Archivio mensile:Febbraio 2019

LO-FI Milano segnala Sun Araw Trio – COX18 – venerdi’ 1 marzo

[Ndr: con questa edizione delle segnalazioni LO-FI si rafforza la collaborazione con la rete pibinko.org, che aveva a suo tempo curato la prima versione del sito web del LO-FI, e poi le newsletter nello scorso paio di anni. Con la fine dell’inverno le segnalazioni, che da tempo venivano spedite solo via e-mail saranno anche reperibili nella sezione “notizie” di pibinko.org, con la categoria LO-FI Milano – buona lettura!]

Cox18 Sound presenta:

Sun Araw è il moniker con il quale Cameron Stallones ha costruito ed evoluto la sua miscela musicale psicotropa, spaziando senza soluzione di continuità tra forme distorte di dub, improvvisazione a ruota libera e affondi nel funk più allucinato.

L’ultima configurazione della Sun Araw Band ha firmato “Activated Clowns”, uscito nel 2019 su NNA Tapes.

“Ci siamo sciolti con le jam chitarrose e acide che faceva nei Magic Lanterns. Abbiamo attraversato con lui dimensioni “ipnagogiche” fatte di soli nastri Not Not Fun, allucinazioni da cameretta e dilatazioni spazio-temporali. Non abbiamo avuto paura quando la musica giamaicana è entrata nei suoi dischi e nelle sue collaborazioni, avvicinando con sapienza dub e reggae agli anfratti psichedelici più o meno hip del momento. Poi lo abbiamo visto salire sul palco non solo con una chitarra ma anche con un computer e, nonostante tutto, anche lì abbiamo continuato a fidarci. Cameron Stallones non è solo un personaggio di “culto” dell’underground sperimentale californiano (seppur lui sia originario di Austin), ma un maestro nel traghettare la psichedelia verso frontiere altre, lontane da quell’apparenza da “kid” coloratissimo e con le camice floreali con cui l’abbiamo visto per tanti anni (e al di là di questioni estetiche, lo vedremmo bene in featuring con il “nostro” Mike Cooper). Tantissimi dischi, collaborazioni, l’attività con la sua etichetta Sun Ark e un percorso in studio e live che lo ha visto fare dell’improvvisazione, astratta e cerebrale, uno strumento per rinnovare – tecnicamente e spiritualmente – la propria musica.“Mi piace la musica psichedelica se intesa come principio attivo. Una specie di musica psicotropa, che quando la ascolti cambia il modo in cui ti senti e forse anche il modo in cui percepisci la stanza in cui sei“. Anche per questo live di Sun Araw (stavolta in formazione a tre) preparatevi a vedere la sala del Cox trasformarsi in spiaggia afosa, labirinto mentale e paesaggio marziano in HD ”   Da ZERO MILANO


www.sunaraw.com

+ Resident DJs

Apertura ore 23

5 euro

CSOA COX18
Via Conchetta, 18 – Milano
http://cox18.noblogs.org/

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https://noise.autistici.org/?p=subscribe&id=2

In streaming su Cox18Stream tutti i concerti e le iniziative:
http://cox18stream.noblogs.org/

branobag del 28/2/19: L’U.C.E.

[prima edizione del 4/9/2012, in procinto di partire per Bielsko-Biała]

…dzień dobry (buongiorno in polacco – leggi più o meno “gin dobre”)…

[comunicazione di servizio: sei un ragazzo/a volenteroso/a interessato a imparare la nobile arte della panificazione con cottura in forno a legna costruito 50 o 60 anni fa e costato 30.000 lire di allora ? scrivici]

il non-concorso (o meglio, il “conco(r)so”) del 22/2/19 fu vinto da Mercedes da Cagliari, che sulla base del “du-du-du-remember du-du-du-September” ha riconosciuto: The Air of December di Edie Brickell and the New Bohemians. Provate a sentire se il du-du-du vi torna.

