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Promemoria: 17-12-21, ore 21 – JBCM a Live Motel su Deejay Fox Radio

Venerdì 17 dicembre, dalle 21 alle 22 circa su www.deejayfoxradio.com (oppure scaricado l’app “Deejayfox Radio” dal vostro app store di riferimento), potrete ascoltare un’oretta in cui la Jug Band Colline Metallifere in versione trio si racconta a Live Motel. Per prepararvi all’ascolto vi raccomandiamo di scorrere la sezione “notizie” del nostro sito (http://www.jugbandcm.it)…intanto eccovi un piccolissimo assaggio:

Per altre informazioni sulla Jug Band Colline Metallifere o booking di eventi “concettistici“, vedete la nostra pagina “Contatti“.

Dalle colline metallifere a Milano e ritorno. 26° episodio: siamo tornati…

…e siamo riusciti anche questa volta a NON farci una foto di gruppo. Ma intanto abbiamo fatto una foto di gruppo a tutta l’attrezzatura che abbiamo portato ieri al Centro Civico di Roccatederighi (GR) per l’evento finale della seconda geotournée “concettistica” dalle Colline Metallifere a Milano.

Oggi sarà necessariamente un momento quieto e di recupero. Non di riposo: Dario deve seguire le sue lezioni universitarie, Simone sarà in studio a produrre musica, Wolfgang tra stampe, dadi e datteri, e Jack a mettere ordine in macchina. Mauro Tirannosauro andrà a fare il bagno, visto che la giornata è buona e parte di questa si svolgerà a Follonica.

Da qui a Natale vedremo anche di preparare un resoconto della tournée. Il materiale raccolto è moltissimo, tra video, foto e carte varie.

Nel frattempo vi invitiamo a rivedere la storia a partire dall’8 novembre scorrendo la sezione “notizie” di http://www.jugbandcm.it, e -per altre informazioni e booking- a contattare micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228

Giustamente, un brano per avviare la settimana:

Well you impress me so completely | be’, sai che mi hai fatto davvero effetto
I start obsessing to hear from you | comincio a essere ossessionato solo a sentirti
Whatever you do, you do sweetly | qualsiasi cosa tu faccia, lo fai con dolcezza
It takes a lot to not take from you | ci vuole parecchio a non prendere da te

You’re not secure enough to tell me | non sei abbastanza sicura da dirmi
Your first impression of all these clowns | la tua prima impressione su ‘sti pagliacci
So you’ll be tricky enough to compel me | per cui sei così furba da obbligarmi
To take the lead and to speak out loud | a prendere l’iniziativa e urlare
(Yeah, ooh, yeah… oh…)

Speak to me and don’t speak softly | parlami e non parlare piano
Talk to me and let me know | parla con me e fammi sapere
Grab hold of my shoulder and tell me | prendimi la spalla e dimmi
Grab hold and do not let go | prendimi la spalla
Grab hold and do not let go

And if you find yourself repeating | e se ti trovi a ripetere
Some of those incoherent sounds | alcuni di quei suoni incoerenti
Just talkin’ to yourself is cheating | se parli da sola non vale
You might as well stick your head in the ground | tanto vale che tu nasconda la testa sotto terra
(Yeah… oh oh oh oh oh)

Speak to me and don’t speak softly
Talk to me and let me know
Grab hold of my shoulder and tell me
Grab hold and do not let go
Grab hold and do not let go

I feel compelled to just yell out for you | mi obblighi a urlare in tua vece
To say the words that you can’t bring out | a dire le parole che non riesci a tirare fuori
But I cannot do everything for you | ma non posso fare tutto io al posto tuo
And if I don’t then these stones will shout | e se non lo faccio, saranno queste pietre a urlare
Yeah if I don’t, then these stones will shout
Well if I don’t, then these stones will shout
(If I don’t then these stones will shout)

So if I were to just lay in silence | per cui se rimanessi qua in silenzio e basta
And see if you would take control | per vedere se prenderesti tu il controllo
These stones below me then may become violent | questi sassi sotto di me potrebbero diventare violenti
And they will wrestle me, pester me, mess with me |e mi faranno la lotta, mi daranno noia, mi importuneranno
Just tryin’ to free your soul | mentre stanno solo provando a liberare la tua anima

Speak to me and don’t speak softly
Talk to me and let me know
Grab hold of my shoulder and tell me
Grab hold and do not let go

Speak to me and don’t speak softly
Talk to me and let me know
Grab hold of my shoulder and tell me
Grab hold and do not let go
Grab hold and do not let go
Grab hold and do not let go
Grab hold and do not let go

Dalle colline metallifere a Milano e ritorno: 23° episodio. Cotto Sosto

“Cotto Sosto” è uno degli anagrammi base di “Sotto Costo”…comunque: per usare l’espressione di Willy Amato, ieri con Dario (Canal) e Simone (Sandrucci) siamo sopravvissuti a noi stessi nella prima delle due giornate milanesi della seconda geotournée. Qua nella foto di testa, in un momento di sosta e discretamente cotti. Comunque con spirito buono. Per oggi teniamo la parte di editoriale/commento/curiosità al minimo, dato che la geotournée prosegue a ritmi serrati.

