incontri di approfondimento nel corso dello stesso pomeriggio, sempre presso il Museo, o in forma che sarà concordata.
La partecipazione all’incontro è libera e gratuita. Per motivi organizzativi è gradita conferma della partecipazione all’indirizzo sait.sezlivorno@gmail.com
Per vedere come raggiungere il museo, potete consultare la pagina apposita.
Quasi pronti per lo hackathon Connected Automobiles 2015 a Monza (29-30 ottobre)
Ci siamo quasi. Tra una settimana comincia lo hackathon per Connected Automobiles 2015, che si terrà presso l’autodromo di Monza.
Una particolarità dell’evento sarà la possibilità per gli sviluppatori di sperimentare direttamente le loro soluzioni con delle connected cars disponibili sulla pista, il che non capita tutti i giorni.
Per la parte geografica, porteremo una selezione di dati e API provenienti dai principali portali diffusi sul territorio nazionale.
Sono sempre aperte le iscrizioni all’evento.
Per tutte le informazioni potete visitare il sito: http://www.connectedautomobiles.eu/hackathon/
Conclusione della tournée di settembre 2015
La tournée di settembre, aperta con l’anteprima di Ribolla (GR) martedì 8 e proseguita con il Festival della Biodiversità del Parco Nord di Milano, e la conferenza Balkan Light di Atene, si è chiusa venerdì 25 a Firenze con una presentazione che ho tenuto alla conferenza “Innovation in environmental education:ICT and intergenerational learning” organizzata dal progetto comunitario INVOLEN nella prestigiosa sede dell’Auditorium di S. Apollonia.
In questa occasione ho tenuto una presentazione dal titolo “Integrating culture, environment, and open innovation innovation for awareness raising: a case from the Farma Valley, Tuscany” (integrazione di cultura, ambiente e innovazione libera per attività di sensibilizzazione: un caso dalla Val di Farma, Toscana). L’evento è stato anche l’occasione per confrontarsi con vari esperti di educazione o comunicazione ambientale, e con altri esperti di ambiente o di ICT che si occupano anche di comunicazione.
Nella la presentazione ho fatto un excursus dei vari progetti svolti a partire dal 2007 con base in Val di Farma e in collaborazione con le comunità dei tre paesi della valle (Torniella, Piloni e Scalvaia). In questo specifico evento ho dedicato una maggiore attenzione ai propotipi dei due giochi geo-localizzati sviluppati per partecipare al concorso indetto dal progetto INVOLEN nella primavera di quest’anno assieme a Giulia Ceccarini dell’agriturismo Casa del Chiodo: Le palline sulle colline e m(‘)appare la Val di Farma.
Entrambi i prototipi sono visionabili dal sito http://www.attivarti.org/valledelfarma, assieme a qualche informazione della genesi dell’iniziativa e ad alcune videointerviste curiose, disponibili anche in inglese.
Vi ricordo che sui blog di pibinko.org e di Attivarti.org potete ripercorrere le “fasi salienti” di questa tournée, e volendo anche di tutti gli eventi a partire dal 1998…(per pibinko.org) o dal 2011 (per Attivarti.org).