NdA…si riporta il testo dall’inizio, per seguire meglio il contrasto…
[11-1-2017]
Eravamo a dì gennaio il nove
Si pensava alle tu’ perturbazioni
Il clima era ben secco, qui ‘un ci piove
E gli storni facean gran formazioni
Ti si para Leopoldo, vien da Nove
Te lo vedi sulle televisioni
che fa un servizio sull’inquinamento
auspicando di sortire gran fermento
io capisco che ti mi vuoi sgomento
a sentire questa storia delle luci
bada bene il lume è un gran portento
e non so perché me lo riduci
quando penso, mi ci reggo il mento
vedo fuori facce, visi, e volti truci
tutti esperti del cielo e delle stelle
che non sai poi cos’han sotto la pelle
[13-1-2017]
Senti coso, sì ne dici delle belle
Ma secondo me ‘un vedi più il problema
Anziché star lì a parlar di stelle
Sarà il caso di centrare il vero tema
Non c’entra l’osservatorio di Roselle
Magari meglio quello di Brema
E se chiamiamo un po’ di suonatori
Tu vedrai so’ un po’ di qui e un po’ di fuori
Io non guardavo il tiggì di Liguori
Ogni tanto quello di Mentana
Ma tra i bianchi i rossi i verdi e i mori
Ti fan passa’ la voglia in settimana
Se invece un po’ accendi i ricevitori
E ci metti la frequenza più lontana
Troverai meno storie ferite e morte
Meglio ancora se tu ascolti le onde Corte
[14-1-2017]
Quel che tu dici, già lo intendo forte
Son d’accordo non ti voglio contraddire
Se apri le finestre e non le porte
Tanto vale tu non vada più a dormire
E se poi percorri strade molto torte
Guida bene o sai poi ci vai a finire
In posti che se ‘un conosci bene
Non si sa se lascian tasche piene
‘un ti leveranno mica un rene
potran portarti via due franchi
se poi si distraggon con Irene
glieli riprendi insieme ai saltimbanchi
ma la questione va capìta bene
non è che sia contento degli ammanchi
però mi sa che il bilancio complessivo
lo fai meglio mettendo l’uva con l’ulivo.
[15-1-2017]
Oggi il fiocco tutt’intorno un po’ tardivo
E’ calato giù dal cielo sulla terra
mentre sento il tuo parere un po’ tardivo
del valore del terreno senza guerra
senza lotte qui lo canto e pur lo scrivo
sarà meglio se il concetto lei lo afferra
che dai campi son partiti quei ragazzi
per andare a costruir dei gran palazzi
Certo giovani già sono partiti a mazzi
Per andare chi allo studio chi al lavoro
Chi pure ha progettato razzi
che decollano con gran botto sonoro
ma sono pochi, a me pare tra gli strazi
quelli che poi han trovato l’oro
e magari solo pensano a far festa
mentre dei neuroni svuotano la testa
[16-1-2017]
ma il problema è che rimane in quella cesta
che tu porti là nell’orto alla raccolta
se la sera che rientri niente resta
ti ci tocca poi di andare un’altra volta
se poi posso dirti una cosa onesta
che di robba ‘un ce ne trovi molta
se coi tuoi non hai già fatto lo sforzo
di piantarci quei semini il mese scorso
be’ tu vedi caro amico sardo-corso
che io sono un cittadino della villa
e se l’orto trovo spoglio tanto un morso
posso darlo e soddisfare la papilla
c’è un mercato detto super in mezzo al corso
ci si va a far la spesa, ed è tranquilla
basta che quando arrivi giù alla cassa
te gli dai quella pecunia che l’ingrassa
[17-1-2017]
Se però quella mesata che ti passa
non ti porta prima a lavorare
non importa se sei a Rocca o a Massa
non capisco come fai poi a pagare
forse hai un’autorità non troppo bassa
oppure mi devi ben spiegare
come fai a riempire il portafoglio
vai a rubare o chiami papa Bergoglio
non scomodare il pontificio soglio
non c’è bisogno di così tanta forza
io qui sai faccio quel che voglio
che ce l’ho per me qualche risorsa
se vieni con me sull’alto scoglio
che da gallura vede la riviera corsa
ti spiego meglio la funzione
e l’importanza della pianificazione
[23-1-2017]
ma che mi stai a prende per coglione
mi vuoi magari anche fa’ ammalare
a salire in cima a quel roccione
e poi per farci che – mi vuoi abbindolare
secondo me più che la pianificazione
ci vuole un po’ di ricordare
che una volta, ai tempi di massimo d’azeglio
ne morivan giovani parecchi, ma gli altri forse stavan meglio
te mi vai a citare massimo d’azeglio
mi parli di un periodo ormai lontano
quando è vero alcuni stavan meglio
ma eran quelli vicini a quel sovrano
se eri un altro, dovevi star ben sveglio
c’era poco da pensare a andar lontano
e non c’era cosa più indegna
d’esser spediti in corsica in in sardegna