Giusto per ricordare che l’appuntamento nel pomeriggio sarà a Cologno Monzese per la registrazione di un’intervista+live set a Radio Deejay Fox. Dopo questa cosa, che finirà all’imbrunire, avendo Jack O’Malley appreso con costernazione che Simone Sandrucci non ha mai visto il Duomo (e quindi probabilmente nemmeno altre “emergenze” in città), la geotournée prenderà un taglio storico-culturale, anche per riposarsi un attimo in vista dell’impegnativa giornata di domani (partenza entro le 10 da Milano per Roccatederighi, in modo da essere lì per le 15).

Per tutto il resto della storia, avendo usato in questo articolo tutta la riserva di parentesi consentite per dicembre, vi rimandiamo al reportage della geoutournée che contiamo di pubblicare prima del 16 dicembre come strenna natalizia.

Da sinistra a destra: Renzo Rosso (non quello dei jeans Diesel), Dario Canal (non quello dei navigli) e Simone Sandrucci (non quello dei cantucci) al termine del termine della mattinata al Politecnico di Milano (foto di Jack O’Malley)

Per altre informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org oppure whatsapp 3317539228

Ah, dimenticavo…una canzoncina…essendo in città, restiamo su cose che parlano di Milano, anche senza Vincenzo.

Parco Sempione
Verde e marrone
Dentro la mia città
Metto su il vibro
Leggo un bel libro
Cerco un po’ di relax

All’improvviso
Senza preavviso
Si sente un pim pam pum
Un fricchettone
Forse drogato
Suona e non smette più
Questo fatto mi turba
Perchè suona di merda
Non ha il senso del ritmo
E non leggo più il libro
Quasi quasi mi alzo
Vado a chiedergli perchè
Ha deciso che, cazzo
Proprio oggi
Niente lo fermeràPiantala con sti bonghi
Non siamo mica in Africa
Porti i capelli lunghi
Ma devi fare pratica
Sei sempre fuori tempo
Così mi uccidi l’Africa
Che avrà pure tanti problemi
Ma di sicuro non quello del ritmo

Dai barbun cerca de sunà mèj
Che sun drèè a fa balà i pèe
Anca se g’ho vuttant’an vo giò in balera cunt la mia miè
Ohè che dü bal
Me te s’cepet l’uregia
Ti, i tò sciavat e i bonghiCaro signore
Sa che le dico
Questa è la libertà
Sono drogato
Suono sbagliato
Anche se a lei non vaNon vado a tempo
Lo so da tempo
Non è una novità
Io me ne fotto
Cucco di brutto
Grazie al mio pim pum pam (bonghi)

Questa cosa mi turba
E mi sento di merda
Quasi quasi mi siedo
Ed ascolto un po’ meglio
Forse forse mi sbaglio
Forse ho preso un abbaglio
Forse forse un bel cazzo
Fai cagare
Questa è la verità

Ora ti sfondo i bonghi
Per vendicare l’Africa
Quella che cucinava
L’esploratore in pentola
Ti vesti come un rasta,
Ma questo no, non basta
Sarai pure senza problemi
Ma di sicuro c’hai quello del ritmoOhè
Te tiri una pesciada in del cü
Va a ciapà i ràtt
Te podet vend dumà el tò ciculàt

Ecco spiegato
Cosa succede
In tutte le città
Io suono i bonghi
Tu me li sfondi
Di questo passo
Dove si finirà?

Ecco perchè qualcuno
Pensa che sia più pratico
Radere al suolo un bosco
Considerato inutlie
Roba di questo tipo
Non si è mai vista in Africa
Che avrà pure tanti problemi
Ma di sicuro non quello dei boschi

Vorrei suonare i bonghi
Come se fossi in Africa
Sotto la quercia nana
In zona Porta Genova
Sedicimila firme
Niente cibo per Rocco Tanica
Ma quel bosco l’hanno rasato
Mentre la gente era via per il ponte

Se ne sono sbattuti il cazzo
Ora tirano su un palazzo
Han distrutto il bosco di Gioia
Questi grandissimi figli di troia

Photo credits: testata articolo: Piergiuseppe Radice.

