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From the Metalliferous Hills to Milano, and back (December 2021)

[Nov. 28 – this page is in the process of being translated and updated…please write to micalosapevo@pibinko.org for more information]

Slacciate le cinture, controllare che lo schienale non sia in posizione eretta, e spegnete pure i vostri dispositivi elettronici, ché tanto quando li riaccendete poi ritrovate tutto online, se non ci siamo visti prima di persona.

Sta per partire la seconda geotournée della Jug Band Colline Metallifere, il collettivo internazionale e intergenerazionale lanciato pibinko.org, Tattistampa e Dario Canal e Simone Sandrucci degli Etruschi from Lakota nel 2018 per raccontare territori e far fare esperienze attraverso eventi dal vivo, in particolare in chiave musicale, ma non solo.

Anno internazionale economia creativa (riferimenti)

Programma

Sabato 4 ore 11-12 – Tatti, ex-scuole, piazza Roma? – presentazione “Cultura, ambiente, innovazione libera e musica: quali opportunità per il territorio dalla diffusione delle Jug Band di provincia”, con Andrea Giacomelli, Wolfgang Scheibe e Mauro Tirannosauro

Sabato 4 – ore 18.30-19.30 – La California (Bibbona, LI), Circolo Arci, via XXX – Info point della Jug Band Colline Metallifere (con Jack O’Malley, Dario Canal, Wolfgang Scheibe e Mauro Tirannosauro)

Domenica 5- ore 21-22 – TBD Cascina-Pontedera-Lajatico – Dalla Valdera alla Val di Sarà – Rock blues e prospettive di sviluppo rurale – presentazione a cura di Andrea Giacomelli e Simone Sandrucci? E Mauro Tirannosauro

Mercoledì 8 – ore XX XX – Tatti – Laboratorio di stampe artigianali, a cura di Tattistampa

Venerdì 10 – ore 11-13 Milano, Politecnico – Partecipazione alla giornata per Renzo Rosso (evento a inviti – sarà comunque diffusa una sintesi pubblica a seguire).

Venerdì 10 – ore 16-17 – Milano Politecnico Aula XX – Dall’ingegneria civile per il suolo e la pianificazione territoriale all’ingegneria “civile” per il suolo e la pianificazione territoriale (in 6/8), con Andrea Giacomelli, Dario Canal, Simone Sandrucci e Mauro Tirannosauro.

Sabato 11 – TBD

Domenica 12 – ore 17.30-19 – Roccatederighi – Geoconcerto in via XX (in caso di maltempo l’evento si terrà nel centro civico) – con la Jug Band Colline Metallifere e alcuni ospiti speciali.

Se piove?

Tutti gli eventi sono già programmati al chiuso (ma se ci fosse bel tempo ci sono gli spazi per stare fuori), ma in caso di maltempo si possono tenere ugualmente

Se non piove, ma ci “cambiano colore” e non ci si può trovare?

Ci toccherà andare online, come è toccato fare in altre occasioni. In questo caso pubblicheremo nella sezione “notizie” del nostro sito ufficiale le istruzioni per seguire gli eventi.

Risultati attesi

Se la Jug Band Colline Metallifere fosse un progetto musicale, ci aspetteremmo di vendere musica e diventare famosi, magari vincere qualche festival, magari metterci a fare colonne sonore e poi farci scrivere un’autobiografia.

Ma la JBCM non è solo un gruppo musicale. Sintetizzare che cosa è non è semplicissimo, e dipende dal vostro punto di vista. Abbiamo sentito dire che “suoniamo per sfogarci”, “che fate schifo”, “siete strani”. Ma abbiamo anche sentito dire da un producer internazionale che è uno dei progetti più interessanti che abbia visto negli ultimi anni, da un responsabile di progetti di ricerca scientifica che è un ottimo strumento di divulgazione, ecc. ecc.

In pratica: vi invitiamo a giudicare da voi…parafrasando la frase iniziale, possiamo dire che ci aspettiamo di dare qualcosa alla gente, per riceverne qualcosa, farci conoscere di più, magari vincere qualche festival, ma non necessariamente musicale (ndr l’anno scorso il progetto della litologia partecipativa è arrivato alla fase finale della selezione per il miglior progetto XXX della Berlin Science Week), metterci a produrre film con più mezzi di quelli usati per “La Vendetta del Chihuahua Killer e degli Zombi”, e poi farci scrivere un’autobiografia.

