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Lithobag #16, Apr. 13, 2020: Lift up every Stone

Natale con i tuoi, e Pasqua con chi puoi…si prosegue con un altro dei litobrani proposti da Elio di Cascina. John Hiatt è un cantautore americano, originario dell’Indiana, che fa musica da quasi 50 anni. In Italia fa parte degli artisti “di nicchia”, ma te la spiega tutta con questa Lift up every stone, che invita a ribaltare ogni pietra.

Sto cercando da anni una canzone che credo sia di John Hiatt in duetto con una vocalist femminile che passò una volta su una radio milanese. Magari chiedo a Elio di Cascina, che è preparato!

Nel frattempo, se non avete ancora controllato, leggetevi un po’ di Litologia Partecipativa e ascoltate la canzone di Mauro il Tirannosauro se non lo avete fatto.

Chorus:]
You gotta lift up every stone now sister | Devi alzare ogni pietra ora, sorella
Gotta lift up every stone now sister
Gotta lift up every stone now sister
Gotta clear this field and build that wall | Devi pulire questo campo e costruire quel muro

He was the prince of the county to the manor born | Era il principe del paese, nato in un maniero
The sheets were bloody and dirty and torn | le lenzuola erano insanguinate, sporche e lacere
Nobody saw nothing, not out this way | nessuno vide nulla, non da questa parte
And they probably won’t until the judgement day | e probabilmmente non vedranno nulla fino al giorno del giudizio

[Chorus]

There was a mighty whispering down at the church | c’era un gran mormorare giù nella chiesa
About the son of the father of a woman got hurt | del figlio di un padre, di una donna che si era fatta male
They were looking all over for somebody to pay | tutti cercavano dappertutto per farla pagare a qualcuno
And that’s you and me sister now every day | e quelli siamo io e te, sorella, ora e ogni giorno

[Chorus]

Now the sun is bloody red | ora il sole è rosso sangue
And when it’s gone somebody’ll be dead | e quando sarà calato qualcuno sarà morto
Don’t you cry a tear for me | ma non spargere lacrime per me
Because I did what I could just to be free yeah | perché ho fatto quello che potevo, solo per essere libero
You gotta lift up every stone now sister | devi alzare ogni pietra ora, sorella
’cause one is the truth and the other’s a lie | perché una è la verità e l’altra è una menzogna
You gotta lift up every stone now sister | devi alzare ogni pietra ora, sorella
’till they tear down the wall to make you cry | fino a quando tireranno giù il muro per farti piangere

[Chorus 2x]

We gotta clear this field and build that wall
We gotta…

Lithobag #15, Apr. 12, 2020: Rainy Day Women #12 & #35

Il prossimo Litobag è un altro di quelli segnalati dal nostro Dario a Torino. L’audio originale, che è parecchio diverso, lo trovate qui. Della produzione e del significato di questo brano sono stati scritti fiumi di parole. Uno degli aneddoti che mi ho trovato interessante è che pare che Dylan abbia chiesto a tutti i musicisti che stavano in sala di registrazione (tranne la sezione fiati) di suonare uno strumento diverso da quello loro principale. Poi ci sono dodicimila commenti sui doppi e tripli sensi del testo, riferimenti biblici ecc, ma essendo tutti impegnati con le polizie di Pasqua, lascerei il passo alla musica:

[Verse 1]
Well, they’ll stone you when you’re tryin’ to be so good | be’, ti lapideranno quando cerchi di essere al meglio
They’ll stone you just like they said they would | ti lapideranno proprio come dicevano che avrebbero fatto
They’ll stone you when you’re trying to go home | ti lapideranno quando cerchi di andare a casa
Then they’ll stone you when you’re there all alone | ti lapideranno quando sei lì da solo

[Chorus]
But I would not feel so all alone | ma io non mi sentirei poi così solo
Everybody must get stoned | a tutti tocca essere lapidati

[Verse 2]
Well, they’ll stone you when you’re walking on the street | be’, ti lapideranno quando cammini per strada
They’ll stone you when you’re trying to keep your seat | ti lapideranno quando cerchi di tenerti il posto
They’ll stone you when you’re walking on the floor | ti lapideranno quando stai camminando sul pavimento
They’ll stone you when you’re walking through the door | ti lapideranno quando passi dalla porta

[Chorus]
But I would not feel so all alone
Everybody must get stoned

[Verse 3]
They’ll stone you when you’re at the breakfast table | ti lapideranno quando sei seduto a colazione
They’ll stone you when you are young and able | ti lapideranno quando sei giovane e capace
They’ll stone you when you’re trying to make a buck | ti lapideranno quando cerchi di guadagnare due lire
They’ll stone you and then they’ll say, “Good luck” | ti lapideranno e poi ti diranno “buona fortuna”

[Chorus]
Yeah, but I would not feel so all alone
Everybody must get stoned

[Verse 4]
Well, they’ll stone you and say that that’s the end | ti lapideranno e ti diranno che è finita
Then they’ll stone you and then they’ll come back again | poi ti lapideranno, e poi ritorneranno
They’ll stone you when you’re riding in your car | ti lapideranno mentre guidi la macchina
They’ll stone you when you’re playing your guitar | ti lapideranno mentre suoni la chitarra

