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Dalle colline metallifere a Milano e ritorno: 17° (o 18°?) episodio – Le colline marginali

In certi periodi a volte sembra che i giorni scorrano a coppie….così cantava Cazuza, il Bon Jovi brasiliano nei primi anni ’90 (da ascoltare in questa versione dei Barão Vermelho – vedi branobag del 21-1-2019).

A volte certi giorni separati si corrispondono, per cui oggi, mentre Mauro Tirannosauro legge Bild del 3 dicembre trovato a Scansano (come tutti i Tirannosauri in giro oggi, Mauro conosce varie lingue e idiomi), vi ripropongo pari pari una cosa del 17 maggio 2020, due settimane dopo la fine in Italia del primo lockdown, al termine del primo round del progetto della Litologia Partecipativa….facciamo quindi un salto indietro nel tempo:

Oggi facciamo un esercizio diverso. La notte ha portato “coniglio” e dopo il Litologia Partecipativa Làiv Show, mettiamo un brano che faccia un po’ staccare Jack O’Malley e Mauro Tirannosauro dalle fatiche degli scorsi giorni.

Per una volta dal 15 marzo…no sassi, no pietre, no minerali. Allora esci alle 6.25 per fare tre passi intorno a Tatti (dicono alla radio 209 residenti), con un po’ di musica nelle cuffie e le rondini che cominciano a fare i primi voli al sorgere del sole. Passando dai Raconteurs, ad Alanis Morrisette, tra un muretto a secco in via di cedimento e formicai nell’asfalto delle strade secondarie arrivi agli Weezer. Ti torna in mente Beverly Hills, e scendendo lungo la via Bernardini ti viene in mente un testo che può in qualche modo spiegare un altro tassello del mosaico. Da Beverly Hills, passiamo a “Marginal Hills”, le colline marginali.

Sotto il video, il testo originale, l’adattamento collinare in inglese, e accanto la traduzione in italiano. In 45 minuti. Per oggi basta (quasi). Riposo.

Tornando nel dicembre 2021, in effetti il riposo comincerà diciamo dalle 13 in poi.

Nel frattempo a rivedersi a Tatti con chi ci può essere (e mi raccomando per la parte al chiuso dell’evento scrivete a micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228).

…e se vi piace questo show: lasciate qualcosa nel cappello digitale della Jug Band Colline Metallifere (cliccate qui).

Where I come from isn’t all that greatWhere I came from is so greatDa dove vengo è veramente bello
My automobile is a piece of crapBut I realized not too lateMa mi sono reso conto non troppo tardi
My fashion sense is a little whackI felt I did not really fitChe non mi ci sentivo a mio agio
And my friends are just as screwy as meWhile my friends thought I lost my witMentre i miei amici pensavano che avessi perso la testa



I didn’t go to boarding schoolsI followed all the proper schoolsHo fatto tutte le scuole buone
Preppy girls never looked at mePreppy girls never looked at meLe ragazzine non mi guardavano mai
Why should they? I ain’t nobodyWhy should they? Who needs and engineerPerché avrebbero dovuto? Chi ha bisogno di un ingegnere
Got nothing in my pocketWho doesn’t look like Richard GereChe non assomiglia a Richard “Ghere”



Beverly HillsMarginal HillsNelle colline marginali
That’s where I want to be!That’s where I want to be!E’ lì che voglio stare!
Gimme gimme gimme gimmeGimme gimme gimme gimmeDammele, dammele…
Living in Beverly HillsLiving in Marginal HillsVivendo nelle colline marginali
Beverly HillsMarginal Hills
Rolling like a celebrity!Feeling Jesus on Day 3Sentendosi come Gesù al terzo giorno
Gimme gimme gimme gimmeGimme gimme gimme gimme
Living in Beverly HillsLiving in Marginal Hills



Look at all those movie starsLook at all those lined-up carsGuarda tutte quelle macchine in coda
They’re all so beautiful and cleanPeople there don’t feel sereneLa gente là non è serena
When the housemaids scrub the floorsOn the margins you get scarsAi margini ti fai qualche cicatrice
They get the spaces in betweenBut man you ought to live this sceneMa, ragazzi, dovreste viverci per davvero, in questa situazione



I wanna live a life like thatDon’t wanna live a life like thatNon voglio una vita come quella
I wanna be just like a kingDon’t really need to be a kingIn effetti non mi serve essere re
Take my picture by the poolAnd at some point I’ll lay my hatE a un certo punto poserò il mio cappello
‘Cause I’m the next big thing!In some fine valley with a springIn una bella valle con una sorgente



Beverly Hills

That’s where I want to be!

