Archivi categoria: Traduzione a fronte

branobag del 30-3-19: il rock degli angioletti

prima edizione del 3-12-12

Cari branobagsters, oggi più che al bag vorrei dedicarmi al brano, perché contiene in modo totale il bag.

Questo pezzo lo avrò ascoltato, come tutto il disco Siamese Dream -di cui nei branobag abbiamo già proposto Mayonaise tempo addietro- almeno mille volte, e non basta.

Suggerimenti per l’ascolto

  • se non avete un impianto utile, cercare un amico/a che ne abbia uno, e che questo impianto sia un un posto dove si può fare un po’ di volume per cinque (5 minuti)…non vogliamo arrecare disturbo a vicini non consapevoli.
  • alzare il volume a un livello importante
  • far partire il pezzo
  • inspirare sul leggero attacco di rullante (primo “rullo”)
  • espirare sul secondo
  • mantenere il ritmo del respiro nell’attacco del riff di chitarra (4 x)
  • quando parte la batteria e tutto il resto, fate voi (se dico cosa ho in mente io, che gusto c’è ?)…e magari fatemi sapere come avete interpretato l’ascolto.

Qua propongo la versione dall’album. Se poi volete una vera esperienza “energetica”, provate la versione del release party del disco, nel 1993, e quindi la prima volta che la cantarono per il pubblico (non adatta a tutti).

Sulla traduzione, non sono sicuro di tutti i passaggi…Corgan è un maestro dell’ellissi, dell’ermetismo, e anche dei tagli di capelli un po’ estremi, dei telefilm di fantascienza..insomma: non sarà James Joyce in Ulysses, ma non è semplice da leggere. Più o meno per me dice questo:

Cherub Rock – Il Rock dei cherubini

Freak out | uscite di testa
And give in | e cedete
Doesn’t matter what you believe in | non importa quello in cui credete
Stay cool | state tranquilli
And be somebody’s fool this year | siate lo zimbello di qualcuno per quest’anno
‘cause they know | perché loro sanno
Who is righteous, what is bold | chi è bravo, che cosa è l’essere coraggiosi
So I’m told | così mi dicono

Who wants honey | chi è che vuole il miele [o “le cose dolci”, “i chicchi” in Toscana ?]
As long as there’s some money | fintanto che ci sono i soldi
Who wants that honey? | chi è che vuole quel miele ?

Hipsters unite | gente strana, unitevi
Come align for the big fight to rock for you | mettetevi in fila per la grande ressa per fare rock per voi (o per agitarsi per voi ?)

But beware | ma state attenti
All those angels with their wings glued on | a tutti quegli angioletti con le ali appiccicate
‘cause deep down | perché, in fondo in fondo
We are frightened and we’re scared | siamo spaventati e impauriti
If you don’t stare | se non guardate bene

Who wants honey
As long as there’s some money
Who wants that honey?

Let me out | fatemi uscire
Let me out
Let me out
Let me out

Tell me all of your secrets | dimmi tutti i tuoi segreti
Cannot help but believe this is true | non posso fare a meno di pensare che tutto questo sia vero
Tell me all of your secrets | dimmi tutti i tuoi segreti
I know, I know, I know | lo so, lo so, lo
Should have listened when I was told | avrei dovuto ascoltare, quando mi dicevano (che…)

Who wants honey
As long as there is some money
Who wants that honey?

Let me out
Let me out
Let me out
Let me out

Branobag del 26-3-19: no Isabella, quell’altra!

[prima edizione 28-9-12]

In un venerdì come fosse domenica
tra famiglie adatte e atti familiari
trovi il senso di una condotta isterica
rallentando il passo alla Ferrari
(ma accelerando quel ritmo senza pari)

Giancarlo da Miele, Versi con la crostata, Ed. Rambaldi, pp 2345, 2 Euro col resto in gettoni del telefono

Il brano di oggi è, eccezionalmente, una riedizione di un brano già pubblicato come brano bag più di un anno fa, quando nessuno sapeva che esistevano i branobag, durante una trasferta del nostro inviato Flavio a Edimburgo. Riprende il tema di chi vede, chi non vede, chi è ceco e chi è slovacco, ecc. A parte i facili giuochi di parole, fa impressione di sentire persone che vedono “bella luce” in altre persone, “bei contesti”, “belle storie”, “bei ricordi” rievocati da situazioni che stanno nascendo.

