Dopo le registrazioni fatte nella seconda meta’ del 2018 e le anteprime per chi c’era, stanno finalmente arrivando i video della serie “Etruschi & friends”, con gli Etruschi from Lakota alla Tana del Bianconiglio e vari ospiti dalle Appennini alle Ande.
Hanno cominciato con Tommaso Novi (gia’ noto per i Gatti mezzi) e Giu’ la testa, brano che dà il titolo al loro terzo album…e siamo chiaramente curiosi di quando arriveremo al video della Country Session, che cambiando l’ordine degli addendi hanno costituito l’esordio in studio della Jug Band dalle Colline Metallifere. Buon ascolto:
Mi sdraio sul lettino dello studio del dottore
Da mesi ormai non dormo e ho una fitta al cuore.
Ero bianco, dopo giallo, adesso sono arancione,
Forse la paura non è un opinione.
Pùò sembrare molto strano posso sembrare “matto”
A dare retta troppo a quello schermo piatto.
Mi accompagnano ridendo visioni d’orrore
E la voce dei reporter scandisce le mie ore.
Sobbalzo al suono di una serranda abbassata
Ti giuro ero convinto fosse una fucilata.
Sobbalzo al suono di un asino che raglia
Ti giuro ero convinto fosse un grido di mitraglia.
Giù la testa o siamo morti
S’impenna l’indice d’ascolti.
La sicurezza è un corrimano
Dissolto come al vento il fieno.
Si grido, no non grido, non so più cosa fare
Ti cresce dentro al petto e non la puo fermare.
Muta forma, cambia aspetto, scende giù poi risale
Corro verso un cassonetto voglio vomitare.
Sguardo rosso verso il basso sono pronto a scoppiare.
I Lynyrd Skynyrd sono abbastanza noti anche fuori dal giro dei rockettari per “Sweet Home Alabama”, poi un po’ rispezzettata (insieme a “Werewolves of London“) da Kid Rock nella divertente “All Summer Long“. Pero’, nel tempo, Sweet Home Alabama diventa un po’ come “I wish you were here” dei Pink Floyd…fa sempre piacere sentirla, ma quasi ne fai a meno.
Invece Free Bird ha tutta un’altra carica. E’ costruita come una pista di sci con un falsopiano inziale, con le strofe tristi ma consapevoli. Poi, verso 5’30” 6’00” la situazione cambia, ma li’ per li’ non te ne accorgi. In 10 secondi cambia la pendenza e ti ritrovi in una discesa di quelle da trampolino per il salto. A quel punto e’ troppo tardi…se ti butti di lato forse ti fermi, o forse continui a scivolare peggio e di farti male…tanto vale tenere l’assetto, ti metti a uovo e prosegui. Atterraggio a 9’55”.
La parte strumentale nel brano e’ stata usata come base per una delle scene piu’ violente girate per il cinema in tempi recenti, di un film che comunque in Italia passa allegramente in prima serata (poi hai voglia a mettere gli avvisi “visione consigliata ecc…”) ed e’ molto ganzo se vi piacciono i film di azione. E’ talmente esagerata che sembra un videgioco, ma e’ un buon esempio di come un brano sia funzionale a una scena. Ti tiene attaccato e in qualche modo alleggerisce. Si nota qualche effetto in postproduzione (guardando la seconda volta).
If I’d leave here tomorrow | Se ti lasciassi qui domani Would you still remember me? | Ti ricorderesti poi di me? For I must be traveling on, now | Perche’ bisogna che riparta, ora ‘Cause there’s too many places I’ve got to see | Che’ ci sono troppi posti che devo vedere
And if I’d stayed here with you, girl | E se stessi qui con te, bimba Well, things just couldn’t be the same | Be’ le cose non potrebbero essere uguali ‘Cause I’m as free as a bird now | Perche’ ora sono libero come un uccello And this bird you cannot change | E questo uccello non lo puoi far cambiare
Bye, bye, baby, its been a sweet love | Arrivederci, bimba, e’ stato un amore dolce Though this feeling I can’t change | e questo sentimento non lo posso cambiare But please don’t take it so badly | Ma per favore non prenderla cosi’ male ‘Cause the good Lord knows that I’m to blame | perche’ il buon Signore sa che e’ colpa mia
And if I’d stayed here with you, girl Things just could not be the same ‘Cause I’m as free as a bird now And this bird you cannot change No, no, I can’t change, ain’t no way that I can’t change
…o a essere se stessi ? – riportiamo qui sotto il testo di commento della prima edizione del 12/8/12, notando che un video del concerto sotto il leccio di cui si parla sara’ prossimamente su questi schermi.
