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branobag del 3-8-2015: Giovanni Telegrafista/João o telegrafista

mucche3-xxr-webCon il rientro dalla minitournée milanese e il passaggio all’EXPO, prediamo un po’ di ferie (magari un po’ tante) dalla versione ecspobag del branobag e rientriamo in quello classico con un brano lieve come lo scorrere di una rotella con la striscia di carta dei vecchi telegrafisti.

Non finendo mai di imparare si scopre che il testo, che suonava molto Jannacciano, è in effetti di un poeta brasiliano. Questo non diminuisce il valore della storia. Anzi: a questo punto il compito interessante sarebbe scoprire come Enzo J. scoprì la poesia e decise di farne canzone.

“João o telegrafista” del poeta brasiliano Cassiano Ricardo, interpretata da Enzo Jannacci

João telegrafista.
Nunca mais que isso,
estaçãozinha pobre
havia mais árvores pássaros
que pessoas.
Só tinha coração urgente.
Embora sem nenhuma
promoção.
A bater a bater sua única
tecla.

Elíptico, como todo
telegrafista.
Cortando flores preposições
para encurtar palavras,
para ser breve na necessidade.
Conheceu Dalva uma Dalva
não alva sequer matutina
mas jambo, morena.
Que um dia fugiu — único
dia em que foi matutina —
para ir morar cidade grande
cheia luzes jóias.
História viva, urgente.

Ah, inutilidade alfabeto Morse
nas mãos João telegrafista
procurar procurar Dalva
todo mundo servido telégrafo.
Ah, quando envelhece,
como é dolorosa urgência!
João telegrafista
nunca mais que isso, urgente.

Por suas mãos passou mundo,
mundo que o fez urgente,
elíptico, apressado, cifrado.
Passou preço do café.
Passou amor Eduardo
VIII, hoje duque Windsor.
Passou calma ingleses sob
chuva de fogo. Passou
sensação primeira bomba
voadora.
Passaram gafanhotos chineses,
flores catástrofes.
Mas, entre todas as coisas,
passou notícia casamento Dalva
com outro.

João telegrafista
o de coração urgente
não disse palavra, apenas
três andorinhas pretas
(sem a mais mínima intenção simbólica)
pousaram sobre
seu soluço telegráfico.

Um soluço sem endereço — Dalva —
e urgente.

Ecspobag del 30-7-2015: Lazy Sunday / Una domenica da pigri

E Ci Siamo un Poco Ottusi

Per prepararsi spiritualmente alla serata al LO-FI del 30 luglio (oggi!), rientriamo nelle terre del beat con un gruppo che ai tempi in Inghilterra la spiegava a parecchi ma che, secondo me, in Italia è arrivato molto dopo e per pochi.

Gli Small Faces, con il loro cavallo di battaglia, fanno la loro versione di “Buona Domenica” di Venditti, con la variante migliorativa di essere più sintetici. Buona Domenica non era male, ma questa è arrivata prima ed è un po’ più rustica. Allego performance del 1976, quando ormai il gruppo era maturo, si atteggiava meno e suonava di più, ma vi consiglio anche quella del 1968, con capelli a caschetto e tutta l’iconografia del periodo.

THE SMALL FACES – LAZY SUNDAY (MARRIOTT/LANE)
—————————————————————–
Tabbed by:PJVillanueva

Intro D G E A
D G E

A E
Wouldn’t it be nice | o ‘un sarebbe tanto bello
G D A
To get on with me neighbours | se si andasse d’accordo co’ mi’ viscini
A E
But they make it very clear | ma loro spiegano molto chiaramente
G D A
They’ve got no room for ravers | che non hanno posto per i casinisti

D
They stop me from groovin’, | non vogliono che me ne stia bene

They bang on me wall | picchiano sui muri
E
They doing me crust in |

It’s no good at all | non serve a niente

A D A
Lazy Sunday afternoon | che domenica pomeriggio da pigri
C F
I got no mind to worry | non ho la testa per preoccuparmi
G A E G D A
I close my eyes and drift away | chiudo gli occhi e me ne volo via

A E G D A
Here we all are sittin’ in a rainbow | eccoci tutti qua, seduti in un arcobaleno
A E
Gore blimey hello Mrs Jones | Caspita, maronn’, buongiorno Signora Jones?
G D A
How’s old Bert’s lumbago (mustn’t grumble) | come va la lombalgia del vecchio Bert (non ci si può lamentare)

D
I’ll sing you a song, | ti canterò una canzone

With no words and no tune | senza parole e senza musica
E
To sing in your party | per cantare nella tua festa

While you suss-out the moon | mentre te ne vai a vedere la luna

A D A
Lazy Sunday afternoon,
C F
I got no mind to worry
G Dbm G D F6 E
Close my eyes and drift away