Ma oggi, in procinto di andare a San Vincenzo (LI) a parlare e suonare di luce e buio, l’onore-onere di rispolverare un classicone pop italiano di una che in dieci anni non ha cambiato troppo modo di vestirsi:

Oltre al testo, che nella mia lettura è un verbale di una giornata qualunque, della canzone mi è sempre piaciuta la base “liquida”…fra bassi e tastiere è come se ci fosse qualcuno che suona battendo le mani sull’acqua. Avremo modo, se vi farà piacere, di ascoltare altre canzoni “liquide”.

Interessante anche la performance sanremese…gli stacchi troppo lunghi prima e dopo l’esecuzione potrebbero essere oggetto di tesi di sociologia o DAMS, ma soprattutto (mia domanda da ignorante): a cosa servivano quelle pedaliere ai suonatori di archi ?

Stasera provate a guardare il tramonto a nord-est, poi fateci sapere cosa avete visto.

M’illumino di meno 2019 anche a San Vincenzo (LI) con la BuioMetria Partecipativa

A San Vincenzo (LI) nei locali della Torre, antistante il porto (Piazza Unita’ d’Italia 7), si terra’ dalle 18 alle 20 di venerdi’ 1 marzo uno degli eventi per M’illumino di meno 2019, la manifestazione promossa da Caterpillar di RAI Radio 2 nata nel 2005 per sensibilizzare il pubblico su vari temi legati alla sostenibilita’ ambientale.

Per l’occasione il Comune di San Vincenzo ospita una presentazione da parte del progetto BuioMetria Partecipativa, avviato nel 2008 in bassa Toscana come progetto di comunicazione ambientale e citizen science legato alla protezione e promozione del cielo notturno e alla mitigazione dell’inquinamento luminoso.

A San Vincenzo la buiometria partecipativa era gia’ passata nel settembre 2017, e poi nell’ottobre 2018. La presentazione di marzo si pone pero’ come un appuntamento sostanzialmente nuovo, alla luce di interessanti sviluppi sia nazionali che internazionali, in raccordo con importanti realta’ del mondo della ricerca e della divulgazione (CNR, progetti HORIZON2020, Universita’ di Pisa, giusto per citare alcuni dei circuiti), e cosiderando il tema dell’economia circolare, proposto per quest’anno dalla nota trasmissione di RAI Radio 2.

Federico Giussani (sx) e Andrea Giacomelli (dx) durante una dimostrazione di misurazione della qualitta’ del cielo notturno con il “buiometro”

Venerdi’ 1 marzo a San Vincenzo saranno presenti: Andrea Giacomelli, ingegnere e dottore di ricerca, ideatore e coordinatore del progetto BMP e presidente dell’associazione Attivarti.org, Federico Giussani, fotografo professionista grossetano esperto nella ripresa di paesaggi notturni, e Simone Sandrucci, chitarrista degli Etruschi from Lakota, attivo anche nel progetto Jug Band dalle Colline Metallifere, nel quale con Giacomelli propongono eventi di divulgazione scientifica integrati con musica rock blues.

Simone Sandrucci, uno degli autori delle colonne sonore della BuioMetria Partecipativa, con gli Etruschi from Lakota e con la Jug Band dalle Colline Metallifere..

L’evento di venerdi’ 1/3 segue un’interessante “microkermesse” tenuta a Firenze, in cui la BuioMetria Partecipativa ha avuto visibilita’ a TourismA, salone nazionale del turismo culturale e archeologico. Precede poi un evento nell’ambito del nono International Open Data Day, in cui gli stessi organizzatori saranno presenti a Tatti, frazione di Massa Marittima (GR), nel pomeriggio di sabato 2 marzo. Il tutto in una concatenazione di iniziative di tutela e valorizzazione di risorse minori o poco note nel campo della cultura, dell’ambiente e dell’innovazione libera sviluppata nelle colline metallifere, a cavallo delle province di Grosseto, Livorno, Pisa e Siena e riassunta dal sito http://www.pibinko.org

Per informazioni e contatti: bmp@pibinko.org o 3317539228

branobag del 27-2-2019: It’s the end of the world (as we know it)/E’ la fine del mondo (per come lo conosciamo)

prima edizione: 21/9/15

20150917-exarchia1
Atene, quartiere Exarchion

Andando a controllare due riferimenti in rete per il testo di questa canzone ho trovato il sito di un fine intellettuale che sostiene che su questo brano si potrebbe fare una tesi di dottorato.

