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I fattori che determinano la variabilità della luce artificiale durante la notte nelle aree urbane, rurali e in zone remote secondo un sosia di Piero Pelù

Nell’ambito del progetto della BuioMetria Partecipativa, avviato nel febbraio 2008, col tempo abbiamo attivato numerose collaborazioni in tutta la filiera di soggetti che possono essere interessati da un tema ambientale e paesaggistico poco noto come la qualità del cielo notturno.

Per esempio, dal 2013 si lavora con quello che ora viene chiamato Istituto per la Bioeconomia del CNR, sede di Firenze, in particolare con Luciano Massetti, aretino trasferito dalle parti del Ponte Vecchio con una vaga somiglianza con Piero Pelù.

Quello che assomiglia più di tutti a Piero Pelù in questa foto scattata all’Osservatorio Ximeniano di Firenze è Luciano Massetti (vedi articolo di approfondimento). Alla sua sinistra Andrea Giacomelli con la barba e intorno vari rappresentato di ARPA regionali, università e società civile. Ci mancava giusto il Bucci (cit.).

Un paio di anni fa Luciano et al. hanno pubblicato sul Journal of Quantitative Spectroscopy & Radiative Transfer un articolo che presenta una rete di monitoraggio della qualità del cielo notturno, e quindi dell’inquinamento luminoso, con varie stazioni dislocate in Toscana e attiva da anni, in particolare con un sensore installato sull’isola di Montecristo. Ricordiamo anche che l’Isola di Montecristo ha una forte affinità con il Castello del Belagaio in Val di Farma (spiegheremo meglio il perché in una delle prossime puntate).

Sotto vi diamo la traduzione in italiano della presentazione dell’articolo di Massetti et al.. Trovate l’articolo completo a questo link: https://doi.org/10.1016/j.jqsrt.2020.107250

L’ubicazione dei sensori facenti parte della rete di monitoraggio del CNR IBE. Attualmente ve ne sono sei (uno è stato installato dopo la pubblicazione dell’articolo, nel Parco Regionale della Maremma). Gli altri sono a Sesto Fiorentino, Livono, Parco di San Rossore, e Isola di Montecristo.

RIASSUNTO

L’inquinamento luminoso generato dall’uso eccessivo di luce artificiale durante la notte costituisce una preoccupazione dal punto di vista ambientale ed ecologico. La luce artificiale di notte si diffonde lontano dalle sorgenti, per lunghe distanze disperdendosi nell’ambiente
atmosfera (skyglow), influenzando così il cielo notturno e la biodiversità delle aree rurali e naturali. La caratterizzazione del livello e della variabilità dell’inquinamento luminoso è diventata una questione importante per molte discipline.

Questo studio analizza l’inquinamento luminoso in siti urbani, rurali e remoti in Toscana monitorando la luminosità del cielo notturno (o Night Sky Brightness, in inglese, NSB). I dati sulla luminosità del cielo notturno (NSB) raccolti dal 2016 al 2019 sono stati analizzati per valutare la variabilità annuale e stagionale in ciascun sito e tra siti diversi. È stata analizzata anche la relazione tra la luminosità del cielo notturno, la luce lunare e le condizioni meteorologiche. È stata inoltre eseguita l’analisi dell’andamento nel tempo per
valutare il degradarsi della qualità della misurazione a causa dell’accumulo di sporco sullo
schermo di protezione del sensore.
La NSB in Toscana durante le notti senza luna variava tra 17,3 e 21,8 mpsas (magnitudine per arco-secondo). Il ciclo mensile della luce lunare è il principale fattore di variabilità della luminosità del cielo notturno nel sito remoto (21,8 mpsas in condizioni senza luna).
notti e 18,5 mpsas nelle notti di luna piena) con un leggero ma significativo effetto oscurante durante le giornate piovose (22,3 mpsas). Nei siti urbani, il ciclo del chiaro di luna è quasi completamente mascherato dalle condizioni meteorologiche, come si può vedere dall’analisi della variabilità stagionale, dall’analisi del ciclo lunare mensile e dalle analisi meteorologiche.
La luminosità media del cielo notturno nei giorni di pioggia potrebbe raggiungere 15,4 mpsas (circa 436 volte più luminoso del fondo naturale), un’intensità addirittura superiore alla media della NSB con luna piena nello stesso sito (16,6 mpsas). L’inquinamento luminoso può raggiungere livelli che potrebbero avere effetti sulle specie notturne, e quindi è importante lo studio della variabilità a lungo termine dell’inquinamento luminoso per studi in campo ecologico.

