Materiale condiviso nell’ambito della rete Loss of the Night, grazie a Estefania Canavate Garcia. Traduzione a cura di Carlo Fantilli, studente presso la Scuola Superiore di Mediazione Linguistica di Pisa.
Per maggiori informazioni: luminica.cma@juntadeandalucia.es
http://ww.juntadeandalucia.es/agriculturapescaymedioambiente
Assessorato dell’agricoltura, pesca e ambiente
RETRO
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La stagione natalizia rappresenta un periodo di festività e d’incontro, tuttavia porta con sé la tendenza a consumare molte più risorse rispetto a quelle necessarie. Tale questione evidenzia la necessità di un’imminente revisione delle nostre abitudini, al fine di non sviluppare comportamenti poco sostenibili.
Anche quest’anno l’Assessorato dell’Agricoltura, Pesca e Ambiente, vuole sfruttare le festività come momento di riflessione e presa di coscienza, tramite l’attuazione di comportamenti in linea con il rispetto ambientale. Il cielo dell’Andalusia è parte del nostro patrimonio culturale ed astronomico; la visione delle stelle, in special modo durante il periodo natalizio, gioca un ruolo molto speciale per l’importanza che ricopre nelle nostre usanze.
Una fra le “tradizioni” natalizie più inquinanti è quella di decorare temporaneamente vetrine, viali e spazi aperti con luci ed impianti d’illuminazione di elevata potenza e senza controllo del flusso luminoso. Questa maniera di illuminare è assolutamente inappropriata, poiché comporta un costo economico al giorno d’oggi inaccettabile e un elevato consumo di energia, determinando di conseguenza un aumento degli agenti inquinanti nell’atmosfera.
La luce artificiale in eccesso va a contaminare i nostri cieli e ne compromette la visibilità, inoltre è nociva per molte specie sia animali che vegetali e può interferire con la salute delle persone.
Esistono molte altre ragioni per cui prendere in considerazione questo problema ed agire di conseguenza. Vi sono numerosi mezzi alternativi maggiormente adatti a rendere l’illuminazione natalizia più sostenibile e che permettono di ridurne il consumo di energia ed il costo economico.
L’Amministrazione Pubblica locale è l’ente che provvede alla gestione di questo tipo di impianti, mentre la Dirección General de Prevención, Calidad Ambiental y Cambio Climático (Direzione Generale per la Prevenzione, Qualità ambientale e Cambiamento climatico) del nostro Assessorato si occupa di fornire consulenza e supporto tecnico per semplificare l’installazione di impianti d’illuminazione più sostenibili. In accordo con questi princìpi, qui di seguito vengono elencate alcune regole la cui applicazione significherà un considerevole risparmio di energia per i comuni e, ovviamente, una notevole riduzione dell’inquinamento luminoso.
Con la messa in pratica di questi criteri, l’Amministrazione Pubblica trasmetterà ai cittadini non solo il proprio interesse per la salvaguardia ambientale, ma anche l’impegno a garantire una vita notturna più piacevole e la volontà di ridurre l’impatto economico delle festività natalizie.
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Le 10 regole per un’illuminazione natalizia più sostenibile:
1. Limitare l’utilizzo dell’illuminazione natalizia solamente alle ore in cui vi è il maggior transito di persone, riducendone l’intensità entro i limiti del possibile.
2. Ridurre il numero di giorni d’impiego dell’illuminazione natalizia. Si raccomanda di non accendere gli impianti prima del mese di dicembre e di terminare l’utilizzo il 6 gennaio.
3. Diminuire il flusso luminoso e la potenza installata al minimo possibile. Lo scopo delle decorazioni luminose è quello di rendere evidenti i punti luce, non quello di illuminare l’intera strada.
4. Non superare mai i valori massimi di potenza installata che le normative in vigore stabiliscono per questo tipo di impianti.
5. Fatta eccezione per alcuni tipi di illuminazione, al giorno d’oggi non si giustifica l’uso di lampade ad incandescenza. Una valida alternativa è rappresentata dalle lampade fluorescenti compatte con tonalità di luce calda, che garantiscono un’illuminazione similare, ma con un consumo di energia molto inferiore. Vi sono anche altre soluzioni presenti sul mercato, tutte in grado di offrire un’efficienza maggiore rispetto alle lampade ad incandescenza, ma con il medesimo risultato funzionale e tenendo in considerazione anche il colore della luce che emettono: mini lampade, microlampade, fili luminosi, fibra ottica o LED.
6. La propagazione della luce nel cielo è determinata dal colore della luce stessa. Infatti, le caratteristiche fisiche dell’atmosfera fanno sì che la luce blu sia in grado di diffondersi più facilmente rispetto al resto dello spettro visibile. L’uso di lampade dai colori caldi, come il giallo ed il rosso, riduce notevolmente il raggio della luce dispersa, diminuendo quindi l’inquinamento luminoso.
7. Dotare le luci compatte di supporti di protezione, ad esempio schermi riflettenti, oppure installare delle bande schermanti sui cavi di sospensione. Queste tipologie di componenti, in grado di riflettere la luce, contribuiscono ad amplificare l’illuminazione senza ulteriore consumo energetico.
8. Valutare l’utilizzo di elementi decorativi tradizionali senza l’impiego di luci.
9. Non tutte le strade o quartieri necessitano dello stesso livello di illuminazione. Uno studio della struttura urbana del territorio comunale, potrà facilitare l’impiego di un’illuminazione più intelligente. Nonostante i centri commerciali e turistici vengano adornati in modo molto similare, non è detto che sia necessario abbellire le zone residenziali o industriali alla stessa maniera.
10. Definire gli obiettivi che si intende raggiungere, allo scopo di eliminare l’inquinamento luminoso e tutte le conseguenze che esso comporta.