Main outreach initiatives by the BuioMetria Partecipativa project since 2008

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Le feste e il clima di distacco dalla routine quotidiana stimolano a volte la riflessione e la sintesi. Le feste di fine e inizio anno, poi, hanno sempre quel che di “fare un bilancio”.
Dopo la storia natalizia sul m(‘)appare, pubblicata nel giorno di Santo Stefano, ecco una sorta di Selezione del Reader’s Digest legata alle azioni in tema di tutela e valorizzazione del cielo notturno attuate a partire dal 2008 nell’ambito del progetto BuioMetria Partecipativa. Si rimanda al sito di Attivarti.org e http://www.pibinko.org/buiometria-partecipativa/, mentre.

Tali iniziative rientrano in un quadro complessivo di tutela e promozione di risorse minori o poco note, date dalla somma dei progetti che sono documentati nei siti www.pibinko.org e www.attivarti.org a partire dal 2006.

Nel seguito si sono evidenziati gli interventi a carattere divulgativo verso il pubblico generale, mentre si sono omesse le pubblicazioni e le presentazioni in ambito scientifico (convegni internazionali ecc.).

Per approfondimenti, commenti e proposte: info@pibinko.org o buiometria@attivarti.org.

La BuioMetria Partecipativa (BMP)

Dal 2008 prestiamo a chiunque (previa verifica di criteri di valutazione) strumenti per misurare direttamente la qualità del cielo notturno in tutta Italia (e occasionalmente all’Estero).

Alcuni dei dati raccolti nell’ambito del progetto BMP sono stati utilizzati per validare il nuovo Atlante Mondiale dell’inquinamento luminoso, pubblicato nel giugno 2016 da Falchi et al. in Science Advances Vol. 2, no. 6. (come indicato nelle note conclusive dell’articolo).

Eventi pubblici

Una media di quasi un evento al mese dal giugno 2008, a latitudini da Matera a Edimburgo  e Longitudini dalla Spagna al Medio Oriente (cfr. blog di Attivarti.org).

Il blog della BuioMetria Partecipativa

 

Installazioni del “presepe buiometrico”