SIGLA!

òblio di oliva per l’agente Sean Connerie?

[NdR questo articolo prosegue la serie dedicata dalla rete pibinko.org al PNRR in campo agricolo, e si raccorda a “Un’altra missione per l’agente Sean Connerie: Quante saranno le olive?” del 5 ottobre scorso. Ricordiamo anche che queste storie si svolgono nel metà-verso della rete, per cui eventuali apparenti riferimenti a fatti e persone esistenti in quella che la maggior parte della gente chiama realtà fisica sono da intendersi con quella che la maggior parte della gente chiama licenza poetica]

Come diceva, fra l’altro e gli altri, Rocco Colangelo, direttore sportivo della Jug Band Colline Metallifere dal 2035 al 2038, finché si programma, si elabora e si ragiona è un conto. Poi però quando l’arbitro dà il fischio d’inizio, la palla non può stare ferma e per 90 minuti si gioca. Nel calcio. Se poi viene una grandinata e la partita viene sospesa, si può riprogrammare in altra data. Se un calciatore si infortuna, ci sono le riserve. Ecc. Ecc. insomma, ci possono essere un sacco di imprevisti in una partita di calcio. Ma fino a un certo punto. E, dopo tutto, è un gioco.

Uno dei quotidiani che si legge nel metà-verso della rete pibinko.org è l’Anazione. L’altra testata principale è Il Terreno. Questo è il tipo di notizie che ti allietano la mattina prima di avviare i lavori agricoli e non. Dice in proposito Rocco Colangelo, direttore artistico dell’Az. Agricola I Lecci Torti dal 2039 al 2036: qualche denuncia in più si potrebbe fare, così aiutiamo la Mxxxmma a risalire in classifica.

L’agricoltura è diversa. Una volta Sean Connerie pensava che la cosa più difficile del mondo fosse comporre l’orario scolastico del liceo. Poi ha scoperto la coltivazione e la raccolta delle olive, e avendo conosciuto dal 2006 tutto il ciclo di vita “farm to fork” dell’Olea Europea si è fatto un’idea anche di altri tipi di produzioni agricole.

l’algoritmo AI per la pixelizzazione dei contenuti ritenuti sensibili per la rete pibinko.org è impazzito e a cominciato a “sbianchettare” pezzi di parole a caso.

Ingaggiare una squadra di raccoglitori, coordinare trattoristi, camion di frantoi, panini, caffè, mediazione culturale. E’ uno sforzo organizzativo importante, anche per piccole realtà. Anzi, verosimilmente è più complicato per piccole realtà che per grandi aziende. E il tempo (sia meteorologico che i secondi) conta e non fa sconti.

Tutto questo sarà scontato per i numerosi coltivatori diretti che leggono questo articolo, ma forse meno per i numerosi addetti del terziario avanzato che lo stanno rileggendo per la seconda volta. Un conto è vivere in campagna. Un conto è vivere la campagna. E un altro conto è pagare gli studi universitari con i margini di un’azienda agricola a conduzione familiare.

Comunque, non è il caso di in-Cupi-rsi, come dicono a Magliano in Toscana: anche per quest’anno l’òblio di oliva nel metà-verso è fatto. Nel campo numero 1, a Roccansano. Prossimo appuntamento ai primi di novembre per il campo numero 2, a Scastrada.

La resa dal campo numero 1 è stata del 12.8%, che dicono non sia male per il periodo, e soprattutto del fatto che tantissimi colleghi purtroppo non stanno cogliendo perché ci sono poche olive.