Con la rete pibinko.org organizziamo eventi tipo la geotournée dal 2006-2007, quando assieme alle comunità di tre piccoli borghi della Val di Farma, a metà strada tra Siena e Grosseto (Torniella, Piloni e Scalvaia), portammo venti giocatori di un antico gioco di palla a Chicago, a tenere dimostrazioni nell’ambito del calendario estivo degli eventi del Department of Culture di quella città. Da allora, sempre attraverso collaborazioni con gruppi costruiti “dal basso” (ma spesso anche coinvolgendo attori istituzionali, come il CNR di Firenze, l’Università di Pisa, il Politecnico di Milano o reti di ricerca europee), abbiamo sviluppato iniziative da molti considerate “strane”, ma che nel tempo hanno dimostrato di avere ricadute socioeconomiche reali sui territori in cui si sono svolte. Oltre alla componente di intrattenimento, sempre presente, sin dal 2007 abbiamo potuto misurare visibilità, momenti di (ri)qualificazione di persone e risorse, l’erogazione di crediti formativi a vari livelli (alternanze scuola lavoro, stage universitari, crediti professionali) e, certamente, reddito (sotto forma di incarichi di consulenza, pernottamenti, pasti, vendita di prodotti tipici, ecc).

Con I nostri eventi ci è capitato anche di operare secondo le “parole chiave” di molti documenti di orientamento sullo sviluppo di zone rurali (destagionalizzazione dei flussi turistici), piuttosto che di applicazione concreta di “inclusività” , “empowerment”…

Che cosa ci aspettiamo da questa geotournée? Come minimo di far passare otto giorni interessanti a chi sarà con noi…sulle aspettative massime, meglio non esprimersi, ma senz’altro possiamo dire ricadute negative non ne prevediamo, e che il “format” che proporremo ai primi di dicembre sarà la base del lavoro che stiamo organizzando per il 2022 e che invitiamo soggetti interessati come collaboratori e sponsor (non necessariamente in denaro, ma anche in beni e servizi), a farsi avanti per far crescere il progetto.

Per seguire la storia

Dall’8 novembre abbiamo iniziato a raccontare I preparativi della geotournée. Oltre a parlarne con diversa gente di persona, stiamo pubblicando un articolo al giorno nella sezione “notizie” del nostro sito, e diffondendo la cosa tramite I nostri account social:

Dal sito web potete seguire la storia in italiano e in inglese (con un leggero sfasamento in alcuni momenti in cui Jack O’Malley è più preso su aspetti artistici e lascia indietro le traduzioni)

Patrocini e sponsor

La seconda geotournée della Jug Band dalle Colline Metallifere si svolge grazie a:

Tattistampa

pibinko.org

Dario Canal

Simone Sandrucci

Centro Commerciale Naturale di Roccatederighi (GR)

Politecnico di Milano – Dipartimento XXX

Contatti

Per contatti stampa, informazioni, e proposte di sponsorizzazione: micalosapevo@pibinko.org oppure 3317539228 (whatsapp o voce).

From the Metalliferous Hills to Milano, and back. Ep. 17 (or 18?): Marginal Hills

At times it seems that your days are passing in couples. Cazuza, the Brazilian Bon Jovi, sung this in the early Nineties (please check out in this Barão Vermelho Jan. 21, 2019, branobag).

In other moments, some separate days will correspond. This is happening today. So, while Mauro Tirannosauro is reading yesterday’s Bild after buying it in Scansano (like all T-rexes on the loose today, Mauro is fluent in various languages and idioms), I would like to re-propose you, almost “as is” something I wrote on May 17, 2020. This was two weeks after the end in Italy of the first lockdown, and at the end of the first round of the Participatory Lithology project…So, let us take a step back in time:

Today we will be proposing a different exercise. With a good night’s sleep after the Participatory Lithology Làiv Show, we will give you a tune that will help Jack O’Malley and Mauro Tirannosauro rest a little after their recent efforts.

