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Litobag n° 24 del 23.4.20: Let’s go get Stoned

[Ricordiamo che sta procedendo il “battesimo” dei campioni nella galleria della litologia partecipativa (cfr. articolo del 20.4) e che ieri il Litobag è saltato data una ricorrenza (cfr. articolo del 22.4.2007, che già incorporava un branobag).]

Il brano di oggi è stato suggerito da Elena Barusco, che ha anche gentilmente curato la traduzione del testo. Sotto una breve introduzione di Jack O’Malley:

I Coasters sono uno dei non pochi (non dico tanti) quartetti che proliferavano prima degli anni ’70…a occhio dopo ce ne sono stati meno, tipo gli ABBA e i Ricchi e Poveri. In Italia non penso che i Coasters fossero molto noti all’epoca…ricordo che negli anni ’60 si ascoltavano i Platters, ma altri nomi no…Però chi segue il filone della black music, R&B ecc li ha risentiti spesso perché sono stati molto usati nelle colonne sonore (cfr. Death Proof di Tarantino). Altro caso singolare: Bruce Willis ha rifatto la loro Young Blood interpretandola in chiave Woodstock e instillando ai meno esperti sul festival il dubbio che fosse effettivamente stato lì (cfr. video).

Comunque, nel 1965 i Coasters se ne uscirono con questa Let’s go get stoned, che non parla proprio di minerali, ma usa i sassi come metafora (in inglese “to be stoned” è essere stordito da qualche sostanza, oppure essere lapidato…ma chiaramente qui il riferimento è alla prima accezione. Il brano scalò le classifiche R&B con la versione di Ray Charles. Ma poi, ma poi…l’ascoltò Joe Cocker. E nel 1969, in quel festival noto come di Woodstock ne fece una versione che, abbinata al video, è una cosa magistrale. Potrebbe essere usato come base di tesi di sociologia (segnalo personaggi a 1’52”, 2’31”, 3’53” e il monologo di Joe che spiega che stava a New York nel finale). Auspicando che la seconda versione non sconvolga quelli che hanno conosciuto Joe Cocker da You can leave your hat on in avanti (nel video si presentava in giacca!!!)…buon ascolto

Let’s go get stoned /Andiamo a sballarci

Oh let’s go get stoned / Oh andiamo a sballarci

Let’s go get stoned/ Andiamo a sballarci

Oh let’s go get stoned / Oh andiamo a sballarci

You know my baby, she won’t let me in / Conosci la mia ragazza, non mi lascia entrare

I’ve got a few pennies, I’m gonna buy a big big bottle of Gin / Ho pochi spiccioli, mi comprerò una gran bottiglia di gin

Then I’m gonna call my buddy on the telephone and say / Poi chiamerò il mio amico al telefono e gli dirò

“Let’s go get stoned” / Andiamo a sballarci

I’ve been working so hard all day long / Ho lavorato duro tutto il giorno

Everything I try to do will always seems turn out wrong / Tutto quello che cerco di fare sembra andare storto

Well that’s where I’m gonna stop now / Bene ecco dove mi fermerò

On my way home / Lungo la mia strada verso casa

Baby, let’s go get stoned / Ragazza, andiamo a sballarci

You know it ain’t no harm / Tu sai che non c’è pericolo

In gettin’ a little taste / Nel prenderci un po’ di gusto

Oh don’t blow your cool now / Oh, non perdere la testa

And start messin’ up the man’s place / E iniziare a buttare all’aria la vita di un uomo

I tell you that it ain’t no harm my friend / Ti dico che non c’è niente di male, amica mia

In takin’ a little nip now / Nel prenderne un goccetto adesso

Oh but don’t fall down / Oh, ma non cascarci

Bustin’ your lip / A scherzare in giro

Let’s go get stoned girl / Andiamo a sballarci

Oh yeah, let’s go get stoned / Oh sì, andiamo a sballarci

Walk down to the rocks / Camminando sulle pietre

Let’s go get stoned / Andiamo a sballarci

Oh let’s go get stoned / Oh, andiamo a sballarci

Let’s go get stoned / Andiamo a sballarci

It ain’t no harm, no harm / Non c’è niente di male, niente di male

Gettin’ a taste / A prenderci gusto

Oh don’t blow your cool / Oh, non perdere la testa

And start messin’ up the man’s place / E iniziare a buttare all’aria la vita di un uomo

