Quasi tutti dei Madness conosceranno “One Step Beyond”, che fa muovere i piedini a chiunque. Ma questo è un bel pezzo, e fa battere il piedino lo stesso. Tra il 1979 e il 1982 hanno imparato a scrivere testi più lunghi…per altre informazioni: micalosapevo@pibinko.org
Father wears his Sunday best | Babbo indossa il suo miglior vestito della domenica Mother’s tired she needs a rest | Mamma è stanca e si deve riposare The kids are playing up downstairs | I bimbi giocano su di sotto Sister’s sighing in her sleep | La sorella sospira nel sonno Brother’s got a date to keep | il fratello ha un appuntamento da non perdere He can’t hang around | non si può trattenere
Our house, in the middle of our street | Casa nostra, a metà della nostra strada Our house, in the middle of our
Our house it has a crowd | Casa nostra ha una folla There’s always something happening | c’è sempre qualcosa che succede And it’s usually quite loud | e di solito è piuttosto rumorosa Our mum she’s so house-proud | la nostra mamma è così orgogliosa della casa Nothing ever slows her down | niente la rallenta mai And a mess is not allowed | e la confusione non è permessa
Our house, in the middle of our street Our house, in the middle of our
Our house, in the middle of our street (Something tells you) (That you’ve got to get away from it) Our house, in the middle of our
Father gets up late for work | il babbo si alza tardi per andare al lavoro Mother has to iron his shirt | la mamma deve stirargli la camicia Then she sends the kids to school | poi manda i bimbi a scuola Sees them off with a small kiss | li fa partire con un bacetto She’s the one they’re going to miss | E’ lei quella che mancherà a loro In lots of ways | in molti modi
[Instrumental Interlude]
Our house, in the middle of our street Our house, in the middle of our
I remember way back then when | mi ricordo dei tempi in cui Everything was true and when | ogni cosa era più vera e in cui We would have such a very good time | ci si divertiva un sacco Such a fine time | che bei momenti Such a happy time | davvero dei momenti felici And I remember how we’d play | e mi ricordo come giocavamo Simply waste the day away | semplicemente facevamo passare la giornata Then we’d say | e poi dicevamo Nothing would come between us | che niente si sarebbe messo tra di noi Two dreamers | due sognatori
Father wears his Sunday best Mother’s tired she needs a rest The kids are playing up downstairs Sister’s sighing in her sleep Brother’s got a date to keep He can’t hang around
Our house, in the middle of our street Our house, in the middle of our street Our house, in the middle of our street Our house, in the middle of our Our house, was our castle and our keep | Casa nostra era il nostro castello e la nostra tenuta Our house, in the middle of our street Our house, that was where we used to sleep | Casa nostra è dove dormivamo Our house, in the middle of our street Our house, in the middle of our street
Per sintetizzare quattro anni di lavoro sul territorio, quella che ora si chiama rete pibinko.org, organizzò anni fa un convegno. Si “antitolava” Cultura, Ambiente, Informativa Libera: quali opportunità per il territorio dall’integrazione di temi diversi? Si tenne il 9 giugno 2008 all’ex-cinema Mori, con il patrocinio del Comune di Roccastrada (GR). Venne una trentina di persone (vedi pagina di presentazione: http://www.pibinko.org/cail/), e nelle 24 di quella cosa ci furono vari aneddoti molto singolari, che però se ve li racconto poi si va fuori tema.
Uno degli autori de L’Altro Lato di RAI Radio Due, e che ci aveva intervistato sia per la storia della Palla 21 dalla Toscana a Chicago e ritorno (vedi il trailer qui e riascolta qui), e poi per il mapping party ad Arezzo (vedi il trailer qui e riascolta qui) lesse il comunicato di presentazione. Mi chiamò e disse, grosso modo:
Ho leetto il comunicato che avete spedito. Tre cose:
(1) voi siete pazzi
(2) se trovate qualcuno che capisce quello che volete fare, segnalatecelo che lo intervisteremo
(3) questa storia della buiometria partecipativa ci interessa
Per l’occasione, tenni un intervento di chiusura dal titolo “Quattro anni di attività pro loco, ma a che pro, e per quale loco?“
Le cose successe dal 9-6-2008 a oggi suggeriscono che
(1) non siamo pazzi, o meglio non siamo clinicamente pazzi
(2) abbiamo trovato parecchia gente che ha capito quello che volevamo fare, se no dal 2012 non ci proporrebbero soldi o altra forma di valore per farlo, senza che gli si chiedano.