For the first time since March 15…no rock, no stones, no minerals. So you go out at 6.25AM for a stroll around Tatti (Southern Tuscany, with 209 reported residents). You have some music on you headset, while sparrows are spinning around on their first flights of the day, as the sun in rising. Between The Raconteurs, Alanis Morrisette, partially collapsing stone walls, and anthills in the middle of secondary asphalt roads, you get to Weezer. “Beverly Hills”, was one of their big hits, and while you walk along via Bernardini you think of some lyrics that could fit on that song and explain yet another piece of the puzzle. So from “Beverly Hills”, we get to “Marginal Hills”.

Under the video you will find the original lyrics, the adapted lyrics, and the Italian translation. All made in 45 minutes. End of my working day today (more or less).

Flashing forward back to December 2021, the one difference with last years situation what the the end of the working day will be around 1PM, due to our upcoming event (see the flyer on the right, and the presentation in this blog post).

In the meantime, see you in Tatti with those who can be there (and please be sure to register for the indoor part of the event at micalosapevo@pibinko.org or whatsapp +393317539228).

…and if you like this show, do leave something in the Jug Band Colline Metallifere digital hat (click here), or help us translate into English more of these articles, since in this very alive phase of our project we are a bit lagging on this part (please see the call for translators we published a few days ago).

Where I come from isn’t all that greatWhere I came from is so greatDa dove vengo è veramente bello
My automobile is a piece of crapBut I realized not too lateMa mi sono reso conto non troppo tardi
My fashion sense is a little whackI felt I did not really fitChe non mi ci sentivo a mio agio
And my friends are just as screwy as meWhile my friends thought I lost my witMentre i miei amici pensavano che avessi perso la testa



I didn’t go to boarding schoolsI followed all the proper schoolsHo fatto tutte le scuole buone
Preppy girls never looked at mePreppy girls never looked at meLe ragazzine non mi guardavano mai
Why should they? I ain’t nobodyWhy should they? Who needs and engineerPerché avrebbero dovuto? Chi ha bisogno di un ingegnere
Got nothing in my pocketWho doesn’t look like Richard GereChe non assomiglia a Richard “Ghere”



Beverly HillsMarginal HillsNelle colline marginali
That’s where I want to be!That’s where I want to be!E’ lì che voglio stare!
Gimme gimme gimme gimmeGimme gimme gimme gimmeDammele, dammele…
Living in Beverly HillsLiving in Marginal HillsVivendo nelle colline marginali
Beverly HillsMarginal Hills
Rolling like a celebrity!Feeling Jesus on Day 3Sentendosi come Gesù al terzo giorno
Gimme gimme gimme gimmeGimme gimme gimme gimme
Living in Beverly HillsLiving in Marginal Hills



Look at all those movie starsLook at all those lined-up carsGuarda tutte quelle macchine in coda
They’re all so beautiful and cleanPeople there don’t feel sereneLa gente là non è serena
When the housemaids scrub the floorsOn the margins you get scarsAi margini ti fai qualche cicatrice
They get the spaces in betweenBut man you ought to live this sceneMa, ragazzi, dovreste viverci per davvero, in questa situazione



I wanna live a life like thatDon’t wanna live a life like thatNon voglio una vita come quella
I wanna be just like a kingDon’t really need to be a kingIn effetti non mi serve essere re
Take my picture by the poolAnd at some point I’ll lay my hatE a un certo punto poserò il mio cappello
‘Cause I’m the next big thing!In some fine valley with a springIn una bella valle con una sorgente



Beverly Hills

That’s where I want to be!

Gimme gimme gimme gimme

Living in Beverly Hills

Beverly Hills

Rolling like a celebrity!

Gimme gimme gimme gimme

Living in Beverly Hills




The truth is I don’t stand a chanceThe truth is you have little chance
It’s something that you’re born intoIt’s something that you’re born into
And I just don’t belongAnd you might not belong



No, I don’tWhile I do
I’m just a no-class, beat-down foolI’m just no-hope beat-down fool
And I will always be that wayAnd I will always be that way



I might as well enjoy my lifeSo I will enjoy my life
And watch the stars playAnd watch your cars go away



Beverly Hills

That’s where I want to be!

Gimme gimme gimme gimme

Living in Beverly Hills

Beverly Hills

Rolling like a celebrity!