I said that it ain’t no harm my friend / Ho detto che non c’è niente di male

In takin’ a little nip now / Nel prenderne un goccetto ora

Oh but don’t fall down / Oh, ma non cascarci

Bustin’ your lip / A scherzare in giro

Let’s go get stoned / Andiamo a sballarci

Oh let’s go get stoned / Oh, andiamo a sballarci

Let’s go get stoned / Andiamo a sballarci

Oh let’s go get stoned / Oh, andiamo a sballarci

Baby, let’s go get stoned now, oh / Ragazza, andiamo a sballarci, oh

Seems like there’s going to be a little point somewhere till the end / Sembra che ci sarà un piccolo punto da qualche parte prima della fine

You’re talkin’ about moon dust / Tu stai parlando della polvere di luna

Angel eyes, every other cannon does / Occhi d’angelo, qualsiasi altro spinello lo fa

Oh and if you, yeah / Oh, e se tu, sì

Oh baby, baby let’s / Oh ragazza, andiamo

Oh let’s go / Oh, andiamo

Let’s all go and get stoned / Andiamo tutti a sballarci

Let’s go get stoned / Andiamo a sballarci

Let’s go get stoned / Andiamo a sballarci

Let’s go get stoned, oh / Andiamo a sballarci, oh

I can’t go on forever / Non posso andare avanti per sempre

Can’t go on forever / Non posso andare avanti per sempre

Can’t go on, can’t go on forever / Non posso, non posso andare avanti per sempre

Where ever the Hell / Persino all’Inferno

I wanna live on the air / Voglio vivere nell’aria

One love, one more / Un amore, ancora uno

And I said let’s / E dire andiamo

Oh let us go / Andiamo

Let’s go and get stoned / Andiamo a sballarci

Litobag n° 23 del 21.4.20: Come Together

Se non avete ancora visto i primi campioni “col nome” assegnato dai classificatori della Litologia Partecipativa, e qualche commento curioso che hanno dato, visitate questa pagina.

Nei litobag, oltre ai brani con riferimenti a sassi, rocce e minerali, si era detto che valgono anche quelli in cui questi riferimenti ce li hanno gli interpreti. Dopo Joss Stone del 7 aprile, Mercedes da Alghero ha prontamente proposto Petra Magoni, che con Ferruccio Spinetti qualche anno fa lanciò il progetto Musica Nuda (da indiscrezioni della redazione di Rolling Stove pare che stiano ora lavorando a un nuovo progetto chiamato Canto Vestito).

Con Petra Magoni Mercedes ha suggerito due-brani-due, ma se ne fa solo uno al giorno. Partiamo con questo. La traduzione del testo fatta al volo la salto, perché è molto complesso…si può fare ma ci vuole tempo che la Litologia Partecipativa oggi non ha (poco tempo e troppa fame).

Per informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org, e se vi piace il tutto, date un segno col cappello digitale.

Buon ascolto.

Here come old flat top
He come grooving up slowly
He got joo joo eyeball
He one holy roller
He got hair down to his knee
Got to be a joker he just do what you please.

He wear no shoe shine
He got toe jam football
He got monkey finger
He shoot Coca-Cola
He say I know you, you know me
One thing I can tell you is you got to be free
Come together right now over me

He bag production
He got walrus gumboot
He got Ono sideboard
He one spinal cracker
He got feet down below his knee
Hold you in his armchair you can feel his disease
Come together right now over me

Right!
Come
Come…
Come…
Come…

He roller coaster
He got early warning
He got Muddy Water
He one Mojo filter
He say. “One and one and one is three”
Got to be good looking ‘cause he so hard to see
Come together right now over me

Litobag n° 22 del 19.4.20: Seven Stones

Visitate la galleria della Litologia Partecipativa in fase di allestimento, e poi la pagina con le idee per gli sponsor. E ricordate che c’è anche il cappello digitale della Jug Band C.M.

