ricevo e volentieri pubblico questo commento al branobag di ieri. Scrive omonimo dalla provincia di Milano:
Caro Omonimo,
dopo aver sbottato per aver scoperto di essere stato vittima di quei tipici episodi da ufficio del genere:”ok allora ci sei anche tu domani alla riunione per quella gara?” “sì però guarda che alle cinque devo andare perchè ho i bambini da soli visto che Luisa deve andare dal medico” “sì sì non ti preoccupare” salvo poi scoprire oggi che alla riunione ci sarò solo io … ordinaria amministrazione da ufficio, lo so, la “sicurezza” da impiegato ha un prezzo che si chiama compromesso, non è certo a te che lo devo raccontare. Se lo accetti non ti devi lamentare più di tanto, soprattutto se sai che da questo compromesso dipendono anche i tuoi figli e di solito non mi lamento. Detto questo ogni tanto il vaffa ti rimane lì a mezz’aria ed ecco che mi son detto:”dovrei sbollire accidenti non posso manco uscire a prendere un gelato, diluvia … ah cXXXo sì: il brano bag!” ed ecco che manco tu avessi visto la scena tu mi branobaggi il pXXXo perfetto per un momento così oltre al mio brano preferito del Vedder solista (se non del Vedder globale PJ compresi), la cui voce reputo assieme a quella di Chris Cornell la migliore dopo quelle dell’età dell’oro del rock. è proprio come scrivi tu, il brano ha l’atmosfera da “fregatene e guarda fuori dalla finestra già nell’originale ma in questa versione c’è proprio lo spirito che ben descrivi. ancora una volta: GRAZIE!
Omonimo