Archivio mensile:Aprile 2020

Litobag n°10 del 7.4.20: Joss Stone (Right to be Wrong)

Introduciamo una piccola variante nella progressione dei Litobag, la rubrica musicale quotidiana della Litologia Partecipativa che vi propone ogni giorno prima delle 9 un pezzo che sia in relazione in qualche modo con sassi, pietre o minerali.

I pezzi raccolti sono ormai quasi 50, e ogni paio di giorni ne arriva uno nuovo, o scovato dalla Jug Band Colline Metallifere, o proposto da uno dei DJ resident-a-casa del progetto. Siamo al numero nove, quindi vi potete regolare. La piccola variante è che possiamo introdurre anche artisti che abbiano nome o soprannome collegato allo stesso tema. Ecco quindi comparire sui nostri schermi la Shakira d’Albione, la biondina che scompone…Joss Stone.

Per di più con un brano che cita la pietra. Quindi oggi litobag al quadrato! Vai Joss, con un coro gospel che potrebbero farci lo sbarco in Normandia:

I’ve got a right to be wrong | ho il diritto di avere torto
My mistakes will make me strong | i miei sbagli mi renderanno più forte
I’m stepping out into the great unknown | sto uscendo verso grandi incognite
I’m feeling wings though I’ve never flown | sto sentendo le mie ali, anche se non ho mai volato
I’ve got a mind of my own | ho una mia intelligenza
I’m flesh and blood to the bone | sono di carne e sangue fino all’osso
I’m not made of stone | non sono fatta di pietra
Got a right to be wrong |
So just leave me alone | per cui lasciatemi stare

I’ve got a right to be wrong
I’ve been held down too long | sono stata schiacciata troppo a lungo
I’ve got to break free | mi devo liberare
So I can finally breathe | per potere infine respirare
I’ve got a right to be wrong |
Got to sing my own song | devo cantare la mia canzone
I might be singing out of key | potrei non cantare a tono
But it sure feels good to me | ma mi fa davvero stare bene
Got a right to be wrong
So just leave me alone

You’re entitled to your opinion | tu puoi avere la tua opinione
But it’s really my decision | ma è in effetti una decisione mia
I can’t turn back I’m on a mission | non posso tornare indietro, sono in missione
If you care don’t you dare blur my vision | se ci tieni, non ti provare a offuscare la mia visione
Let me be all that I can be | lascia che sia tutto ciò che posso essere
Don’t smother me with negativity | non soffocarmi con la tua negatività
Whatever’s out there waiting for me | qualsiasi cosa ci sia, là fuori per me
I’m going to face it willingly | l’affronterò volentieri

I’ve got a right to be wrong
My mistakes will make me strong
I’m stepping out into the great unknown
I’m feeling wings though I’ve never flown
I’ve got a mind of my own
Flesh and blood to the bone
See, I’m not made of stone
I’ve got a right to be wrong
So just leave me alone

I’ve got a right to be wrong
I’ve been held down to long
I’ve got to break free
So I can finally breathe
I’ve got a right to be wrong
Got to sing my own song
I might be singing out of key
But it sure feels good to me
I’ve got a right to be wrong
So just leave me alone

Litobag n° 9 del 6.4.20: Pietra su Pietra

Il prossimo litobag è stato segnalato da Liliana Cafiero, la geojazzista che avete avuto modo di ascoltare in “Tatti e i sassi” qualche giorno fa (e se no, andate subito a sentire in questa pagina).

Era il 1977 e chi sa se Fred, nel pensare alle pietre e alle idee aveva in mente quelle che volavano nell’aria di vie e piazze di parecchie città italiane. Alfredo Antonio Carlo Buongusto, detto Fred, viene associato da noi rocker a situazioni melense e ballate intime, ma siamo stati subito spiazzati dallo scoprire preparando questo articoletto che il nostro nel 1973 interpretò anche la superfunkeggiante Superstition di Stevie Wonder. Si mormora anche che per l’occasione sia sia anche presentato, scherzosamente, come Fred Goodtaste. Maestro….attacca la musica e poi tutti a studiare Litologia Partecipativa con la Jug.

