Archivio mensile:Maggio 2020

Litobag 29 dell’8.5.20: Rolling Stone

Questo Litobag è stato suggerito da Simone “Ciuffo” Sandrucci il 24 marzo scorso, quindi al giorno 3 della Litologia Partecipativa. Simone suona le chitarre nel brano “I have some rocks” cantato da Mauro Tirannosauro per spiegare la Litologia Partecipativa agli anglofoni e lo potete votare per Lit’ Parade. (ri)guardatevi il video con Mauro e Simone e se vi piace votatelo: cliccate qui.

Ma torniamo al brano. Leggendo il testo per la prima volta, mi è saltata all’occhio una licenza poetica, dato che il pesce gatto sta nell’acqua dolce…ma va bene così.

Da ormai oltre 50 anni, se sentiamo dire “Rolling Stone” pensiamo o al gruppo musicale dei Rolling Stones, o, fra gli addetti ai lavori, alla rivista omonima. Gli ancora più addetti sanno che poi i Rolling Stones hanno preso il nome dal gruppo da questa canzone di Muddy Waters….ma l’espressione “Rolling Stone” da dove viene?

Secondo alcune fonti, nella cultura anglosassone c’è un modo di dire “A rolling stone gathers no moss”, ovvero “su una pietra che rotola non il muschio non attacca”. Pare che questo modo di dire sia però mutuato dal latino e attribuiti a un certo Publio Siro. Sarà così…quello che mi fa strano è che in italiano questo modo di dire non lo abbiamo, e di modi di dire latini abbiamo titolo di averne più degli anglofoni… ma non è un bene o un male, giusto una considerazione.

La seconda cosa importante di questo video è che è un estratto del festival di Newport del 1960, che fu una delle prime occasioni riconosciute dalla storia musicale in cui musicisti neri si esibivano per un pubblico bianco (il video fa un accenno a questo, anche se potrebbe essere un montaggio).

Il terzo elemento, che un poco mi inquieta, è che per vedere una pietra che rotola bisogna essere in condizioni mai troppo rassicuranti (frane, terremoti, slavine, alluvioni), e quindi chi sa Publio Siro come se la sarà pensata…. vabbé…buon ascolto:

Well i wish | mi piacerebbe
i was a catfish | essere un pesce gatto
swimmin in a oh, deep, blue sea | che nuota nel mare, profondo e blu
I would have all you good lookin women, | ci sareste tutte voi belle donne
fishin, fishin after me | che mi state a pescare
Sure ‘nough, a-after me | sicuramente a pescare me
Sure ‘nough, a-after me
Oh ‘nough, oh ‘nough, sure ‘nough | è sicuro

I went to my baby’s house, | sono andato a casa della mia bela
and I sit down oh, on her steps. | e mi sono seduto sulle sue scale
She said, “Now, come on in now, Muddy | lei ha detto “Dai Muddy, vieni su
You know, my husband just now left| sai, mio marito se n’è appena andato
Sure ‘nough, he just now left |
Sure ‘nough, he just now left”
Sure ‘nough, oh well, oh well

Well, my mother told my father, | be’, mia madre a detto a mio padre
just before hmmm, I was born, | poco prima che nascessi
“I got a boy child’s comin, | sto per avere un maschio
He’s gonna be, he’s gonna be a rollin stone, | e sarà una pietra che rotola
Sure ‘nough, he’s a rollin stone
Sure ‘nough, he’s a rollin stone”
Oh well he’s a, oh well he’s a, oh well he’s a

Well, I feel, yes I feel, | be’, sento
feel that I could lay down oh, time ain’t long | sento che potrei mettermi un po’ giù, non c’è molto tempo
I’m gonna catch the first thing smokin, | salirò sulla prima cosa che vedo sbuffare [riferito a quando i treni erano a vapore NdT]
back, back down the road I’m goin | e me ne tornerò indietro
Back down the road I’m goin
Back down the road I’m goin
Sure ‘nough back, sure ‘nough back

Fonte: https://www.letssingit.com/muddy-waters-lyrics-catfish-blues-vxc75zq
LetsSingIt – The Internet Lyrics Database

Litobag 28 del 7.5.20: Like a Rock

Votate per lit’ parade della Litologia Partecipativa Fase 1: entro il 15 maggio

16 maggio: Litologia Partecipativ Làiv Show

…questo è il quarto brano venuto in mente a Jack O’Malley nello scrivere la presentazione della Litologia Partecipativa. Serviva a bilanciare i due brani in italiano (Pietre e Sassi) assieme a I am a Rock. Il brano oggi si direbbe “So Eighties” ed era uno di quelli che passavano su Videomusic. Quando la ascoltavo allora, sentivo solo il ritornello. Avendo letto e tradotto il testo diciamo che è una ballata che rientra nel filone dello “Heartland Rock” che però ha dei livelli di kitsch che potrebbero competere coi neomelodici. Il brano era stato poi segnalato anche da Elena da Grosseto.

Curiosità: Bob Seger ha una festa comunale a lui dedicata. Il 17 novembre di tutti gli anni nell’amena cittadina di Lincoln Park, Michigan, festeggiano il “Bob Seger Day”. Like a Rock.