Gimme gimme gimme gimme

Living in Beverly Hills

Beverly Hills

Rolling like a celebrity!

Gimme gimme gimme gimme

Living in Beverly Hills




The truth is I don’t stand a chanceThe truth is you have little chance
It’s something that you’re born intoIt’s something that you’re born into
And I just don’t belongAnd you might not belong



No, I don’tWhile I do
I’m just a no-class, beat-down foolI’m just no-hope beat-down fool
And I will always be that wayAnd I will always be that way



I might as well enjoy my lifeSo I will enjoy my life
And watch the stars playAnd watch your cars go away



Beverly Hills

That’s where I want to be!

Gimme gimme gimme gimme

Living in Beverly Hills

Beverly Hills

Rolling like a celebrity!

Gimme gimme gimme gimme

Living in Beverly Hills

Dalle colline metallifere a Milano e ritorno, 16° episodio: il caffè corrierato

[NdR: se non l’avete vista, date anche un’occhiata alla pagina de Il Tirreno ed Grosseto di oggi (anteprima qui), e meglio ancora compratevi il Tirreno ed. Grosseto se potete]

Siamo in una delle tappe della preparazione della geotournée che andrà da Tatti (GR) a Roccatederighi (GR), 7 chilometri, passando per il Politecnico di Milano.

Bar nel cuore della Toscana. Interno giorno – pioggerellina fuori. Tramestio di artigiani e piccoli imprenditori che si avvicendano al banco. Di sottofondo, alla radio, passa la canzone che trovate in fondo all’articolo [NdR: il che porta il film della geotournée nel genere fantasy, data l’impossibilità di ascoltare questa canzone alla radio la mattina, e poco anche alle altre ore]

Jack O’Malley entra, con un passo tipo saloon

JoM – Buongiorno a tutti, quelli belli quelli brutti

Avventore1 – Buongiorno!

JoM – Meno che a uno! [ma lo dice guardando il titolare con occhio che scherza]

[Il titolare passa il solito quotidiano a JoM, che se lo infila sotto il braccio come una baguette]

Barista 1 (a Barista 2) – hai finito di affettare la mortadella?

Barista 2 (a Barista 3) – hai finito di sminuzzare i pomodori secchi sott’olio

Barista 3 (a Barista 4) – hai finito di tagliare il pane fatto con le farine di grani preistorici?

Barist….

Jom (guardando in camera) – oh, sceneggiatore… dico a te! Ma quanti baristi ci hai messo in questa scena? Va bene che serve per fare il product placement e che abbiamo tutti ‘sti sponsor…ma un minimo di discrezione!

Voce fuori campo – Jack, hai ragione…ma dopo la merenda di ieri…era un’offerta che non potevamo rifiutare…

Jom [tornando a rivolgersi a Barista 5] – comunque, quando hai finito di spalmare la crema di olive aromatizzate al garofano di montagna, gradirei un caffè

Barista 6 [smettendo di spandere gocce di miele di Faggio su un piattino, rivolgendosi ai colleghi] – Luisa, Renato, Elvis, Jessikah, Lapo..ci penso io

Barista 6 [a JoM] – Corretto?

JoM – Facciamo “corrierato”! [vedi foto di testa]

Baristi e avventori tutti insieme: Ah Ah Ah Ah!