E’ possibile, oppure si potrebbe solo ascoltare e respirare, ignorando i riferimenti più o meno subliminali a tutta una serie di episodi legati agli cultura e cronaca USA nel decennio in cui la canzone è stata composta (è del 1987) e vedere se ti arriva la “base” che c’è dentro.

Il mitico Liga, che non potrò mai dimenticare per due o tre canzoni (anzi: prima o poi una vi tocca) provò a rifare questo pezzo intitolandolo “A che ora è la fine del mondo” e mettendo al posto di “…and I feel fine” il verso “che rete è”.

non ci ha voluto mettere ” … e ci sto be-nee….”, che dava il senso della canzone originale.

così l’hanno fatto diventare un pezzo che parla del ruolo della televisione, mentre il titolo vero indica che Michael Stipe voleva parlare di un’altra cosa.

That’s great, it starts with an earthquake | Ganzo – si comincia con un terremoto
Birds and snakes, an aeroplane, and Lenny Bruce is not afraid | uccelli e serpenti, un aeroplano, e Lenny Bruce non si spaventa

Eye of a hurricane, listen to yourself churn | occhio del ciclone, ti ascolti a rigirare il mestolo
World serves its own needs, don’t misserve your own needs | il mondo serve i proprio bisogni, tu non servire male i tuoi
Feed it up a knock, speed, grunt, no, strength | dagli un colpetto, velocità, grugnito, no, forza
The ladder starts to clatter with a fear of height, down, height | la scala comincia a fare rumore con una paura dell’altezza, giù, altezza
Wire in a fire, represent the seven games | filo un un fuoco, rappresenta i sette giochi
And a government for hire and a combat site | e un governo a nolo e un posto per un combattimento
Left her, wasn’t coming in a hurry with the Furies breathing down your neck | l’hai lasciata, non stava venendo in fretta con le Furie che ti fiatavano sul collo

Team by team, reporters baffled, trumped, tethered, cropped | squadra per squadra i reporter sconcertati, fregati, legati a un filo, spuntati
Look at that low plane, fine, then |guarda a quell’areo in basso, ottimo, poi
Uh-oh, overflow, population, common group | oh-oh, eccedenza, popolazione, gruppo comune
But it’ll do, save yourself, serve yourself | ma ci si farà andar bene, salvati, serviti
World serves its own needs, listen to your heart bleed | il mondo serve i propri bisogni, ascolta il tuo cuore sanguinare
Tell me with the Rapture and the reverent in the right, right | dimmi con l’estasi e i riverenti alla destra, va bene
You vitriolic, patriotic, slam fight, bright light | la tua lotta improvvisata, patriottica e a vetriolo, con una luce abbagliante
Feeling pretty psyched | ti senti abbastanza di fuori

It’s the end of the world as we know it | è la fine del mondo, per come noi lo conosciamo
It’s the end of the world as we know it
It’s the end of the world as we know it, and I feel fine | … e ci sto bene

Six o’clock, TV hour, don’t get caught in foreign tower | sono le sei, l’ora della TVA, non farti prendere nella torre straniera
Slash and burn, return, listen to yourself churn | sfregia e brucia, ridagliele, ascoltati mentre ti agiti
Lock him in uniform, book burning, bloodletting | chiudilo in un’uniforme, bruciando libri e facendo sanguinare
Every motive escalate, automotive incinerate | amplifica ogni movente, incenerisci i semoventi
Light a candle, light a motive, step down, step down| accendi una candela, accendi un movente, scendi giù, scendi giù
Watch your heel crush, crush, uh-oh | guarda il tuo tacco spiaccicare
This means no fear, cavalier, renegade and steering clear | questo significa niente paura, altezzoso, rinnegato, e girando alla larga
A tournament, a tournament, a tournament of lies | un torneo, un torneo, un torneo di bugie
Offer me solutions, offer me alternatives, and I decline | offritemi soluzioni, offritemi alternative, e io dico di no