A E
Root-de-doo-de-doo
G D A
Root-de-doot-de die day
A E
Root-de doot de dum
G D A
Root-de-doo-de-doo dee

D
There’s no one to hear me, | non c’è nessuno che mi possa ascoltare

There’s nothing to say | non c’è niente da dire
E
And no one can stop me | e nessuno mi può impedire

From feelin’ this way | di sentirmi in questo modo

A D A
Lazy Sunday afternoon,
C F
I got no mind to worry
G Dbm G D F6 E
Close my eyes and drift away

A D A
Lazy Sunday afternoon,
C F
I got no mind to worry
G Dbm
Close my eyes and drift a
F#m D
Close my eyes and drift away
E Asus4 A Asus2 A ………
Close my eyes and drift away

ecspobag del 22-7-2015: Venus/Venere

Enschede Comprende Strutture Potentemente Organizzate

Non so se conoscete la ghiacciomanzia, la disciplina di predire il futuro attraverso la lettura delle tracce lasciate da una vaschetta per il ghiaccio mentre il ghiaccio si scioglie….sotto, la foto di agenzia (credits: Giancarlo da Miele) che ne mostra un esempio. dice “Farà c…aldo”.

20150717acquaAvendo passato parte della serata con amici olandesi, il brano di oggi non poteva non essere dedicato a questa piccola-grande nazione.
Avendo già “speso” Anouk, passiamo a quello che potrebbe essere definito “il classico dei classici” della musica pop olandese…come da noi “Nel blu dipinto di blu”…ve lo propongo in una versione recente, e -purtroppo- nell’ultima interpretazione della cantante, che, si apprende dai titoli di testa, venne a mancare pochi mesi dopo.

Vi invitando poi a vedere la versione originale, di quarant’anni prima, quando i video dei gruppi si giravano negli scantinati

Shocking Blue/Venus
Bazz Thunderchild2000@hotmail.com
Venus – Shocking blue

B7sus4 Em A (2x)
Em A

1st VERSE:

Em A Em A
The godess on the mountain top | La dea stava sulla cima della montagna
Em A Em A
Was burning like a silver flame | bruciando come una fiamma d’argento
Em A Em A
The summit of beauty and love | il vertice della bellezza e dell’amore
Em A Em
And Venus was her name | e Venere era il suo nome

Chorus:

Am D Am
She’s got it | be, le ce l’ha
D Em A Em A
Yeah baby, she’s got it | sì, ce l’ha proprio
C B7sus4
Well, I’m your Venus, I’m your fire | be’, io sono la tua Venere, sono il tuo fuoco
Em A Em A
At your desire | a tua disposizione
C B7sus4
Well, I’m your Venus, I’m your fire
Em A Em A
At your desire

Em A B7sus4
Em A Em A Em A B7sus4
Em A Em A

2nd VERSE(like 1st verse):

Her work went well like crystal ice | il suo lavoro andò liscio come l’olio
Making every man mad | faceva impazzire qualsiasi uomo
Black as the dark night she was | era nera come la notte
Got what no one else had | e aveva quello che nessun’altra aveva

Wow!

-repeat Chorus-

Bridge (like 1st and 2nd verse):

Aaaaaaaaahhhhhhh etc.

Wow!

-repeat chorus-

ecspobag del 25-6-2015: ancora di più/more and more

[riedizione del boscoriserva del 15-4-2014, con aggiunta dell’ecspobag…non per pigrizia, ma perché certe cose fa bene riascoltarle e rileggerle, via via.]

Empoli Chiama Sangiulianoterme Per Ogni’osa

DSC_3625_xxr-loresOggi concentriamoci sul lato musicale delle cose, ché se no mi dicono che ne voglio condividere troppe tutte insieme, che risulto criptico, che i volantini non sono chiari, e che in aereo non bisogna confondere la cortesia con l’accondiscendenza.

Passiamo dunque a n gioiellino che in meno di tre minuti ci propone:

  • energia allo stato puro,
  • assoli contenuti ma con una propria identità,
  • una voce potente,
  • una presenza sul palco leggera, disinvolta e -soprattutto- lucida (o magari sbaglio e semplicemente il cantante reggeva bene)

La versione in studio è un po’ meno “lo-fi” del video reperibile sul grande tubo, e quindi si apprezzano meglio alcuni passaggi, ma il video merita. Nel testo, oltre alle canoniche frasi dichiarative categoriche, interessante che la canzone si chiuda con il concetto di essere accusati di amare troppo (I stand accused ecc.) , che poi è il titolo di un’altra canzoncina intepretata dai Blood, Sweat & Tears appunto nel festival.