la rubrica dei brano bag comincia a registrare qualche estimatore meno timido:
scrive Andrea (che si firma “l’Omonimo”) da Milano: “…Ti confermo che il brano-bag é diventata l’unica vera pausa imprescindibile della mia giornata lavorativa. Ora in ferie non riesco ad ascoltarli ma mi collego comunque per vedere di che brano si tratta e leggerne aneddoti e commenti. Appena rientro mi guardo gli arretrati”.
Ma torniamo al brano di oggi…
Secondo il carneadico critico musicale Giancarlo da Miele, il disco Siamese Dream, da cui è tratto Mayonaise, richiede per essere compreso nella sua parte di testi almeno diciotto anni di tempo.
Se non lo avete mai ascoltato, cominciate con questi 7’28” in cui Billy Corgan si scorda anche le parole, ma le risolve la situazione con un garbo inatteso e che ci ricorda che -almeno nel 1993- fare musica non era un’attività plastificata (ma nemmeno oggi, se penso alla jam session cui ho assistito ieri sotto un leccio).
Se invece già conoscete Siamese Dream, fateci sapere il vostro parere su questo disco (l’indirizzo e-mail dove scrivere lo conoscete)
à la musique! à la musique!
Fool enough to almost be it
Cool enough to not quite see it
Doomed
Pick your pocket full of sorrow
And run away with me tomorrow
June
We’ll try and ease the pain
But somehow
We’ll feel the same
Well, no one knows
Where our secrets go
I send a heart to all my dearies
When your life is so, so dreary
Dream
I’m rumored to the straight and narrow
While the harlots of my perils
Scream
And I fail
But when I can, I will
Try to understand
That when I can, I will
Mother weep the years I’m missing
All our time can’t be given
Back
Shut my mouth and strike the demons
Cursed you and your reasons
Out of hand and out of season
Out of love and out of feeling
So bad
But when I can, I will
Words defy the plans
But when I can, I will
Fool enough to almost be it
And cool enough to not quite see it
And old enough to always feel it
Always old, I’ll always feel this
No more promise, no more sorrow
No longer will I follow
Can anybody hear me
I just want to be me
When I can, I will
Try to understand
That when I can, I will
Situazione nata a m(‘)appare Parigi, dove non capitavo dal lontano 1993. Allora fra altri giri si visito’ meta’ del Louvre in mezz’ora quasi correndo per le sale (poi Bertolucci ci faceva i film, con quelli che corrono nelle sale del Louvre, ma penso ci sia diversa gente che ha l’ispirazione di farlo).
Nel 2019 si corre in altro modo, e tra un passo e l’altro noto un manifesto di un artista di cui sarebbe molto interessante organizzare un tour italiano con varie tappe in Liguria, per vedere l’effetto che fa. In alternativa, si potrebbe organizzare una gita organizzata da Genova a Parigi nei giorni 10/11/12 aprile prossimi.
Il 14-8-2012 (prima edizione di questo branobag) si diceva: …ma pensando anche che quest’inverno è stato molto, molto, molto più impegnativo (per chi si è preso la neve)….o cosa mai sarà successo agli autori del brano, nell’estate del 1960, per uscire con questa e non con “Summer Times” di Grease ?