Tutta questa bella situèscion suggerisce di riascoltarlo (o di ascoltarlo con attenzione per chi non lo conosce).

E poi fate sapere la vostra

Songwriters: INNES, ANDREW COLIN / GILLESPIE, BOBBY / YOUNG, ROBERT CLEARIE

I was blind, now I can see | Ero cieco, ora ci vedo
You made a believer, out of me | Mi hai fatto diventare un credente
I was blind, now I can see
You made a believer, out of me

I’m movin’ on up now | Ora mi sto muovendo verso l’alto
Gettin’ out of the darkness | Sto uscendo dall’oscurità
My light shines on | La mia luce continua a splendere
My light shines on
My light shines on

I was lost, now I’m found | Ero perduto, ora mi sono ritrovato
I believe in you, I’ve got no bounds | Io credo in te, non ho vincoli
I was lost, now I’m found
I believe in you, I got no bounds

I’m movin’ on up now
Gettin’ out of the darkness
My light shines on
My light shines on
My light shines on

Repeat Chorus

I’m getting outta darkness
My light shines on
I’m getting outta darkness
My light shines on
[ Lyrics from: http://www.lyricsfreak.com/p/primal+scream/movin+on+up_20110829.html ]

Branobag del 25-3-19: canzoni per cani

originale del 24/9/12. traduzione a fronte del ’19

Il branobag del lunedì è il più impegnativo.

E’ come il primo giorno di scuola in un nuovo corso di studi, che entri in un’aula con persone che non conosci e devi scegliere un compagno di banco. E’ come quando affronti un’arrampicata (di un albero o di una montagna) e devi scegliere dove mettere il primo appoggio. Col branobag del lunedì, sai che venerdì sarai arrivato in cima, ma non sai come ci arriverai.

In più questo fine settimana ho sentito di tutto: che il branobag è una cosa effimera, che entra nelle famiglie, che “non si sa che cosa voglia dire brano bag” (n’ata volta), che non si capisce che lavoro fai…e questo ti fa pensare ancora di più a come aprire una nuova settimana.

Nel dubbio (di chi lo vuole conservare), andiamo oggi a rinfrescare un brano che è salterello al punto giusto, in versione molto lo-fi, ma ripreso in alta qualità.
Ho scoperto -dopo venti anni bòni che lo ascolto- che il pezzo è dedicato a un cane, che trovate pure ritratto in questa interessante “pagina internet

Per i nostalgici o per un sano ascolto comparato ci è anche una versione originale live del 1975.

Da suonare rigorosamente con accordatura aperta.

Bron-Y-Aur Stomp

Ah caught you smiling at me, | Ue’, t’ho beccato che mi sorridevi
That’s the way it should be, | è così che dovrebbe essere
Like a leaf is to a tree, so fine. | come una foglia per un albero, va proprio bene

Ah all the good times we had | Ehi, tutte le situazioni belle che abbiamo vissuto
I sang love songs so glad | io cantavo canzoni d’amore, così allegre
Always smiling, never sad, so fine. | sorridevo sempre, e non ero mai triste. andava proprio bene

*As we walk down the country lanes, | e mentre camminiam per gli stradelli di campagna
I’ll be singing a song, | canterò una canzone
Hear me calling your name. | senti che ti sto chiamando
Hear the wind within the trees, | senti il vento tra le frasche
Telling Mother Nature ‘bout you and me. | che dice a Madre Natura di te e di me

Well if the sun shines so bright, | be’, se il sole batte forte
Or on our way it’s darkest night| o sulla nostra via c’è la notte piu’ buia
The road we choose ain’t always right, so fine.| o la strada che scegliamo non va sempre bene, va bene lo stesso
Ah can your love be so strong | ah, può il tuo amore essere così forte
When so many loves go wrong | quando così tanti amori vanno a finire male
Will our love go on and on and on and on and on and on? | il nostro amore potrà continuare?