[continua]

  • Domani: appuntamento a Tatti (GR) per la prima tappa della seconda geotournée (vedi volantino qui a destra, e articolo di presentazione qui).
  • Per informazioni e sceneggiature istantanee: micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228

Canto per te che mi vieni a sentire
Suono per te che non mi vuoi capire
Rido per te che non sai sognare
Suono per te che non mi vuoi capire

Nei tuoi occhi c′è una luce
Che riscalda la mia mente
Con il suono delle dita
Si combatte una battaglia

Che ci porta sulle strade
Della gente che sa amare
Che ci porta sulle strade
Della gente che sa amare

Il mio mitra è un contrabbasso
Che ti spara sulla faccia
Che ti spara sulla faccia
Ciò che penso della vita

Con il suono delle dita
Si combatte una battaglia
Che ci porta sulle strade
Della gente che sa amare

….

Invito: Tatti (GR), 4-12-2021 mattina: Cultura, ambiente, innovazione libera e musica: quali opportunità per il territorio dalla diffusione delle Jug Band “di provincia”

Sabato 4 dicembre dalle 11 alle 12, presso le ex scuole di Tatti, frazione di Massa Marittima (GR), si terrà il primo degli eventi “concettistici” della “geotournée” della Jug Band Colline Metallifere da Tatti a Roccatederighi (7 km) passando per il Politecnico di Milano. Come “calcio d’inizio”, riteniamo opportuno un breve prologo per spiegare quello che andremo a fare nei successivi otto giorni, e raccordarlo ai progetti che dal 2007 si portano avanti a livello internazionale, con una base nelle colline metallifere grossetane, per la tutela e promozione di risorse minori o poco note nel campo della cultura, dell’ambiente e dell’innovazione libera (sempre con una colonna sonora).

Interverranno:

  • Marco Verniani, presidente del Consiglio di Frazione di Tatti
  • Dario Canal, studente e formatore in campo musicale
  • Fabrizio Malvicini, organizzatore di eventi culturali nell’area milanese
  • Andrea Giacomelli – ingegnere ambientale e dottore di ricerca, ideatore del progetto “Dalle colline metallifere a Milano e ritorno”
  • Wolfgang Scheibe, agristampatore

La sala delle ex scuole ha una capienza limitata. Oltre al rispetto dei protocolli anti-COVID vigenti si richiede prenotazione tramite email all’indirizzo micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228.

Dalle 12.15 alle 12.45, compatibilmente con le condizioni meteo, sarà inoltre allestito un “info point” della Jug Band Colline Metallifere nello spazio antistante all’ingresso delle ex scuole.

Riferimenti web

Contatti stampa: info@pibinko.org o whatsapp 3317539228

Dalle colline metallifere a Milano e ritorno, 14° episodio: #Prendendomercoledì

[nell’immagine di testa, l’andamento di una cosa che vi invitiamo a indovinare, come aiutino diciamo che sono dati mensili a partire dal gennaio 2019. Scrivete a micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228]

Oggi nella getournée è giornata di relativa quiete, per cui la testa va sull’attualità.

Già hanno levato a quelli che ritengono il calcio di serie A sacro la sacralità del calcio di serie A solo la domenica. In parallelo stiamo vivendo l’ennesima diluizione di valore del dedicare un momento a una cosa specifica. Oh, va tutto bene, va così, va “come vogliano”…ma constatare è lecito.

Si era partiti col Black Friday (che una volta era quello del crollo in borsa del 1929, e ora è diventato saldi a nastro), poi è arrivato il Cybermonday…poi ieri…ieri…o non ti arrivano cinque email dedicate al “GivingTuesday”? Tutte da ONG (per lo più internazionali) che invitano a donare alle rispettive cause sociali, ambientali, culturali ecc

Bimbi: come contribuenti italiani già pagate il 5 per mille, e poi il 2 per mille (ah, sì e l’8 per mille…totale 15 per mille… uno virgola cinque per cento). Su due piedi non ricordo bene come funziona in altri stati, e stamani non ho tempo di approfondire. Ma in Italia già si versa l’1,5% di IRPEF a cose sociali, ambientali, culturali, religiose ecc… forse un #GivingTuesday che porta altre risorse è troppo in una stagione non facile per tutti?