Una suggestiva e iconica immagine del panorama delle terme di plutonia, nel cuore della Toscana nel metà-verso della rete pibinko.org, a pochi passi dall’oliveto numero 1. Si mormora al bar del bivio che qualcuno abbia già mandato la SCIA per tagliare alcuni alberi secolari che non consentono di scattare selfie con abbastanza sfondo.

Per chiudere…sigla con un brano in cui l’interprete femminile ha nome collegato all’oblò di oliva..o era oblìo…insomma: ascoltatevi questa simpatica versione da ritrovo di compagni di scuola (con John T. sempre ballerino smagliante e qualche errore sui testi). Per altre informazioni e booking (dell’òblio): micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228

[nella foto di testa: Sean Connerie si arrende, no…fa finta di arrendersi. In un momento di pausa sul set di “Una volta le chiamavano cooperative” di Jerry Fergessen, con Linda Hateshoe e Gunnar Olfensen]

Quando la mappatura partecipata incontra gli usi civici: accade a Tatti (GR)

Il 3 settembre scorso si è avuto a Tatti, frazione di Massa Marittima (GR) il rinnovo del Comitato per l’Amministrazione Separata dei beni ad uso civico di questa località. Per i prossimi cinque anni questa risorsa sarà amministrata da Marco Fiacchi, Sergio Cappelletti, Auro Luti, Guido Maria Bendinelli e Adriano Fronzaroli.

L’evento potrebbe essere facilmente rubricato nell’ampia collezione di microsituazioni di microcronaca locale in una delle province con la minor densità di popolazione d’Italia (ma grandi tramonti sul mare). In effetti, l’avvio di questo nuovo ciclo di gestione assume una valenza diversa per il fatto che, mentre l’ASBUC di Tatti si prepara un’altra volta a gestire la propria attività principale, ovvero il taglio della legna per approvvigionamento dei residenti, ha espresso l’interesse a valorizzare altri aspetti del proprio territorio. A partire dai confini.

L’ASBUC ha quindi contattato Andrea Giacomelli, con trent’anni di esperienza in progetti di mappatura e sistemi informativi territoriali, dal 2007 attivo in progetti di tutela e valorizzazione di risorse minori o poco note e processi partecipati, e con 50% di origini tatterine…e si sono messi al lavoro. Martedì 3 ottobre si è svolto un primo sopralluogo, capitanato da Auro Luti, principale memoria storia del territorio degli Usi Civici (nonché bassista con i Fogs alla fine degli anni ’60), e con Sergio Cappelletti come secondo. Per ora sono stati segnati alcuni punti significativi lungo il perimetro, di circa 10 km. Passate le olive (fase che quest’anno potrebbe essere purtroppo molto rapida per quanto riguarda i campi di famiglia legati ai componenti del progetto), si procederà con il secondo round di rimappatura.

Nel frattempo vi invitiamo a rivedere gli articoli del 2019, quando si avviò la prima mappa di comunità di Tatti (2 marzo e 14 aprile), e a guardare cosa succederà il 15-10 a Montemerano (GR) in tema di rimappatura partecipata (e sempre con Andrea Giacomelli e altri colleghi a lavoro assieme ai residenti di là).

Nelle foto sotto, alcuni momenti del sopralluogo di martedì scorso. Per altre informazioni: micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228

Sigla:

Riparte “Music from the Barn” (in streaming)

Ricevo da Elena Barusco (che conosco musicalmente dal 2006, quando faceva “Cook and Roll” a Radio Popolare Milano) e volentieri inoltro la segnalazione dell’avvio della nuova stagione della sua trasmissione “Music from the Barn”, prodotta dalla suggestiva location del B&B Podere 684 a Casotto Pescatori (GR)

Un’altra missione per l’agente Sean Connerie: Quante saranno le olive?