* Chorus

My, my la de la come on now your in too far, | oh be’, dai, ora ti ci sei messo troppo dentro
Tell your friends all around the world, | di’ a tutti i tuoi amici in giro per il mondo
Ain’t no companion like a blue eyed merle.| che non c’è compagno migliore di un Merle dagli occhi celesti
Come on now well let me tell you, | dai, su, lasciate che vi dica
What you’re missing, missing, ‘round them brick walls. | che cosa vi state perdendo, a stare appresso a quei muri di mattoni

So of one thing I am sure, | dunqune, di una cosa sono sicuro
It’s a friendship so pure, | che è un’amicizia così pura
Angels singing all around | con gli angeli che cantano tutto intorno
And you see it all around, my dog is so fine. | e lo si vede dappertutto, che il mio cane è bravissimo

Yeah, ain’t but one thing to do | già, non c’è che una cosa da fare
Spend my nat’ral life with you, | passare la mia vita naturale con te
You’re the finest dog I knew, so fine. | sei io miglior cane che abbia mai conosciuto, davvero bravo
When you’re old and your eyes are dim, | quando sarai vecchio e i tuoi occhi un po’ spenti
There ain’t no old Shep gonna happen again, | non ci saranno piu’ storie tipo Old Shep [una canzone del ’33 che parla di un pastore tedesco NdT]
We’ll still go walking down country lanes, | continueremo a camminare per gli stradelli di campagna
I’ll sing the same old songs, | e canterò le solite vecchie canzoni
Hear me call your name. | senti che ti sto chiamando

branobag del 10/3/19: Fagioli ‘olle ‘otenne

Dopo un incontro proposto da Lapo Marliani dei Matti delle Giuncaie nel mese di maggio 2015, ebbi modo di organizzare per le “Sister” un incontro sull’ottava rima, procurare una data alla festa estiva di Palazzetto, frazione di Chiusdino, e incrociarle in varie occasioni, di cui l’ultima ieri sera poco fuori Grosseto.

Per questioni di giornata lunga, non ho avuto modo di seguire il concerto di ieri, e quindi sorge l’obbligo di passare un brano di loro, ripreso e montato giusto da Giancarlo da Miele e Jack O’Malley nel novembre del 2015 a Milano. Raccontavano che il pezzo fu scritto nel primissimo dopoguerra a Livorno:

Alla libreria Baravaj, Milano, 1-11-2015

base della traduzione da http://www.antiwarsongs.org/confronta.php?id=749&ver=5188 con adattamenti di Jack O’Malley

FAGIOLI ‘OLLE ‘OTENNERIND AN’ BEANS IN TOMATO SAUCE
Fagioli ‘olle ‘otenne,Rind an’ beans in tomato sauce,
galletti senza penne,plucked roast chickens,
minestra in sulle palle.egg knodel soup.
Aringhe affumiàte,Smoked kippers,
porpette di patate.potato balls.
Agnello in friassèa,Lamb in thick lemon sauce,
Tre crògnoli e una cèa,three crabs an’ skate fries
patate ner tegame ‘olla verdèa,cooked potatoes with green sauce…
vorrèi mangià.Longin’ for food!
Città,My town,
c’era una trattoria fori di mano,there was a restaurant right outside the city,
che da Colline mi portò a Sarviano,a pretty walk from Colline to Salviano
chiesi ir menù:asked for the menu,
“Ehi lei”, con voce grave,the cook came and told me
disse: “Sono spiacente,“Man, I’, very sorry,
‘e ‘un ciò che fave.”I got nothing but broad beans.”
Ho pérso ir filobùsse,I missed the trolleybus,
mi s’è rotto ir calesse,my cart broke down,
la ciùa m’abbortisce.my donkey’s slippin’.
Ed io senza speranzaAnd I, fully hopeless
me ne vo verso l’Ardenza.am bound for Ardenza.
T’imbocco in una via,I turned into a street,
c’era una trattoria,there was a restaurant,
avèo una fameI was so hungry
mi portava via…an’ about to go mad
Vorèi mangià.longin’ for food…
Città,My town,
ma com’è brutto fare la strada a piedi,it sucks so much to have to walk
specie se ciài una fame ‘e nun ci vedi,especially when you’re as hungry as a horse
e dar Cinghiale andai, dar Torricelli,landed to Torricelli’s Wildboar bar,
vendeva la pulenda, ma cogli uccelli.they had polenta, with wild birds
Città,My town,
andai ar Bar Sole e presi una brioscia,went to the Sun Bar and took for a croissant
la riposai perché era troppo moscia,I had to give it back ‘cos it was too flabby,
ne presi un’artra ed era ma troppo dura,I took another one, but it was too hard
dissi le mie ragioni,I explained my reasons,
e mi mandònno a letto addirittura!and they just sent me to hell!