[Chorus]
Yes, but I would not feel so all alone
Everybody must get stoned, alright

[Verse 5]
Well, they’ll stone you when you are all alone | ti lapideranno quando sei da solo
They’ll stone you when you are walking home | ti lapideranno quando cammini verso casa
They’ll stone you and then say they’re all brave | ti lapideranno e poi diranno che hanno coraggio
They’ll stone you when you’re sent down in your grave | ti lapideranno quando ti mandano alla fossa

[Chorus]
But I would not feel so all alone
Everybody must get stoned

BMPDAN Belagaio Castle, Tuscany

Foto di Alessandro Gaido, torinese emigrato in mezzo al bosco da 20 anni. Al Belagaio abbiamo organizzato vari eventi sin dal 2009. Gli eventi hanno finora riguardato la BuioMetria Partecipativa (non a caso, essendo la zona del Castello una fra le più buie d’Italia, come riconosciuto anche da scienziati internazionali nel 2015), e anche un po’ della Mappa di Comunità della Val di Farma. Brano abbinato, sicuramente Nobody knows when you’re down and out interpretato da Peter Crivelli dentro la corte del castello nel 2017.

BuioMetria Partecipativa “Night and Day”

In relazione a un nuovo esercizio per la BuioMetria Partecipativa, di cui vi diremo meglio fra qualche giorno, stiamo raccogliendo foto di alcune località fatte di giorno e di notte. Ad ogni posto fotografato abbiniamo -se la sappiamo- un po’ di storia e di iniziative fatte, e possibilmente un brano. Come sigla di apertura per la BuioMetria Partecipativa “giorno e notte” non possiamo non proporre altro che Night and Day, scritta da Cole Porter nel 1932 e poi eseguita da numerosissmi artisti.

Per vedere le scene raccolte finora seguite il tag BMPGEN sul sito della Jug Band Colline Metallifere: http://www.pibinko.org/jugbandcollinemetallifere/tag/bmpgen/

Per maggiori informazioni: bmp@pibinko.org.

BMPDAN Tatti, Tuscany, 1

Tatti è la località lontana da tre capoluoghi comunali ma vicina a molte situazioni che non sono né di capoluogo e nemmeno molto comuni, come un paio di altri posti che conosciamo (ma mica tanti).

In particolare, da Tatti nelle sere di tramonto invernale si possono vedere le cime innevate della Corsica. Qualcuno, in assenza di foschia, dice di avere visto anche le Baleari (ma forse era in “foschia di assenzio”). Tatti, oltre a ospitare una festa dell’olio, un rally autunnale, un festival Reggae (per 8 anni), un agricampeggio e vari microproduttori di cose bòne speciali (miele, zafferano e altre chicche) o stampe artigianali è la base di Mauro il Tirannosauro e di due dei componenti della Jug Band Colline Metallifere.

Una recente analisi di Tatti è stata fatta per Radio Popolare Milano, in mezzo ad altre spiegazioni su iniziative della rete pibinko.org (28.3.2020).

Brano musicale: in attesa di perfezionare il Tatti-twist, una jam session capitata nella stamperia di Wolfgang (aprile 2019).

La foto è scattata in direzione sud-ovest dalla parte Nord del paese.

All-focus

Lithobag #14, Apr. 11, 2020: Working in the Coal Mine

La prossima ci è stata suggerita da Gabriele di Sassari.

Il pezzo era già noto alla Jug, sia nella versione originale, che in quelle che ne fecero nel 1918 i Devo, passandola anche nella colonna sonora del film Heavy Metal. Ma, ricordiamo, per i DJ resident (a casa) per la Litologia Partecipativa, proporre un pezzo che altri hanno già messo nella playlist segreta che snoccioliamo giorno per giorno, ma non è ancora uscito, vale lo stesso e anzi ci aiuta a capire se un pezzo è in qualche modo già condiviso nella memoria musicale di chi vuole partecipare. Al momento abbiamo ancora 35 pezzi da mandare…e qualcos’altro arriverà

Un saluto, con l’invito a vedere il video di Mauro il Tirannosauro che canta di Litologia Partecipativa se vi manca.

Well, I been working in a coal mine | be’, ero a lavorare in una miniera di carbone
Going down, down | andando giù, giù
Working in a coal mine
Whew, about to slip down | oh, stavo per scivolare di sotto

Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Five o’clock in the morning | sono le cinque del mattino
I’m up before the sun | mi alzo prima del sole
When my work day is over | e quando la mia giornata di lavoro è finita
I’m too tired for having fun | sono troppo stanco per divertirmi

Well, I been tired but I been
Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Lord, I am so tired | Signore, sono così stanco
How long can this go on? | Quanto può andare avanti questa storia?