Il prossimo brano a tema sassi ci viene propsto da Elio da Cascina. Fa parte del terzo album dei Genesis. Eravamo nel 1971 e Carlo Verdone forse ancora non aveva pensato alla sceneggiatura di Un sacco bbello, in cui uno dei personaggi racconta di essere stato a vedere, appunto, un concerto dei Genesis… o meglio GGGGenesis in romanesco.

In effetti i GGGGenesis ebbero un sacco di successo in Italia e si legge addirittura che questo album ebbe più successo in Italia che nel resto del mondo. In Italia il progressive ebbe grandissimo spazio. Jack O’Malley un po’ lo ha ascoltato, ci sono cose bellissime, ma dovendo fare il gioco della torre, lo butterebbe di sotto in favore di, che so, Afroman (anche lui parla in certo modo di “stone”). Ma vabbe’, è domenica.

Revisione delle ore 8.32. Per “quelli che il progressive non se ne può più”, prima di passare al brano è importante ricordare il ruolo dei GGenesis come ispirazione per il cinema italiano:

I heard the old man tell his tale:| Sentii il vecchio che raccontava una storia:

Tinker, alone within a storm, | Lo stagnino, solo nella tempesta
And losing hope he clears the leaves beneath a tree, | e perdendo la speranza spazza le foglie sotto un albero
Seven stones | sette sassi
Lay on the ground. | stanno per terra
Within the seventh house a friend was found. | nella settima casa un amico fu trovato
And the changes of no consequence will pick up the reins from nowhere. | e i cambiamenti senza effetto prenderanno le redini da nessun posto

Sailors, in peril on the sea, | marinai, in pericolo in mare
Amongst the waves a rock looms nearer, and not yet seen. | tra le onde, uno scoglio incombe, e non è ancora visto
They see a gull | vedono un gabbiano
Flying by. | che vola per lì
The Captain turns the boat and he asks not why. | il capitano fa virare la barca, e non chiede perché
And the changes of no consequence will pick up the reins from nowhere. e i cambiamenti senza effetto prenderanno le redini da nessun posto
Nowhere. | nessun posto

Despair that tires the world brings the old man laughter. | la disperazione che sfianca il mondo porta il riso al vecchio
The laughter of the world only grieves him, | il riso del del mondo lo rattrista
believe him, | credimi
The old man’s guide is chance. | la guida del vecchio è il caso

I heard the old man tell his tale:

Farmer, who knows not when to sow, | il contadino, che sa quando non seminare
Consults the old man clutching money in his hand. | consulta il vecchio che stringe dei soldi in mano
And with a shrug, | e con un’alzata di spalle
The old man smiled, | il vecchio sorrise
Took the money, left the farmer wild. | prese i soldi, e lasciò il contadino arrabbiato
And the changes of no consequence will pick up the reins from nowhere.
Nowhere.

Despair that tires the world brings the old man laughter.
The laughter of the world only grieves him,
believe him,
The old man’s guide is chance.

Litobag n° 21 del 18.4.20: Diamonds on the Inside

Visitate la galleria della Litologia Partecipativa in fase di allestimento, e poi la pagina con le idee per gli sponsor. E ricordate che c’è anche il cappello digitale della Jug Band C.M.

Con Ben Harper (di cui esiste anche il sosia sardo Ben Arru) chiudiamo la terza settimana di Litobag e la quarta di Litologia Partecipativa.

Un riassunto delle scorse sette giornate a fotografare e classificare sassi con una colonna sonora a tema è disponibile sul sito principale della rete pibinko.org (cliccate QUI per leggere e vedere la prima idea di collezione domestica fatta con i campioni che stiamo catalogando). Il brano, come un cavallo scosso del Palio di Siena, è sbucato dal nulla superando nella chiusura di settimana altri pezzi che erano lì caldi caldi, venendo in mente a Jack O’Malley mentre spiegava a Wolfindur, il mago di Tatti, l’album Better Way di Ben H.