pietra su pietra
idea sopra idea
ce la faro’
dentro la forza che il sole mi crea
ci riusciro’
ricominciare no
senza di te
ricostruire in me
distrutto ormai
nell’anima per te…
per te, sono spento per te
per me, devo solo combattere
e pietra su pietra
ridere piangere
pietra su pietra una vita…
per vivere
ma lontano da te…
giorno su giorno
il tempo che va
passa di qui
io ti credevo intoccabile ma
non e’ cosi’
devo convincermi
ora, di piu’
che non ci sei piu’ tu
un filo ormai
mi sta tenendo su…
per te, sono spento per te
per me, devo solo combattere
e pietra su pietra
ridere piangere
pietra su pietra una vita…
per vivere
ma lontano da te…
per te…
cosi’, sulla terra da solo io
ma pietra su pietra
rimettermi ad illudermi
pietra su pietra una vita…
ma lontano
ma lontano da te…
lontano da te…

Litobag n°8 del 5-4-20: In the Dutch Mountains

Il prossimo Litobag ci è stato suggerito da Anne dall’Olanda. Anne è un perfetto esempio di DJ resident (a casa), nel ruolo di intrattenitore per la litologia partecipativa. Per vedere cosa fa un DJ resident (a casa) e altre figure nella categoria intrattenitori vedete questa pagina.

A questo gruppo si potrebbe assegnare il Nobel per l’ironia: Il 50% della superficie olandese è a meno di 1 metro sul livello del mare. Jack O’Malley durante un Interrail nel 1993 andò a visitare l’isola di Texel, ivi guidato solo dall’assonanza col nome del personaggio di Tex Willer, dove scoprì che esiste una località chiamata Hohe Berg (Montalto), che arriva forse a 40 metri.

Le montagne olandesi, per come le intediamo noialtri non esistono. Quindi i Nits ci vogliono dire qualcosa, che ognuno deve scoprire per sé, la montagna non è montagna, il sasso non è sasso, la roccia non è roccia. Occhio a dove rotola quel bottone della camicia.

L’altra cosa che si impara dell’Olanda da questa canzone è che ci dev’essere un sacco di gente che vernicia in continuazione le case, perché se no è strano che su cinque strofe in ben due si faccia riferimento a muri di case dipinti. Oppure è qualche forma di sublimazione dell’autore del testo che ha lavorato troppo in un colorificio… non so….

Ricordate che se per la Litologia Partecipativa non potete fare gli intrattenitori, potreste proporvi come collezionisti, come classificatori (se siete geologi, oppure no ma ieri-notte-siete-stati-illuminati-da-un-fascio-di-luce-arancione-proveniente-da-uno-squarcio-fra-le-nuvole, che vi ha infuso la capacità di riconoscere a menadito rocce e minerali) e come sponsor. Tot morgen (a domani in olandese)!

Avanti con i Nits dal vivo (ma interessante anche il video originale), e grazie ad Anne e famiglia per la segnalazione:

I was born in a valley of bricks | Sono nato in una valle di mattoni
Where the river runs high above the rooftops. | dove il fiume scorre alto sopra i tetti
I was waiting for the cars coming home late at night | stavo aspettando le macchine che rientravano tardi la sera
From the Dutch mountains. | dalle montagne olandesi

I was standing in a valley of rock | stavo in piedi in una valle rocciosa
Up to my belly in an early fog. | immerso fino alla pancia in una nebbia mattutina
I was looking for the road to a green painted house -| stavo cercando la strada per una casa dipinta di verde
In the Dutch mountains. | nelle montagne olandesi
In the Dutch mountains

  • mountains -.

I met a woman in a valley of stone | Ho conosciuto una donna in una valle di pietra

She was painting roses on the walls of her home. | stava dipingendo rose sui muri della sua casa
And the moon is a coin with the head of the queen – | e la luna è una moneta con la testa della regina
Of the Dutch mountains; in the Dutch mountains. | delle montagne olandesi; nelle montagne olandesi

I lost a button of my shirt today | oggi ho perso un bottone della camicia

It fell on the ground and it was rolling away. | è cascato per terra e stava rotolando via
Like a trail leading me back to the Dutch mountains | come un sentiero che mi riportava alle montagne olandesi

To the Dutch mountains, mountains

I met a miller on the back of a cow | ho incontrato un mugnaio sul dorso di una mucca

He was looking for the wind | cercava il vento
but he didn’t know how. | ma non sapeva come fare
I said: “Follow the cloud that looks like a sheep” | io gli ho detto: “segui la nuvola che assomiglia a una pecora”
In the Dutch mountains | nelle montagne olandesi
in the Dutch mountains

In the Dutch mountains
in the Dutch mountains.