It’s the end of the world as we know it (I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it (I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it, and I feel fine (It’s time I had some time alone) | ….(è ora che passi un po’ di tempo da solo)
I feel fine (I feel fine)

It’s the end of the world as we know it (It’s time I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it (It’s time I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it, and I feel fine (It’s time I had some time alone)

The other night I dreamt a nice continental drift divide | l’altra notte ho sognato la linea di separazione di una bella deriva continentale
Mountains sit in a line, Leonard Bernstein | tutte le montagne sedute in fila, Leonard Bernstein
Leonid Brezhnev, Lenny Bruce, and Lester Bangs | Leonid Brezhnev, Lenny Bruce, e Lester Bangs
Birthday party, cheesecake, jellybean, boom | festa di compleanno, cheesecake, caramelle di gelatina, bum
You symbiotic, patriotic, slam but neck, right? Right | il tuo collo simbiotico patriottico ….

It’s the end of the world as we know it (It’s time I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it (It’s time I had some time alone)
It’s the end of the world as we know it, and I feel fine (It’s time I had some time alone)
…..

(It’s time I had some time alone)

Independence Day

La nave ammiraglia della missione dal pianeta Smariuruta, in cui le normative fiscali sono piu’ arzigogolate di quelle italiane, avvolta in una nube mimetica, si appresta a trasferirsi in Italia.

In questo scatto, stanno decidendo pero’ se tornare a casa, dopo aver provato a contattare l’URP del primo ente cui sono andati a chiedere informazioni per prendere la residenza, assumendo le sembianze di Elvis Presley (come era nel 1975).

branobag del 25/2/19: derive (o The River?)

Interessante esperimento di cover “etnografica” di “Quando i bambini fanno ooh” di Povia.

Partendo dallo spunto dell’adattamento del titolo, rilegge in chiave coatta tutto il brano del controverso cantautore e blogger milanese, citato anche da Giancane in una delle sue ballate piu’ coinvolgenti come esempio sul piano autoriale.

Tiene la linea in modo tutto sommato elegante (sic) per quasi tre minuti, poi deraglia completamente con un finale paragonabile a quello di “A trenta secondi dalla fine”. La sentii per la prima volta una decina di giorni fa, e ogni tanto mi ritorna in mente brutta come e’, forse un po’ di piu’.

m(‘)appare

Sotto questa sezione una visione delle attività pibinko.org dal punto di vista del m(‘)appare: progetti in cui la creazione di mappe e la percezione di luoghi e situazioni procedono di pari passo, con buona musica di sottofondo.

  • Articolo di approfondimento sul m(‘)appare
  • m(‘)appare Milano
  • aspetti di m(‘)appatura nella BuioMetria Partecipativa
  • la mappa di comunità della Val di Farma
  • la mappa di comunità della Val di Cecina
  • la mappa dei comunità di Tatti

A Tatti (GR) l’edizione metallifera dello International Open Data Day 2019

NB: La partecipazione all’evento, per sabato 2 marzo dalle 18 alle 20 presso il “circolino” e’ gratuita, ma e’ gradita prenotazione a: info@pibinko.org o 3317539228.

L’Open Data Day è una giornata internazionale, giunta alla sua nona edizione, dedicata al celebrare gli open data -o dati aperti- e a dimostrarne l’uso pratico per le amministrazioni, le imprese e per la società.

Se la cosa vi pare esoterica, considerate che molti enti pubblici italiani hanno da tempo adottato la politica delle licenze aperte per il rilascio dei dati che producono, e che anche il settore privato non trascura questo settore. Potete anche vedere questo breve video per un’introduzione al tema (e per vedere un scorcio di Tatti, nei primi secondi).

Pibinko.org utilizza software libero dal 1994 e dal 2004 lo promuove attivamente. Dal 2008 si è applicato anche alla promozione dei dati liberi, sia con il sostegno ad alcune campagne del progetto OpenStreetMap (in particolare con m(‘)appare Milano).