Gimme gimme gimme gimme

Living in Beverly Hills

Invitation: Dec. 4, 2021. Tatti (Southern Tuscany), Culture, Environment, Open Innovation, and Music – Opportunities for our Territories from the diffusion of “rural” Jug Bands

[if you are interested in helping with the translation of this page, please write to micalosapevo@pibinko.org]

Sabato 4 dicembre dalle 11 alle 12, presso le ex scuole di Tatti, frazione di Massa Marittima (GR), si terrà il primo degli eventi “concettistici” della “geotournée” della Jug Band Colline Metallifere da Tatti a Roccatederighi (7 km) passando per il Politecnico di Milano. Come “calcio d’inizio”, riteniamo opportuno un breve prologo per spiegare quello che andremo a fare nei successivi otto giorni, e raccordarlo ai progetti che dal 2007 si portano avanti a livello internazionale, con una base nelle colline metallifere grossetane, per la tutela e promozione di risorse minori o poco note nel campo della cultura, dell’ambiente e dell’innovazione libera (sempre con una colonna sonora).

Interverranno:

  • Marco Verniani, presidente del Consiglio di Frazione di Tatti
  • Dario Canal, studente e formatore in campo musicale
  • Fabrizio Malvicini, organizzatore di eventi culturali nell’area milanese
  • Andrea Giacomelli – ingegnere ambientale e dottore di ricerca, ideatore del progetto “Dalle colline metallifere a Milano e ritorno”
  • Wolfgang Scheibe, agristampatore

La sala delle ex scuole ha una capienza limitata. Oltre al rispetto dei protocolli anti-COVID vigenti si richiede prenotazione tramite email all’indirizzo micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228.

Dalle 12.15 alle 12.45, compatibilmente con le condizioni meteo, sarà inoltre allestito un “info point” della Jug Band Colline Metallifere nello spazio antistante all’ingresso delle ex scuole.

Riferimenti web

Contatti stampa: info@pibinko.org o whatsapp 3317539228

From the Metalliferous Hills to Milano, and back: Ep. 12, See me around 1

[TO BE TRANSLATED. IF YOU WOULD LIKE TO HELP PLEASE WRITE TO MICALOSAPEVO@PIBINKO.ORG]

…ma sarà l’una di giorno o l’una di notte? L’episodio di domenica scorsa, il settimo, parlava di gente che viene dalla luna, con tanto di foto di repertorio che rimettiamo qui per i più distratti (prego la regia di mandare l’immagine di repertorio):

L’uomo venuto dalla Luna, apparso nel 7° episodio del webromanzo “Dalle colline metallifere a Milano e ritorno” (vedi link)

Oggi, sarà forse legato al mood domenicale e da giornata di riposo, si tratterà di gente che viene VERSO l’una di giorno. Ma chi potrà arrivare a quell’ora in cui hai appena alzato la forchetta col tortello fumante? …Saranno testimoni di Genova, magari a parlarvi dell’alluvione che nel 1970 colpì la città con quella feccia un po così?..saranno finti tecnici del gas (o finti pensionati…vedi questo servizio di Giancarlo da Miele del 2005: http://www.pibinko.org/falso-pensionato-truffa-tecnico-del-gas/)? Saranno finti gas tecnici?

In ogni caos, “statev’ accuort’“, e buona domenica. A risentirci domani con le storie di Jack, Wolf, Simone e Mauro, nei preparativi della missione per andare da Tatti (GR) a Roccatederighi (GR), sette chilometri di distanza, passando per il Politecnico di Milano.

[NdR se non vi fosse chiaro perché in un webromanzo con cadenza quotidiana dopo sette giorni si passi dal settimo al dodicesimo episodio, provate a pensarci…chi ha detto che il tempo in cui scriviamo questa storia sia lineare?]

Come sempre, per informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228, e se vi piace questa storia, lasciate qualcosa nel cappello digitale della Jug Band Colline Metallifere (vedi link).

Vi salutiamo con un’allegra canzoncina degli Small Faces, dedicata appunto alla domenica:

Wouldn’t it be nice, to get on with me neighbours | ma non sarebbe bello se andassi d’accordo coi vicini
But they make it very clear, they’ve got no room for ravers | ma loro non te la mandano a dire, non hanno posto per chi fa casino
They stop me from groovin’, they bang on me wall | mi fanno smettere di star bene, danno colpi al muro
They’re doing me crust in, it’s no good at all, ah! | mi fanno cuocere, non va per niente bene [NdR traduzione di “doing me crust in” incerta: se avete alternative scrivete a micalosapevo@pibinko.org]

