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Birrificio 26 Nero

Il Birrificio 26 Nero nasce nel 2011 a Scalvaia, frazione nel versante nord della Val di Farma, a opera di Fabio Massellucci, detto anche Fabione.

Su Fabio negli archivi della rete pibinko.org abbiamo un archivio abbastanza nutrito a partire dal 2007, dato che fu uno dei partecipanti alla missione della palla a 21 dalla Toscana a Chicago e ritorno, e si trova a recitare varie battute nel documentario di cui potete vedere qui il trailer e qui l’intero lavoro.

Fabio è stato anche intervistato da Radio Popolare Milano nel marzo 2014, in occasione della missione di palla a 21 a Milano (ascolta il podcast).

Sito ufficiale del birrificio: https://www.birrificio26nero.it/

Master and Commander

Peter “Raman” Crivelli e Dario Canal nella sala dell’Associazione Filarmonica Popolare di Torniella (GR).

di che cosa stavano parlando?

  • Spessore delle corde di chitarra
  • Come preparare le melanzane alla parmigiana
  • Viaggi extracorpoeri interstellari.

Scegliete la risposta secondo voi e scrivete a micalosapevo@pibinko.org. Le risposte saranno conteggiate fino alle ore 15 del 25 giugno 2020. Il gruppo di votanti che avrà indovinato riceverà un cadeau virtuale da parte della Jug Band Colline Metallifere.

Walkin’ the Dog

Interessante la proporzione bianchi-neri nel gruppo, considerato l’anno:

[Verse 1]
Mary mac, dressed in black
Silver buttons all down her back
High to low, tip to toe
She broke a needle and she can’t sew

[Chorus]
Walkin’ the dog
Just a-walkin’ the dog
If you don’t know how to do it
I’ll show you how to walk the dog
[Whistle]
C’mon now, c’mon, c’mon!

[Verse 2]
Asked my mama for fifteen cents
See the elephant jump the fence
He jumped so high he touched the sky
Never got back till the Fourth of July

[Chorus]
Walkin’ the dog
Just a-walkin’ the dog
If you don’t know how to do it
I’ll show you how to walk the dog
C’mon now, c’mon, c’mon!

A migliaia ogni mattino muoiono (Marco Chiavistrelli, 2020)

Dice Marco Chiavistrelli: “Scritta all’indomani dell’attentato alle torri gemelle, questa canzone cerca di mettere l’attenzione sull’incredibile diversità di considerazione della vita e della morte tra il nord e il sud del mondo. Le migliaia di esseri umani tra cui moltissimi bambini che ogni giorno muoiono per fame, malnutrizione e malattie curabilissime dalla medicina occidenatale restano nullità, fantasmi inesistenti. L’andamento del pezzo vagamente gospel sottolinea questo drammatico aspetto.”

Il re d’Inghilterra

il re d’inghilterra dichiara la guerra | The king of England declares war
per mare e per terra | at sea and on land
al re del peru’ru’ru’ru’ru’ru’ru’ru’ | to the king of Peru
la signora pina vuol dar la stricnina | Mrs. Pina wants to give strychnine
alla sua vicina | to her neighbour
del piano di sususususususususu.| from the floor upstairs
ma non ci sara’ mai modo | so will there ever be a way
di stare in pace | to be in peace
senza guerra a destra guerra a sinistra | with no war on the right nor on the left
la guerra e’ bella ma scomoda disse non so chi. | war is beautiful but uncomfortable, said somebody I don’t know
il re d’inghilterra dichiara la guerra
per mare e per terra
al re del peru’ru’ru’ru’ru’ru’ru’ru’
che non lo salutava piu’ | because he stopped saying hellp
un cane in un fosso faceva la rissa | a dog in a ditch was having a fight
con un gatto russo | with a russian cat
per un suo ragu’gu’gu’gu’gu’gu’gu’gu’. | for his sauce

un capostazione m’ha dato uno schiaffo | a stationmaster slapped me
per una ragione | for a reason
che io non so piu’piu’piu’piu’piu’piu’piu’piu’. | that I know longer know
ma non ci sara’ mai modo di stare in pace | will there ever be a way to be in peace
senza cataclismi e reumatismi | with no cataclysms and no rheumatisms
la guerra e’ bella ma scomoda e basta cosi’. | war is beautiful but uncomfortable, and enough is enough
dichiaro la guerra a tutta la terra | I am declaring war to all of the Earth
al re d’nghilterra | to the King of England
e al re di peru’ru’ru’ru’ru’ru’ru’ru’ | and to the King of Peru
e non mi disturbate piu’, piu’ | and quit bothering me

The Ue’

Versione di “The Weight” con testo rivisitato per festeggiare i 70 anni di Pietro Raman Crivelli, giunto a Piloni (GR) nel 2011, se non ricordiamo male

Arrivai a Piloni, mi sentivo mezzo morto
Cercavo un posto con dell’acqua e un po’ di orto
“Ehi Mario mi sai dire dove stanno le patate?”
Lui allungò il dito e disse “lì ce n’è a palate”

Leva un peso a Raman, leva un peso sì
Leva un peso a Raman, e poi lo passi a chi…

Da lì partii, e scesi giù a Torniella
Trovai una Combriccola, mi sembrava molto bella
gli dissi “dài ragazzi, andiamo a Roccastrada
loro risposero: “che dichi? dove vòi che noi si vada?” 

Leva un peso a Raman, leva un peso sì
Leva un peso a Raman, e poi lo passi a chi…

Poi proseguii, arrivai fino a Scalvaia
Sergio, Mariano e il Gatto, che giravano per l’aia
Mi dissero “Raman, ché lo vuoi un cinquino rosso?
Io dissi “meglio bianco, che col rosso vo nel fosso

Leva un peso a Raman, leva un peso sì
Leva un peso a Raman, e poi lo passi a chi…

Venne su Bobbe, mi prestò una grossa mazza
Per demolire un tino, quello sì che era di stazza
Ma non crollava, nonostante i miei sforzi
Lavoravo al contrario, in mezzo a tutti i miei discorsi

Leva un peso a Raman, leva un peso sì
Levo un peso a Raman, e poi lo passi a chi…

Il sentimento, quello non mi manca
Ho girato il mondo, senza capra e senza panca
Ma ora sono in Val di Farma, e settant’anni gli ho compiuti
Punto a ottanta, e a ritrovare i convenuti