(3) La storia della buiometria partecipativa prosegue
Con la Jug Band dalle Colline Metallifere, che è la forma musicale della rete pibinko.org, Il 30-12-2021 siamo riusciti a fare un evento organizzato da una Pro Loco (in parte in presenza e in parte online), ma in parte in presenza, in una settimana in cui almeno una volta al giorno si sentiva di eventi annullati ovunque.
Con la rete pibinko.org, che è la forma cultural-ingegneristica della Jug Band Colline Metallifere, stiamo programmando eventi e attività di promozione, in particolare in zone rurali marginali, che traguardano il 2025.
Se siete una Pro Loco e, come se foste l’amministrazione di un piccolo Comune, e siete interessati a capire se e come la nostra esperienza può supportarvi a manterene eventi e iniziative sul territorio anche in condizioni complesse, con un approccio complementare (non alternativo) a quello che state usando… scrivete a micalosapevo@pibinko.org e vi invieremo il nostro kit informativo.
In my eyes | nei miei occhi Indisposed | indisposta In disguise | mascherata As no one knows | come nessuno sa Hides the face | si cela la faccia Lies the snake | giace il serpente And the sun | e il sole In my disgrace | nella mia disgrazia
Boiling heat | calore bollente Summer stench | tanfo di estate ‘Neath the black | sotto il nero The sky looks dead | il cielo pare morto Call my name | di’ il mio nome Through the cream | attraverso la crema And I’ll hear you | e ti sentirò Scream again | urlare ancora
Black hole sun | sole a buco nero Won’t you come | perché non vieni And wash away the rain? | a lavare via la pioggia Black hole sun Won’t you come? Won’t you come? Won’t you come?
Stuttering | balbettando Cold and damp | freddo e umido Steal the warm wind | ruba il vendo caldo Tired friend | oh stanco amico Times are gone | non ci sono più i tempi For honest men | per gli uomini onesti And sometimes | e a volte Far too lo ng | troppo a lungo For snakes | per i serpenti
In my shoes | nelle mie scarpe A walking sleep | un sonno che cammina And my youth | e la mia giovinezza I pray to keep | prego di conservare Heaven send | paradiso manda Hell away | l’inferno vi No one sings | nessuno canta Like you anymore | più come te
Black hole sun Won’t you come And wash away the rain? Black hole sun Won’t you come? Won’t you come?
Riprendo pari pari il branobag del 14-2-19, aggiungendo solo che ho perso il CD…
Per me uno dei pezzi di riferimento rock nel millennio, per ora. E’ il brano di apertura dell’album omonimo, che comprai a Berkeley, California nel maggio 2008, dopo aver sentito a Radio Popolare la mattina presto “Old Enough” e aver telefonato per chiedere chi erano (risposta: The Raconteurs).
Per altre informazioni e booking (non dei Raconteurs, della Jug Band Colline Metallifere & friends): micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228
Haven’t seen the sun in weeks | Sono settimane che non vedo il sole
My skin is getting pale | La mia pelle si fa pallida
Haven’t got a mind left to speak | Non ho la testa per parlare
And I’m skinny as a rail | e sono magro come un binario
Lightbulbs are getting dim | le lampadine si affievoliscono
My interests are starting to wane | i miei interessi stanno cominciando a calare
I’m told it’s everything a man could want | mi dicono che e’ cio’ che ogni uomo potrebbe volere
And I shouldn’t complain | e che non mi dovrei lamentare
Conversations getting dull | la conversazione si fa noiosa
There’s a constant buzzing in my ears | ci ho un ronzio continuo nelle orecchie
Sense of humor’s void and numb| il senso dell’umorismo e’ vano e stordito
And I’m bored to tears | e mi viene da piangere dalla noia
I’m bored to tears, yeah…
I’m bored to tears, yeah…
If you’re looking for an accomplice | se stai cercando un complice
A confederate, somebody’s who’s helpless | un confederato, qualcuno senza speranza
You’re gonna find, you’ll find yourself alone | ti troverai, ti troverai da solo
If you’re looking for cut-throat | se stai cercando un tagliagole
Singing above note, looking for a scapegoat | che canta piu’ alto delle note, se stai cercando un capro espiatorio
You’re gonna find, you’ll find yourself alone
Looking for sympathy | cercando simpatia
I can get you something | io ti posso procurare qualcosa