Dalle colline metallifere a Milano e ritorno. 21° episodio: Sulla strada

L’articolo uscito ieri su La Nazione edizione di Grosseto ha detto tutto, anche di più. Qualcuno l’avrà visto nella sezione locale della nostra pagina “Nei media”, qualcuno l’avrà letto sul giornale vero e proprio…se no, vi invitiamo a vederlo ora. Jack O’Malley ne ha distribuite varie copie…

Per il resto…che dire…stiamo a fare i bagagli per affrontare il Generale Inverno, direzione Milano. Orario di partenza previsto fra le 17:17 e le 19:19. Per i prossimi giorni: ripubblichiamo qui un estratto della pagina principale della geotournée

Venerdì 10 – Milano – dalle 18 alle 20, sede da confermare (comunque in punto ben collegato)– Dall’ingegneria civile per il suolo e la pianificazione territoriale all’ingegneria “civile” per il suolo e la pianificazione territoriale (in 6/8), con Andrea Giacomelli, Dario Canal, Simone Sandrucci e Mauro Tirannosauro. Se siete interessati a partecipare, potete mandare una sorta di prenotazione/manifestazione di interesse a micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228. Così abbiamo idea del numero di persone e possiamo parlare con lo spazio più adatto….se interessa uno house concert serale, parliamone!

Sabato 11 – Nel pomeriggio saremo ospiti di Deejay Fox Radio per una registrazione per la trasmissione Live Motel. Prima e dopo saremo a spasso in città e potrebbero nascere situazioni estemporanee (su cui stiamo lavorano per renderle meno estemporanee). Anche qua, scrivete alla solita mail o al solito numero whatsapp per manifestarvi.

Domenica 12 – ore 17.30-19 – Roccatederighi (GR) – Geoconcerto in via Roma (in caso di maltempo l’evento si terrà nel centro civico) – con la Jug Band Colline Metallifere e alcuni ospiti speciali.

Musica:

Dalle colline metallifere a Milane e ritorno. 20° episodio: Con-notazione

Cari webscoltatori, ieri vi abbiamo mandato un primo invito per domenica a Roccatederighi (GR), ridistribuendo il volantino preparato dalla Pro Loco e dal Centro Commerciale Naturale “La Rocca” (a destra)….ragionando con loro abbiamo poi pensato di prepare comunque un volantino più specifico, che vi sottoponiamo qui sotto.

Per quanto riguarda i possibili punti di ritrovo a Milano tra venerdì e sabato: abbiamo bisogno di fare due-telefonate-due (scontando il fatto che oggi è festa e forse uno dei tre posti che abbiamo selezionato durante i sopralluoghi con Mauro Tirannosauro a novembre è chiuso), e entro domani spieghiamo tutto. Grazie per la pazienza.

Nel frattempo vi lascio a considerare la grinta di questi personaggi il 1° giugno 2019 nella piazza centrale di Ludwigsburg, vicino a Stoccarda, durante la prima geotournée (fecero 5 concerti in 3 giorni, compreso montaggio e smontaggio dell’impianto…per i più curiosi, il resoconto della missione, che anche allora passò per il Politecnico di Milano, è in questo articolo).

Per altre informazioni e booking: micalosapevo@pibinko.org o whatsapp 3317539228. Per sostenere la geotournée nei suoi vari aspetti e migliorarne l’impatto socioeconomico per il territorio, lasciate qualcosa nel cappello digitale della J.B.C.M. (vedi link).

I can’t stand the rain | non sopporto la pioggia
Against my window | sulla mia finestra
Bringing back sweet memories | che mi riporta dolci memorie
I can’t stand the rain
Against my window
Because he’s not here with me | perché lui non è qui con me

Hey, window pane |senti, caro vetro
Do you remember | ti ricordi
How sweet it used to be? | com’era dolce
When we were together | quando eravamo insieme
Everything was so grand | tutto era così grandioso
Now that we’ve parted | ora che ci siamo lasciati
There’s one sound that I just can’t stand | c’è solo un rumore che proprio non sopporto

I can’t stand the rain
Against my window
Bringing back sweet memories
I can’t stand the rain
Against my window
Because here’s not here with me

Alone with the pillow | sola col cuscino
Where his head used to lay | su cui lui appoggiava la testa
I know you’ve got some sweet memories | lo so che hai dei bei ricordi
But like a window you ain’t got nothin’ to say | ma come una finestra, non hai niente da dire

……