Well, I been working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Five o’clock in the morning
I’m up before the sun
When my work day is over
I’m too tired for having fun

Well, I been tired but I been
Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Working in a coal mine
Going down, down
Working in a coal mine
Whew, about to slip down

Lord, I am so tired
How long can this go on?

I been a-working, going, working
Whew, about to slip down

Working, going, working
Whew, about to slip down

Working, going, working
Whew, about to slip down

Working, going, working
Whew, about to slip down

Working, a-going, working
Whew, about to slip down

Working, going, working
Whew, about to slip down

Working, going, working
Whew, about to slip down

Jary Joe, live from his Balcony, Apr. 11, 2020

Jary Joe ci ha dato il permesso di ripubblicare il video fatto ieri sera dal suo amico Alin Corneliu Craciun. Per capire perché la Jug Band Colline Metallifere rilancia questo video dovete tornare al 2014, quando Jack O’Malley si ritrovò alla Combriccola in una jam session con il signore che suona qui dal balcone, e Peter Crivelli, che giusto una settimana fa ci ha mandato la Freedom Ballad. Da allora siamo rimasti in contatto, e non ci dispiacerebbe un giorno fare altra musica d’insieme.

A un primo impatto, per chi non conosce l’artista, potrebbe fare un effetto strano…un pensionato impazzito durante il lockdown che si mette a suonare a palla. Ma, come dicono in Val di Farma: “Vai a giudica’ la vacca a diace’“…Jary Jo è un chitarrista talentuoso che dalla Svizzera ha attraversato la storia musicale rock-pop dagli anni ’60 del secolo scorso in qua, e che ha collaborato anche con personaggioni molto noti (sotto ne abbiamo messi due..foto estratte dal video che trovate sul sito di Jary Joe).

La qualità dell’audio è quella che consente un telefonino dal palazzo dirimpetto, e il direttore della fotografia torna la prossima volta…ma l’energia arriva tutta e i più attenti riconosceranno nel set di Jary Joe una chicca degli anni ’60.

Jary Joe con Shahnour Vaghinag Aznavourian, al secolo Charles Aznavour
Jary Joe con Brian Auger, al secolo Brian Auger

Lithobag #12, Apr. 9, 2020: Stones in my Passway

Elio da Cascina (PI), assieme a Corrado da Milano guida al momento la classifica dei DJ resident (a casa) come intrattenitore per la Litologia Partecipativa, con sette brani ciascuno a tema pietre, sassi, rocce ecc. Per capire partecipare da intrattenitori alla Litologia Partecipativa, consultate questa pagina, oppure scrivete a Mauro il Tirannosauro.

Fra gli altri brani proposti da Elio, oggi vi proponiamo un pezzo alle radici del blues. I “sassi nel passaggio” del titolo si riferiscono alla pratica Hoodoo di disporre dei sassi allineati ad esempio a croce in mezzo al passaggio di una persona su cui “l’addetto” alla magia voleva lanciare un malocchio…e non a caso nella canzone tutto poi andrà male al povero Robert…

Come tutti i pezzi di Robert Johnson, è stato pane per la formazione di tutta la generazione di bluesmen e rocker successivi, come potete per esempio vedere nella versione di Eric Clapton.

I got stones in my passway | ho dei sassi sul mio passaggio
And my road seem dark as night | e la mia via sembra buia come la notte
I got stones in my passway
And my road seem dark as night
I have pains in my hearts | ho dolori nel cuore
They have taken my appetite | mi hanno levato l’appetito

I have a bird to whistle | ho un uccellino per fischiare
And I have a bird to sing | e un uccellino per cantare
Have a bird to whistle
And I have a bird to sing
I got a woman that I’m lovin’ | ho una donna che amo
Boy but she don’t mean a thing | ma, ragazzi, non significa nulla

My enemies have betrayed me | i miei nemici mi hanno tradito
Have overtaken poor Bob at last | alla fine hanno sconfitto il povero Bob
My enemies have betrayed me
Have overtaken poor Bob at last
And there’s one thing certainly | e c’è una cosa, di sicuro
They have stones all in my pass | hanno messo un sacco di sassi sul mio passaggio

Now you tryin’ to take my life | ora stai cercando di prendere la mia vita
And all my lovin’ too | e anche tutto il mio amore
You laid a passway for me | hai creato un passaggio per me
Now what are you trying to do | e ora cosa stai cercando di fare
I’m cryin’ please | sto piangendo, ti prego
Please let us be friends | ti prego restiamo amici
And when you hear me howlin’ in my passway, rider | e quando mi senti ululare nel mio passaggio, cavaliere (o cavallerizza?)
Please open your door and let me in | ti prego apri la porta e fammi entrare

I got three legs to truck home | ho tre gambe da carrare a casa
Boys, please don’t block my road | ragazzi per favore non bloccatemi la strada
I got three legs to truck home
Boys, please don’t block my road
I’ve been feelin’ ashamed ’bout my rider | e mi dispiace per il mio cavaliere (o cavallerizza?)
Babe, I’m booked and I got to go | bella, ho da fare e devo andare