Monthly Archives: April 2020

BMPDAN Belagaio Castle, Tuscany

Foto di Alessandro Gaido, torinese emigrato in mezzo al bosco da 20 anni. Al Belagaio abbiamo organizzato vari eventi sin dal 2009. Gli eventi hanno finora riguardato la BuioMetria Partecipativa (non a caso, essendo la zona del Castello una fra le più buie d’Italia, come riconosciuto anche da scienziati internazionali nel 2015), e anche un po’ della Mappa di Comunità della Val di Farma. Brano abbinato, sicuramente Nobody knows when you’re down and out interpretato da Peter Crivelli dentro la corte del castello nel 2017.

BuioMetria Partecipativa “Night and Day”

In relazione a un nuovo esercizio per la BuioMetria Partecipativa, di cui vi diremo meglio fra qualche giorno, stiamo raccogliendo foto di alcune località fatte di giorno e di notte. Ad ogni posto fotografato abbiniamo -se la sappiamo- un po’ di storia e di iniziative fatte, e possibilmente un brano. Come sigla di apertura per la BuioMetria Partecipativa “giorno e notte” non possiamo non proporre altro che Night and Day, scritta da Cole Porter nel 1932 e poi eseguita da numerosissmi artisti.

Per vedere le scene raccolte finora seguite il tag BMPGEN sul sito della Jug Band Colline Metallifere: http://www.pibinko.org/jugbandcollinemetallifere/tag/bmpgen/

Per maggiori informazioni: bmp@pibinko.org.

BMPDAN Tatti, Tuscany, 1

Tatti è la località lontana da tre capoluoghi comunali ma vicina a molte situazioni che non sono né di capoluogo e nemmeno molto comuni, come un paio di altri posti che conosciamo (ma mica tanti).

In particolare, da Tatti nelle sere di tramonto invernale si possono vedere le cime innevate della Corsica. Qualcuno, in assenza di foschia, dice di avere visto anche le Baleari (ma forse era in “foschia di assenzio”). Tatti, oltre a ospitare una festa dell’olio, un rally autunnale, un festival Reggae (per 8 anni), un agricampeggio e vari microproduttori di cose bòne speciali (miele, zafferano e altre chicche) o stampe artigianali è la base di Mauro il Tirannosauro e di due dei componenti della Jug Band Colline Metallifere.

Una recente analisi di Tatti è stata fatta per Radio Popolare Milano, in mezzo ad altre spiegazioni su iniziative della rete pibinko.org (28.3.2020).

Brano musicale: in attesa di perfezionare il Tatti-twist, una jam session capitata nella stamperia di Wolfgang (aprile 2019).

La foto è scattata in direzione sud-ovest dalla parte Nord del paese.

All-focus

Lithobag #14, Apr. 11, 2020: Working in the Coal Mine

La prossima ci è stata suggerita da Gabriele di Sassari.

Il pezzo era già noto alla Jug, sia nella versione originale, che in quelle che ne fecero nel 1918 i Devo, passandola anche nella colonna sonora del film Heavy Metal. Ma, ricordiamo, per i DJ resident (a casa) per la Litologia Partecipativa, proporre un pezzo che altri hanno già messo nella playlist segreta che snoccioliamo giorno per giorno, ma non è ancora uscito, vale lo stesso e anzi ci aiuta a capire se un pezzo è in qualche modo già condiviso nella memoria musicale di chi vuole partecipare. Al momento abbiamo ancora 35 pezzi da mandare…e qualcos’altro arriverà

Un saluto, con l’invito a vedere il video di Mauro il Tirannosauro che canta di Litologia Partecipativa se vi manca.

Well, I been working in a coal mine | be’, ero a lavorare in una miniera di carbone
Going down, down | andando giù, giù
Working in a coal mine
Whew, about to slip down | oh, stavo per scivolare di sotto

Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Five o’clock in the morning | sono le cinque del mattino
I’m up before the sun | mi alzo prima del sole
When my work day is over | e quando la mia giornata di lavoro è finita
I’m too tired for having fun | sono troppo stanco per divertirmi

Well, I been tired but I been
Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Lord, I am so tired | Signore, sono così stanco
How long can this go on? | Quanto può andare avanti questa storia?

Well, I been working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Five o’clock in the morning
I’m up before the sun
When my work day is over
I’m too tired for having fun

Well, I been tired but I been
Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Lord, I am so tired
How long can this go on?