 

 

Uh huh,
Hey yeah, yeah yeah…
Like medicine baby | come una medicina, bimba
you’re good for me | tu sei bene per me
Like honey, darlin’ girl | come il miele, cara ragazza
I know you’re sweet to me | so che sei dolce per me
Each passing day, | ogni giorno che passa
brings us much closer together | ci porta più vicino
and the love you bring me darlin’ | e l’amore che mi porti, cara
just gets better and better | continua a migliorare
that’s why my love for you | è per questo che il mio amore per te
keeps on growin’ | continua a crescere
more and more | sempre di più
all the time | tutto il tempo
more and more
all the time, yeah!

Uh huh,
Gonna say it again, now now now | e bisogna che lo ridica, ora ora ora
Hah!
Like a ship that’s driftin’ baby | come una nave alla deriva, bimba
you’re apart from me | tu sei lontana da me
like old man time | come il vecchio tempo
you control my destiny | controlli il mio destino
if from my life, you ever tried to go | semmai tu provassi ad andartene dalla mia vita
it would destroy in a second | si distruggerebbe in un secondo
what took a lifetime to mold | ciò che ci è voluto il tempo di una vita per plasmare
that’s why my love for you |
just keeps on growin’
more and more
all the time
more and more
all the time

Uh huhhhh
Let me hear ya! | fatevi sentire!

[Instrumental Break] | assoli strumentali vari

As sure as a sunrise | è sicuro come il levarsi del sole
I’ll stand by your side | ti starò a fianco
as sure as the daybreak | è sicuro come il farsi giorno
I’ll love you for Heaven’s sake | ti amerò in nome del Paradiso
I’m ready to pay, yeah | sono pronto a pagare, sì
my dues for lovin’ you | i miei debiti perché ti amo
For lovin’ you too much woman, | ed è per amarti troppo, donna
you know I stand accused | che -sai- sono stato accusato

More,
and more
all the time
More and More!
Yeahhhhhh

ecspobag bel 4-6-2015: sei tu con esperienza?/are you experienced

Entrava Come Sempre Pensando a Othello

2015-06-02 10.29.12…ma poi, quando usciva, pensava alla prima volta che sentì Jimi Hendrix. Il disco era un vinile con copertina viola, usato, comprato al Discomane, Alzaia Naviglio Grande a Milano. Il piatto era un Pioneer con trazione a cinghia, che ha funzionato dal 1975 al 2005, forse anche 2007. L’attacco del brano era un non attacco, delle corde mute, l’attacco della batteria era una non batteria: nel disco c’è un pezzetto di rullante o di charleston registrato al contrario.

Il pezzo è come una sorta di Bolero di Ravel in acido. Parla di livelli di percezione diversi, che negli anni ’60 del secolo scorso si provava spesso a raggiungere tramite “ausili” più o meno naturali.

Eppure, secondo me, non può essere considerato di per sé un inno agli allucinogeni… il primo verso parla di concentrazione mentale, e l’ultimo dice che non bisogna per forza stordirsi di droghe..più chiaro di così. La versione originale sta per esempio qui, ma per l’occasione ne propongo una dal vivo.

La domanda sorge spontanea: è necessario avere costumi di scena da ussaro per suonare musica psichedelica? Ma l’esecuzione è ottima.

 

A/C#                 Gsus
If you can just get your mind together | se riesci giusto un momento a concentrarti
A5
uh-then come on across to me | e poi a venire qui da me
A/C#
We’ll hold hands and then we’ll | ci terremo per mano e poi
Gsus
watch the sunrise | guarderemo il sorgere del sole
A5
from the bottom of the sea | dal fondo del mare

But first, are you experienced? | ma prima, te hai già esperienza?
F
Uh-have you ever been experienced-uh? | sei mai già stata l’esperienza di qualcuno? (oppure: hai mai avuto esperienze?)
A5
Well, I have | be’ io sì

(Well) I know, I know, you’ll probably scream and cry | lo so, lo so, probabilmente urlerai e piangerai
that your little world won’t let you go | che il tuo piccolo mondo non ti lascia andare
But who in your measly little world, (-uh) | ma chi, nel tuo tuo piccolo e meschino mondo
are you tryin’ to prove to that you’re | stai tentando di provare che sei
made out of gold and-uh, can’t be sold | fatta d’oro e non puoi essere venduta?

So-uh, are you experienced?
Have you ever been experienced?
Well, I have

Uh, let me prove it to you, | lascia che te lo provi
(solo)
yeah

Trumpets and violins I can-uh, hear in the distance | trombe e violini, li sento da lontano
I think they’re callin’ our name | penso che stiano chiamando il nostro nome
Maybe now you can’t hear them, | forse per ora non li puoi sentire,
but you will, ha-ha, if you just | ma li sentirai senz’altro se solo
take hold of my hand | prenderai la mia mano
Ohhh, but are you experienced?
Have you ever been experienced?

Not necessarily stoned, but | non necessariamente stordito ma
beautiful | bellissimo