Lanciato il 10-10-2010

  1. M’illumino di Meno 2011 (a Roma)
  2. Festambiente 2011 (Rispescia, GR)
  3. Museo di Storia del Mediterraneo (Livorno)
  4. Parco della Spina Verde (Como)
  5. La Città Visibile (Grosseto, Caffé Ricasoli, ottobre 2014)
  6. Festa dei Saperi e dei Sapori della Val di Merse 2014 (Monticiano, SI)
  7. M’illumino di Meno 2015 (Civitanova Marche)
  8. LO-FI Milano luglio 2015
  9. Festival della Biodiversità – Parco Nord Milano 2015
Altre installazioni
  • La Città Visibile  – Pinacoteca di Follonica (ottobre 2012)
  • Bar della PAM di Follonica
Nei media
  1. 1-6-2008: RAI Radio Due, l’Altro Lato – collegamento telefonico.
  2. 19-10-2008: RAI Radio Due, l’Altro Lato</> – tema principale della puntata (Giacomelli e Giubbilini ospiti in studio).
  3. 17-1-2009: Corriere Fiorentino, I Cacciatori di Stelle
  4. 13-2-2009: Topolino: speciale “cacciatore di buio”
  5. 29-4-2009: L’Alto Adige – La premiazione del concorso “La Seconda Luna”
  6. 16-10-2009: Il Tirreno ed. Grosseto, Alla scoperta della bellezza del buio. I cieli notturni di Maremma, tesoro da tutelare.
  7. 17-10-2009: RAI Radio Due, l’Altro Lato (collegamento telefonico con Mario Straccali in occasione dell’evento “Insomma è buio”?
  8. 11-12-2009: Radio 24 – Mister Kilowatt
  9. 13-1-2010: Grazia, Di mestiere faccio il cercatore di buio
  10. 29-1-2010: Corriere di Maremma, Lo studio sulla qualità del cielo tocca anche le Colline Metallifere La BuioMetria dalla Maremma alla Sardegna
  11. 1-2-2010: Pubblicazione del Comune di Roccastrada (su evento dell’ottobre 2009)
  12. 13-2-2010: TeleTirreno – servizio sulla BuioMetria Partecipativa a Massa Marittima per M’Illumino di Meno
  13. 16-2-2010: La Stampa – pag. 27 (rubrica Società)
  14. 17-20-2010: Radio Capital
  15. 22-2-2010: La Banda (Radio Popolare Milano)
  16. 24-2-2010: Radio Montecarlo
  17. 25-2-2010: Il Cittadino di Monza e Brianza, Coi cacciatori del buio MB sarà tutta una mappa
  18. 30-3-2010: TG2 Costume e Società
  19. 15-6-2010: Appunti di Vista, Buio a dismisura
  20. 30-6-2010: Gazzetta Ambiente (articolo “Visioni globali e azioni locali sull’inquinamento luminoso)
  21. 4-7-2010: Il Giornale di Brescia, In cerca di stelle perdute
  22. 15-7-2010: Terre di Mezzo, Cacciatori di stelle
  23. 8-8-2010: La Sicilia , La caccia alla notte perfetta
  24. 11-8-2010: L’Eco di Bergamo: A spasso col «buiometro» per vedere le stelle
  25. 31-1-2011: CiaoComo Radio
  26. 22-2-2011: Rivista “Manutenzione”, articolo su L’illuminazione industriale (di F. Giubbilini)
  27. 8-4-2011: Il Tirreno ed. Grosseto
  28. 20-7-2011: Quilivorno.it
  29. 1-8-2011: Astronomia Nova (testata web): La BuioMetria Partecipativa
  30. 16-7-2012: Il Tirreno ed Grosseto: “A Follonica il buio non fa paura”, assieme alla “civetta” che titola “Follonica città del buio”
  31. 7-8-2012: Il Tirreno (ed. Grosseto): A Pian d’Alma ecco il BuioMetro
  32. 13-1-2014: Il Tirreno (ed. Grosseto): I “cacciatori” del buio in cerca di nuovi cieli
  33. 19-2-2014: Il Tirreno (ed. Grosseto): Tornano i misuratori del buio e promettono un 2014 in tour
  34. 21-7-2014: Regione Toscana: Articolo sul blog “Around Tuscany” sulla qualità del cielo notturno
  35. 25-3-2015: Il Tirreno (ed. Grosseto): Borgo medievale al buio per un esperimento internazionale
  36. 28-3-2015: Podcast de L’Altra Europa, Radio 24
  37. 19-4-2015: Ovunque 6: Proviamo a sintetizzare il tema inquinamento luminoso in un SMS
  38. 25-5-2015: Radio Popolare Milano, Maramao (puntata sul m(‘)appare e il pappare, introduzione alla lezione al Politecnico su Integrazione di tecnologie e metodi partecipati per la tutela e la valorizzazione del territorio.
  39. 20-6-2015: Poliradio (web radio del Politecnico di Milano): Intervista per “Voci nel buio”
  40. 30-7-2015: Radio Popolare Milano, Macondo.
  41. 2-9-2015: Il Tirreno ed. Grosseto: La BuioMetria Partecipativa: un progetto che conquista il mondo [NdR: i titoli, così come gli articoli, li fanno i giornali]
  42. A misurare il buio nella valle che non c’è (Il Tirreno, edizione regionale, 17-12-2016)
  43. 16-12-2016: Marketing del Territorio (testata web): Possibili percorsi di tutela e valorizzazione turistica del cielo notturno
  44. Il Tirreno (ed. Grosseto) 5-12-2016: Un festival d’inverno alla riscoperta della Val di Farma
Video

Wrapping up the Farma Valley Winter Fest – Jan. 4, 2017 in Roccastrada

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Scarica il volantino/invito in versione PDF.


Nel Festival d’inverno in Val di Farma ci eravamo scordati (a) di consegnare il buiometro agli Etruschi from Lakota e (b) di dedicare tempo a illustrare le anticipazioni dei calendari 2017 delle realtà che hanno animato l’evento.

Per la consegna del buiometro, si è rimediato il 21-12 scorso. Per quanto riguarda le anticipazioni dei calendari, la questione è un po’ più strutturata, e abbiamo pensato di dedicare una giornata intera alla cosa.

Lo spazio principale (qualcuno direbbe il main stage o il campo centrale) della giornata sarà al Bar Moderno di Roccastrada. Qui alcuni dei referenti dei progetti Attivarti.org, BuioMetria Partecipativa, Banda di Torniella e Associazione fotografica Riflessi saranno presenti in varie fasce orarie (con varie facce orarie, legate alle consumazioni che dovranno assumere per giustificare la loro presenza in un bar per 14 ore).