Something good, something good to eat | qualcosa di buono da mangiare
Haven’t had a decent meal | e’ da tanto che non faccio un pasto decente
My brain is fried | mi si e’ fritto il cervello
Haven’t slept a week for real | e’ una settimana che non dormo per bene
My tongue is tied | ho la lingua impastata
Lightbulbs are getting dim
My interests are starting to wane
I’m told it’s everything a man could want
And I shouldn’t complain
Conversations getting dull
There’s a constant ringing in my ears
Sense of humor’s void and numb
And I’m bored to tears
I’m bored to tears, yeah…
I’m bored to tears, yeah…
Dopo avere visto il 5 gennaio scorso in edicola un libro dal titolo “PNRR per tutti”, mi sono confrontato con alcuni colleghi della rete pibinko.org, che da 15 anni idea e realizza progetti di tutela e valorizzazione di risorse minori o poco note nel campo della cultura, dell’ambiente e dell’innovazione libera, sempre con colonne sonore (e finora mai con più del 5% di finanziamento pubblico) e riscontri positivi in campo socioeconomico documentati sotto forma di rassegne stampa, premi, pubblicazioni scientifiche (e fatturato).
Ci siamo detti: se tutti propongono, articoli, libri e video per aiutare il cittadino a capire come confrontarsi con questo Piano Nazionale, perché non farlo anche noi?
Dopotutto, non facciamo parte di “think tank” o istituzioni di ricerca nelle graduatorie internazionali riconosciute, ma abbiamo comunque un curriculum rispettabile con esperienze in quattro continenti, e sufficienti capelli bianchi per manifestare proposte che “sembrino serie” (così ci viene detto a volte), ma vedi ad esempio questo link)
Già avevamo pensato di pubblicare come sintesi della rubrica l’elenco degli articoli della rubrica “Dateci oggi il nostro PNRR quotidiano”, avendo chiuso la prima serie lunedì scorso. Avere una sintesi aiuta sempre. Poi nei giorni scorsi abbiamo letto su quotidiani cartacei e web appelli e segnali di allarme, dubbi, speranze.
Tutte da parte di vari amministratori pubblici, soprattutto nei piccoli comuni, circa la difficoltà a rispondere ai bandi per mancanza di personale in grado di preparare una proposta, a maggior ragione in tempi molto brevi. Di più… mi è capitato di parlarne direttamente con un paio di assessori che conosco da tempi non sospetti, e mi hanno manifestato le stesse ansie.
Insomma, che si fa, come cittadini e tecnici al di fuori delle PPAALL?
Se siete tecnici o amministratori di una PAL e siete interessati a capire se e come la nostra esperienza può supportarvi ad avere un po’ di PNRR quotidiano (o quadriennale), con un approccio complementare (non alternativo) a quello che state usando… scrivete a micalosapevo@pibinko.org e vi invieremo il nostro kit informativo.
..ed ecco qua la serie degli articoli scritti finora (il kit informativo non è scritto con lo stile di questi articoli, NdR). Ometto il brano musicale, perché in ciascun articolo ne trovate uno.
Ci mettiamo sotto anche una versione live per vedere come rendono la cosa dal vivo. Il video ufficiale potrebbe essere stato girato da Robert Rodriguez (o da uno che ha visto molto i suoi film). Dovendo cercare dei riferimenti musicali direi un mélange di Queen, Soundgarden e Blood, Sweat and Tears…oppure: sono i Foxy Shazam. Buon ascolto. Per altre informazioni: micalosapevo@pibinko.org.
Cui abbiniamo l’originale dei Brogues…di questa il “grande tubo” non offre versioni dal vivo. Per altre informazioni: micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228
Benvenuti nell’instant movie multimediale della Fenologia Partecipativa Musicata, dove le piante non la piantano. Se avete già seguito negli anni la storia della BuioMetria Partecipativa (dal 2008) oppure, durante il primo lockdown quella della Litologia Partecipativa (marzo-maggio 2020) e se sapete che cos’è la fenologia, potreste già avere intuito di che si tratta…
Da oggi, 1° febbraio 2022, a quando ci pare vi invitiamo a partecipare a un’attività di monitoraggio degli eventi rilevanti nello sviluppo degli organismi, in particolare di quelli pecilotermi, cioè incapaci di regolare la propria temperatura in modo indipendente da quella ambientale, come ad esempio le piante e gli insetti (cfr. Wikipedia).