I been a-working, going, working
Whew, about to slip down

Working, going, working
Whew, about to slip down

Working, going, working
Whew, about to slip down

Working, going, working
Whew, about to slip down

Working, a-going, working
Whew, about to slip down

Working, going, working
Whew, about to slip down

Working, going, working
Whew, about to slip down

Jary Joe, live from his Balcony, Apr. 11, 2020

Jary Joe ci ha dato il permesso di ripubblicare il video fatto ieri sera dal suo amico Alin Corneliu Craciun. Per capire perché la Jug Band Colline Metallifere rilancia questo video dovete tornare al 2014, quando Jack O’Malley si ritrovò alla Combriccola in una jam session con il signore che suona qui dal balcone, e Peter Crivelli, che giusto una settimana fa ci ha mandato la Freedom Ballad. Da allora siamo rimasti in contatto, e non ci dispiacerebbe un giorno fare altra musica d’insieme.

A un primo impatto, per chi non conosce l’artista, potrebbe fare un effetto strano…un pensionato impazzito durante il lockdown che si mette a suonare a palla. Ma, come dicono in Val di Farma: “Vai a giudica’ la vacca a diace’“…Jary Jo è un chitarrista talentuoso che dalla Svizzera ha attraversato la storia musicale rock-pop dagli anni ’60 del secolo scorso in qua, e che ha collaborato anche con personaggioni molto noti (sotto ne abbiamo messi due..foto estratte dal video che trovate sul sito di Jary Joe).

La qualità dell’audio è quella che consente un telefonino dal palazzo dirimpetto, e il direttore della fotografia torna la prossima volta…ma l’energia arriva tutta e i più attenti riconosceranno nel set di Jary Joe una chicca degli anni ’60.

Jary Joe con Shahnour Vaghinag Aznavourian, al secolo Charles Aznavour
Jary Joe con Brian Auger, al secolo Brian Auger

Lithobag #13, Apr. 10, 2020: Sam Stone

Our next litho-tune was suggested by Elena from Grosseto. She wrote us on March 21, the very day on which we kicked off Participatory Lithology and issued our call for songs someway related to stones, rocks, and minerals. John Prine falls in the category of songwriters who manage to mix in a single story sad and happy feelings, serious issues and ironic views. So: he was a very cool dude, but not for everybody. To make analogies with Italian songwriters, icons of this genre are Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, and to a lesser extent Francesco Guccini and Fabrizio de André….or, to speak of newer generations, our friend Giancane (see the Jan. 20, 2019, branobag).

We are interrupting this lithobag for an important communication: if you have not yet seen Mauro the T-Rex:

yes, him…singing the Participatory Lithology song, please put any business on hold and

watch it NOW.

….we were saying: here is John Prine, with Sam Stone. The song was published in 1971, but it is always interesting to check how things work live, and in time:

https://www.youtube.com/watch?v=rtrALjg0-xQ

Sam Stone came home, | Sam Stone tornò a casa
To his wife and family | dalla moglie e la famiglia
After serving in the conflict overseas. | dopo aver combattuto nella guerra d’oltremare
And the time that he served, | e il servizio militare
Had shattered all his nerves, | gli aveva sbriciolato i nervi
And left a little shrapnel in his knee. | e lasciato una piccola scheggia nel ginocchio
But the morphine eased the pain, | ma la morfina alleviò il dolore
And the grass grew round his brain, | e l’erba gli crebbe intorno al cervello
And gave him all the confidence he lacked, | e gli diede tutta la confidenza che gli mancava
With a Purple Heart and a monkey on his back. | con un Purple Heart [ndt: decorazione al valor militare negli USA] e una scimmia sulla spalla

[Chorus:]
There’s a hole in daddy’s arm where all the money goes, | c’è un buco nel braccio di babbo, dove vanno a finire tutti i soldi
Jesus Christ died for nothin’ I suppose. | Mi sa che Gesù Cristo è morto per niente
Little pitchers have big ears, | i bimbi sentono tutto
Don’t stop to count the years, | non smettere di contare gli anni
Sweet songs never last too long on broken radios. | le canzoni dolci non durano mai abbastanza sulle radio rotte
Mmm….