Bruno Martino – Estate (1960)
(odio l’estate)
(Brighenti – Martino,B)
Estate
sei calda come i baci che ho perduto
sei piena di un amore che è passato
che il cuore mio vorrebbe cancellar
Odio l’Estate
il sole che ogni giorno ci donava
gli splendidi tramonti che creava
adesso brucia solo con furore
tornerà un altro inverno
cadranno mille pètali di rose
la neve coprirà tutte le cose
e il cuore un po’ di pace troverà
Odio l’Estate
che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
l’ estate che ha creato il nostro amore
per farmi poi morire di dolore
Odio l’Estate … Odio l’Estate …
Tornerà un altro inverno
cadranno mille pètali di rose
la neve coprirà tutte le cose
e il cuore un po’ di pace troverà
Odio l’Estate
che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
l’ estate che ha creato il nostro amore
per farmi poi morire di dolore
Odio l’Estate … Odio l’Estate …
Nella ripubblicazione graduale delle vecchie puntate, non è proibito mettere ogni tanto qualche inserto nuovo, se no diventa un esercizio seriale.
Per esempio ultimamente ho ascoltato parecchio il disco due del concerto “The Bottom End” dei Gov’t Mule di Warren Haynes, e fra vari pezzi ganzi c’è il 32/20 Blues.
Questo è, tanto per cambiare, un brano nato fra le due guerre mondiali scorse, in particolare di Robert Johnson. Si potrebbe dire che Robert Johnson sta alla musica come Philip K. Dick sta al cinema, in termini di cose scritte che sono state poi molto riusate (e bada bene che Johnson a sua volta l’aveva scritta adattando un pezzo di Skip James…insomma…).
Venendo al brano: inizialmente mi era piaciuto per la trama di batteria…un paradiddle di 12 minuti, la parte slide è accattivante, e poi sono andato necessariamente a cercarmi il testo, ché dicevo: “o come mai ci vogliono tutti i medici di Hot Springs?”. Testo tremendo! Solo per ascoltatori consapevoli.
Non ho ritrovato il video della versione corrispondente al CD (che esiste, perché ho il DVD), ma questa ci assomiglia abbastanza. Buon ascolto.
When I send for my baby, man, and she don’t come | quando chiamo la mia ragazza, gente, se lei non si presenta Send for my baby, man, and she don’t come | chiamo la mia ragazza, e lei non si presenta All the doctors in Hot Springs sure ain’t gonna help her none | non basteranno tutti i dottori di Hot Springs per aiutarla
If she gets unruly, thinks she don’t want you | se lei non fa per bene, e pensa di non volermi If she gets unruly and thinks she don’t want you | se non fa per bene, e pensa di non volermi Take my 32-20 now and break her half in two | prendo subito la mia 32-30 e la spezzo in due
She got a .38 special, but I believe it’s much too light | lei ha una 38 special, mi sa che è un po’ troppo leggera She got a .38 special, but I believe it’s much too light I got a 32-30, makes the camp all right | io ho una 32-20, con questa si mette tutto a posto
[Chorus] If I send for my baby, man, and she don’t come Send for my baby, man, and she don’t come All the doctors in Hot Springs sure ain’t gonna help her none
Gonna shoot my pistol, shoot my Gatling gun | andrò a sparare la mia pistola, e sparerò col mio fucile Gatling Gonna shoot my pistol, got to shoot my Gatling gun You made me love you, now your man has come | hai voluto che mi amassi, ora il tuo uomo è qui
Aw baby, where’d you stay last night? | oh, bimba, dove sei stata l’altra notte? Aw baby, where’d you stay last night? You got your hair all tangled and you ain’t talking right | hai tutti i capelli arruffati e non me la dici giusta
Her .38 special, boys, it do very well | la sua 38 special, ragazzi, funziona parecchio bene Her .38 special, boys, it do very well I got a 32-20 now it’s a burning hell | ma io ho una 33-20, e ora ci sarà l’inferno
[Chorus] If I send for my baby, man, and she don’t come Send for my baby, man, and she don’t come All the doctors in, sure ain’t gonna help her none
Hey hey baby, where’d you stay last night? | o bella, dove sei stata l’altra notte? Hey hey baby, where’d you stay last night? Didn’t come home till the sun was shining bright | non sei rientrata finché il sole non era alto
Oh boys, I just can’t take my rest | oh ragazzi, non trovo piu’ pace Oh boys, I just can’t take my rest With this 32-20 laying up and down my breast | con questa 32-30 che mi ritrovo sdraiata sul petto
Il vero brano bag si gusta al posto del pranzo, come sanno gli intenditori.