Lazy Sunday afternoon | una pigra domenica pomeriggio
I’ve got no mind to worry | non ho una mente per preoccuparmi
Close my eyes and drift away | chiudo gli occhi e vado alla deriva

‘Ere we all are, sitting in a rainbow | eccoci tutti qua, seduti su un arcobaleno
Gor blimey hello Mrs Jones, how’s your Bert’s lumbago? (mustn’t grumble) | Cacchi Sig.na Jones, come sta la lombaggine del suo Bert?
I’ll sing you a song with no words and no tune | vi canterò una canzone senza parole né melodia
To sing in your khazi while you suss out the moon, oh yeah! | per cantare in bagno mentre ragionate sulla luna

Lazy Sunday afternoon
I’ve got no mind to worry
Close my eyes and drift away

Roo dee doo dee doo, roo dee doo dee die day
Roo dee doo dee dum, roo dee doo dee doo dee

There’s no one to hear me, there’s nothing to say | non c’è nessuno che mi ascolti, non c’è niente da dire
And no one can stop me, from feeling this way, yeah | e nessuno mi può impedire di sentirmi così, sì

Lazy Sunday afternoon
I’ve got no mind to worry
Close my eyes and drift away

Lazy Sunday afternoon
I’ve got no mind to worry
Close my eyes and drift a-
Close my mind and drift away
Close my eyes and drift away

From the Metalliferous Hills to Milano, and back. Ep. 11 – Rough shadows

Stagecoach (Ombre rosse in Italian) is a Western directed by John Ford, scripted by Dudley Nichols and adapted from a story by Ernest Haycox called The Stagecoach to Lordsburg (1937) . It’s about the journey of a motley group of passengers in a stagecoach passing through dangerous Apache territory. The film stars John Wayne, in the role that made him famous, and Clair Trevor. It was the first of many ‘Ford’ Westerns which were shot in Monument Valley (source: Wikipedia )

In line with the story we are currently living and telling with the Jug Band Colline Metallifere we could make a similar film adaptation which would go as follows :

Rough Shadows is a “Central” (1) film set in 2029, directed by Giovanni Guado (2) . It tells of a journey of international and inter-generational collective (3) that, in a Fiat Qubo (4), crosses the frankly-not-dangerous Pilones territory (5). The film stars Raman Crivelli, Bob Thorne, Alex Gaidos, Mauro Tirannosauro and Darius Canal, in the role that made him famous, and was the first of many films by Guado based in the Farma Valley (6)

(1) Western movies are so called because they are set in the West of the USA, so if we make a film in Tuscany, in the center of Italy, we can call it “Central”
(2) An Italian translation of John Ford (after all many European directors have given themselves English pseudonyms over the years such as Luigi Cozzi who became Lewis Coates and Aristide Massaccessi as Joe D’Amato etc.)
(3) The Jug Band Colline Metallifere and friends
(4) The vehicle currently available to Jack O’Malley, waiting for European Post-COVID fuding to give him an electric car for free
(5) The Pilones are one of the nations that for centuries, have inhabited the central part of the Farma Valley, along with the Tornielleros and the Skalvaios (see this article)
(6) Also known as “The Valley that isn’t there

In the top photo you can see the “Ombre Rozze” crew taking a break from filming at the Boscaiolo in Torniella ( let’s hope they have now recovered ! )

For more information and booking: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228

[translation: KJS, Nov. 28, 2021]

When you can’t find the light | quando non trovi la luce
That guides you through a cloudy day | che ti guida attraverso una giornata nuvolosa
When the stars ain’t shining bright | quando le stelle non risplendono
You feel like you’ve lost you’re way | e pensi di aver perso la strada
When the candle light of home | quando il lume di candela di casa
Burns so very far away | brucia così lontano
Well, you got to let your soul shine | allora bisogna che tu lasci splendere la tua anima
Just like my daddy used to say | come diceva il mio babbo

He used to say soulshine | diceva la luce dell’anima
It’s better than sunshine | è meglio del sole
It’s better than moonshine | è meglio della luna
Damn sure better than rain | certo è meglio della pioggia
Hey now people, don’t mind | ora, ragazzi, non fateci caso
We all get this way sometime | ogni tanto capita a tutti
Got to let your soul shine, shine till the break of day | bisogna lasciar risplendere la propria anima, fino a che non viene giorno