branobag dell’1/3/19: trasporto pubblico locale, antichi saperi, e nuovi sapori.

originale del 4/9/2012

L’estratto di video che vi propongo oggi è tratto da un concerto tenuto per il quarantennale della Atlantic Records, nel 1988.
In Italia l’evento venne proposto in differita…mi pare da MTV…o forse da altra emittente.

Comunque: la visione di questo concerto fu per me molto formativa musicalmente…ripassarono nomi stranoti del rythm and blues, nomi ignoti che suonavano motivetti noti -tipo questo- e poi nomi ignoti che suonavano motivetti molto ignoti e molto “avanti” (o meglio: aaaavvanti, essendo oggi mentalmente a Cagliari). Ce li teniamo buoni per prossimi brani bag.

Il raffreddore pesante mi richiama alla sintesi, per cui bando alle cance e avanti con le chances: varrà più il trasporto pubblico locale in zone rurali, il treno intercity, o la bicicletta ? Lo sapremo in autunno.

Il testo di questa canzone è molto semplice. Azzardo una traduzione:

pick | rac-
up | -catta
the | i
pieces | pezzi

buon ascolto, per chiudere la settimana sull’onda funky anni ’70-’80…perdendovi tra riff di chitarra in punta di piedi, fraseggi di fiati come nelle descrizioni di Kerouac on the road, , e ognuno a raccattare i suoi pezzi per il fine settimana!

pib.

branobag del 27-2-2019: It’s the end of the world (as we know it)/E’ la fine del mondo (per come lo conosciamo)

prima edizione: 21/9/15

20150917-exarchia1
Atene, quartiere Exarchion

Andando a controllare due riferimenti in rete per il testo di questa canzone ho trovato il sito di un fine intellettuale che sostiene che su questo brano si potrebbe fare una tesi di dottorato.

E’ possibile, oppure si potrebbe solo ascoltare e respirare, ignorando i riferimenti più o meno subliminali a tutta una serie di episodi legati agli cultura e cronaca USA nel decennio in cui la canzone è stata composta (è del 1987) e vedere se ti arriva la “base” che c’è dentro.

Il mitico Liga, che non potrò mai dimenticare per due o tre canzoni (anzi: prima o poi una vi tocca) provò a rifare questo pezzo intitolandolo “A che ora è la fine del mondo” e mettendo al posto di “…and I feel fine” il verso “che rete è”.

non ci ha voluto mettere ” … e ci sto be-nee….”, che dava il senso della canzone originale.

così l’hanno fatto diventare un pezzo che parla del ruolo della televisione, mentre il titolo vero indica che Michael Stipe voleva parlare di un’altra cosa.

That’s great, it starts with an earthquake | Ganzo – si comincia con un terremoto
Birds and snakes, an aeroplane, and Lenny Bruce is not afraid | uccelli e serpenti, un aeroplano, e Lenny Bruce non si spaventa

Eye of a hurricane, listen to yourself churn | occhio del ciclone, ti ascolti a rigirare il mestolo
World serves its own needs, don’t misserve your own needs | il mondo serve i proprio bisogni, tu non servire male i tuoi
Feed it up a knock, speed, grunt, no, strength | dagli un colpetto, velocità, grugnito, no, forza
The ladder starts to clatter with a fear of height, down, height | la scala comincia a fare rumore con una paura dell’altezza, giù, altezza
Wire in a fire, represent the seven games | filo un un fuoco, rappresenta i sette giochi
And a government for hire and a combat site | e un governo a nolo e un posto per un combattimento
Left her, wasn’t coming in a hurry with the Furies breathing down your neck | l’hai lasciata, non stava venendo in fretta con le Furie che ti fiatavano sul collo