Abbiamo inoltre previsto altri due spazi informativi. Uno presso la Foto Ottica Vainigli di Monticiano…non a caso ma in quanto Elisabetta Vainigli, la titolare, è anche attualmente la presidente della Banda ed è quindi la persona più titolata per illustrare il versante bandistico della questione. L’altro spazio satellite sarà presso la parrucchiera Cristina Muzi di Torniella: soffici divanetti, radio andante, dibattiti sempre vivi e tepore da phon che conciliano un pomeriggio invernale come (e in certi momenti meglio) di un aperitivo.

Circa il volantino dell’evento: non lasciatevi ingannare dalle apparenze: per quanto molte foto parlino di musica e giochi (in particolare palla a 21/palla eh!) nel corso della giornata non sono previsti concerti o dimostrazioni…il che non ci esimerà dal confrontarci su questioni musicali e ludico-sportive, dato che queste sono fortemente intrecciate con i progetti che portiamo avanti in campo culturale e ambientale.

Ultimo, ma non ultimo, il 4 gennaio è anche il decennale dell’aperitivo che sancì la nascita del progetto “Palla  21: dalla Toscana a Chicago e ritorno” (come illustrato da Giovanna Mezzana ne Il Tirreno del 17-12-2016). Anche se la data di domani non è stata scelta apposta, ci sarà sicuramente un momento per ricordare quel momento, molto importante per le comunità che hanno successivamente partecipato al progetto.

Qualora foste interessati alla situazione, ma impossibilitati a partecipare negli spazi e negli orari indicati, potete scrivere a mappare@attivarti.org o contattare il 351 133 7020 per concordare il miglior modo per proseguire il discorso.

Santa Claus intrigued by the article on the Torniella Band in Scalvaia

In un momento di relax, ascoltando Björk nel brano bag quotidiano, Babbo Natale assimila con attenzione la storia degli imminenti 140 anni della Banda di Torniella e del concerto di stasera a Scalvaia.

Lettore assiduo de Il Tirreno (che però dalle sue parti arriva un giorno dopo), era partito con il riassunto del Festival d’Inverno in Val di Farma…poi l’occhio non ha potuto non scivolare più giù.

Se finisce alla svelta la riunione con la Befana per il passaggio di consegne, forse stasera viene anche lui.

Il Tirreno (Grosseto edition), Dec. 28, 2016

…in attesa della versione online…copie del Tirreno esaurite a Torniella entro le 8.30…commissionate copie cartacee a Follonica e Gavorrano.

NB: la foto grande in copertina è associata al titolo SOTTO la foto, e non al titolo SOPRA…

L’edizione di oggi contiene un articolo di sintesi dopo il Festival d’Inverno e un articolo con un’intervista a Elisabetta Vainigli, presidente della Banda di Torniella, nell’imminenza del concerto del 30-12 a Scalvaia e dell’avvicinarsi dell’anno che vedrà ricorrere il 140mo anniversario di questa realtà musicale che raccoglie attualmente elementi da Torniella, Piloni, Scalvaia, Roccastrada, Massa Marittima (e la presidente mi correggerà se ho dimenticato il domicilio di qualcuno).

About a week after the Farma Valley Winter Fest

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Passato il Natale e pur il Natalino – riprende la routine, da Bolzano a Pachino…

A una settimana dal Festival, si comincia a condividere una sintesi che è all’interno del gruppo di lavoro cominciata dalla mattina dopo.

Personaggi

  • La giornalista (G)
  • L’ingegnere (I)
  • La barRista (B)
  • Il titolare del bar (T)

Interno giorno –  bar in orario non affollato. Potremmo essere al Caffé Olimpico di Grosseto, al Moderno di Roccastrada nella saletta laterale, o allo Stregatto di Montecerboli. Alla radio: versione lounge della Garota de Ipanema

I è seduto a un tavolo, vari fogli e foglietti sparpagliati

T sta pulendo il bancone, B la macchina del caffé

G entra

I: Buongiorno

G: Buongiorno a lei

I (facendo il gesto di invitarsi a sedere): Prende qualcosa?