I grew up thinking that I had it made | sono cresciuto pensando di avercela fatta
Gonna make it on my own | che me la sarei cavata da solo
Life can take the strongest man | la vita può prendere l’uomo più forte
Make him feel so alone | e farlo sentire così solo
Now sometimes I feel a cold wind | ora a volte sento un vento freddo
Blowing through my aching bones| che soffia tra le mie ossa doloranti
I think back to what my daddy said | e penso a quello che diceva il mio babbo
He said, “Boy, there is darkness before the dawn” | diceva “ragazzo, prima dell’alba c’è il buio”

Let your soul shine
It’s better than sunshine
It’s better than moonshine
Damn sure better than rain
Yeah, now people don’t mind
We all get this way sometimes
Gotta let your soul shine, shine till the break of day

Sometimes a man can feel this emptiness | ora un uomo può sentire questo vuoto
Like a woman has robbed him of his very soul | come se una donna gli avesse portato via l’anima
A woman too, God knows, she can feel like this | E per Dio, anche una donna si può sentire così
And when your world seems cold | e quando il mondo ti sembra freddo
You got to let your spirit take control | devi lasciare che il tuo spirito prenda il controllo

Talking ’bout soulshine
It’s better than sunshine
It’s better than moonshine
Damn sure better than rain
Lord now people don’t mind
We all get this way sometimes
Gotta let your soul shine, shine till the break of day

Oh, it’s better than sunshine
It’s better than moonshine
Damn sure better than rain
Yeah, now people don’t mind
We all feel this way sometimes
Gotta let your soul shine, shine till the break of day

From the Metalliferous Hills to Milano, and back. Ep. 11, Howling Wolves

[TO BE TRANSLATED. IF YOU WOULD LIKE TO HELP PLEASE WRITE TO MICALOSAPEVO@PIBINKO.ORG]

Ieri, dopo quasi 10 gg di missione tra Milano, Valdera e Golfo del Sole, Jack O’Malley e Mauro Tirannosauro hanno fatto ritorno a Tatti, frazione di Massa Marittima, da non confondere con la Foresta di Tatti vicino a Volterra. Tatti è il punto di partenza dell’imminente geotournée verso il Politecnico di Milano.

Tatti (GR) , nel cuore delle colline metallifere, verso fine autunno. Vi piacciono i cachi? (ditelo a micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228)

Hanno avuto modo di fare il punto con alcuni dei personaggi implicati nell’organizzazione del primo evento (che, cominciamo a dare qualche aiutino, sarà sabato mattina 4 dicembre dalle 11 alle 12), e di fare il punto con Wolfgang “‘o stampatore” Scheibe e di ripassare alcuni dei brani della concettistica che la Jug Band Colline Metallifere proporrà (NdR per approfondimenti sulla concettistica, vedi questo link: http://www.pibinko.org/jugbandcollinemetallifere/concerttistica/)

Per salutarvi, un brano di Chester Arthur Burnett (al secolo Howlin’ Wolf, il lupo ululante), che vi canta una canzoncina e ad ascoltarlo ci sono nientepopodimenoche “loro” (il nome in codice con cui Gabs chiama i Rolling Stones, prima versione, cioè con Brian Jones).

Per altre informazioni sulla geoutournée dalle colline metallifere a Milano e ritorno (ovvero da Tatti a Roccatederighi, passando per il Politecnico di Milano): micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228, o rivedete tutta la storia scorrendo la sezione notizie di http://www.jugbandcm.it

[nell’immagine di testa, alcune delle tappe della geotournée della Jug Band Colline Metallifere nel 2025 -elaborazione a cura della pibinko mapping division]

From the Metalliferous Hills to Milano, and back. Ep. 10 – A Fiber-rich diet

[TO BE TRANSLATED. IF YOU WOULD LIKE TO HELP PLEASE WRITE TO MICALOSAPEVO@PIBINKO.ORG]

[riassunto delle puttanate precedenti: ai primi di novembre Jack O’Malley e Mauro Tirannosauro ricevono una chiamata dall’alto (dell’Italia) per andare a geosuonare al Politecnico di Milano. Sulla base di questo spunto, risentono Dario Canal e Simone Sandrucci per rimettere insieme la banda e rispondere alla chiamata. Dopo due missioni di scouting nella città dove una volta al posto della circonvallazione interna c’era un canale, come a Bruges, e vario tam tam nelle colline dove una volta si scavava e oggi si guarda il tramonto sull’isola d’Elba, siamo al punto che è giovedì e pioverà per almeno un paio di giorni. Ritrovate tutti gli articoli nella sezione “notizie” del sito della JBCM: ]

