Questo brano è stato proposto nei litobag dal nostro Dario. In effetti, anche Jack O’Malley sin dal 2008 che conobbe musicalmente i Raconteurs lo conosce benino…ma nei giochi strani di sinapsi che portano a mettere i brani nella lista dei futuri litobag non gli era venuto in mente prima. Per presentare il pezzo riportiamo comunque il branobag del 17.1.2017, che Jack O’ scrisse durante una missione in Sardegna e quindi era in una fase in cui i brani quotidiani venivano presentati via via come “branubaggu”, “branubagghendi” e altre storpiature :
***questa non è una esercitazione – ripeto – questa non è una esercitazione ***
riascoltanto e riascoltanto (coll’accento di Diego Abantuono): questi cantastorie-trovatori presentano aspetti sempre più intriganti. qua ci si rileggono pezzi de La Collina dei ciliegi, Gioia e Rivoluzione, e anche qualche riferimento a Laura non c’è di Nek (per esempio, la virgola del terzo verso).
non si trova una versione dal vivo di qualità utile ad apprezzare gli sdinderellismi, e quindi vi tocca quella del disco:
Oggi la redazione dei litobag è impegnata nella preparazione di un evento che si terrà dalle 9 alle 15.30 e di cui vi spiegheremo meglio nei prossimi giorni. Per questo motivo, oggi preferiamo saltare il brano litologico (che richiederebbe un momento di scrittura in diretta che abbiamo dovuto dedicare all’evento). Domani si riprende la scaletta a tema. Per oggi, ci pare opportuno mettere come intervallo il nuovo singolo di Mauro il Tirannosauro feat. Liliana Cafiero (qua la presentazione completa del brano, e qua il cappello digitale).
Il prossimo Litobag ci arriva dal grande Wolfgang. Per la Litologia Partecipativa è uno dei collezionisti (vedete i campioni W nella galleria). Poi, con il cappello “Tattistampa” ci ha fatto il lettering per il logo e la numerazione dei campioni, e sta studiando altri lavori grafici.
I Ton Steine Scherben (“frammenti di pietre d’argilla”) nacquero nel 1970, e fecero il loro primo concertono suonando il 6 settembre 1970 DOPO Jimi Hendrix. E potremmo avere detto tutto (come commenterebbe Bob di Torniella).
Si narra che in questo frangente prese fuoco una casa proprio accanto al palco. Pare che l’incendio fosse stato appiccato dagli organizzatori che erano scappati con l’incasso e volevano creare un diversivo, ma alcuni dissero che erano stati proprio i Ton Steine Scherben a diffondere le fiamme, dando al gruppo un alone di leggenda maudit e di gruppo d’assalto che li rese negli anni sempre più seguiti dal movimento radicale tedesco.
1) Ich bin nicht frei und kann nur wählen, welche Diebe mich bestehlen, welche Mörder mir befehlen. Ich bin tausendmal verblutet und sie ham mich vergessen. Ich bin tausendmal verhungert und sie war’n vollgefressen.
I am not free and can only choose which thieves steal from me, which murderers command me. I bled to death a thousand times and they forgot me. I’ve starved a thousand times and they were fed. (like after a roman dinner…)
2) Im Süden, im Osten, im Westen, im Norden, es sind überall dieselben, die uns ermorden. In jeder Stadt und in jedem Land, schreibt die Parole an jede Wand. Schreibt die Parole an jede Wand. Keine Macht für Niemand! Keine Macht für Niemand!
In the south, in the east, in the west, in the north, they are the same everywhere who murder us. In every city and in every country, write the slogan on every wall. Write the slogan on every wall. No power for nobody! no power for nobody!
3) Reißen wir die Mauern ein, die uns trennen. Kommt zusammen, Leute. Lernt euch kennen. Du bist nicht besser als der neben dir. Keiner hat das Recht, Menschen zu regier’n.
Let’s tear down the walls that separate us. Get together, people. Get to know each other. You are no better than the one next to you. Nobody has the right to rule people.
4) Im Süden, im Osten, im Norden, im Westen, es sind überall die dieselben, die uns erpressen. who blackmail us In jeder Stadt und in jedem Land heißt die Parole von unserem Kampf, | is the slogan of our fight, heißt die Parole von unserem Kampf. Keine Macht für Niemand! Keine Macht für Niemand!
5) Komm rüber Bruder, reih dich ein, komm rüber Schwester, du bist nicht allein. Komm rüber Mutter, wir sind auf deiner Seite, komm rüber Alter, wir woll’n das Gleiche.