G: Un caffé al vetro, grazie

I (al titolare): Un caffé e un altro panino coll’acciuga sottpesto, per favore

T (alla barRista, mentre lui va verso il reparto panini): unoooo al vetrooo

B (fulmina T con lo sguardo): sì caro!

G (a I, per tutto il seguito): Passato il festival, volevamo sapere un po’ com’era andata

I: bene, bene

G: Quanta gente da fuori VDF (Val di Farma)?

I: Prendendo il primo e il terzo giorno come giorni di avviamento e di coda, e concentrandosi piuttosto sulla domenica, abbiamo visto fra le 35 e le 40 persone “di fòri”, sommate a quelle dei paesi (non più di 400 residenti, di cui purtroppo non tutti abili a partecipare). Alla presentazione fotografica di lunedì sera a Grosseto (con pioggia battente tutto il pomeriggio) sono venute una trentina di persone, il che è buono secondo le statistiche dell’associazione Riflessi che ospitava l’evento.

G: 35-40 persone la domenica erano tante o poche?

I: Come diceva Roberto P. del Giambellino durante il servizio civile a Lainate: “il tanto o il poco dipende dal contenitore rispetto a cui si valuta“. Più o meno è il numero che si presentò alla Festa di Capo Danno in Piazza del Popolo del 2009-2010. Per un evento da fare nella sala musica di Torniella, se fossero venute 8 persone in più, ci si poteva stare bene …seduti all’inizio, a battere le mani dopo mezz’ora, a ballare alla fine….con 12 o 14 persone in più lo spettacolo diventava meno godibile.

Gli Etruschi from Lakota insieme a Peter Seeds in un momento dell’esibizione del 19-12 nella sala musica della banda di Torniella (foto di Luciano Massetti)

B: porta il caffé al tavolo – G ringrazia

G: (con leggero tono di sfida, ma non con ostilità)  Aveva senso fare tutto questo can can per meno di un autobus turistico di persone?

I (si gratta il mento): Come diceva Giancarlo M. di Baggio durante il servizio militare a Cuneo: “il senso è nell’occhio di chi vede”. Tralasciando le motivazioni personali (feste di compleanno ecc.), il Festival è stato un’esercitazione, un modo di vedere gli spazi -e in più di un caso anche le persone- della Valle e quelle “di fòri”. Voleva anche essere un prologo di un periodo che andrà dal prossimo 31-12 al 9 giugno 2018. Già nella somma di questi due elementi, aveva senso. Se poi ci riaggiungi le motivazioni personali…ci stava tutto. In ogni caso, i partecipanti arrivati da fuori equivalgono più o meno 10% della popolazione residente d’inverno in Val di Farma. Come se a Milano andassero centomila persone in un giorno…tipo al concerto di Vasco Rossi! (sorride).

(G guarda in alto a destra, come quando ragioni su una cosa)

I: Certo, se portassimo il 10% di Vasco Rossi in Val di Farma…

(stacco sulla barRista, che sentendo nominare il Blasco alza lo sguardo mèmore dei quattro live seguiti negli anni scorsi)

I,…che so, una scarpa…

(stacco sulla barRista, allarmata – altro stacco sul Titolare, che pure lui inizia a seguire il discorso mentre prepara il panino)

I (rivolto per un momento alla barRista): …senza piede dentro…

I (continua, rivolto a G): forse verrebbe più gente…ma non ragioniamo con queste logiche e non invitiamo a farlo. Coi numeri eravamo a posto, per essere un’iniziativa inedita dove non c’era da mangiare o bere gratis. Poi ci sono gli aspetti di qualità: una coppia è venuta a pernottare sabato sera, per poi andare la mattina a camminare, oltre che seguire il concerto…un’altra coppia è arrivata domenica mattina da Prato, perché aveva letto l’articolo sul Tirreno del 17 dicembre, e un paio di altre chicche del genere.

G: La cerimonia di consegna dei buiometri com’è andata?

Luigi Ciampini, noto Roccia, degli Etruschi from Lakota, prende in custodia il buiometro “Fungoagnello” – Castelnuovo Val di Cecina, 21-12-2016 (foto di un parente di Roccia)

I (portandosi le mani al capo, come a indicare “testa vuota”): Alla grande: ce ne siamo scordati! In piena onda di jam session al bar della Combriccola.