Si conferma che Mangoni è uno che ha capito molte cose. Per il resto: parola alle parole e alla musica degli Elio e le Storie Tese…con cinque secondi di silenzio per Jimi Hendrix e Frank Zappa…il tempo per pronunciarne il nome nella vostra mente.
Brufolazzi, tapparella giu` e poltiglia piu` ascella purificata: ti ricordi
che meraviglia la festa delle medie?
“Tu non vieni”. Non importa, sai, ci avevo judo. Ma se serve vi porto i
dischi cosi` potrete ballare i lenti, “Porta pure ma non entri”. Ma perche’
siete cosi`? Io che credevo, io che speravo. Partecipero`, mi
autoinvitero`, dannata festa delle medie.
Mi presento: burp, haha, ciao ragazzi. Faccio un vento e gli camhio il
clima, temporeggio bevendo spuma chiedo fonzi e mi danno avanzi. Cristo,
perche’? Parapiglia. scatta il gioco della bottiglia Se avro` culo potro`
“Tu non giochi” baciare. “Ahhiam fatto le squadre prima” palpare “Ma se
[ From: http://www.metrolyrics.com/tapparella-lyrics-elio-e-le-storie-tese.html ]
aspetti fra un po’ finiamo” amare.
Si` va be’ pero` poi balliamo, “Non ci rompere i coglioni”. Sul piatto gira
un geghege’, danzo da solo ee ne vanto. Fantastico zimbello, io Non
consumero`, non deglutiro` questa amarissima aranciata. No, invitato no.
niente fonzi no sul bicchiere no niente nome ho.
Ballo lento no, ballo forte no, la bottiglia no, gioco scopa no. Amicizia
no, cortesia no, convenienza no, ampio parcheggio no. Basta Questa festa e`
insoddifacente, ma ne ho un’altra nella mia mente. Una festa molto
particolare dove saranno invitati tutti: molti amici, molti nemici anche
Panino.
Forza, Panino.
Oggi e domani trasmettiamo in diretta dal Lago di Braies/Pragsee (dicevo il 10/8/2012, NdR)…oggi da Milano.
“My big friend Willy and I used to play this song cranking up the volume on his old Volvo, around 1994 or so around Lainate, North of Milano. Often times we ended up listening to the song just staying in the car….we didn´t drive anywhere, at least physically, but -man- it sounded like we were going up the country, like Canned Heat…” (Giancarlo da Miele, Lost in Space, 2015, Pheltrinazzi, 215 pagine – traduzione con testo a fronte)
I was down at the New Amsterdam staring at this yellow-haired girl Mr. Jones strikes up a conversation with this black-haired flamenco dancer She dances while his father plays guitar She’s suddenly beautiful We all want something beautiful I wish I was beautiful So come dance this silence down through the morning Cut Maria! Show me some of them Spanish dances Pass me a bottle, Mr. Jones Believe in me Help me believe in anything I want to be someone who believes
Mr. Jones and me tell each other fairy tales Stare at the beautiful women “She’s looking at you. Ah, no, no, she’s looking at me.” Smiling in the bright lights Coming through in stereo When everybody loves you, you can never be lonely
I will paint my picture Paint myself in blue and red and black and gray All of the beautiful colors are very very meaningful Grey is my favorite color I felt so symbolic yesterday If I knew Picasso I would buy myself a gray guitar and play
Mr. Jones and me look into the future Stare at the beautiful women “She’s looking at you. Uh, I don’t think so. She’s looking at me.” Standing in the spotlight I bought myself a gray guitar When everybody loves me, I will never be lonely
I want to be a lion Everybody wants to pass as cats We all want to be big big stars, but we got different reasons for thatBelieve in me because I don’t believe in anything and I want to be someone to believe
Mr. Jones and me stumbling through the barrio Yeah we stare at the beautiful women “She’s perfect for you, Man, there’s got to be somebody for me.” I want to be Bob Dylan Mr. Jones wishes he was someone just a little more funky When everybody loves you, son, that’s just about as funky as you can be
Mr. Jones and me staring at the video When I look at the television, I want to see me staring right back at me We all want to be big stars, but we don’t know why and we don’t know how But when everybody loves me, I’m going to be just about as happy as can be Mr. Jones and me, we’re gonna be big stars..