M(‘)appare Milano, 6-4-2008

Sempre dal 2008, la rete ha iniziato a occuparsi della vera e propria creazione di dati originali: prima con quelli delle campagne di citizen science sulla BuioMetria Partecipativa (dal 2008), poi -in collaborazione con vari osservatori astronomici amatoriali in Italia- con la creazione del Coordinamento italiano raccolta dati sull’inquinamento luminoso (CORDILIT, dal 2011). La gamma di dati si è ulteriormente arricchita dal 2014 con la mappa di comunità della Val di Farma, che l’anno scorso è stata anche inclusa in un rapporto della banca mondiale su 50 buone pratiche di riuso di dati pubblici da parte delle comunità locali.
Dopo la partecipazione all’Open Data Day con un evento a Piloni nel 2013 e a Torniella nel 2017 e’ proprio la linea della documentazione della toponomastica dimenticata (o mai conosciuta) dalle carte ufficiali che pibinko.org ripropone l’edizione 2019, in una nuova sede.

Un momento del primo ritrovo sulla mappa di comunità di Tatti (14-12-2018)

L’appuntamento è quindi dalle 18 alle 20 di sabato 2 marzo a Tatti, frazione di Massa Marittima (GR), nella parte di colline metallifere da cui si vede il tramonto sull’isola d’Elba. Ci ritroviamo con base al “circolino” (all’angolo tra via delle mura e via del pino) per proseguire con il lavoro di interviste e digitalizzazioni avviato nel dicembre scorso, all’apertura del terzo festival d’inverno in Val di Farma. Il punto di raccordo tra la Val di Farma e Tatti e dato proprio dal torrente che dà il nome alla valle, la cui sorgente è praticamente a ridosso della zona in cui i tatterini vivono e lavorano, oltre ad avere legami di amicizia che con gli altri borghi delle colline metallifere che portano le varie mappe a congiungersi.

Lo stesso evento sara’ l’occasione per la rete pibinko.org per riassumere le fasi salienti della partecipazione a TourismA e dell’evento “fuori salone” organizzato sabato 24 presso l’Hotel Lombardi di Firenze (come ben spiegato in questo articolo).

La partecipazione all’evento e’ libera e gratuita, ma e’ gradita prenotazione a: info@pibinko.org o 3317539228.


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branobag del 24/2/19: Detto tra noi

Sull’onda di 48 ore di full immersion nel mondo della promozione di beni culturali e siti archeologici, e dopo l’inaugurazione del micromuseo itinerante della rete pibinko.org e del relativo aperitivo…(leggi l’articolo di lancio, in attesa dell’approfondimento che seguira’ fra qualche giorno)…

…stamattina mi son svegliato con in mente questa. Dopo aver sentito citare dotti, Medici (con la M maiuscola…siamo a Firenze) e sapienti intenti a costituire uno stato generale (esperienza molto interessante dal punto di vista professionale), ragionavo di una canzone che potesse esprimere una sintesi rispetto ai tre minuti che mi sono stati concessi ieri per presentarci. A caldo mi era subito venuta in mente La disciplina della terra di Ivano Fossati, ma non volendo ripetermi dopo pochi giorni, e’ saltata fuori questa:

Detto tra noi – E. Bennato, 1973

Guarda quel castello
è tuo, è tuo se lo vuoi…
Io aprirò il cancello
e tu, tu mi seguirai…

… e dentro i viali di quel giardino, ti ci ritroverai:
ci hai vissuto per ore ed ore nei sogni tuoi…
… ed alla sorgente di acqua fatata poi ti disseterai,
ma già tu scuoti la testa, la favola forse sai…

… si, è vero!

Detto tra noi, sono solo un brigante, non un re,
sono uno che vende sogni alla gente,
fa promesse che mai potrà… mantenere.
Favole sì, ne ho contate ma tante, tante sai.
Detto tra noi, io non sono un gigante,
draghi non ne ho ammazzati mai…

Ho un progetto in mente,
un parco in ogni città.
Quanto spazio verde,
la vita per voi cambierà…

… e costruirò ponti e larghe autostrade, a dieci e più corsie
senza code a caselli, pedaggi e altre diavolerie.
… e tutta la gente che è costretta ad emigrare, a casa tornerà,
ma già scuotete la testa, più non mi credete ormai…

… si, è vero!