Team by team, reporters baffled, trumped, tethered, cropped | squadra per squadra i reporter sconcertati, fregati, legati a un filo, spuntati
Look at that low plane, fine, then |guarda a quell’areo in basso, ottimo, poi
Uh-oh, overflow, population, common group | oh-oh, eccedenza, popolazione, gruppo comune
But it’ll do, save yourself, serve yourself | ma ci si farà andar bene, salvati, serviti
World serves its own needs, listen to your heart bleed | il mondo serve i propri bisogni, ascolta il tuo cuore sanguinare
Tell me with the Rapture and the reverent in the right, right | dimmi con l’estasi e i riverenti alla destra, va bene
You vitriolic, patriotic, slam fight, bright light | la tua lotta improvvisata, patriottica e a vetriolo, con una luce abbagliante
Feeling pretty psyched | ti senti abbastanza di fuori

It’s the end of the world as we know it | è la fine del mondo, per come noi lo conosciamo
It’s the end of the world as we know it
It’s the end of the world as we know it, and I feel fine | … e ci sto bene

Six o’clock, TV hour, don’t get caught in foreign tower | sono le sei, l’ora della TVA, non farti prendere nella torre straniera
Slash and burn, return, listen to yourself churn | sfregia e brucia, ridagliele, ascoltati mentre ti agiti
Lock him in uniform, book burning, bloodletting | chiudilo in un’uniforme, bruciando libri e facendo sanguinare
Every motive escalate, automotive incinerate | amplifica ogni movente, incenerisci i semoventi
Light a candle, light a motive, step down, step down| accendi una candela, accendi un movente, scendi giù, scendi giù
Watch your heel crush, crush, uh-oh | guarda il tuo tacco spiaccicare
This means no fear, cavalier, renegade and steering clear | questo significa niente paura, altezzoso, rinnegato, e girando alla larga
A tournament, a tournament, a tournament of lies | un torneo, un torneo, un torneo di bugie
Offer me solutions, offer me alternatives, and I decline | offritemi soluzioni, offritemi alternative, e io dico di no

It’s the end of the world as we know it (I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it (I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it, and I feel fine (It’s time I had some time alone) | ….(è ora che passi un po’ di tempo da solo)
I feel fine (I feel fine)

It’s the end of the world as we know it (It’s time I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it (It’s time I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it, and I feel fine (It’s time I had some time alone)

The other night I dreamt a nice continental drift divide | l’altra notte ho sognato la linea di separazione di una bella deriva continentale
Mountains sit in a line, Leonard Bernstein | tutte le montagne sedute in fila, Leonard Bernstein
Leonid Brezhnev, Lenny Bruce, and Lester Bangs | Leonid Brezhnev, Lenny Bruce, e Lester Bangs
Birthday party, cheesecake, jellybean, boom | festa di compleanno, cheesecake, caramelle di gelatina, bum
You symbiotic, patriotic, slam but neck, right? Right | il tuo collo simbiotico patriottico ….

It’s the end of the world as we know it (It’s time I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it (It’s time I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it, and I feel fine (It’s time I had some time alone)
…..

(It’s time I had some time alone)

branobag del 22/2/19: piove, contribuente guardia!

[originale del 3/9/12, dopo una performance nei pressi di Gattatico (RE)]

[sulla base a basso volume di That’s the way I like it di KC and the Sunshine Band]

September morning di Neil Diamond ce la siamo giocata: la passavano all’Hotel Tricolore di Gaida a colazione sabato mattina…

When September ends dei Green Day è -come direbbe Corrado- wild al punto giusto, pur trattando tematiche impegnate (per gli autori). Però per me è un po’ ripetitiva.