Il tutto si è comunque recuperato due giorni dopo, con il passaggio di testimone avvenuto a Castelnuovo Val di Cecina (campo base degli Etruschi from Lakota). Dal pomeriggio del 21-12 scorso il buiometro soprannominato “Fungoagnello” è nelle valide mani di Luigi Ciampini, meglio noto come Roccia, il batterista degli Etruschi, che quando non suona costruisce aeroplani di balsa, cucina ottime pizzette, focacce e altre specialità di finger food e progetta percorsi di rally: insomma…ha tutti i requisiti di base per essere un ottimo buiometrista!

G: Altre variazioni al programma?

I: Ci sono state delle cose in più -in parte irripetibili, purtroppo per chi non c’era- e delle cose in meno, ma recuperabili.

G [stringendo tutti e due i pugni, come a dire “in sostanza?”]: Ci può fare qualche esempio?

I  (con sguardo nostalgico) “In più” abbiamo registrato…

  • …una “stazione” del lunedì ore 19 al Caffé Ricasoli di Grosseto, già sede di eventi Attivarti.org in passato, come situazione “aspettando la serata per m(‘)appare Maurizio Bacci”.
  • Simone Sandrucci (lead guitar degli Etruschi) che attorno alle 12.30 di domenica 18, aspettando parte della comitiva per andare a pranzo alla Casa del Chiodo, è stato invitato a suonare una Eko X27 dei primi anni ’60 del secolo scorso (in dote alla famiglia Giacomelli) al bar della Combriccola. Ha intonato That’s Alright, ed è stato raggiunto alla seconda strofa da Wolfgang Scheibe (noto microstampatore di Tatti, autore del logo del festival) al basso monocorda.
  • Guglielmo Eboli, percussionista campano residente da quasi dieci anni nelle colline metallifere e attivo con vari progetti musicali (tra cui i Maremma Strega), che nel dopo cena di taglieri alla Combriccola ha prodotto un cajon e un tamburello gigante, con cui ha prima accompagnato Peter Seeds e Jack O’Malley in varie improvvisazioni e poi ha trascinato la quindicina di presenti al tavolo in una taranta-pizzica-lo-sa-solo-lui accelerando da 80 a 160 BPM in un minuto.
  • Una sorta di mini-workshop estemporaneo di educazione musicale tenuto da Dario Canal il lunedì mattina con un bimbo di Torniella.

    Dario Canal degli Etruschi from Lakota con un giovane allievo di Torniella, all’inizio del “Buongiorno con gli Etruschi” (verso le 12.30 del 19-12-2016 –  foto di Andrea Giacomelli)
  • Un intervento di Roberto Gelli detto Mariano detto Sandokan, barzellettiere della Valle (e resident al Festival della Barzelletta che si tiene ai primi di maggio a Scalvaia), che ha fulminato Dario, Roccia e Peter Seeds poco prima della partenza con un paio di gag.

    Roberto Gelli, detto Mariano, detto Sandokan, di Scalvaia, racconta una barzelletta dal suo vasto repertorio (foto di Andrea Giacomelli)

G [alzando le mani, come a dire “vabbe’, abbiamo capito”]: Vabbe’, siete stati bene e le cose in meno?

I: Volevamo dare un’anteprima del programma 2017 di Attivarti.org, e raccontare un po’ cosa faranno le altre realtà che hanno partecipato alla creazione del festival, e spiegare come sostenere queste attività. Però, per come si è sviluppata la situazione, un po’ ci è passato di mente, e un po’ si è valutato che sarebbe stato un momento “istituzionale” -per quanto interessante- che si legava poco bene all’atmosfera: all’inizio sarebbe stato una cosa “a freddo”, a metà non aveva senso, e alla fine non ce n’era bisogno.

G: e ora come farete a condividere queste informazioni con chi è venuto al festival?

I: Be’: con quelli “di qui”, li ritroviamo tutti i giorni o quasi…e quelli “di fòri” sono tutti utenti consapevoli di internet. Più, ci sono quelli che ci leggono (oltre 9000 e-mail, radio, tv e web, e un po’ di social e qualche contatto stampa).

G: Nelle opzioni del Festival c’era un modulo chiamato “Vorrei ma non posso”

I: Come suggerisce il nome, era per chi avrebbe voluto esserci ma era impedito per motivi logistici o altro. Abbiamo avuto sia indicazioni di persone che potrebbero venire a visitare la Valle che non c’è (da Alghero, Parma, Pontedera e Mascate – capitale dell’Oman, e dal Nord Europa), sia proposte per andare a proporre situazioni simili altrove (nell’hinterland di Milano).