Architettura decostruttivista nel cuore dell’Alt(r)a Valdera (foto di Giancarlo da Miele)

Passeggiando martedì scorso nella ridente località di Santo Pietro Belvedere, nel cuore dell’Alt(r)a Valdera, ci siamo imbattutti in un nastro rosa, un po’ come quello di Battisti, ma nell’asfalto…inseguendo una libellula verso Prato, un giorno che mi ero sradicato, ho trovato il forno chiuso e ci ho pensato..ero affamato.

Parole in libertà, cui mettiamo fine proponendovi un estratto della jam session online che è capitata ieri sera tra (in ordine alfabetico) Capannoli, Firenze, Follonica e Rho.

Qua abbiamo Jack O’Malley e Dario Canal, featuring Fabrice Badnears alla sigaretta, con un grande classico lanciato nel 1963 da Lee Dorsey, a tema minerario. La canzone fu già uno del “litobag” del progetto litologia partecipativa (cfr. articolo dell’11-4-2020), e dall’estate 2020 è entrata nel repertorio della Jug Band Colline Metallifere. Se vi piace, lasciate qualcosa nel cappello digitale della JBCM. Per informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228. A domani.

Well, I been working in a coal mine | be’, ero a lavorare in una miniera di carbone
Going down, down | andando giù, giù
Working in a coal mine
Whew, about to slip down | oh, stavo per scivolare di sotto

Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Five o’clock in the morning | sono le cinque del mattino
I’m up before the sun | mi alzo prima del sole
When my work day is over | e quando la mia giornata di lavoro è finita
I’m too tired for having fun | sono troppo stanco per divertirmi

Well, I been tired but I been
Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Lord, I am so tired | Signore, sono così stanco
How long can this go on? | Quanto può andare avanti questa storia?

From the Metalliferous Hills to Milano, and back: Ep. 9 – Everything is (badly) illuminated

[TO BE TRANSLATED. IF YOU WOULD LIKE TO HELP PLEASE WRITE TO MICALOSAPEVO@PIBINKO.ORG]

Riprendiamo il filone di adattamenti seguiti all’uscita di “Ogni cosa è illuminata” nel 2005. Jeremy Sanderson nel 2038 girò “Ogni casa è illuminata”, legato alla quantità di acrobazie che deve fare chiunque debba ristrutturare un immobile. Nel pibcast di ieri (vedi articolo) si è accennato brevemente alle notizie che nel 2035 poi avrebbero ispirato Roland Dupassant, soggettista e sceneggiatore di Sanderson.

Oggi vi vogliamo invece raccontare di un altro spin-off, intitolato “Ogni cosa è illuminata (male)”. E’ una coproduzione sinoamericana in cui due fratelli siamesi, separati alla nascita, prendono strade diverse: uno diventa progettista illuminotecnico, l’altro gommista con la passione dell’astronomia. Dopo anni spesi a rincorrersi a darsi addosso sul tema dell’inquinamento luminoso, arriveranno a conciliarsi quando Felon Mask, multimilionario in valuta pregiata, lancerà una costellazione di 1300000000 satelliti in orbita non geostazionaria, che avranno l’ineluttabile vantaggio di collegare in rete 8G le tribù degli indigeni del Saskatchewan con quelle delle valli toscane interne, e nel frattempo illumineranno le città a giorno e non faranno più vedere le stelle (ma aggiorneranno i segni zodiacali per sincronizzarli con la posizione dei microsatelliti).

Come sigla sui titoli di coda, ci sarà una di queste:

Università di Brescia, maggio 2019, durante la 36 ore di buio-musico-foto-mappatura partecipata fra Milano, Brescia e le Colline Metallifere (15-16 maggio 2019). In particolare in apertura del convegno su “Protezione e promozione interdisciplinare del cielo notturno: stato dell’arte, proposte operative e visioni” (con crediti formativi per ingegneri e architetti – vedi articolo)
Bar Polo, Punta Ala (GR), aprile 2019