Stood there boldly | me ne stavo lì baldanzoso
Sweatin’ in the sun | sudando sotto ‘o sole
Felt like a million | mi sentivo come un milione di persone
Felt like number one | mi sentivo il numero uno
The height of summer | nel pieno dell’estate
I’d never felt that strong | non mi ero mai sentito così forte
Like a rock | come una roccia

I was eighteen | avevo diciotto anni
Didn’t have a care | nemmeno una preoccupazione
Working for peanuts | lavoravo per due lire
Not a dime to spare | non mi avanzava un centesimo
But I was lean and | ma ero agile e
Solid everywhere | solido in tutto
Like a rock

My hands were steady | le mie mani erano ferme
My eyes were clear and bright | il miei occhi puliti e luminosi
My walk had purpose | la mia camminata aveva un senso
My steps were quick and light | i miei passi erano lesti e leggeri
And I held firmly | e mi aggrappavo forte
To what I felt was right | a ciò che sentivo essere giusto
Like a rock

Like a rock
I was strong as I could be | più forte di così non potevo essere
Like a rock
Nothin’ ever got to me | non mi succedeva niente
Like a rock
I was something to see | bisognava vedermi
Like a rock

And I stood arrow-straight | e me ne stavo dritto come una freccia
Unencumbered by the weight | senza alcun fastidio del peso
Of all these hustlers and their schemes | di questi truffatori e dei loro trucchi
I stood proud, I stood tall | ero orgoglioso, ero alto
High above it all | sopra a tutto questo
I still believed in my dreams | credevo ancora nei miei sogni

Twenty years now | venti anni fa
Where’d they go? |dove sono andati
Twenty years
I don’t know | non lo so
I sit and I wonder sometimes | me ne sto seduto e a volte mi domando
Where they’ve gone | dove

And sometimes late at night | e a volte, nel cuore della notte
Oh, when I’m bathed in the firelight | quando sono illuminato dalla luce del falò
The moon comes callin’ a ghostly white | la luna, col suo bianco spettrale mi viene a chiamare
And I recall | e mi torna in mente
I recall

Like a rock
Standin’ arrow-straight
Like a rock
Chargin’ from the gate | caricando dai cancelli
Like a rock
Carryin’ the weight | portando il peso
Like a rock

Like a rock
The sun upon my skin | il sole sulla mia pelle
Like a rock
Hard against the wind | duro contro il vento
Like a rock
I see myself again | mi rivedo ancora
Like a rock
Oh, like a rock!

The Mauro Tapes 1. Grilli, non al bivio (Willin’ Cover)

Jack O’Malley con Mauro Tirannosauro ai cori ultrasonici, in una versione di schiena di Willin’ dei Little Feat, guardando verso sud.

Per capire il riferimento ai grilli è necessario o avere una conoscenza buona dei dintorni di Tatti (GR), dove il video è stato girato, o scrivere a micalosapevo@pibinko.org per delucidazioni.

I been warped by the rain
Driven by the snow
I’m drunk and dirty, don’t you know
And I’m still… willin’

And I was out on the road late at night
I seen my pretty Alice in every headlight
Alice, Dallas Alice

I’ve been from Tucson to Tucumcari
Tehachapi to Tonapah
Driven every kind of rig that’s ever been made
Driven the back roads
So I wouldn’t get weighed
And if you give me weed, whites, and wine
And you show me a sign
I’ll be willin’… to be movin’

Well, I’ve been kicked by the wind
Robbed by the sleet
Had my head stoved in
But I’m still on my feet
And I’m still… willin’

I smuggled some smokes
And folks from Mexico
Baked by the sun
Every time I go to Mexico
And I’m still…

And I been from Tucson to Tucumcari
Tehachapi to Tonapah
Driven every kind of rig that’s ever been made
Driven the back roads
So I wouldn’t get weighed
And if you give me weed, whites, and wine
And you show me a sign
I’ll be willin’… to be movin’

Maremà a Mario

Tutti mi dicono Maremà, Maremà Maremà

Ma a me mi pare un Maremà, e a Ma-a-rio

Il cliente che ci va compra una penna

Io ci ho comprato un lampada-a-rio

Sì, ah, ma l’hai detto Ma-remà, Ma-remà

Sì, ah, ma l’hai detto e ora ci si va-a-a

E poi lo sai che in men che non si di-i-ca

si andrà anche un po’ all’Aurelia Anti-i-ca

Foto di Alberico Mattei

Litobag 27 del 6.5.20: Sassi

Questo è il secondo brano che venne in mente a Jack O’Malley verso la metà di marzo per creare un testo di spiegazione sulla Litologia Partecipativa. “Chi di voi non ricorda Sassi e Gino Paoli?“, come direbbe il porchettaro-tastierista che era alla cena del torneo di palla a 21 di Scalvaia di 7-8 anni fa (e Fabione gli rispose: “mi sa te“, perché non è che fosse proprio un mago…comunque: stima per il porchettaro-tastierista).