G: Ma sui programmi 2017 non ci dite proprio niente?

I: A parte che siamo già a più di 5000 battute spazi inclusi e rischiamo di passare più  tempo a scrivere delle cose che a farle, c’è ancora tempo (prima di metà gennaio non succede nulla). Per il momento pensiamo a vedere chi viene alla panfortata ai Piloni (29-12), al prossimo concerto della Banda di Torniella (il 30-12 a Scalvaia), e al veglione a Torniella con Ricky DJ. Tranquilli che tutto si snoda e si comunica per tempo, dato che sono iniziative in via di definizione da fine settembre e che non si fanno se non hanno almeno 4-6 settimane di anticipo.

G: Ma nemmeno un cicinìn?

Preparativi per uno dei prossimi eventi di cui il Festival d’Inverno è stato il prologo

I (sorride): …che dire: come il Festival d’inverno (e come tutte le storie fatte dal 2006 a ora): saranno iniziative fatte un po’ con gente “di qui” e un po’ con gente “di fòri”…ma per una decina di giorni -personalmente- cercherò di rilassarmi e stare fuori dai giochi. La stagione è stata impegnativa, e da metà gennaio rimetterà in pista vari personaggi che avete conosciuto attraverso il festival, e altri che ancora non sono entrati in scena (ma ganzi uguale)

G: Grazie per la disponibilità!

I: Grazie a lei, auguri di buon anno se non ci si vede prima!

T (a I): il panino è pronto!

I (a T): mi ci metti anche un cinquino rosso?

DISSOLVENZA

TITOLI DI CODA .es…”Ramble on” dei Led Zeppelin, “Happy Trails” versione Van Halen, o “Sulla Strada” **di Eugenio Finardi

 

** …che, riascoltata oggi e scremati un paio di cliché Seventies è forse una delle più belle canzoni che parlano della vita del musicista che abbia sentito finora.

[tra le 5.30 e le 7.30 del 27-12-2016]

 

The photo set by Federico Giussani on the Farma Valley Winter Fest

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Federico Giussani, con cui ho iniziato a collaborare nel 2014 su questioni di paesaggi notturni, tra un matrimonio, una sfilata di moda e un backstage è venuto a trovarci nel pomeriggio di domenica 18 dicembre a Torniella. Ha prodotto una documentazione interessante per la parte fotografica sul concerto con Peter Seeds e gli Etruschi from Lakota.

Più avanti comparirà anche qualche video – intanto ecco gli scatti di quella calda domenica di dicembre (segui link a un noto social network)

Farma Valley Winter Fest – Summary of Day 3

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Per avviare la giornata:

La terza giornata del festival d’inverno in Val di Farma -sintesi:

Un’anteprima del pomeriggio di domenica 18 con Peter Seeds e gli Etruschi from Lakota:

Grazie a Luciano Massetti, che oltre a fare ricerca sulla biometeorologia è anche un discreto fotografo, detto da un ignorante.

Dopo un sonno ristoratore, il Buongiorno con gli Etruschi si è svolto grosso modo tra le 12 e le 14.15.

Aspettando Andrea B. per andare a pranzo (e facendo nel frattempo ripartire Irene, che doveva andare a accende la caldaia) un gruppo estemporaneo composto da Dario e Roccia (voce e batteria degli Etruschi from Lakota), Edward noto Busisi (giovane allievo di Dario dalla sera prima), Peter Seeds e un membro dell’organizzazione del festival hanno avviato una sorta di workshop/jam session…tra le altre, si sono sentiti pezzi di Dio mio no, Aulin, Nella vena di vino, Elenoir, We will rock you, ‘na tazzulella ‘e café, Rosita  con intermezzi country. Roccia ha suonato la chitarra come chitarra, la chitarra come batteria e poi una sedia come batteria (per We will rock you, se no la chitarra la troncava).

Dopo un caffé (di circa mezz’ora) i musicisiti sono partiti per le rispettive prossime tappe.

Il Festival è proseguito verso Grosseto. Dopo una stazione di un’oretta al Caffé Ricasoli, tra le 21 e le 23.15 si è avuta la presentazione di m(‘)appare Maurizio Bacci, con excursus fotografici vari e stanchezza montante di chi scrive, per cui il resoconto si fa più vago.