Se tanto mi dà tanto, potete anche partecipare al #TakingWednesday della Jug Band Colline Metallifere: prenderemo tutto quello che metterete nel nostro cappello digitale, e lo useremo per sostenere progetti di tutela e valorizzazione di risorse minori o poco note nel campo della cultura, dell’ambiente e dell’innovazione libera, sempre con colonne sonore piacevoli, e in collaborazione con chi vuole collaborare (cfr. http://www.pibinko.org/chi-sono/collaborazioni/), sotto forma di prestazioni occasionali o incarichi professionali (per altre informazioni: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228).

Good bye #GivingTuesday / Who put such a name on you / When we change with every new day / We’re not going to miss you

A risentirci domani, di nuovo dalla zona metallifera. Per informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228

She would never say where she came from
Yesterday don’t matter if it’s gone
While the sun is bright
Or in the darkest night
No one knows
She comes and goes

Goodbye, Ruby Tuesday
Who could hang a name on you?
When you change with every new day
Still I’m gonna miss you

Don’t question why she needs to be so free
She’ll tell you it’s the only way to be
She just can’t be chained
To a life where nothing’s gained
And nothing’s lost
At such a cost

Goodbye, Ruby Tuesday
Who could hang a name on you?
When you change with every new day
Still I’m gonna miss you

“There’s no time to lose,” I heard her say
“Catch your dreams before they slip away
Dying all the time
Lose your dreams
And you will lose your mind
Ain’t life unkind?”

Goodbye, Ruby Tuesday
Who could hang a name on you?
When you change with every new day
Still I’m gonna miss you

Goodbye, Ruby Tuesday
Who could hang a name on you?
When you change with every new day
Still I’m gonna miss you

Dalle colline metallifere a Milano e ritorno, 13° episodio: Into the Why

Mentre le prime brinate compaiono nel cuore dei colli metalliferi e della Valdera, Simone è in studio, Wolfgang sta a usare macchinari strani nella sua stamperia segreta, Dario recupera una settimana particolarmente impegnativa, Jack O’Malley è alle prese con gli F24 per i bolli delle fatture e Mauro Tirannosauro “se la scozza” con un feroce cane da caccia, come documentato inequivocabilmente dalla foto di testa.

Nel mentre, abbiamo chiesto a Giancarlo da Miele di segnalarci un altro adattamento al futuro anteriore di film.

R: Giancarlo, buongiorno

GdM: Buongiorno a te e a tutti gli webscoltatori

R: oggi di che filmanteriore ci vuoi parlare?

GdM: Per ora rimaniamo sul fronte dei film americani…stiamo comunque lavorando a delle schede interessanti su alcuni classici italiani

R: ci puoi dare qualche anteprima?

GdM: Anteprime sì, spoiler no. Se mi dicevi “spoiler”, ti spoileravo in faccia…comunque… prossimamente potremmo avere L’amata brancamenta (da L’armata brancaleone), Benvenuti al centro (dopo benvenuti al nord e al sud), e soprattutto “il sovrappasso”, remake de “il sorpasso” ambientato nel mondo degli ingegneri trasportisti. Questi sono tutti film che verranno prodotti tra il 2025 e il 2030.

R: Bella roba, e invece oggi di cosa ci parli?

GdM: Oggi ho per voi “Into the Why?”, che è l’adattamento di “Into the Wild”

R: certo, La storia del giovane idealista Christopher McCandless che, abbandonata la vita di tutti i giorni, va a vivere nella selvaggia Alaska. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura ai Nastri d’Argento, 1 candidatura a David di Donatello, 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 7 candidature a Critics Choice Award, 4 candidature a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Into the Wild – Nelle terre selvagge ha incassato 5,1 milioni di euro (da mymovies.it)….e oltre 55 milioni di dollari a livello globale…

GdM: così dicono le fonti…ma Into the Why? Vuole esplorare gli aspetti motivazionali della storia di McCandless. Perché fare questa cosa in un modo che qualsiasi indigeno delle zone in cui si è recato avrebbe non fatto? E perché ci sono altri uomini bianchi occidentali che si sono messi in imprese analoghe e pur a fronte di imprevisti infiniti ne è uscita indenne?