Litologia Partecipativa

La Jug Band Colline Metallifere rappresenta il “braccio” musicale del piccolo esercizio di Litologia Partecipativa lanciato il 21.3.20 da Tatti (GR) dalla rete pibinko.org. In pratica, con la direzione artistica di Mauro il Tirannosauro (alla consolle nell’immagine di testa), stiamo:

Per conoscere meglio il progetto: http://www.pibinko.org/litologiapartecipativa/ o micalosapevo@pibinko.org

Freedom Ballad, di Raman Peter Crivelli (3.4.2020)

Raman Peter Crivelli, Il nostro Compay Segundo, ci manda un messaggio musicale dalla sua base di Piloni, frazione di Roccastrada (GR).

Oltre a invitarvi a vedere il suo percorso di pittore e musicista da questo articolo del 2015, abbiamo fatto un piccolo esercizio di antologia dai siti di pibinko.org e Jug Band Colline Metallifere per ripescare momenti dove potete rivedere e riascoltare Peter. Se lo vorrete riascoltare dal vivo quando si potrà, fateci sapere (micalosapevo@pibinko.org).

Litobag n°7 del 4.4.20: Papa was a Rolling Stone/Vagabundo

[Se vi siete persi il litobag n° 1, con l’introduzione alla rubrica, lo ritrovate qui. E Se non conoscete la Litologia Partecipativa: http://www.pibinko.org/litologiapartecipativa/]

Il prossimo pezzo è stato suggerito in parallelo da Elena di Casotto Pescatori (GR) e da Carlo Simeoni da Roma (RM)…è un pezzone totale, un’icona del pianeta soul/R’n’B, e molti di voi lo avranno sentito almeno una volta, almeno un pezzettino. Come il Litobag di ieri, ha un’introduzione molto lunga, ma più scorrevole. Come testo di presentazione, riprendo quello di un branobag di oltre sette anni fa, che non mi dispiace, e spero non dispiacerà a voi. Come campione PELP abbinato, propongo lo A038 di Forestano, che potrebbe anche rotolare per davvero.

originale del 27/9/12 – prima della vendemmia

…non è uguale, ma se il pezzo che vi propongo oggi non è ispirato a “Papa was a Rolling Stone” dei Temptations, mi mangio il cappello, come direbbe Tex Willer a Kit Carson.

Direttamente da Savona, definita dal mio amico Andrea la città d’Italia con le donne vestite peggio (ma non ha mai detto con le peggiori donne!) Bobby Soul accompagnato da Alessio Caorsi…..take it away!

Quale che sia la versione che preferite….quella di uno dei quintetti base più longevi della storia del soul rosavestiti, o quella “roots” con video sgranato in postproduzione, pensate al concetto di rolling stone…Bobby Soul e Alessio Caorsi, o chi ha scritto la canzone Vagabundo, ha pensato a un vagabondo…io “rolling stone” sarei tentato di tradurlo come “mina vagante”…un vagabondo che scende da un monte, vaga. una pietra che rotola giù da un monte può anche fare qualche danno. Che ne dite ?

A titolo di confronto

It was the third of September | Era il tre di settembre
That day I’ll always remember, | quel giorno me lo ricorderò per sempre
Yes, I will | eh sì
‘Cause that was the day that my daddy died | perché fu il giorno che il mi’ babbo morì
I never got a chance to see him | non ho mai avuto modo di vederlo
Never heard nothin’ but bad things about him | e di lui ho sempre sentito dire ogni male
Mama, I’m depending on you | mamma, dipendo da te
To tell me the truth | per farmi dire la verità
Mama just hung her head and said, “Son,.. | la mamma abbassò la testa e disse: “Figliolo…

[Chorus:]
Papa was a rolling stone. | il babbo era una mina vagante
Wherever he laid his hat was his home. | dovunque appoggiasse il cappello, era casa sua
And when he died, all he left us was alone. | e quando è morto, ci ha lasciati tutti soli
Papa was a rolling stone, my son.
Wherever he laid his hat was his home.
And when he died, all he left us was alone.”