Un terzo pezzo, mi viene in mente che fa tipo “…na na na remember…na na in September”, ma non ricordo né titolo né autore…magari viene in mente a voi (se sì, scrivete mail). [NdR 2019 e’ stato poi acclarato che si trattava di “Air of December” di Eddie Brickell]

[…alza un poco…that’s the way a-ha a-ha I like it…abbassa]

Caparezza avrebbe detto diciannove anni fa “tutto ciò che c’è, c’è già, allora nei webcast mie che si fa ? boh!”.

Ma siccome non siamo diciannove anni fa, facciamo che si un lungo fine settimana lavorativo con un invito, composto da uno che è morto sparato (così mi spiegò l’amico Blair pedalando lungo la baia di Sausalito), ad alzarsi presto la mattina e a non scordarsi dei nonni.

[…du-du-duuu-du-du-du-du-du-du….du-du-duuu-du-du-du-du-du-du….]

nel 2012 facevo “… un grande in bocca al lu po(litico) a Gavino che ha ripreso a fare po(litica). Gavi’ nun ce lascia’! Gavi’ nun ce lascia’!”…sette anni dopo, avendo lui finito un trasloco importante, lo risaluto!

[sfuma KC and the Sunshine Band…]

dei Sublime, accompagnati dal cane dalmata Yuri: What I got.

Versione originale in studio
Versione col secondo cantante, semiacustica

“What I Got”

Early in the morning, risin’ to the street | La mattina presto, mi alzo verso la strada
Light me up that cigarette and I strap shoes on my feet | mi accendo quella sigaretta e mi allaccio le scarpe ai piedi
Got to find a reason, a reason things went wrong | Bisogna che trovi un motivo per cui le cose sono andate male
Got to find a reason why my money’s all gone | Bisogna che trovi il perché ho finito tutti i soldi
I got a dalmatian, and I can still get high | Ho un dalmata, e posso sempre stonarmi
I can play the guitar like a mother fucking riot | Posso suonare la chitarra come un gran bordello

Well, life is (too short), so love the one you got | Be’, la vita è (troppo corta), per cui amate la persona che avete
‘Cause you might get run over or you might get shot | Ché potreste essere investiti o potreste farvi sparare
Never start no static I just get it off my chest | Non dare mai le scosse – Io me le levo sempre dal petto
Never had to battle with no bulletproof vest | Non ho mai dovuto fare una battaglia senza giubbotto antiproiettile
Take a small example, take a tip from me | Prendi un piccolo esempio, accetta un suggerimento da me
Take all of your money, give it all to charity | Prendi tutti i tuoi soldi, dalli per la carità
Love is what I got | L’amore è ciò che ho
It’s within my reach | E’ alla mia portata
And the Sublime style’s still straight from Long Beach | E lo stile di Sublime viene sempre dritto da Long Beach
It all comes back to you, you’ll finally get what you deserve | E ti torna tutto indietro, alla fine ottieni ciò che ti meriti
Try and test that you’re bound to get served | Provaci e vedrai che ti toccherà essere servito
Love’s what I got
Don’t start a riot | Non cominciate una rissa
You’ll feel it when the dance gets hot | Vi accorgerete quando il ballo si fa caliente

Lovin’, is what I got, I said remember that  | Amare è ciò che ho – ho detto ricorda che…
Lovin’, is what I got, I said remember that
Lovin’, is what I got, I said remember that
Lovin’, is what I got

(That’s) why I don’t cry when my dog runs away | Per questo non piango quando il mio cane scappa
I don’t get angry at the bills I have to pay  | non mi arrabbio per i conti da pagare
I don’t get angry when my Mom smokes pot | non mi arrabbio quando mia mamma si fuma l’erba
Hits the bottle and goes right to the rock | Si attacca alla bottiglia e va giù a terra
Fuckin’ and fightin’, it’s all the same | Fottere e lottare, e tutta la stessa cosa
Livin’ with Louie dog’s the only way to stay sane | Vivere co Louie il cane e l’unico modo per rimanere sani
Let the lovin’, let the lovin’ come back to me | Lascia che l’amare torni a me

Lovin’, is what I got, I said remember that
Lovin’, is what I got, I said remember that
Lovin’, is what I got, I said remember that
Lovin’, is what I got, I got I got I got

branobag del 14/2/19: Consolers of the Lonely

Per me uno dei pezzi di riferimento rock nel millennio, per ora. E’ il brano di apertura dell’album omonimo, che comprai a Berkeley, California nel maggio 2008, dopo aver sentito a Radio Popolare la mattina presto “Old Enough” e aver telefonato per chiedere chi erano (risposta: The Raconteurs).