[Il branobag originale, del 9/8/2012, era stato scritto in partenza per andare a tenere una presentazione sulla Buiometria partecipativa in Val Pusteria…oggi si parte per Parigi via Milano] Demetrio Stratos è sempre Demetrio Stratos. Qualche mese fa su RAI5 hanno trasmesso un interessante documentario su questo personaggio (ed è reperibile un DVD + libro su di lui). Nella canzone sui pugni chiusi versione Sixties si ritrova anche un passaggio molto simile a un altro di “When a man loves a woman”, o dico male ?
Dopo pochi anni Demetrio Stratos avrebbe fatto un salto di binario notevole, fondando gli Area e cominciando a spiegare cose un po’ diverse circa I pugni chiusi (imponendosi pertanto come una delle band più innovative ed anti-convezionali del panorama musicale italiano dei primi anni settanta cfr Wikipedia)…ne riparleremo in un prossimo episodio, ricordandosi di essere nel 2019 e non nel 1979.
SOL RE/FA# Pugni chiusi | clinched fists DO MIm non ho piusperanza, | I no longer have hope
DO RE7 SOL RE7 in me c'e la notte piunera. | the darkest night is in me
SOL RE/FA# Occhi spenti | turned-off eyes
DO MIm nel buio del mondo | In the darkness of the world
DO RE7 SOL RE7
per chi e di pietra come me – e. | for those who, like me , are made of stone SOL RE/FA# Pugni chiusi… | clinched fists DO MIm perduto per sempre! | forever lost DO RE SOL Non ha piu` ragione la vita. | My life no longer has a meaning
MIb FA SIb La mia salvezza sei tu, | You are my saviour MIb FA SIb sei l’acqua limpida per me-e-e, | You are clear water for me MIb FA SOL MIm il sole tiepido sei tu amore, | You are my warm sun LA7 RE7 torna, ritorna qui da me-e. | Come back, come back here to me
SOL RE/FA# Pugni chiusi DO MIm non ho piusperanza, DO RE7 SOL RE7 in me c'e la notte piu` nera. SOL RE/FA# Viene l’alba | The dawn comes DO MIm e un raggio di sole | and a sunbeam DO RE7 SOL RE7 disegna il tuo viso per me-e, | sketches your face for me SOL RE/FA# Mani giunte | joined hand DO MIm tu sei qui con me-e | you are here with me DO RE7 e abbraccio la vita | and I embrace life
Questo l’ho girato io nel maggio 2008…in un viaggio fra Seattle, Redding, Oakland e altri paraggi della West Coast, mentre si era nei preparativi di un convegno su “Cultura, ambiente e informatica libera” che si sarebbe tenuto di li’ a qualche settimana. Interessanti le battute finali, da cui si intuisce che Charles T guardava “La prova del cuoco”. Il brano e’ anche nella scaletta della Jug Band dalle Colline Metallifere.
Sitting in the morning sun
I’ll be sitting when the evening comes
Watching the ships roll in
And I watch ‘em roll away again
Sitting on the dock of the bay
Watching the tide roll away
I’m just sitting on the dock of the bay
Wasting time
I left my home in Georgia
Headed for the ‘Frisco bay
‘Cause I had nothin’ to live for
And look like nothing’s gonna come my way
So I’m just
Sitting on the dock of the bay
Watching the tide roll away
I’m just sitting on the dock of the bay
Wasting time
Look like nothing’s gonna change
Everything still remains the same
I can’t do what ten people tell me to do
So I guess I’ll remain the same
Sittin’ here resting my bones
And this loneliness won’t leave me alone
It’s two thousand miles I roamed
Just to make this dock my home
Now, I’m just
Sitting on the dock of the bay Watching the tide roll away I’m just sitting on the dock of the bay Wasting time