Hey, mama! | Ehi mamma
Is it true what they say that papa never worked a day in his life? | ma è vero che babbo non ha mai lavorato nemmeno un giorno in tutta la vita?
And, mama, some bad talk goin’ round town sayin’ that papa had three outside children and another wife, | e, mamma, si sentono brutte voci in città, dicono che babbo aveva tre figlioli in giro, e un’altra moglie
And that ain’t right | e questo non va bene
Heard them talking papa doing some store front preachin’ | ho sentito che dicevano che babbo stata a predicare davanti ai negozi
Talked about saving souls and all the time leechin’ | parlava della salvezza delle anime, e si approfittava della benevolenza degli altri
Dealing in debt and stealing in the name of the Lord | era pieno di debiti e rubava nel nome del Signore
Mama just hung her head and said,

[Chorus]
“Papa was a rolling stone, my son.
Wherever he laid his hat was his home.
And when he died, all he left us was alone.
Papa was a rolling stone.
Wherever he laid his hat was his home.
And when he died, all he left us was alone.”

Hey, mama, | Ehi mamma
I heard papa called himself a “Jack Of All Trades” | ho sentito che babbo si faceva chiamare un “tuttologo”
Tell me is that what sent papa to an early grave?| dimmi, è questo che ha fatto arrivare il babbo a una tomba prematura?
Folks say papa would beg, borrow, steal | la gente dice che babbo faceva l’elemosina, prendeva prestiti e rubava
To pay his bills | per pagare le bollette
Hey, mama, | ehi mamma
Folks say papa never was much on thinking| la gente dice che babbo non è stato mai un gran pensatore
Spent most of his time chasing women and drinking | passava la maggior parte del tempo a rincorrere gonnelle e a bere
Mama, I’m depending on you
To tell me the truth
Mama looked up with a tear in her eye and said, “Son,.. | mamma guardo in su con una lacrima nell’occhio e disse..”Figlio…

[Chorus]
Papa was a rolling stone (well, well…)
Wherever he laid his hat was his home
And when he died, all he left us was alone
Papa was a rolling stone
Wherever he laid his hat was his home
And when he died, all he left us was alone.”

[Chorus]
I said, “Papa was a rolling stone (yes, he was, my son)
Wherever he laid his hat was his home
And when he died, all he left us was alone
My daddy was (papa was a rolling stone), yes, he was
Wherever he laid his hat was his home
And when he died, all he left us was alone.”

Litobag n° 6 del 3-4-20: Third Stone from the Sun

[Se vi siete persi il litobag n° 1, con l’introduzione alla rubrica, lo ritrovate qui]

[Se non conoscete la Litologia Partecipativa, date una scorsa alla sintesi della prima settimana del progetto, e ascoltatevi la sigletta che abbiamo scritto.]

Il prossimo Litobag ci è stato segnalato il 25.3 scorso da Elio di Cascina. Lo proponiamo oggi dopo che ieri ci hanno segnalato un articolo in cui la Litologia Partecipativa viene proposta come un progetto “rocky”.un po’ roccioso e un po’ rock..oggi ci vuole un po’ di rock serio-serio.

La cosa singolare di questo pezzo è per qualche motivo il “grande Tubo” non ci dà la versione originale di Jimi (Hendrix). Te la propongono rifatta da Santana, Stevie Ray Vaughan, Steve Lukather, a 45 giri, al contrario…quella più psichedelica dell’originale con Jaco Pastorius…. ma la versione base sul grande tubo non l’ho trovata e l’ho ripescata da un sito alternativo.

Come video mi piace comunque proporre una delle più recenti. Eccovi quindi Gary Clark Jr. , di cui con la Jug Band Colline Metallifere a volte proponiamo la canzone del Governatore.

Questa versione di Third Stone from the Sun è da ascoltare preferibilmente con un tazzone di té, abbinandola al campione C018 (Arenaria con fori di litofagi?). L’originale di Jimi Hendrix ha anche un testo, o piuttosto un parlato, che forse non a caso i suoi successori hanno dimenticato. E saluti a Elio!

Strange beautiful grass of green, | strana e bellissima erba verde
With your majestic silver seas | con i tuo maestosi mari d’argento
Your mysterious mountains I wish to see closer | le tue misteriose montagne, che vorrei vedere più da vicino
May I land my kinky machine? | posso far atterrare la mia strana macchina?
Although your world wonders me, | per quanto il vostro mondo mi stupisca
With your majestic and superior cackling hen | con le vostre maestose e superiori galline starnazzanti
Your people I do not understand, | non riesco a capire la vostra gente
So to you I shall put an end | per cui metterò fine a voi
And you’ll never hear surf music again | e non sentirete mai più musica surf

Tatti e i sassi, feat. Liliana Cafiero (Litologia Partecipativa, demo take 3)

Dopo il contributo “hard-folk” di Francesco Ceri dei Matti delle Giuncaie, ecco la terza performance a tema sulla Litologia Partecipativa proposta dalla Jug Band Colline Metallifere.