Il catalogo del micromuseo pibinko.org del 23/2/19, Firenze, Hotel Lombardi

Questa e’ la parte sostanziale dell’allestimento del micromuseo itinerante di pibinko.org per il 23/2/2019 all’Hotel Lombardi di Firenze (vedi articolo).

Il catalogo completo e’ disponibile su ordinazione, in edizione sia digitale che cartacea, al costo di Euro 750 (comprensivi di tutti gli oneri fiscali) piu’ eventuali spese di spedizione.

NOTA 5/3/2019 – per questioni di tempo non ci e’ al momento possibile inserire link di approfondimento sui singoli articoli. Alcuni di questi sono gia’ documentati sul sito pibinko.org e potete ritrovarli tramite ricerca per parole chiave. Per altri andremo a creare voci specifiche nelle prossime settimane.

Se avete domande o commenti potete comunque scrivere a info@pibinko.org e saremo lieti di rispondere.

  1. Olio extravergine di oliva az. agricola Ixtlan, Tatti (GR), 2018
  2. Manufatti da tornitura elettronica B.M. di Torniella (GR), 2018
  3. Portatabacco Caffe’ Ricasoli (GR), 2018
  4. Chioccolo prodotto da Edo Giacomelli, circa 1980, da Follonica (GR)
  5. Buiometro Cariddi (2008)
  6. Miele millefiori az. agricola Pacha Mama, Tatti (GR), 2018
  7. Birra Guadagnata, birrificio 26 Nero, Poggibonsi (SI) 2018
  8. Birra Ipnotica, birrificio 26 Nero, Poggibonsi (SI) 2018
  9. Portaqualcosa del Caffe’ Ricasoli, Grosseto, 2018
  10. Insaporitore agli 11 aromi di Tattistampa, Tatti (GR), 2018
  11. Melanzane piccanti az. agricola Loriano Bartoli, Pian d’Alma, Scarlino (GR), 2018
  12. Filo verde per legature agricole (2016)
  13. Metro da muratore (2016)
  14. Accordatore per chitarra (analogico, 1980 circa)
  15. DVD di Six String Samurai (ANNO DA INSERIRE)
  16. Stampa “Maremma stai attento” di Tattistampa (2005?)
  17. Libro di geografia per le colonie estive della Montecatini (1952)
  18. Mappa di comunita’ della Val di Farma, ed. maggio 2018
  19. Articolo sul Bar Moderno di Roccastrada che disdice l’abbonamento a una pay TV per avere piu’ fondi per eventi dal vivo (2018)
  20. Pacchetto turistico che si definisce per esclusione, in collaborazione con Picasso Viaggi, Venturina Terme (LI), 2019
  21. Attrezzi antichi da falegname, dalla bottega di Roberto Serragli, Scalvaia (SI – da datare)
  22. Libro sulla Maremma del Grottanelli (ristampa di edizione ottocentesca)
  23. Originale dell’animazione “Vendetta” (1990?)
  24. Zafferano az. agricola Ixtlan, Tatti (GR)
  25. Vista dell’abbazia di S. Galgano, Olio su tela di Pietro Crivelli, 70×100 (2019)
  26. Palline di palla a 21 o palla eh! (varie epoche a partire dagli anni ’70)
  27. Panforte (il gioco, non il prodotto) – da datare
  28. Magliette GFOSS.it (2008)
  29. Guantoni da boxe (due paia), prestati dal Boxing Club Firenze – da datare
  30. Giu’ la Testa degli Etrushi from Lakota (CD, 2017)
  31. Striscione Jug Band Colline Metallifere (2018)
  32. Alberi in filo di ferro e perline di Forestano Giacomelli (1990 circa)
  33. Shardana e Sardegna, di Giovanni Ugas, 2016
  34. Chitarra acustica LAG (acquistata ad Ajaccio), 2017
  35. Spazzole per batteria
  36. Video dell’Ing. Fabio Bettio che racconta la storia della digitalizzazione dei Giganti di Mont’e Prama