Citato anche dal vivo dagli Etruschi from Lakota nella versione 2017 di “Guerra fra poveri”.

Haven’t seen the sun in weeks | Sono settimane che non vedo il sole
My skin is getting pale | La mia pelle si fa pallida
Haven’t got a mind left to speak | Non ho la testa per parlare
And I’m skinny as a rail | e sono magro come un binario

Lightbulbs are getting dim | le lampadine si affievoliscono
My interests are starting to wane | i miei interessi stanno cominciando a calare
I’m told it’s everything a man could want | mi dicono che e’ cio’ che ogni uomo potrebbe volere
And I shouldn’t complain | e che non mi dovrei lamentare

Conversations getting dull | la conversazione si fa noiosa
There’s a constant buzzing in my ears | ci ho un ronzio continuo nelle orecchie
Sense of humor’s void and numb| il senso dell’umorismo e’ vano e stordito
And I’m bored to tears | e mi viene da piangere dalla noia

I’m bored to tears, yeah…
I’m bored to tears, yeah…

If you’re looking for an accomplice | se stai cercando un complice
A confederate, somebody’s who’s helpless | un confederato, qualcuno senza speranza
You’re gonna find, you’ll find yourself alone | ti troverai, ti troverai da solo

If you’re looking for cut-throat | se stai cercando un tagliagole
Singing above note, looking for a scapegoat | che canta piu’ alto delle note, se stai cercando un capro espiatorio
You’re gonna find, you’ll find yourself alone

Looking for sympathy | cercando simpatia
I can get you something | io ti posso procurare qualcosa
Something good, something good to eat | qualcosa di buono da mangiare

Haven’t had a decent meal | e’ da tanto che non faccio un pasto decente
My brain is fried | mi si e’ fritto il cervello
Haven’t slept a week for real | e’ una settimana che non dormo per bene
My tongue is tied | ho la lingua impastata

Lightbulbs are getting dim
My interests are starting to wane
I’m told it’s everything a man could want
And I shouldn’t complain

Conversations getting dull
There’s a constant ringing in my ears
Sense of humor’s void and numb
And I’m bored to tears

I’m bored to tears, yeah…
I’m bored to tears, yeah…

Ah Ah Ah Ah Ahhh….

(hahahaha)

branobag del 12/2/19: per cominciare la giornata pensando a come la volete concludere

[aggiunta traduzione in inglese nel 2019]

…poi però dedicatevi con cura a tutti ciò che farete nel frattempo! tra il cominciare e il concludere c’è di mezzo un mondo – la disciplina della terra, le marching band, i treni in India, le navi, le stazioni spaziali orbitanti, le formiche sul tavolo di plastica bianco…e la vostra faccia allo specchio ogni tanto ;).

Ieri mi hanno fatto parlare troppo, e non mi hanno nemmeno offerto un po’ di sciroppino per la gola, per cui oggi mi viene da scrivere meno! …però mi fa piacere riportare che Guido di Livorno (ma attualmente non *da* Livorno) mi ha detto che i brano bag sono da due anni la cosa più stimolante che ha avuto modo di ricevere via e-mail. Grazie Guido. Gli applausi, come le critiche costruttive, fanno sempre bene.

Dopo la prima edizione di questo branobag (per contrasto di temperatura era il 23 agosto 2012), mi chiama immediatamente Dario da Milano, cattolico fervente, chiedendomi motivazioni. Non ricordo cosa risposi.

