Estoni Comanche Sarawak Pentecostali Origliano
Di Otis Taylor comprai il CD “White African” almeno tre anni fa. Lo portai “in sede”, lo feci ascoltare alla direzione artistica, ma non suscitò particolare entusiasmo e rimase semisepolto tra altri CD. Avendo recuperato da poco un lettore di CD (oggetti sempre più rari), ho provato a riascoltarlo e mi ha fatto un’ottima impressione. E’ un disco notevole, per quantro fra i più tristi che abbia mai ascoltato, come testi. Si parla solo di neri ammazzati (quando va bene “sparati”, figli di neri che soffrono la fame e vivono in case di cartone, licenziamenti, mogli di neri che devono andare a recuperare i mariti squartati come pena per reati non commessi e cose del genere). Stacca su tutti -e magari si mette un’altra volta- il “Resurrection Blues”.Se vedete l’espressione di Otis nella foto al pub di Treviglio, qui sotto, vi rendete un po’ conto di che personaggio dev’essere. Il fotografo avrà detto “sorridete!” e questa è l’espressione più vivace che abbia potuto produrre. O forse era solo stanco a fine concerto?
Il brano che vi propongo oggi è quello che apre l’opera. La versione in studio, oltre ad avere il treno di sottofondo, fa apprezzare anche un po’ di suoni e in particolare gli accenti di basso che nella registrazione del video arrivano poco.
Well my Soul’s | be’ la mia anima sta
In Louisiana | in Louisiana
But my body lies | ma il mio corpo giace
in Tennessee | nel Tennessee
I didn’t Kill… Kill no break man | ‘unn ho ammazzato nessun addetto ai freni
I didn’t Kill … no engineer | non ho ammazzato nessun ingegnere
Well the White man | be’ l’Uomo bianco
pointed his finger | ha puntato il dito
and they said … what they always say | e hanno detto quello che dicono sempre
They didn’t bother… bother to hang me | non si sono nemmeno curati di impiccarmi
They just shot me … on the spot | mi hanno sparato, lì sul posto…
Well my Soul’s
In Louisiana
But my body lies
in Tennessee
They didn’t bother… bother to hang me
They just shot me … Bam… on the spot