I dati, i contenuti (testi, immagini, musica) e i codici creati nell’ambito di questo progetto sono liberi e aperti (Creative Commons, GPL, Open Data). Ove non diversamente specificato, questi contenuti sono creati da Andrea Giacomelli alias pibinko alias Jack O’Malley. Il progetto può citare a contenuti (in particolare musicali) non liberi e aperti i cui termini di riutilizzo sono definiti dagli autori o dai distributori degli stessi.
Premessa
Dovremo essere molto preoccupati alle latitudini da cui scriviamo (Italia centrale, fra 43 e 44 gradi nord) di non vedere in giro alberi e piante in libertà. Non è strano che vediate nei giardini, nei viali e in campagna assembramenti più o meno numerosi di alberi e piante.
Se non siete uno che collabora con le piante, non saprete tutti i nomi di tutte le specie, e anche se questa informazione non è essenziale per apprezzarne l’ombra che vi fanno quando avete caldo, può essere utile riconoscere un castagno da un pino (vabbè, fino a lì ci arrivano quasi tutti)…. ma non è questo il tema del nostro esercizio 2022.
Il tema è riconoscere quando le piante e gli alberi “muovono” (non “quando si muovono”, anche se può capitare). Quando cominciano a spuntare i germogli, le foglie, i fiori e i frutti ecc ecc ecc.
Per questo proponiamo, con base in Toscana e in particolare dalle località di Tatti, frazione di Massa Marittima (GR), Torniella/Piloni, frazioni di Roccastrada (GR) e, per la prima volta nella rete pibinko.org la località del Termine, al confine fra Capannoli e Terricciola (PI) di svolgere un tema che chiameremo, con qualche licenza, “fenologia partecipativa musicata“. Potete comparire anche voi, dovunque siate, in vari ruoli, presentati nel seguito.
Per pa(r)tire abbiamo trovato un grosso gelso, che si è trasferito da qualche anno presso l’Azienda Agricola i Cipressi. Lo vedete nella foto di testa. Il grosso gelso si chiama Mark (viene dall’Inghilterra), ma ormai al Bar lo chiamano Marco, a volte Marcone. Poi stiamo facendo il casting a degli amici di Marcone. Un grosso ciliegio nella proprietà di Anna Giacomelli, in Val di Farma, proprio dove il 1° maggio 2008 venne eseguita la prima misura di BuioMetria Partecipativa, e ci sono altri cinque discreti ciliegi a Tatti, nel giardino della casa di Forestano. Così, per iniziare con alberi di cui dal 1970 chi vi scrive mangia la frutta.
Siccome poi si sta sempre meglio con una buona musica di sottofondo, abbiamo ri-sottoposto la questione alla Jug Band dalle Colline Metallifere. Durante la Litologia Partecipativa si “sdiedero”: convocarono cinque o sei DJ da mezza Italia che arrivarono a costruire una playlist con una cinquantina di brani a tema sassi e rocce (di cui una trentina effettivamente pubblicati nella rubrica dei Litobag), e composero vari brani (ritrovate la “top 5” nella Lit’ Parade del 3 maggio 2020. Ragionando di alberi e piante, ci dicono per esempio:
Insomma…come funziona?
Nella Litologia Partecipativa avevamo definito quattro ruoli possibile per partecipare, che abbiamo adattato alla fenologia partecipativa musicata (FPM): osservatore, esperto, intrattenitore o sponsor. Con la FPM, abbiamo pensato di introdurre due ruoli aggiuntivi: il replicatore e il “duro”. Vediamo per ciascuna di queste figure cosa devono fare, quanto impegno viene richiesto e -alla fine della fiera- “cosa glie ne viene”.
L’osservatore
Ha intorno casa un albero o una pianta (che non sarà troppo piccola perché è lì da anni). E’ disponibile a condividerne le foto in rete. Prima di partire con l’impresa deve contattare micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228 per presentarsi, così ci conosciamo! Poi, le istruzioni per seguiranno a breve.
Impegno richiesto: al massimo un paio di minuti al giorno per fare un paio di foto e spedirle (meno tempo durante i mesi freddi).