Buon ascolto, su un testo un poco ermetico ma con melodia molto soave:

I knew a girl | Conoscevo una ragazza
Her name was truth | si chiamava verità
She was a horrible liar. | era una gran bugiarda

She couldn’t spend one day alone | non riusciva a passare una giornata da sola
But she couldnt be satisfied. | ma non poteva essere soddisfatta

When you have everything, | quando hai tutto
You have everything to lose. | hai tutto da perdere
She made herself | lei si costruì
A bed of nails | un letto di chiodi
And shes plannin’ on puttin’ it to use. | e sta pensando di metterlo in funzione

Cos she had diamonds on the inside | perché aveva i diamanti dentro
She had diamonds on the inside
She had diamonds on the inside
Diamonds

A candle throws its light into the darkness | una candela spande luce nel buio
In a nasty world,so shines the good deed | in un mondo cattivo, così si illuminano le buone azioni
Make sure the fortune, that you seek | vedi di essere sicuro che la fortuna che vai cercando
Is the fortune you need. | sia la fortuna di cui hai bisogno

So tell me why,the first to ask,is the last to give,everytime |allora dimmi perché il primo a chiedere è l’ultimo a dare
What you say and do not mean | quello che dici, e quello che non intendi dire
Follow too close behind | sono troppo vicini uno all’altro

Cos she had diamonds on the inside
She had diamonds on the inside
She wore diamonds on the inside
Diamonds

Like a soldier standing long under fire | come un soldato che sta per molto tempo sotto tiro
Any change comes as a relief. | ogni cambiamento è preso come un sollievo
Let the giver’s name remain unspoken | lasciamo che il nome della donatrice rimanga non detto
For she is just a generous thief. | tanto lei è solo una ladra generosa

But she had diamonds on the inside
Cos she had diamonds on the inside
She wore diamonds on the inside
She wore diamonds
Oh diamonds
She had diamonds
She wore diamonds
Diamonds

Litobag n°20 del 17.4.20: These Stones will Shout

Visitate la galleria della Litologia Partecipativa in fase di allestimento, e poi la pagina con le idee per gli sponsor!

Questo brano è stato proposto nei litobag dal nostro Dario. In effetti, anche Jack O’Malley sin dal 2008 che conobbe musicalmente i Raconteurs lo conosce benino…ma nei giochi strani di sinapsi che portano a mettere i brani nella lista dei futuri litobag non gli era venuto in mente prima. Per presentare il pezzo riportiamo comunque il branobag del 17.1.2017, che Jack O’ scrisse durante una missione in Sardegna e quindi era in una fase in cui i brani quotidiani venivano presentati via via come “branubaggu”, “branubagghendi” e altre storpiature :

***questa non è una esercitazione – ripeto – questa non è una esercitazione ***

riascoltanto e riascoltanto (coll’accento di Diego Abantuono): questi cantastorie-trovatori presentano aspetti sempre più intriganti. qua ci si rileggono pezzi de La Collina dei ciliegi, Gioia e Rivoluzione, e anche qualche riferimento a Laura non c’è di Nek (per esempio, la virgola del terzo verso).

non si trova una versione dal vivo di qualità utile ad apprezzare gli sdinderellismi, e quindi vi tocca quella del disco:

Litobag “eretico” del 16.4.20 – n. 19

Oggi la redazione dei litobag è impegnata nella preparazione di un evento che si terrà dalle 9 alle 15.30 e di cui vi spiegheremo meglio nei prossimi giorni. Per questo motivo, oggi preferiamo saltare il brano litologico (che richiederebbe un momento di scrittura in diretta che abbiamo dovuto dedicare all’evento). Domani si riprende la scaletta a tema. Per oggi, ci pare opportuno mettere come intervallo il nuovo singolo di Mauro il Tirannosauro feat. Liliana Cafiero (qua la presentazione completa del brano, e qua il cappello digitale).

