playlist omonimo 30.7.15 (bozza)

Il giorno 30 luglio 2015 13:53, Andrea Del Frate <a.delfrate@s….it> ha scritto:

Ciao, si poteva fare di meglio ma nonostante la formazione “ambientale” non avevo mai affrontato il tema ecologico nelle canzoni almeno non approfonditamente.
Dopo aver scelto e scartato un po’ di brani ho cercAto di metterli in sequenza musicalmente accettabile all’ascolto (non so se rispettando tutti i canoni di Nick Hornby). Non ho avuto tantissimo tempo per lavorarci quindi alla fine ho lasciato dentro anche pezzi di cui ero in dubbio, pensando che comunque sarebbe state integrata con le vostre. Nel metterli in sequenza siccome si stavano casualmente dividendo in canzoni ad arrivare mento stellare e canzoni ambientaliste, alla fine le ho proprio separate e ho cercato, almeno alle prime, di dare una sequenza logica.
Watcher of tue skies l’avrei usata anche come titolo mandata la lunghezza, l’ho considerata sacrificabile e quindi ho scelto i BOC, l’ho comunque messa all’inizio. Di Bowie ho scelto Space oddity per rovesciare il punto di vista (è lui che dallo spazio guarda la terra).
Lo so la luna non è una stella è il pezzo è un po’ melenso però di Ti jet ti tue moon mi piace l’incipit del testo che sulle note malinconiche fa quel riferimento nostalgico agli anni ’80 visti dal futuro (il pezzo è degli ’80) che visto oggi, soprattutto per quelli delle nostra generazione può avere una diversa lettura. Dei BOC ho scelto quella rispetto a Stairway to the stars perché mi pareva più attinente e nel caso di sacrificio di Watcher of the skies. I Deep Purple ci portano a spasso nello spazio. I Train li ho messi per contrasto con la oily way dei Gong soprattutto come concezione musicale, però poi ho trovato quella dei Church che cita esplicitamente la Milky way ma è sicuramente in linea col resto, quindi si possono cassare i Train.
Poi ci sono i brani più ecologici alcuni più per i video che li accompagnano che non per esplicito riferimento testuale, come It’s mg life e What I’ve done.