L’appendice scansanese, pensata ieri sulla base di sviluppi dei giorni scorsi, è rimandata causa chiusura di qualsiasi spazio pubblico alle 00.23 di lunedì notte, orario di arrivo in paese.

Il Festival finisce qui, ma la storia continua…

  • Il programma era piuttosto denso, e abbiamo saltato alcune presentazioni (maglie ufficiali e attività produttive/associative, per esempio)…nessuno del pubblico ne ha sentito la mancanza, ma nelle prossime settimane senz’altro riprenderemo gli argomenti.
  • Per un reportage completo, aspettiamo a dopo le feste: a parte i telefonini, erano in azione almeno tre soggetti con foto (e in particolare attendiamo al tempo l’opera di Federico Giussani, video e altri supporti di registrazione.
  • Se il Festival vi è piaciuto: scriveteci.
  • Se il Festival non vi è piaciuto: scriveteci, e spiegateci perché.

Come scritto da qualche parte, il Festival d’inverno voleva essere un prologo a un periodo che si apre a fine anno e grosso modo porta al 9 giugno 2018, in cui ricorreranno i decennali di vari progetti avviati tra l’Altomilanese e la Val di Farma.

 

Farma Valley Winter Fest – Summary of Day 2

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Per avviare la giornata:

Gli articoli sul Tirreno di ieri

 

 

Non c’entra niente col Festival d’inverno in Val di Farma, ma mi è sembrata una bella notizia da condividere e abbiamo detto che tutta questa operazione non è strettamente “pro loco” (pur essendo sicuramente “pro un loco”…o qualche spagnolo potrebbe dire “para unos locos“)

La seconda giornata del festival d’inverno sintesi:

Arriva una coppia sui 65 anni da Prato, che ha letto l’articolo sul Tirreno di ieri e vuole fare un itineriario trekking.

Dopo Roccia pervenuto sabato pomeriggio, con una puntualità quasi Svizzera è arrivato Simone Sandrucci (lead guitar degli Etruschi) con folta rappresentanza da Montecerboli.

L’aperitivo al bar, in stile icebreaker party, è subito sfociato in una jam session tra Wolfgang di Tatti e Simone (basso e chitarra).

Superato in snellezza un pranzo alla Casa del Chiodo, gli Etruschi assieme a Peter Seeds sono approdati alla sala della Banda di Torniella alle 16.

Prima delle 18.15 è cominciata la musica, terminata prima delle 20.

La presentazione della mappa di comunità della Val di Farma si è svolta tra le 21 e le 21.30 nella saletta della microbiblioteca/museo geologico del circolo ARCI.

La cerimonia di consegna dei buiometri assieme alle anticipazioni sui programmi 2017 di Attivarti.org e delle altre realtà associative partecipanti all’evento è stata spostata alla giornata di lunedì, dato innesco completamente volontario di una jam session al bar della Combriccola..cominciata attorno alle 22 con Peter Seeds e circa 20 presenti, si è conclusa quasi alle 02.00 di lunedì con Dario Canal e un altro che analizzavano Elderly Woman behind the Counter of a small Town.

Ricordiamo gli appuntamenti rimanenti.

NB: Vale sempre l’invito a leggere la guida al Festival.

Lunedì:

ore 12: buongiorno con gli Etruschi a Torniella (luogo da definire)

ore 15 circa – spostamento da Torniella a Grosseto via Roccatederighi

ore 19: Grosseto: Caffé Ricasoli –  – buonasera con il Festival d’inverno in Val di Farma

ore 21: Grosseto: centro commerciale Gorarella per m(‘)appare Maurizio Bacci

la chiusura del Festival è prevista attorno alla mezzanotte e si svolgerà a Scansano (ma non era un festival in Val di Farma e a Grosseto????)

per essere più sicuri di trovarsi: scrivete a mappare@attivarti.org

Comunicazione di servizio (facendo riferimento a quella di ieri)

Babbo Natale esiste ed è passato in anticipo: Roccia ha ricevuto 5 litri di benzina in tanichetta rossa.

[….continua]

p.s. la cosa che più mi ha colpito: la varieta di umori durante il concerto degli Etruschi

p.p.s. a fine festival seguirà foto reportage, con qualche estratti video