Risultato atteso: alla fine dell’esercizio, un elenco ordinato delle proprie osservazioni, e una base per decidere cosa farci (vedi sotto: come usare i risultati del progetto), oltre alla valorizzazione del sito in cui si trova l’albero. Tutti i dati (immagini e annotazioni) forniti al progetto saranno sotto licenza libera (Creative Commons o Open Data) e saranno resi disponibili nel tempo più rapido possibile (per i tecnici: no “embargo period”). Chi partecipa al progetto acconsente a queste condizioni.
L’esperto
E’ una persona preparata in fenologia. Deve presentarsi al gruppo di lavoro via mail (micalosapevo@pibinko.org). A seguito di breve colloquio motivazionale potrà essere abilitato a inserire commenti alle fotografie per contribuire al monitoraggio tramite una semplice procedura via web.
Impegno: quello che ha piacere di metterci….
Risultato atteso: come minimo, avranno pubblicità delle loro competenze fenologiche tramite la rete del gruppo di lavoro (che dal 2007 viene seguita a livello nazionale ed estero, cfr. sezione “nei media di pibinko.org“, oltre che in vari canali social, forum tematici e bar di paese). Poi, in funzione degli sponsor che si proporranno, ci piacerebbe poter far pervenire agli esperti qualche prodotto enogastronomico “bòno speciale” dal cuore della Toscana. Di questo potremo dare conferma fra qualche settimana.
L’intrattenitore
E’ una persona che sa cantare e/o suonare e vuole proporre un brano o parte di un brano che abbia come tema gli alberi, le foglie, le piante, i fiori ecc. Ci può mandare (micalosapevo@pibinko.org) un video o un audio di un’esibizione. Se questa risulterà in linea con lo spirito della FMP sarà ripubblicizzata negli aggiornamenti sull’andamento del progetto e nella presentazione finale.
Impegno richiesto: non definibile a priori, ma se l’iniziativa “vi prende bene”, sarà facile, e -se no- magari non è il momento buono…alla prossima ;)
Risultato atteso: come per gli esperti.
Lo sponsor
Chiunque possa e sia interessato (1) a contribuire a compensare l’impegno per le attività di progettazione e coordinamento del progetto o (2) a fornire prodotti e copertura delle eventuali spese di spedizione per i prodotti da mandare agli esperti o agli intrattenitori per dare un riconoscimento al loro operato. Un potenziale sponsor è invitato a scrivere a micalosapevo@pibinko.org o contattare il 33175339228 per discutere i dettagli della sua partecipazione. Nel dubbio potete lasciare una somma da 1 euro in su tramite paypal (ricordando che se pagate con carta di credito PayPal trattiene una commissione, mentre se avete anche voi un account PayPal no) e spedire a micalosapevo@pibinko.org i vostri dati, e riceverete fattura per “servizi di fenologia partecipativa musicata”, alla data in cui risulta il versamento.
Il modello di sostegno alla FMP è quello del plantfunding. A volte nelle startup si parla di “seed funding” come finanziamento iniziale. Nel nostro caso, voi dateci qualcosa, ma è come se lo deste per valorizzare le piante…oppure, se “date” una pianta al progetto perché la fotografate, lo state comunque arricchendo (e -dato interessate- ne avete un ritorno pure voi)…ma dove sta il trucco? Nel prossimo articolo ve lo rispieghiamo e vediamo se indovinate.
Impegno richiesto: più ce n’è, meglio è.
Risultato atteso: pubblicità tramite tutta l’attività di comunicazione e promozione legata alla FMP
Il “duro”
Non è L’ispettore Callaghan, Vin Diesel o Vinnie Jones…è uno duro di comprendonio, che non capisce quello che facciamo
Impegno richiesto: il più possibile
Risultato atteso: se non è poi così duro come sembra, capirà meglio e magari si laurea in biologia. Poi negli anni abbiamo conosciuto anche alcuni irriducibilmete “duri”…per loro Mario Straccali di Torniella (GR) ha una parola di incoraggiamento (vedi 2.6.2007)
Il replicatore
Questo è un ruolo molto importante, e non ho capito come abbiamo fatto a non formalizzarlo finora. In qualsiasi arte o mestiere c’è qualcuno che fa qualcosa, e qualcuno che lo rifà. E’ molto difficile fare qualcosa che sia completamente originale, e probabilmente se tutti facessero cose originali il genere umano sarebbe estinto da tempo. Insomma: il replicatore ha il ruolo di rifare quello che facciamo noi (ovvero in questo caso il gruppo di lavoro della FPM, che rifà le cose della litologia partecipativa, che rifaceva le cose della buiometria partecipativa, via via adattandole e aumentando la componente artistica rispetto a quella tecnico-scientifica).