R: Già…perché?

GdM: …e te lo dico gratis?

R: Scusa…hai ragione…ma dicci comunque un po’ della storia

GdM: Nella trasposizione la cosa diventa un viaggio nelle vite parallele di Edward Shackleton e Cristoforo de Candelis. Il primo, come noto, partì per una spedizione antartica e rimase per due anni con tutto il suo equipaggio nel mare di Weddell, tra lastre di ghiaccio, trichechi e feste la sera nelle tende…e riusci a riportare tutti a casa sani e salvi (vedi il libro Endurance nella cosoteca della rete pibinko.org). Il secondo partì dalla Tricocca, quartiere a Nord di Nilamo, capitale morale di una repubblica portaerei, e fu ritrovato surgelato in una delle vie cave verso Sorano, nel tentativo di andare scalzo a tracciare una parallela alla via Franchigena (con la h…quella dedicata al Beato Franco di Rimpignano), perché si ricordava che in Maremma ci sono i girasoli (vedi articolo Maremma? Amara?).

R: Certo, Gianfranco, non le mandi a dire

GdM: guarda, mi piacerebbe mandarle a fare…tipo spaccare un po’ di legna.

R: regia…prego mandare il brano di oggi, e appuntamento a domani!

[per sostenere la missione della Jug Band Colline Metallifere da Tatti (GR) a Roccatederighi (GR), 7 chilometri passando per il Politecnico di Milano, lascia qualcosa nel nostro cappello digitale: http://www.pibinko.org/jugbandcollinemetallifere/cappellodigitale/). Per altre informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228]

Pezzo già proposto nel branobag del 7-3-2019 (vedi anche l’approfondimento sui branobag)

When I walk beside her | quando le cammino accanto
i am the better man | sono er mejo
when I look to leave her | quando penso di lasciarla
I always stagger back again | arretro barcollando
once I built an ivory tower | una volta mi feci una torre d’avorio
so I could worship from above | per poter adorare dall’alto
and when I climbed down to be set free | e quanco scesi giù per essere liberato
she took me in again | lei mi riportò dentro

there’s a big | c’è un grande
a big hard sun | un grande sole duro
beating on the big people | che batte sulla gente grande
in the big hard world | nel grande e duro mondo

when she comes to greet me | quando viene a salutarmi
she is mercy at my feet | lei è la pietà ai miei piedi
when I see her pin her charm | quando la vedo appuntare il suo fascino
she just throws it back again | lei lo riporta indietro
once I sought an early grave | una volta cercai una tomba prematura
to find a better land | per cercare una terra migliore
she just smiled and laughed at me | lei semplicemente sorrise e mi rise dietro
and took her blues back again | e si riprese la sua tristezza

there’s a big
a big hard sun
beating on the big people
in the big hard world

there’s a big
a big hard sun
beating on the big people
in the big hard world

when I go to cross that river | quando vado a guadare quel fiume
she is comfort by my side | lei è il conforto al mio fianco
when I try to understand | quando cerco di capire
she just opens up her eyes | lei apre gli occhi e basta

there’s a big
a big hard sun
beating on the big people
in the big hard world

once I stood to lose her | una volta stavo per perderla
when I saw what I had done | quando mi resi conto di ciò che avevo fatto
bound down and flew away the hours | stessi giù e feci passare le ore
of her garden and her sun | del suo giardino e del suo sole
so I tried to warn her | per cui provai ad avvisarla
i’ll turn to see her weep | e mi girerò per vederal piangere
40 days and 40 nights | 40 giorni e 40 notti
and it’s still coming down on me | e ancora mi arriva tutto addosso

there’s a big
a big hard sun
beating on the big people
in the big hard world

there’s a big
a big hard sun
beaten on the big people
in the big hard world

there’s a big
a big hard sun
beaten on the big people
in the big hard world

there’s a big
a big hard sun
beaten on the big people
in the big hard world