Sam Stone’s welcome home | Il bentornato di Sam Stone
Didn’t last too long. | non durò troppo a lungo
He went to work when he’d spent his last dime | e andò a lavorare, spendendo fino all’ultimo soldo
And Sammy took to stealing | allora Sam cominciò a rubare
When he got that empty feeling | quando gli prendeva quel senso di vuoto
For a hundred dollar habit without overtime. | per un vizio da cento dollari senza straordinario
And the gold rolled through his veins | e l’oro scorreva nelle sue vene
Like a thousand railroad trains, | come un migliaio di treni
And eased his mind in the hours that he chose, | e gli alleggeriva la mente nelle ore che sceglieva
While the kids ran around wearin’ other peoples’ clothes…| mentre i ragazzi correvano intorno con i vestiti di altra gente

[Chorus]

Sam Stone was alone | Sam Stone era da solo
When he popped his last balloon | quando fece scoppiare il suo ultimo palloncini
Climbing walls while sitting in a chair | arrampicandosi sui muri da seduto
Well, he played his last request | be’, fece suonare la sua ultima richiesta
While the room smelled just like death | mentre la stanza odorava di morte
With an overdose hovering in the air | con un’overdose che aleggiava nell’aria
But life had lost its fun | ma la vita aveva perso il suo bello
And there was nothing to be done | e non c’era niente da fare
But trade his house that he bought on the G. I. Bill | se non scambiare la casa che aveva comprato coi soldi del militare
For a flag draped casket on a local heroes’ hill. | per una bara con sopra una bandiera, nella collina degli eroi del posto

[Chorus]

Digital Hat

If you are taking a stroll downtown and you find a street performer that you like, you will leave a little money as a token of your appreciation, often in a hat. In this period where people’s whereabouts are a lot more digital, if you happen to find an act by Jug Band Colline Metallifere and you like it, you can support the band in digital mode. Click on the hat below, and choose your amount:

In the header image Mauro the T-Rex, at the end of one of his live shows with the JBCM.

Pleas note: the transaction will be for pibinko@gmail.com (which is always us, since pibinko runs the web side of the Jug Band Colline Metallifere)

Lithobag #12, Apr. 9, 2020: Stones in my Passway

Elio da Cascina (PI), assieme a Corrado da Milano guida al momento la classifica dei DJ resident (a casa) come intrattenitore per la Litologia Partecipativa, con sette brani ciascuno a tema pietre, sassi, rocce ecc. Per capire partecipare da intrattenitori alla Litologia Partecipativa, consultate questa pagina, oppure scrivete a Mauro il Tirannosauro.

Fra gli altri brani proposti da Elio, oggi vi proponiamo un pezzo alle radici del blues. I “sassi nel passaggio” del titolo si riferiscono alla pratica Hoodoo di disporre dei sassi allineati ad esempio a croce in mezzo al passaggio di una persona su cui “l’addetto” alla magia voleva lanciare un malocchio…e non a caso nella canzone tutto poi andrà male al povero Robert…

Come tutti i pezzi di Robert Johnson, è stato pane per la formazione di tutta la generazione di bluesmen e rocker successivi, come potete per esempio vedere nella versione di Eric Clapton.

I got stones in my passway | ho dei sassi sul mio passaggio
And my road seem dark as night | e la mia via sembra buia come la notte
I got stones in my passway
And my road seem dark as night
I have pains in my hearts | ho dolori nel cuore
They have taken my appetite | mi hanno levato l’appetito

I have a bird to whistle | ho un uccellino per fischiare
And I have a bird to sing | e un uccellino per cantare
Have a bird to whistle
And I have a bird to sing
I got a woman that I’m lovin’ | ho una donna che amo
Boy but she don’t mean a thing | ma, ragazzi, non significa nulla

My enemies have betrayed me | i miei nemici mi hanno tradito
Have overtaken poor Bob at last | alla fine hanno sconfitto il povero Bob
My enemies have betrayed me
Have overtaken poor Bob at last
And there’s one thing certainly | e c’è una cosa, di sicuro
They have stones all in my pass | hanno messo un sacco di sassi sul mio passaggio

Now you tryin’ to take my life | ora stai cercando di prendere la mia vita
And all my lovin’ too | e anche tutto il mio amore
You laid a passway for me | hai creato un passaggio per me
Now what are you trying to do | e ora cosa stai cercando di fare
I’m cryin’ please | sto piangendo, ti prego
Please let us be friends | ti prego restiamo amici
And when you hear me howlin’ in my passway, rider | e quando mi senti ululare nel mio passaggio, cavaliere (o cavallerizza?)
Please open your door and let me in | ti prego apri la porta e fammi entrare

I got three legs to truck home | ho tre gambe da carrare a casa
Boys, please don’t block my road | ragazzi per favore non bloccatemi la strada
I got three legs to truck home
Boys, please don’t block my road
I’ve been feelin’ ashamed ’bout my rider | e mi dispiace per il mio cavaliere (o cavallerizza?)
Babe, I’m booked and I got to go | bella, ho da fare e devo andare