Passato il picco della vendemmia, arrivano le prime onde delle olive. Ieri i due quotidiani cartacei locali in Maremma (Il Tirreno e La Nazione) davano ampia evidenza a questo momento. Di particolare uno dei due aveva un taglio un po’ tra il cauto e il negativo, condividendo il timore di una raccolta inferiore all’anno scorso (che peraltro non era mediamente stata esaltante). L’altro invece dava un messaggio più ottimista e riferiva stime di raccolti in aumento. Non diciamo quale dei due quotidiani diceva cosa. Se volete potete andare in qualche emeroteca maremmana e spulciare…comunque non è importante. Invece il dato interessante è che ci sono due stime opposte.

Olive su campo e cielo azzuro a Scansano. Il cielo più azzurro di tutta l’Italia continentale (sì, bòòòna).

Nella rete pibinko.org gravitano diversi personaggi che possiedono olivete, tendenzialmente di dimensioni familiari o parafamiliari. In particolare dal 2006 ci troviamo a seguire molto da vicino due di questi appezzamenti, e in generale questioni legate alla filiera dell’olio d’oliva…dal vivaio all’oliva con l’arcobaleno (più in generale cfr. https://www.pibinko.org/it/?s=olio).

Le domande che sentiremo nei bar, farmacie, sale scommesse, parrucchiere, ambulatori veterinari nel prossimo mese, nelle zone di campagna atte alla coltivazione dell’Olea Europea saranno almeno al 70% due: (1) quante olive avete fatto ? e (2) quanto hanno reso?

Sean Connerie durante una pausa del convegno “Towards the end of scientific research as we know it (and I feel fine)” a Santorini (GRecia) nella primavera del 2032.

Per provare a risolvere questo enigma, abbiamo messo in campo l’agente speciale della rete pibinko.org: Sean Connerie, con licenza di eccedere. Al servizio di “sua mestà”.

Risolvere il caso della stima della quantità di olive usando logiche cartesiane, induiste, o fuzzy è molto complicato. Per questo Sean non ha fatto altro che passare nel metà-verso della rete pibinko.org e lì potrebbe essere più semplice arrivare a una conclusione. Poi fai una “trasformata inversa” come quelle di Fourier…e tutto torna chiaro nell’universo che conosciamo. Forse.

Per cominciare, ieri Mr. Connerie ha svolto un sopralluogo nel metà-verso tra Roccansano e Scastrada, tutti e due in provincia di Piccoleto, e ha eseguito un passaggio a bassa quota di near sensing per acquisire delle immagini pancromatiche di circa 250 piante di Olea Europea di 17 anni di età [1]. Sotto vedete un campione di queste immagini:

A questo punto, mentre Sean Connerie sta elaborando un piano per la raccolta, che si svolgerà da qui a pochi giorni, le immagini sono passate al gruppo di telerilevamento della rete, il quale sta analizzando il tutto e prevede di dare dei primi risultati entro metà della settimana prossima.

Nella foto di testa vedete Mr. Connerie all’opera nel sito di Roccansano: sta cercando di capire quale attrezzo usare, ma forse quello che ha in mano potrebbe non essere l’ideale in questa fase della coltivazione.

Se volte partecipare anche voi alla missione, e fare una stima di quante saranno le olive, scrivete a micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228, e vi daremo ulteriori elementi di valutazione. A chi arriverà più vicino, un simpatico omaggio (forse in olio, o forse in altri prodotti tipici dalla Bassa Toscana).

Indipendentemente da quante saranno le olive, rimanete sintonizzati sui canali della rete pibinko.org (https://www.pibinko.org/notizie/) e della Jug Band Colline Metallifere (https://www.pibinko.org/jugbandcollinemetallifere/notizie/) per sapere come andranno le raccolte dei nostri amici e compagni di viaggio. Per altre informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228.

Sigla di chiusura: due versioni di Stayin’ Alive dei Bee Gees. Sentite come cambia in 10 anni…

[1] Traduzione: ha fatto delle foto col telefonino da 150 Euro, ma se lo scrivete in quell’altro modo a volte vi pagano di più.