Impegno: Se si tratta di un replicatore “giusto”, il più possibile, usando le licenze del caso (Creative Commons per i contenuti, Open Data ecc.), e facendocelo sapere che è sempre cosa gradita. Se si tratta di un replicatore “meno giusto”, il meno possibile. Anche niente. Dal 2008 abbiamo già subito varie appropriazioni indebite di proprietà intellettuale, da cui sono derivati soldi (nell’ordine di cifre collegate a bandi di grandi fondazioni bancarie ecc.) e onorificenze per conto terzi, i quali al massimo ci hanno ringraziato con un panino al prosciutto (cotto). Ecco, sono esperienze che siamo contenti di avere fatto almeno una volta ogni due-tre anni, ma che preferiamo non ripetere, o almeno ripetere con una frequenza molto più bassa.
Risultato atteso: per i replicatori giusti, ogni bene, e qualche simpatico cadeau (essendo noi di base in Toscana: sicuramente non un panino al prosciutto cotto). Per i replicatori meno giusti…il male non si augura a nessuno, ma una tiratella di orecchi da qualcuno gerarchicamente e funzionalmente superiore speriamo gli tocchi.
Anche se non necessari, saranno interessanti e valorizzati i ruoli ibridi. Ad esempio, usando la convenzione usata per definire le specie di piante ibride: l’osservatore X intrattenitore. Molto affascinante la figura del duro X esperto, o quella dello sponsor X replicatore.
Come usare i risultati del progetto?
Passata l’estate e pure l’autunno, alla chiusura di un ciclo, abbiamo pensato a tre possibili scenari per ciascuno dei campioni catalogati:
Le foto interessanti o curiose: potranno diventare la base di una bacheca o un micromuseo diffuso fatto meglio, che gli osservatori potranno allestire nei rispettivi spazi.
Alberi e piante molto interessanti o rari: come sopra, o magari potete trovare altri usi, contattare altri osservatori o semplicemente conviverci in modo più consapevole.
Ultimo, ma non ultimo: se avete anche partecipato alla Litologia Partecipativa, sarebbe ganzo creare qualche installazione in cui alberi e sassi si combinano. Se e poi ci aggiungete anche la BuioMetria Partecipativa….si configurano spazi di tutela e valorizzazione di risorse minori o poco note nel campo della cultura e dell’ambiente interessanti, che potremo chiamare “Buiolitofenologia partecipativa” e poi farci tutti mandare insieme in T.S.O. in qualche clinica nei colli toscani (cfr. invito all’evento del 28-12-21 a Follonica), mentre “ce sta chi ce penza”, fra letteratura e scienza.
In tutti e tre i casi, qua dalla sede diffusa della FMP (sopra le scarpe di chi ci partecipa) ci farà piacere seguire lo sviluppo della cosa: dopo aver “lanciato l’albero”, non nasconderemo la mano….ah, no…quella era la battua della Litologia partecipativa…vabbè…se son rose, fioriranno.
Dal sito pibinko.org. Il tag per gli articoli è FPM, e nei prossimi giorni vedremo di spiegare meglio la tassonomia web di questa storia.
Per ricevere aggiornamenti diretti, scrivete a micalosapevo@pibinko.org e aggiungeremo il vostro indirizzo alla nostra mailing list.
Sui social, provate a vedere i profili FB, Instagram della gente che porta avanti il progetto…ma in pratica se venite su http://www.pibinko.org oppure http://www.jugbandcm.it/ trovate tutto nella sezione “notizie”, fate prima, e intanto siete sui siti da cui ritrovate anche altri spunti e storie gradevoli.
Concludendo
Ci auguriamo che la FPM vi piaccia, ci sentiamo per gli aggiornamenti, e vi salutiamo con un altro pezzo proposto dalla Jug Band Colline Metallifere in vesti di DJ. Per domande, commenti o proposte: micalosapevo@pibinko.org oppure 3317539228.
I contenuti prodotti nell’ambito della FPM sono rilasciati sotto licenza Creative Commons