Tornando a noi. Il testo elaborato a partire da Sassi è stato interpretato da Liliana Cafiero in un brano di geojazz lanciato il 2 aprile scorso. Cliccate qui per il video….il testo dice

A Tatti dei sassi ho ritrovato | In Tatti I found some stones
Lì giù nella cantina del poro zio Renato
| Down in poor old Uncle Renato’s cellar

Forse li avrei buttati via | I might have thrown them away
data la mia ignoranza di gee-ooo-logia
| given my ignorance in geology

Poi venne l’ispirazione | Then I had an inspiration
metter le foto in rete per catalogazione
| to put their photos online to have them catalogued

Grazie agli amici in rete | thank to friends I have across the network
mi son fatta un elenco che in molti invidierete
| I eventually made a list that many of you will envy

Vi riproponiamo il brano di partenza. Per informazioni e booking (no di Gino Paoli) micalosapevo@pibinko.org.

promemoria: sabato 16.5.20 Litologia Partecipativa Làiv Show

Dopo avere passato la Fase 1 della crisi COVID-19 in Italia con la Litologia Partecipativa, siamo lieti di invitarvi a seguire un evento online che si terrà sabato 16 maggio per fare un po’ di geobaldoria con gli artisti che hanno animato in modi diversi le settimane dal 21 marzo a ora, partecipando come intrattenitori a questo piccolo esercizio di resilienza partito da Tatti (GR) e distribuito fra sette regioni italiane.

  • Lo show sarà preceduto da un breve momento di sintesi sul progetto: chi siamo? perché abbiamo avviato un’iniziativa del genere in un momento così particolare? cosa ci piacerebbe che succedesse prossimamente? Elvis è vivo?
  • Daremo inoltre aggiornamenti su altri progetti storici della rete pibinko.org, di cui la Jug Band Colline Metallifere è il “braccio musicale”
  • Il programma dettagliato con orari, ospiti, soprese (buone) e altro sarà diffuso entro lunedì 11, ma vi invitiamo sin da ora a segnarvi la data.
  • Per cominciare a entrare nel mood, vi invitiamo a ripassare la sezione Notizie della Jug Band C.M. e della rete pibinko.org, almeno fino al 14 marzo
  • Se siete interessati a partecipare come sponsor: visitate questa pagina.

L’evento è organizzato dalla Jug Band Colline Metallifere in collaborazione con vari soggetti[1] della rete pibinko.org e con la direzione artistica di Mauro Tirannosauro.

Per informazioni, prenotazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228

[1] non in senso cagliaritano

Litobag 26 del 5.5.20: I am a rock

Per ridarci l’aire sui litobag, dopo le Pietre di Gian Pieretti/Antoine, fra i primi quattro brani pensati in relazione alla Litologia Partecipativa eccovi I am a Rock di Simon e Garfunkel. Questa ha ispirato il video I have some rocks, cantato da Mauro Tirannosauro per spiegare il progetto. Scorrendo sotto il video, trovate il testo originale e la versione riscritta in chiave litopartecipativa.

Ricordiamo che potete votare “I have some rocks” per la Lit’ Parade che si annuncerà il 16 maggio: cliccate su questa pagina, e scrivete “I have some rocks” nei commenti.

Original versionParticipatory Lithology ENItalian “plain” translation…no rhyming needed
A winter’s dayA late winter’s dayUn di’ di fine inverno
In a deep and dark DecemberIn the deep South of ToscanaGiu’ nel sud della Toscana
I am aloneI am at ho-o-meMe ne sto a casa
Gazing from my windowtidying up my cellarMettendo a posto in cantina
To the streets belowcontemplating stonesRimirando I sassi
On a freshly fallen, silent shroud of snowthat my uncle Enzo used to ownChe una volta erano del mi zi’ Enzo



I am a rockI have some rocksCi ho qua dei sassi
I am an islandI have some sa-a-mplesCi ho dei campioni



I’ve built wallsI called some friendsHo chiamato degli amici
A fortress, steep and mightywho are stuck around the countryBloccati in giro per il paese
That none may penetratewith a major in geo-logy-yCon una laurea in geologia
I have no need of friendshipthey might really help meLoro sì che mi potrebbero aiutare
Friendship causes pain.to give my rocks a nameA dare un nome ai sassi
It’s laughter and it’s loving I disdain.bring back Enzo’s passion once againFar tornare la passione dello zio Enzo



I am a rockI have some rocks
I am an islandI have some sa-a-mples



Don’t talk of loveOnce this is do-o-neUna volta fatto questo
Well, I’ve heard the words beforeyou can check it on our websiteLi potete vedere sul nostro sito
It’s sleeping in my memoryyou can reach it from your homeLi poteve trovare da casa
And I won’t disturb the slumberbut when things will be openMa quando le cose saranno aperte
Of feelings that have diedyou should come to see for realDovreste venire a vederli per davvero
If I never loved, I never would have criedwith our red wine, cool live music: it’s a dealCol vino rosso e la musica dal vivo: ci state?



I am a rockI have some rocks
I am an islandI have some sa-a-mples