Immaginate un’atmosfera da jazz club: un locale con soffitto basso, atmosfera fumosa, conversazioni sommesse di illegali scommesse e tintinnare di cubetti di ghiaccio in un bicchiere di whisky…mescolato, non shakerato.

Nel sottofondo le immagini…da uno scorcio del borgo di Tatti, “campo base” della Litologia Partecipativa, a dettagli dei “sassi” che i geologi classificatori stanno analizzando dalle loro dimore.

A Tatti dei sassi ho ritrovato
Lì giù nella cantina del poro zio Renato

Forse li avrei buttati via
data la mia ignoranza di gee-ooo-logia

Poi venne l’ispirazione
metter le foto in rete per catalogazione

Grazie agli amici in rete
mi son fatta un elenco che in molti invidierete

E ringraziamenti a tutto il gruppo della Litologia Partecipativa!

Per informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org

Litobag n. 5 del 2.4.20: Solid as a rock

[Se vi siete persi il litobag n° 1, con l’introduzione alla rubrica, lo ritrovate qui]

[Se non conoscete la Litologia Partecipativa, date una scorsa alla sintesi della prima settimana del progetto, e ascoltatevi la sigletta che abbiamo scritto.]

Chi sa se Ashford & Simpson nel comporre la loro Solid, passata nel litobag di ieri, si sono liberamente ispirati a questa simpatica canzunciella della formidabile Fitzgerald Ella. Solo i musicofili più accaniti potranno risolvere questo intrigante enigma, mentre noi proponiamo di associare la leggerezza della musica e della voce in questo brano al campione C035 di Carolina.

La leggerezza potrebbe diventare di peso specifico basaltico se alcune fasce di popolazione di oggi leggono il testo, ma vince la musica e la voce. I curiosi sulla solidità della Rocca di Gibilterra possono approfondire su questa pagina. A domani!

Solid as a rock | solido come una roccia
Solid as a rock
Love is as solid as a rock of Gibraltar | l’amore è solido come una rocca di Gibilterra
So come to the altar with me | per cui vieni all’altare con me
[x2]

You’ll only wander wayward if you ramble | starai solo a cincischiare se vai in giro a caso
May I suggest a license and a ring | posso suggerirti un permesso di matrimonio e un anello
When you’re in love it’s really not a gamble | quando sei innamorato non è un azzardo
Cause you’re betting on a real sure thing | perché scommetti su una cosa davvero sicura

Solid as a rock
Solid as a rock
Love is as solid as a rock of Gibraltar
So come to the altar with me

(Hey!)

Solid as a rock
Solid as a rock (Solid as a rock)
Love is as solid as a rock of Gibraltar (Solid as a rock)
So come to the altar with me (Love is as solid as a rock of Gibraltar)
(So come to the altar with me)
[x2]

Love’s solid as a rock!

Solid as a rock
Solid as a rock
Love is as solid as a rock of Gibraltar
So come to the altar with me

Come to the altar with me [x3]

Litologia Partecipativa: istruzioni per gli intrattenitori

Per che cosa è e come si propone la Litologia Partecipativa, vi invitiamo a leggere la sintesi della prima settimana del progetto (21-27 marzo 2020). Nel progetto abbiamo previsto quattro ruoli, i collezionisti, i classificatori, gli intrattenitori e gli sponsor. Vediamo cosa possono fare gli intrattenitori.

DJ resident (a casa propria)

Se vi viene in mente, senza cercare su motori di ricerca, un pezzo che abbia a che fare con rocce, sassi, pietre, minerali, scrivete a micalosapevo@pibinko.org comunicando

  • Titolo del brano
  • Link a un video del brano
  • Possibilmente testo nella lingua originale
  • Possibilmente traduzione in italiano del testo
  • possibilmente traduzione in inglese del testo se non e’ un brano in inglese
  • Campione dalla collezione della litologia partecipativa che abbinereste al brano, così, a sentimento (passaggio non obbligatorio, ma gradito nel contesto del progetto).
Mauro T. DJ alla consolle. “After” a Tatti (GR).