Litobag n°18 del 15.4.20: Keine Macht für Niemand

[NB: se non avete ancora guardato “Vedere la via Lattea di giorno“, il nuovo singolo di Mauro Tirannosauro feat. Liliana Cafiero, provvedete S-U-B-I-T-O!]

Il prossimo Litobag ci arriva dal grande Wolfgang. Per la Litologia Partecipativa è uno dei collezionisti (vedete i campioni W nella galleria). Poi, con il cappello “Tattistampa” ci ha fatto il lettering per il logo e la numerazione dei campioni, e sta studiando altri lavori grafici.

I Ton Steine Scherben (“frammenti di pietre d’argilla”) nacquero nel 1970, e fecero il loro primo concertono suonando il 6 settembre 1970 DOPO Jimi Hendrix. E potremmo avere detto tutto (come commenterebbe Bob di Torniella).

Si narra che in questo frangente prese fuoco una casa proprio accanto al palco. Pare che l’incendio fosse stato appiccato dagli organizzatori che erano scappati con l’incasso e volevano creare un diversivo, ma alcuni dissero che erano stati proprio i Ton Steine Scherben a diffondere le fiamme, dando al gruppo un alone di leggenda maudit e di gruppo d’assalto che li rese negli anni sempre più seguiti dal movimento radicale tedesco.

1) Ich bin nicht frei und kann nur wählen,
welche Diebe mich bestehlen, welche Mörder mir befehlen.
Ich bin tausendmal verblutet und sie ham mich vergessen.
Ich bin tausendmal verhungert und sie war’n vollgefressen.

I am not free and can only choose
which thieves steal from me, which murderers command me.
I bled to death a thousand times and they forgot me.
I’ve starved a thousand times and they were fed. (like after a roman dinner…)

2) Im Süden, im Osten, im Westen, im Norden,
es sind überall dieselben, die uns ermorden.
In jeder Stadt und in jedem Land,
schreibt die Parole an jede Wand.
Schreibt die Parole an jede Wand.
Keine Macht für Niemand!
Keine Macht für Niemand!

In the south, in the east, in the west, in the north,
they are the same everywhere who murder us.
In every city and in every country,
write the slogan on every wall.
Write the slogan on every wall.
No power for nobody!
no power for nobody!

3) Reißen wir die Mauern ein, die uns trennen.
Kommt zusammen, Leute. Lernt euch kennen.
Du bist nicht besser als der neben dir.
Keiner hat das Recht, Menschen zu regier’n.

Let’s tear down the walls that separate us.
Get together, people. Get to know each other.
You are no better than the one next to you.
Nobody has the right to rule people.

4) Im Süden, im Osten, im Norden, im Westen,
es sind überall die dieselben, die uns erpressen. who blackmail us
In jeder Stadt und in jedem Land
heißt die Parole von unserem Kampf, | is the slogan of our fight,
heißt die Parole von unserem Kampf.
Keine Macht für Niemand!
Keine Macht für Niemand!

5) Komm rüber Bruder, reih dich ein,
komm rüber Schwester, du bist nicht allein.
Komm rüber Mutter, wir sind auf deiner Seite,
komm rüber Alter, wir woll’n das Gleiche.

Come over brother, line up
come over sister, you are not alone.
Come over mother we’re on your side
come on dude, we want the same thing.

6) In Augsburg, in München, Frankfurt, Saarbrücken, | In Augsburg, in Munich, Frankfurt, Saarbrücken,
es sind überall dieselben, die uns unterdrücken. | everywhere they are the same that oppress us.
In jeder Stadt und in jedem Land, | In every city and in every country,
mach ne Faust aus deiner Hand. | make a fist out of your hand.
Mach ne Faust aus deiner Hand.
Keine Macht für Niemand!
Keine Macht für Niemand!