Dici che i tuoi fiori | You say that your flowers
si sono rovinati | have waned
non hai abilità | you have non abilities
questa nazione è brutta | this nation is ugly
ti fa sentire asciutta | it makes you feel dry
senza volontà | with no will
e gioca a fare Dio | and plays God
manipolando il tuo DNA | manipulating your DNA
così se vuoi cambiare | so that if you want to change
invece resti uguale | you still remain the same
per l’eternità | for eternity

ma non c’è niente | but there is nothing
che sia per sempre | which can be forever
perciò se è da un po’ | so if it’s been a while
che stai così male | that you feel so bad
il tuo diploma in fallimento | you failure master
è una laurea per reagire | is a degree to react

puoi finger bene | you can be a good pretender
ma so che hai fame | but I know you are hungry

tutto è efficacia | all is effectiveness
e razionalità | and rationality
niente può stupire | nothing can amuse
e non è certo il tempo | and surely time is not
quello che ti invecchia | what makes you older
e ti fa morire | and eventually die
ma tu rifiuti di ascoltare | but you refuse to listen
ogni segnale che ti può cambiare | to any signal which may change you
perchè ti fa paura | because you are afraid
quello che succederà | of what will happen
se poi ti senti uguale | if you then feel the same

ma non c’è niente
che sia per sempre
perciò se è da un po’
che stai così male
il tuo diploma in fallimento
è una laurea per reagire

sai finger bene
ma so che hai fame

non è niente
non è per sempre
è troppo ormai
che stai così male
il tuo diploma in fallimento
è una laurea per reagire
non è niente
non è per sempre

branobag del 10/2/19: per cominciare la giornata pensando a Peppino Mereu

[prima edizione: 22/8/12] Il testo di questo brano mi fu presentato per la prima volta da Daniele Sanna, storico ed esperto di rock anni ’70 sassarese, che me lo spedi’ in una lettera (cartacea, era verso il 1993, allora usavano ancora) assieme ad altri ragguagli sulle sue vicende isolane.

Nanneddu meu e’ stata pubblicata nel 1899 e poi musicata non si sa quando, e viene bene soprattutto con I cori. Qui una versione ganza in una carrozza della metropolitana di Londra. E’ cosi’ che si fa, ragazzi.

Sulla Sardegna ci sarebbe molto da dire, e molto da dare.
Magari ritorneremo sul tema…per intanto vi saluto con una foto scattata forse nel 1995 e forse sulla strada fra Bosa e Alghero (o dopo Tresnuraghes, salendo ? o dalle parti di Oliena ? Sicuramente non ad Assémini…o Assemìni, come disse una volta un’annunciatrice de L’Onda Verde alla radio…)

Nanneddu meu.

1-sardo1-italiano
Nanneddu meu su mundu est gai,
a sicut erat non torrat mai.
Nanneddu mio il mondo e’ cosi’,
cosi’ com’era non tornera’ mai.
2-sardo2-italiano
Semus in tempos de tirannias,
infamidades e carestias;
commo sos populos cascan che canes
gridende forte “cherimus pane”.
Siamo in tempi di tirannie,
infamita’ e carestie;
ora i popoli sbadigliano come cani
gridando forte “vogliamo pane”.
3-sardo3-italiano
Famidos nois semus pappande
pane e castanza, terra cun lande;
terra ch’a fangu, torrat su poveru
senz’alimentu, senza ricoveru.
Affamati noi stiamo mangiando
pane e castagne, terra con ghiande;
terra come fango, si riduce il povero
senza alimento, senza ricovero.
4-sardo4-italiano
Cussas banderas numeru trinta
de binu bonu mudana tinta;
appena mortas cussas banderas
non pius s’osservan imbriagheras.
Quelle compagnie numerose
del vino buono mutano il colore;
appena finite quelle compagnie
non si vedranno piu’ sbornie.
5-sardo5-italiano
Semus sididos, issa funtana
pretende s’abba parimus ranas.
Abbocaeddos, laureados,
buzzacas boidas e ispiantados.
Siamo assetati alla fontana
cercando l’acqua sembriamo rane.
Avvocatelli, laureati,
tasche vuote e spiantati.
6-sardo6-italiano
Adiosu Nanni, tenet’a contu,
fache su surdu, ghettad’a tontu;
e tantu l’ides: su mundu est gai
a sicut erat non torrat mai.
Addio Nanni, tieniti in conto,
fai il sordo, fingi di esser tonto;
tanto lo sai: il mondo e’ cosi’
cosi’ com’era non tornera’ mai.