La segnalazione che proporrete passerà al vaglio (del tipo usato per lavorazioni minerarie) del gruppo di lavoro PELP: Jack O’Malley, Mauro il Tirannosauro, la Jug Band Colline Metallifere & friends). Se il brano sarà considerato idoneo, verrà programmato per la pubblicazione nel Litobag, la rubrica quotidiana abbinata al progetto. Sarete citati come segnalatori del brano e vi ringraziamo per il contributo.

Qualora venisse proposto un pezzo che non è ancora stato pubblicato, ma è già presente nella lista dei pezzi trovati (al primo di aprile ne abbiamo 41 ancora da mandare), la vostra segnalazione sarà abbinata a quella dei “DJ resident a casa propria” che lo hanno già proposto, e quando il pezzo uscirà nei Litobag sarete comunque accreditati per la segnalazione.

NB: Se il pezzo che proporrete lo avete ottenuto come risultato di una ricerca automatica per parole chiave… non è che sia proprio proibito ma: (1) Mauro il Tirannosauro se ne accorgerà (2) che soddisfazione ci sarà stata nel contesto che stiamo seguendo?

Musicisti e/o cantanti

I DJ set ci piacciono, ma la cosa entra nel vivo dal vivo.

Con la Jug Band dalle Colline Metallifere dal 2018 portiamo avanti un progetto in cui la musica live si lega alla divulgazione su ambiente, territorio, agricoltura, e altri temi che trattiamo quando non suoniamo. Se fate un giro sul sito della JBCM vi farete un’idea della cosa. In particolare, fra altre esibizioni, segnalo gli articoli sugli eventi che abbiamo tenuto a Milano+ Brescia , poi di nuovo a Milano+Germania nel 2019, e più di recente a Roccastrada e Massa Marittima (GR).

La JBCM a Sachsenheim, Germania, maggio 2019.

Riportando il tutto nella Litologia Partecipativa, abbiamo cominciato a scrivere brani che facciano un po’ da jingle e un po’ da pubblicità al progetto. Per il momento ne è uscito uno in collaborazione con Francesco Ceri dei Matti delle Giuncaie. Entro sabato 4-4 è previsto il secondo, e ne abbiamo un terzo per cui stiamo cercando un interprete anglofono (per quanto Jack O’Malley sia piuttosto fluent, vediamo se troviamo qualcuno vero).

Dunque: se vi piace la “situa” della Jug Band Colline Metallifere e volete collaborare su altri brani per la Litologia Partecipativa, scrivete a micalosapevo@pibinko.org e vediamo cosa si può fare.

Altre forme di intrattenimento

Essendo la parte ricreativa della Litologia Partecipativa nata in seno a un collettivo musicale, ci viene bene ragionare di musica. Se però non siete musicisti, musicanti, o cantanti, ma avete altre forme di espressione e vi vengono in mente modi per spiegare in modo creativo la Litologia Partecipativa, siamo curiosi.

Saltimbanchi Off a Rho, circa 2005

Scrivete a micalosapevo@pibinko.org per spiegare cosa avete in mente e capiamo se/come possiamo accogliere anche il vostro contributo.

Passaparola

Ultimo, ma non ultimo: potete sempre e comunque segnalare il progetto della Litologia Partecipativa ad amici e conoscenti, che potrebbero partecipare come intrattenitori, ma anche collezionisti, classificatori, o perché no, sponsor. Ricordate che il progetto viene diffuso sia in italiano che in inglese.

Ritorno previsto

Gli intrattenitori della Litologia Partecipativa (e altre figure professionali che partecipano, come ad esempio i fotografi e i “classificatori”) non sono qua per gioco, o perché gli avanza tempo in fase di lockdown. Come già spiegato nella prima presentazione del progetto (21 marzo): siamo certi che le cose che succedono hanno una discreta visibilità (potete vedere questa pagina per avere un’idea di come in passato le nostre iniziative sono state seguite dai media, oltre che da un discreto seguito social e di mailing list). Se poi gli sponsor vedranno un valore nel progetto, avremo contributi da questi che andremo a ridividere fra i soggetti che hanno operato, e magari dagli intrecci che stiamo creando avremo spunti per collaborazioni a seguire ecc. ecc. ecc..

Nella foto di testa: la Hungry March Band di Brooklyn al Poetto di Cagliari, 2005.