Litobag n°17 del 14.4.20: Naracauli

Il prossimo litobag ci è arrivato da Marino di Arbus in risposta a Working in the Coal Mine di Lee Dorsey e dei Devo di qualche giorno fa. Naracauli è uno dei villaggi minerari nella zona di Ingurtosu. pibinko ebbe modo di transitare in quei paraggi varie volte nel periodo 1997-2002 e poi nel 2008. Eravamo proprio agli inizi del progetto di BuioMetria Partecipativa (da cui la Litologia Partecipativa ha mutuato 16 lettere, e vari metodi) e con Francesco Giubbilini si organizzò una missione in Sardegna per alcuni incontri di presentazione e una vera e propria spedizione per andare a fare una misura buiometria in cima al Monte Arcuentu. Se ci fossero dubbi sul livello di “rocciosità” che sta dietro al nome di Naracauli, date un’occhiata alle immagini abbinate alla canzone dei Nomadi. E poi andate a vedere il microdocumentario sulla BuioMetria Partecipativa in Sardegna e vedrete qualche immagine rocciosa anche lì.

Poche luci nelle | Few lights in the
poche case | few houses
quando | when
si fa sera | the evening comes
la miniera no, | no, the mine
non lavora più | is no longer working
e la sabbia | and the sand
brucia il mare | is burning the sea
e come è blu il tuo mare | how blue is your sea
e come è stanca la voce una rabbia brucia i boschi e poi | and how tired is your voice, a rage burns the woods and then
si ubriaca | gets drunk
all’osteria | at the tavern
canti antichi e sacri | ancient and sacred songs
tirano | pull
la barca in strada di sera | the boat on the road in the evening
Oh! nelle sere d’estate | Oh, in the Summer evening
piangono i gatti e le stelle | cats and stars cry
dorme il gregge ma | the herd is sleeping
il pastore no. | but the shepherd is not
No,| no,
lui non riesce per capire | he doesn’t really understand
che gli han portato via | that they took away
il lavoro sai | his work, you know
e adesso la fame sui monti | and now the hunger on the mountains
lui | he,
padrone dei monti | the master of the mountains
lui | he,
prigioniero dei monti | prisoner of the mountains
ma una nave è | but a ship has
approdata |docked
stanotte | tonight
Sì per non farsi vedere | yes, not to be seen
e i negozi sì son pieni già | and shops are indeed full
di cose che non userai mai | of things which you will never use
mai | never,
mai | never,
e poi mai | and ever
non avresti pensato | would you have thought
che così t’hanno fregato | you would have been fooled this way

Litobag n°16 del 13.4.20: Lift up every Stone

Natale con i tuoi, e Pasqua con chi puoi…si prosegue con un altro dei litobrani proposti da Elio di Cascina. John Hiatt è un cantautore americano, originario dell’Indiana, che fa musica da quasi 50 anni. In Italia fa parte degli artisti “di nicchia”, ma te la spiega tutta con questa Lift up every stone, che invita a ribaltare ogni pietra.

Sto cercando da anni una canzone che credo sia di John Hiatt in duetto con una vocalist femminile che passò una volta su una radio milanese. Magari chiedo a Elio di Cascina, che è preparato!

Nel frattempo, se non avete ancora controllato, leggetevi un po’ di Litologia Partecipativa e ascoltate la canzone di Mauro il Tirannosauro se non lo avete fatto.

Chorus:]
You gotta lift up every stone now sister | Devi alzare ogni pietra ora, sorella
Gotta lift up every stone now sister
Gotta lift up every stone now sister
Gotta clear this field and build that wall | Devi pulire questo campo e costruire quel muro

He was the prince of the county to the manor born | Era il principe del paese, nato in un maniero
The sheets were bloody and dirty and torn | le lenzuola erano insanguinate, sporche e lacere
Nobody saw nothing, not out this way | nessuno vide nulla, non da questa parte
And they probably won’t until the judgement day | e probabilmmente non vedranno nulla fino al giorno del giudizio

[Chorus]

There was a mighty whispering down at the church | c’era un gran mormorare giù nella chiesa
About the son of the father of a woman got hurt | del figlio di un padre, di una donna che si era fatta male
They were looking all over for somebody to pay | tutti cercavano dappertutto per farla pagare a qualcuno
And that’s you and me sister now every day | e quelli siamo io e te, sorella, ora e ogni giorno