Come over brother, line up come over sister, you are not alone. Come over mother we’re on your side come on dude, we want the same thing.
6) In Augsburg, in München, Frankfurt, Saarbrücken, | In Augsburg, in Munich, Frankfurt, Saarbrücken, es sind überall dieselben, die uns unterdrücken. | everywhere they are the same that oppress us. In jeder Stadt und in jedem Land, | In every city and in every country, mach ne Faust aus deiner Hand. | make a fist out of your hand. Mach ne Faust aus deiner Hand. Keine Macht für Niemand! Keine Macht für Niemand!
This contribution was created for the second day of our course on participatory methods for interdisciplinary protection and promotion of the night sky, held between March and April 2020 for the University of Brescia (more details here).
La storia di Peter e tutto il materiale di archivio che abbiamo su di lui dal 1974 e dintorni…li ritrovate nella presentazione della sua Freedom Ballad del 3 aprile scorso. Peter ieri sera ci ha mandato un altro momento di riflessione musicale, che vi riproponiamo su questi schermi…purtroppo nel marasma di messaggi che circolano in questo periodo, e a cavallo di 48 ore molto impegnative, ce ne siamo accorti solo oggi…ma si rimedia: vai Raman!
Il prossimo litobag ci è arrivato da Marino di Arbus in risposta a Working in the Coal Mine di Lee Dorsey e dei Devo di qualche giorno fa. Naracauli è uno dei villaggi minerari nella zona di Ingurtosu. pibinko ebbe modo di transitare in quei paraggi varie volte nel periodo 1997-2002 e poi nel 2008. Eravamo proprio agli inizi del progetto di BuioMetria Partecipativa (da cui la Litologia Partecipativa ha mutuato 16 lettere, e vari metodi) e con Francesco Giubbilini si organizzò una missione in Sardegna per alcuni incontri di presentazione e una vera e propria spedizione per andare a fare una misura buiometria in cima al Monte Arcuentu. Se ci fossero dubbi sul livello di “rocciosità” che sta dietro al nome di Naracauli, date un’occhiata alle immagini abbinate alla canzone dei Nomadi. E poi andate a vedere il microdocumentario sulla BuioMetria Partecipativa in Sardegna e vedrete qualche immagine rocciosa anche lì.
Poche luci nelle | Few lights in the poche case | few houses quando | when si fa sera | the evening comes la miniera no, | no, the mine non lavora più | is no longer working e la sabbia | and the sand brucia il mare | is burning the sea e come è blu il tuo mare | how blue is your sea e come è stanca la voce una rabbia brucia i boschi e poi | and how tired is your voice, a rage burns the woods and then si ubriaca | gets drunk all’osteria | at the tavern canti antichi e sacri | ancient and sacred songs tirano | pull la barca in strada di sera | the boat on the road in the evening Oh! nelle sere d’estate | Oh, in the Summer evening piangono i gatti e le stelle | cats and stars cry dorme il gregge ma | the herd is sleeping il pastore no. | but the shepherd is not No,| no, lui non riesce per capire | he doesn’t really understand che gli han portato via | that they took away il lavoro sai | his work, you know e adesso la fame sui monti | and now the hunger on the mountains lui | he, padrone dei monti | the master of the mountains lui | he, prigioniero dei monti | prisoner of the mountains ma una nave è | but a ship has approdata |docked stanotte | tonight Sì per non farsi vedere | yes, not to be seen e i negozi sì son pieni già | and shops are indeed full di cose che non userai mai | of things which you will never use mai | never, mai | never, e poi mai | and ever non avresti pensato | would you have thought che così t’hanno fregato | you would have been fooled this way
Scansano in provincia di Grosseto (che una volta veniva da alcuni non toscani confusa con Scanzano Jonico, data la pronuncia uguale del toponimo da parte degli indigeni) è ormai nota ai più come patria dell’omonimo Morellino.
Brani consigliati “Bevi il vino di Scansano“, ma perché no anche “Il Vino Nero” che via via si fa con la Jug Band Colline Metallifere (per esempio qui, in un contesto particolare).
Le foto sono di Clara Leoneschi. E guardano in direzione est-sud-est. Alla sinistra una parte dell’orologio che sovrasta la porta di accesso al “Dentro”, la parte vecchia del paese, entrando dalla piazza Garibaldi, con statua citata nella canzone del Morellino di cui sopra.