[Questo articolo fa parte della serie “Capraia Night Sky 2018, rivisitato” -Si veda l’introduzione per saperne di più]
S. Ortolani1,2, A. Bertolo3, S. Cavazzani4,5, P. Ochner6,7
1Dipartimento di fisica e astronomia, Università di Padova Padova, Vicolo dell’Osservatorio 2, 35122 Padova, Italia
2INAF, Osservatorio Astronomico di Padova, Vicolo dell’Osservatorio 5, 35122 Padova, Italia
sergio.ortolani@unipd.it
3Agenzia Regionale di Protezione e Prevenzione Ambientale, Veneto, Dipartimento di Padova,Via Ospedale Civile 24, 35121 Padova, Italy
andrea.bertolo@arpa.veneto.it
4Dipartimento di fisica e astronomia, Università di Padova Padova, Vicolo dell’Osservatorio 2, 35122 Padova, Italia
5INAF, Osservatorio Astronomico di Padova, Vicolo dell’Osservatorio 5, 35122 Padova, Italia
stefano.cavazzani@unipd.it
6Dipartimento di fisica e astronomia, Università di Padova Padova, Vicolo dell’Osservatorio 2, 35122 Padova, Italia
7INAF, Osservatorio Astronomico di Padova, Vicolo dell’Osservatorio 5, 35122 Padova, Italia
paolo.ochner@unipd.it
Abstract
Viene presentata l’evoluzione degli spettri del cielo notturno all’Osservatorio Astronomico di Asiago da uno straordinario archivio di dati ottenuti al telescopio nell’ultimo mezzo secolo. Gli spettri vengono confrontati con le tipiche lampade utilizzate nei centri urbani. Viene brevemente discussa anche l’evoluzione dell’inquinamento luminoso durante la notte e il suo impatto sulle osservazioni astronomiche.