[Chorus]

Now the sun is bloody red | ora il sole è rosso sangue
And when it’s gone somebody’ll be dead | e quando sarà calato qualcuno sarà morto
Don’t you cry a tear for me | ma non spargere lacrime per me
Because I did what I could just to be free yeah | perché ho fatto quello che potevo, solo per essere libero
You gotta lift up every stone now sister | devi alzare ogni pietra ora, sorella
‘cause one is the truth and the other’s a lie | perché una è la verità e l’altra è una menzogna
You gotta lift up every stone now sister | devi alzare ogni pietra ora, sorella
‘till they tear down the wall to make you cry | fino a quando tireranno giù il muro per farti piangere

[Chorus 2x]

We gotta clear this field and build that wall
We gotta…

Litobag n° 15 del 12.4.20: Rainy Day Women #12 & #35

Il prossimo Litobag è un altro di quelli segnalati dal nostro Dario a Torino. L’audio originale, che è parecchio diverso, lo trovate qui. Della produzione e del significato di questo brano sono stati scritti fiumi di parole. Uno degli aneddoti che mi ho trovato interessante è che pare che Dylan abbia chiesto a tutti i musicisti che stavano in sala di registrazione (tranne la sezione fiati) di suonare uno strumento diverso da quello loro principale. Poi ci sono dodicimila commenti sui doppi e tripli sensi del testo, riferimenti biblici ecc, ma essendo tutti impegnati con le polizie di Pasqua, lascerei il passo alla musica:

[Verse 1]
Well, they’ll stone you when you’re tryin’ to be so good | be’, ti lapideranno quando cerchi di essere al meglio
They’ll stone you just like they said they would | ti lapideranno proprio come dicevano che avrebbero fatto
They’ll stone you when you’re trying to go home | ti lapideranno quando cerchi di andare a casa
Then they’ll stone you when you’re there all alone | ti lapideranno quando sei lì da solo

[Chorus]
But I would not feel so all alone | ma io non mi sentirei poi così solo
Everybody must get stoned | a tutti tocca essere lapidati

[Verse 2]
Well, they’ll stone you when you’re walking on the street | be’, ti lapideranno quando cammini per strada
They’ll stone you when you’re trying to keep your seat | ti lapideranno quando cerchi di tenerti il posto
They’ll stone you when you’re walking on the floor | ti lapideranno quando stai camminando sul pavimento
They’ll stone you when you’re walking through the door | ti lapideranno quando passi dalla porta

[Chorus]
But I would not feel so all alone
Everybody must get stoned

[Verse 3]
They’ll stone you when you’re at the breakfast table | ti lapideranno quando sei seduto a colazione
They’ll stone you when you are young and able | ti lapideranno quando sei giovane e capace
They’ll stone you when you’re trying to make a buck | ti lapideranno quando cerchi di guadagnare due lire
They’ll stone you and then they’ll say, “Good luck” | ti lapideranno e poi ti diranno “buona fortuna”

[Chorus]
Yeah, but I would not feel so all alone
Everybody must get stoned

[Verse 4]
Well, they’ll stone you and say that that’s the end | ti lapideranno e ti diranno che è finita
Then they’ll stone you and then they’ll come back again | poi ti lapideranno, e poi ritorneranno
They’ll stone you when you’re riding in your car | ti lapideranno mentre guidi la macchina
They’ll stone you when you’re playing your guitar | ti lapideranno mentre suoni la chitarra

[Chorus]
Yes, but I would not feel so all alone
Everybody must get stoned, alright

[Verse 5]
Well, they’ll stone you when you are all alone | ti lapideranno quando sei da solo
They’ll stone you when you are walking home | ti lapideranno quando cammini verso casa
They’ll stone you and then say they’re all brave | ti lapideranno e poi diranno che hanno coraggio
They’ll stone you when you’re sent down in your grave | ti lapideranno quando ti mandano alla fossa

[Chorus]
But I would not feel so all alone
Everybody must get stoned